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This is an image of me and my wife jointly chasing the light of the super-moon over Runyon Canyon (Los Angeles, CA) taking by fellow photographer Ken Lee @www.artofseeing.com
Without light this scene would not be interesting at all. Shot with high ISO, so i tried to achieve film look in post (grainy).
Light trails on Westminster Bridge at night
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A large water droplet suspended on a fine thread captures the surrounding imagery and forges a gem.
Note how the surface tension adjusts to follow the thread...the physics of water at this tiny scale always amazes me.
--->altre piccole storie - more small stories<---
--->luce sacra - sacred light<---
" aveva tanta sete che la sua pelle avrebbe potuto prosciugare le nuvole
aveva camminato così tanto che il suo sudore avrebbe potuto irrigare un deserto
aveva parlato troppo, guardato troppo, scritto troppe parole e disegnato troppi pensieri nel cielo
aveva bruciato troppe volte la sua stessa gola vomitando la rabbia che qualcun'altro gli aveva iniettato come un virus subdolo nel cervello
si era perso in troppi abbracci impossibili, ed ogni volta era una goccia di emozione che evaporava nell'aria
ed ogni volta era un grammo d'amore che sublimava, un cristallo di gioia che andava in frantumi e diventava polvere
ed ora era disidratato
cercava l'acqua negli occhi distratti di chi gli stava intorno, che invece era occupato a trattenerla per sé, a non disperdere la sua
cercava l'acqua nelle parole non ricambiate, lungo strade sempre più straniere, polverose anche quando pioveva
cercava l'acqua nel vento di un inverno che sembrava non finire mai, e che non portava alcuna riposta se non un sibilo tagliente che gli seccava la pelle ancora di più. e che gli scorticava le mani e i pensieri
ed ora cominciava a detestare perfino la luce
quella luce che metteva in risalto superficie scabra del suo corpo, e la faceva bruciare
quella luce così fredda, così oggettiva, così distaccata.
quella luce che gli era stata amica, e ora graffiava la sua pelle e lasciava segni indelebili, ferite che gli sembravano incurabili
ed ora cominciava a cercare il buio, visto che di acqua non ce n'era più da nessuna parte e che la luce non gli era più amica
un buio tiepido, se esisteva, un buio da rubare alla notte di qualche innamorato, e da tenere con sé finché qualcuno non si fosse accorto della sua sete.
un buio in cui avvolgersi, in cui trovar posto , dove costruire un nido piccolo ed accogliente
un buio dove far riposare le gambe, gli occhi e il cuore
un buio dove poter tornare ogni volta che avrebbe avuto sete di luce amica, in futuro
un buio da chiamare casa "
Roma, 2015