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ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA 2021. Roma, i batteri salvano l'Arco di Settimio Severo con un restauro «bio»: scoperta una porta segreta. Video / Foto; in: IL MESSAGGERO (17/07/2021). Foto: "Il Foro Romano in 1510 d.C." (di Faber Courtial GBR [05/2017 & 06/2021]). S.v., Architetto Cristina Collettini; TG1 / ParCo / You-Tube (18/05/2021); Gilbert J. Gorski & James E. Packer, "7 - The Arch of Septimius Severus"; in: The Roman Forum (2015) & Ángel Ventura,"L’ARCO DI TRIONFO DI SETTIMIO SEVERO A ROMA..."; in: RM 120 (2014): 267-312 [in PDF]. wp.me/pbMWvy-1JZ
Fotografia di copertina:
--- RARA 2021. La resurrezione della Roma – “Città Eterna.” Ricostruzioni cinematografiche uniche della città di Roma dall’antichità al Rinascimento [testo in tedesco]. Reiss Engelhorn Museo, Mannheim / YouTube. (21/05-26/11/2017). Foto: Faber Courtial GBR (05/2017 [06/2021]). wp.me/pbMWvy-1BN
*** Un ringraziamento speciale alla Dott.ssa Maria Courtial, dirigente e produttrice di
Faber Courtial GbR Darmstadt | Germany per le sue recenti e-mail (giugno 2021) sull'opera di Faber Courtial sull'antica Roma. ***
1). ROMA - I batteri salvano l'Arco di Settimio Severo con un restauro «bio»: scoperta una porta segreta. Video / Foto; in: IL MESSAGGERO (17/07/2021).
** Nota: Tutte le fotografie qui presenti sono tratte dal Video de IL MESSAGGERO (21/07/2021); mentre tutti gli altri saranno citati da risorse aggiuntive. **
L'ultima legione di batteri che sta salvando l'Arco di Settimio Severo. Il grande gigante gentile del Foro Romano (per dirla con Roald Dahl) si piega alle potenzialità del microcosmo. Il secondo arco più grande di Roma (dopo Costantino), una mole titanica di quasi 24 metri che sembra gareggiare con il profilo del Campidoglio, è al centro di una sperimentazione inedita per l'area archeologica centrale. Senza precedenti. Un restauro bio che sta curando da lesioni, disgregazioni e fratture diffuse il vasto apparato decorativo di statue, rilievi, colonne e capitelli, attraverso uno speciale allevamento di batteri. Un unicum. «Il prezioso consolidamento dei marmi avviene attraverso un processo naturale, ecosostenibile, alimentando il ciclo vitale dei batteri che vivono all'interno dei marmi stessi e che si ricoprono di uno strato di carbonato di calcio», spiega la direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo che ha messo in campo questa avventura biologica.
L'Arco di Settimio Severo d'altronde andava curato. I ponteggi vertiginosi offrono in questi giorni una prospettiva ravvicinata alle figure ciclopiche dell'esercito dei Romani alla conquista delle quattro città dei Parti per omaggiare i trionfi di Settimio Severo nel II secolo d.C. Qui la canicola è stemperata dal ponentino. E non a caso. «L'arco registra l'impatto delle correnti come una cartina al tornasole - indica Federica Rinaldi, responsabile del cantiere - Con questo intervento di manutenzione straordinaria ci siamo resi conto dell'impatto che hanno i venti sul monumento: le parti più erose spiccano sul versante sud, mentre a nord le figure mantengono meglio la loro integrità». Lo staff del parco è al lavoro sulle bellissime e commoventi figure scolpite nel marmo, orchestrate in scene di assedio, scontri, tragedie umane e fasti, che rivestono le pareti dell'arco tra vittorie alate e allegorie dei fiumi. I barbari sconfitti a terra, le truppe romane con lo scudo a cavallo. Ed è qui che si coltivano i batteri. «Una famiglia di batteri vive all'interno del marmo - spiega il restauratore Alessandro Lugari - Il consolidamento attraverso i batteri si attiva stimolando il loro ciclo vitale: questi microrganismi si nutrono delle scorie interne del marmo e lo consolidano perché si ricoprono di uno strato di carbonato di calcio, formando una sorta di crosta, non altro che la molecole che compone il marmo. Al microscopio elettronico si può verificare così che tutte le fessure presenti nel marmo del monumento vengono gradualmente ricoperte e riempite da questa massa di batteri che si auto-producono». Come? «Li nutriamo per farli crescere - aggiunge Lugari - Diamo loro un enzima che li stimola a produrre carbonato di calcio». Come viene somministrato l'enzima? «Sotto forma di uno speciale gel - precisa il restauratore - che viene steso sul marmo. Chiaramente la superficie deve essere chiusa, coperta, perché altrimenti i batteri non vengono in superficie. Loro vivono al buio, sono fotosensibili, quindi noi passiamo il gel e poi incartiamo la parti trattate del monumento con scatole di legno, come una sorta di armadio. Il trattamento va ripetuto ogni cinque sei ore, e dura circa venti giorni. E si vede subito l'effetto di consolidamento».
Le scoperte
Archeologi e restauratori al lavoro stanno ristudiando tutto il gigante. Con l'utilizzo del laser, ad esempio, sono stati riportati a vista segni particolari del tempo, come graffiti di figure fantastiche, frasi e firme lasciate tra il 500 e il 700. L'iscrizione dedicatoria, a 23 metri d'altezza, ha riservato non poche sorprese. Intanto sono state ritrovate parti delle lettere in bronzo originali. Poi, è stata riaperta una porta segreta: «Si tratta della camera di ispezione antica - dice Alfonsina Russo - un ambiente che era collegato ai passaggi interni usati per la manutenzione dell'epoca». E sempre l'iscrizione, ora, regala un retroscena: «Sapevamo che l'Arco fosse dedicato a Settimio Severo e ai figli Geta e Caracalla, e ora - avverte Federica Rinaldi - si vede l'intervento di damnatio memoriae sul nome di Geta attuato dopo l'uccisione da parte di Caracalla». E tra le figure a rilievo dei barbari sul basamento, infine, è riemerso anche un foro: qui nel Medioevo, quando il Foro Romano era interrato e si camminava a quote più alte, qualcuno ha usato l'Arco per legare cavalli e asinelli.
Fonte / source, Video & Foto; in:
--- IL MESSAGGERO (17/07/2021).
www.ilmessaggero.it/roma/news/restauro_arco_settimio_seve...
2). ROMA - Architetto Cristina Collettini; in: Il restauro dell’Arco di Settimio Severo | Parco archeologico del Colosseo. TG1 / ParCo / You-Tube (18/05/2021).
www.youtube.com/watch?v=iXW7_ltUF_4
Guardiamo da vicino con le telecamere del TG1 i lavori di restauro che interessano il grande Arco di Settimio Severo le cui superfici risultano molto rovinate dalla pioggia caduta nel corso dei secoli. La base del monumento, inoltre, risultava in parte interrata fino agli anni Sessanta e molti sono i segni visibili del secolare riutilizzo e adattamento delle strutture, come i fori praticati nel marmo per consentire l'aggancio di cavalli e asini.
Fonte / source:
--- Parco archeologico del Colosseo. TG1 / ParCo / You-Tube (18/05/2021).
3). ROMA - Gilbert J. Gorski & James E. Packer, "7 - The Arch of Septimius Severus"; in: The Roman Forum - A Reconstruction and Architectural Guide (2015).
Summary - The Rise of Severus. On December 31, 192, the rule of the Antonine dynasty, which had given Rome almost a century of unparalleled peace and prosperity, ended abruptly with the murder of Marcus Aurelius’ son, Commodus. Neglectful of his official duties and increasingly unstable, he had alienated his own courtiers. Laetus, his praetorian prefect, and Pertinax, a prominent senator, arranged the assassination and Pertinax’s succession. Although Pertinax was a stable, conservative reformer, his common sense and discipline enraged the Praetorian Guards who had been thoroughly corrupted by Commodus’ excesses. They murdered the new emperor after three months and sold the throne to Didius Julianus, a wealthy senator who had promised each praetorian a bounty of 25,000 sesterces.
The Roman people and the members of the imperial administration refused this dishonorable pact, and the governors of three militarized provinces, Pescennius Niger in Syria, Clodius Albinus in Britain, and Septimius Severus in Upper Pannonia (the western part of modern Hungary) openly rebelled. On April 9, Severus was proclaimed emperor. By June 1, he was in Italy. When he was sixty miles north of Rome, Julianus was murdered, and the Senate recognized Severus as emperor. The next year (194) he gained control of the East from Niger and marched against Niger’s Parthian supporters. The probable annexation of northern Mesopotamia in 195 prompted him to adopt the titles of “Parthicus Arabicus” and “Parthicus Adiabenicus”; and, in 197, a fi nal battle with Albinus at Lugdunum (Lyons) gave him the Western Empire. 6 Returning to the East in 198, he conquered the Parthian capital at Ctesiphon (thirty-five miles south of modern Bagdad) and took the title of “Parthicus Maximus.”
Fonte / source:
--- Gilbert J. Gorski & James E. Packer, "7 - The Arch of Septimius Severus"; in: The Roman Forum - A Reconstruction and Architectural Guide (2015).
www.cambridge.org/core/books/roman-forum/arch-of-septimiu...
4). ROMA - Ángel Ventura, "L’ARCO DI TRIONFO DI SETTIMIO SEVERO A ROMA E LE SUE ISCRIZIONI CON LITTERAE AUREAE: UNA NUOVA PROSPETTIVA -- THE TRIUMPHAL ARCH OF SEPTIMIUS SEVERUS AT ROME AND ITS INSCRIPTIONS WITH LITTERAE AUREAE: A NEW PERSPECTIVE." RM 120 (2014): 267-312 [in PDF].
Fonte / source:
--- Ángel Ventura, RM 120 (2014): 267-312 [in PDF] / research.net. (07/2021).
www.researchgate.net/publication/322330902_L'ARCO_DI_TRIO...
Splendide unità progettate dal Cantiere Navale "Baglietto" di Varazze, realizzate in legno di mogano e compensato marino ed entrate in servizio in 57 unità a partire dal 1970.
Costruite da vari cantieri nazionali, i guardacoste classe "Meattini" sono una equilibrata sintesi di velocità, autonomia, abitabilità e tenuta del mare, secondo lo stato dell'arte della tecnologia navale al tempo della loro concezione.
Caratteristiche Tecniche - Technical data:
* Materiale : Legno di mogano a doppio fasciame dell'opera viva e compensato marino nel bagnasciuga e sovrastrutture;
* Lunghezza : Mt. 20,10;
* Larghezza : Mt. 5,20;
* Dislocamento : Tonn. 40;
* Velocità massima : Nodi 35;
* Motorizzazione : N. 2 motori CRM 18 D/S-2 da 1250 CV cadauno;
* Apparati radar : N.1 radar Gem SC 1210;
* Equipaggio : N. 8 militari;
* Armamento : N. 1 mitragliatrice BROWING da 12,7 mm.
In mano ad equipaggi capaci e determinati sono stati protagonisti di epici confronti con i mezzi navali delle organizzazioni delinquenziali, normalmente superiori per dimensioni e caratteristiche generali.
La loro sagoma essenziale ed elegante è quella che ha caratterizzato di più il naviglio del Corpo negli anni '70 e '80 ed ancora oggi, con il piano di radiazione della classe ormai avviato, le 42 unità superstiti tutelano le coste nazionali con dignitosa e insospettabile efficacia.
Splendide unità progettate dal Cantiere Navale "Baglietto" di Varazze, realizzate in legno di mogano e compensato marino ed entrate in servizio in 57 unità a partire dal 1970.
Costruite da vari cantieri nazionali, i guardacoste classe "Meattini" sono una equilibrata sintesi di velocità, autonomia, abitabilità e tenuta del mare, secondo lo stato dell'arte della tecnologia navale al tempo della loro concezione.
Caratteristiche Tecniche - Technical data:
* Materiale : Legno di mogano a doppio fasciame dell'opera viva e compensato marino nel bagnasciuga e sovrastrutture;
* Lunghezza : Mt. 20,10;
* Larghezza : Mt. 5,20;
* Dislocamento : Tonn. 40;
* Velocità massima : Nodi 35;
* Motorizzazione : N. 2 motori CRM 18 D/S-2 da 1250 CV cadauno;
* Apparati radar : N.1 radar Gem SC 1210;
* Equipaggio : N. 8 militari;
* Armamento : N. 1 mitragliatrice BROWING da 12,7 mm.
In mano ad equipaggi capaci e determinati sono stati protagonisti di epici confronti con i mezzi navali delle organizzazioni delinquenziali, normalmente superiori per dimensioni e caratteristiche generali.
La loro sagoma essenziale ed elegante è quella che ha caratterizzato di più il naviglio del Corpo negli anni '70 e '80 ed ancora oggi, con il piano di radiazione della classe ormai avviato, le 42 unità superstiti tutelano le coste nazionali con dignitosa e insospettabile efficacia.
The JSA (Joint Security Area) is the only location along the DMZ in which a few barracks (painted with the UN blue) are built across the Military Demarcation Line. They host every negotiation between the two Koreas since 1953.
Im Rahmen der Volltruppenübung " CONEX 2015" veranstaltete die Schweizer Armee ein Defilee ( Truppenparade) zum Abschluss der Übung in der Gemeinde Zofingen ( CH) . Die Parade nahm der Verteidigungsminister Herr Ueli Maurer persönlich ab . Angeführt wurde die Parade vom Kommandanten der Territorialregion 2 , Herrn Divisionär Andreas Bölsterli. Auch der amtierende Chef der Schweizer Armee Herr Korpskommandant Andre Blattmann verfolgte neben vielen Ehrengästa aus Politik und Wirtschaft diese Parade. Die teilnehmenden Truppenteile nahmen mit Ihren Soldaten und eingesetzten Fahrzeugen teil. Als Besonderheit flog die Patrouille de Swiss eine Ehrenformation für einen während der Übung verunglückten Soldaten . Bei einem Verkehrsunfall kam es zum Todesfall . Zur Ehrung des Kameraden wurde die Flugformation " Missing Man" geflogen . Ein Flugzeug dieser Kunstflugstaffel nutzte dabei ein graues Flugzeug statt der ansonsten in den Nationalfarben der Schweiz gehaltenen Flugzeuge um die Verbundenheit mit dem verunglückten Soldaten zu zeigen. Unter dem Beifall der mehr als 6000 Zuschauer fand die Parade viel Beachtung und Zustimmung .
Alle Bilder unterliegen dem Copyright : © Combat-Camera-Europe
Mit freundlicher Genehmigung der Pressestelle des Territorialkommando 2
Representatives of the Italian Army, Carabinieri and U.S. Army mark the transfer of authority March 1, 2013, for the construction site on the former Dal Molin Italian Air Force Base in Vicenza, Italy from the construction contractor to the Italian Army. The flags of Italy, the United States of American and NATO were raised. Italian Army Caserma Renato Del Din will be formally open in July 2013 after the construction is completed and the units of the 173rd Airborne Brigade Combat Team have moved into their new facilities. Learn more on www.usag.vicenza.army.mil or on www.facebook.com/USAGVicenza. Photo by Joyce Costello, USAG Vicenza PAO
I rappresentanti dell’Esercito Italiano, dei Carabinieri e dell’Esercito Statunitense celebrano il passaggio di consegna, avvenuto il primo marzo 2013, del cantiere della Base Aeronautica Italiana Dal Molin a Vicenza dalla ditta appaltatrice all’Esercito Italiano. Le bandiere dell’Italia, Stati Uniti d’America e della NATO sono state dispiegate. La caserma Italiana Renato Del Din sara’ inaugurata ufficialmente nel luglio 2013 dopo il completamento dei lavori ed il trasferimento delle unita’ della 173a Brigata Aviotrasportata nelle nuove strutture.
Museo Storico dell'Aeronautica Militare (Italian Air Force Historical Museum) – Vigna di Valle.
IMAM RO.37 bis "Lince"
L'IMAM Ro.37 “Lince” era un biplano, biposto, monomotore da ricognizione e bombardamento leggero. Costruito dalle Industrie Aeronautiche ROMEO, divenute successivamente Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali (IMAM), entrò in linea nel 1935.Fu impiegato nella guerra di Spagna (dal 1936) con l’Aviazione Legionaria, e nella Seconda Guerra Mondiale. Fu il ricognitore armato standard dell’Aviazione Ausiliaria del Regio Esercito, in servizio attivo sino al giugno 1943.
Fu costruito in due versioni: Ro.37 con motore FIAT A.30 R.A. bis a 12 cilindri a V, raffreddato ad acqua da 550 CV (lo stesso del caccia CR.32), e con motore radiale Piaggio P.IX R.C. 40 da 560 CV.
Prestò servizio non solo nella Regia Aeronautica, ma anche nelle aviazioni di Spagna, Ungheria, Uruguay, Ecuador, Austria, Afghanistan.
L’esemplare in esposizione fu rinvenuto dalle truppe Italiane in Afghanistan nel 2006. Nel 2011 fu restaurato, e dal 2012 è conservato al Museo dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle.
Caratteristiche generali (Ro.37 bis)
- Lunghezza: 8.56 m
- Apertura alare: 11.08 m
- Superficie alare: 31.35 m^2
- Peso a vuoto: 2040 Kg
- Peso massimo: 2395 Kg
- Motore: Piaggio P.IX R.C. 40 radiale, raffreddato ad aria, di potenza 414.4 Kw (560 CV)
- Velocità max: 330 km/h
- velocità di salita: a 4000 m in 9 min 20 sec
- Autonomia: 1300 Km
- Quota di tangenza: 7500 m
Armamento
- Due mitragliatrici Breda-SAFAT 7.7 mm anteriori; 1 mitragliatrice Breda-SAFAT 7.7 mm brandeggiabile per l'osservatore
- Dodici bombe del tipo a frattura prestabilita da 12 kg o tipo mina da 15 k oppure 72 spezzoni da 2 kg. in apposita spezzoniera ventrale, azionabile a manovella da parte dell’osservatore
The IMAM Ro.37 “Lince” (“Lynx”) was a biplane, two-seat aircraft used for reconnaissance and light bombing. It entered into service in 1935, and was widely used during the Spanish Civil War and the Second World War.
Two versions of the Ro.37 were built. The first one was equipped by a FIAT A.30 R.A. bis, 12-V, water-cooled engine with power 550 CV (the same engine of the CR.32 fighter). The second version (Ro.37 bis) was equipped by a Piaggio P.IX R.C. 40, radial, air-cooled engine, with power 560 CV.
The Ro.37 served in several air forces: Regia Aeronautica (the Italian Air Force), as well as in Spanish, Hungarian, Austrian, Ecuadorian, Uriguayan, and Afghan air forces.
The aircraft on display at Vigna di Valle was found by Italian troops in Afghanistan in 2006, and restored in 2011.
General characteristics
- Length: 8.56 m
- Wingspan: 11.08 m
- Wing area: 31.35 m^2
- Empty weight: 2040 kg
- Gross weight: 2395 Kg
- Maximum speed: 330 km/h
- Range: 1300 Km
- Rate of climb: to 4000 m in 9 min 20 sec
- Service ceiling: 7500 m
- Powerplant: 1× Piaggio P.IX R.C. 40, radial, air-cooled engine, 414.4 Kw (560 CV)
Armament
- 2 × 7.7 mm Breda-SAFAT machine gun (fixed forward)
- 1 × 7.7 mm Breda-SAFAT machine gun in rear cockpit
- Up to 180 Kg of bombs
The Esercito Italiano Semovente L.40 da 47/32 self-propelled gun displayed at the Musée de la résistance corse de l'Alta Rocca in Zonza Corsica. This S.P. gun is one of the two surviving vehicles of its type, the second one being part of the US Army Ordnance Museum collection. Photos taken in September 2020.
Im Rahmen der Volltruppenübung " CONEX 2015" veranstaltete die Schweizer Armee ein Defilee ( Truppenparade) zum Abschluss der Übung in der Gemeinde Zofingen ( CH) . Die Parade nahm der Verteidigungsminister Herr Ueli Maurer persönlich ab . Angeführt wurde die Parade vom Kommandanten der Territorialregion 2 , Herrn Divisionär Andreas Bölsterli. Auch der amtierende Chef der Schweizer Armee Herr Korpskommandant Andre Blattmann verfolgte neben vielen Ehrengästa aus Politik und Wirtschaft diese Parade. Die teilnehmenden Truppenteile nahmen mit Ihren Soldaten und eingesetzten Fahrzeugen teil. Als Besonderheit flog die Patrouille de Swiss eine Ehrenformation für einen während der Übung verunglückten Soldaten . Bei einem Verkehrsunfall kam es zum Todesfall . Zur Ehrung des Kameraden wurde die Flugformation " Missing Man" geflogen . Ein Flugzeug dieser Kunstflugstaffel nutzte dabei ein graues Flugzeug statt der ansonsten in den Nationalfarben der Schweiz gehaltenen Flugzeuge um die Verbundenheit mit dem verunglückten Soldaten zu zeigen. Unter dem Beifall der mehr als 6000 Zuschauer fand die Parade viel Beachtung und Zustimmung .
Alle Bilder unterliegen dem Copyright : © Combat-Camera-Europe
Mit freundlicher Genehmigung der Pressestelle des Territorialkommando 2
Italian Air Force 100th Anniversary Airshow at Pratica di Mare Air Base on June 18, 2023. Italian World War II Fiat 508CM Coloniale. This light tactical staff, liaison and reconnaissance vehicle was extensively used by the Regio Esercito (Royal Italian Army) during World War II.
Recently made a pedestrianised thoroughfare from Piazza Venezia to the Colosseum and for some reason guarded by the Esercito (Army)
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Representatives of the Italian Army, Carabinieri and U.S. Army mark the transfer of authority March 1, 2013, for the construction site on the former Dal Molin Italian Air Force Base in Vicenza, Italy from the construction contractor to the Italian Army. The flags of Italy, the United States of American and NATO were raised. Italian Army Caserma Renato Del Din will be formally open in July 2013 after the construction is completed and the units of the 173rd Airborne Brigade Combat Team have moved into their new facilities. Learn more on www.usag.vicenza.army.mil or on www.facebook.com/USAGVicenza. Photo by Joyce Costello, USAG Vicenza PAO
I rappresentanti dell’Esercito Italiano, dei Carabinieri e dell’Esercito Statunitense celebrano il passaggio di consegna, avvenuto il primo marzo 2013, del cantiere della Base Aeronautica Italiana Dal Molin a Vicenza dalla ditta appaltatrice all’Esercito Italiano. Le bandiere dell’Italia, Stati Uniti d’America e della NATO sono state dispiegate. La caserma Italiana Renato Del Din sara’ inaugurata ufficialmente nel luglio 2013 dopo il completamento dei lavori ed il trasferimento delle unita’ della 173a Brigata Aviotrasportata nelle nuove strutture.
Il sistema polivalente mobile SAM 2, di produzione sovietica, veniva montato su un traino articolato ZIL mod. 1957. Era corredato da una rampa che veniva inclinata, prima del lancio, di circa 80° e da una protezione contro i gas di scarico disposta posteriormente. Il missile di cui era munito, l’SA 2, entrò in produzione nel 1956, da quel momento questo missile è stato il più usato in tutto il mondo. Il missile era assistito da un radar operante in bande A/B (E/F) o D/E (G), chiamato in codice Nato "Fan Song" che, una volta puntato sul bersaglio, forniva i dati al computer del veicolo il quale, dopo averli elaborati, li trasmetteva in meno di 6 secondi (oltre i quali si sarebbe perso il contatto col missile) all’SA 2. Il propellente di spinta bruciava per 4,5 secondi dopodichè il propellente di crociera (kerosene/acido), bruciava per altri 22 secondi. Il missile durante la sua lunga carriera è stato continuamente migliorato ed aggiornato insieme al sistema radar assistito. Gli ultimi tipi in uso erano di colore bianco, privi di alette sulla punta e delle superfici di controllo del booster come gli esemplari a carica nucleare. Il sistema missilistico SAM 2 fu prodotto in circa 4.000 esemplari dall’Unione Sovietica e fu esportato in numerosi paesi: Afganistan, Albania, Algeria, Bulgaria, Cina, Cuba, Cecoslovacchia, Egitto, Germania Or., Ungheria, India, Iraq, Corea del Nord, Libia, Mongolia, Polonia, Romania, Siria, Vietnam e Jugoslavia. Del missile SA 2 ne esiste infine anche una versione navale denominata SAN 2.
DATI TECNICI
Lunghezza: 10,7 mt. (variabile secondo il tipo) Diametro del booster: 0,7 mt. Diametro del missile: 0,5 mt. Apertura alette booster: 2,2 mt. Apertura alette missile: 1,7 mt. Peso al lancio: 2.300 kg. Peso della testata: 130 kg.
The Soviet production mobil system SAM 2, was mounted on a truck ZIL mod. 1957. It had a turret which was inclined, before firing, of 80° and a protection, fom exhaust gas, situated in the back-side. The missile of SAM 2, produced since 1956, was one of the most used missile all over the world. The missile was supplied by a radar operative on A/B (E/F) or D/E (G) bands, with a Natocode "Fan Song" which once pointed the target, gave data to carriage's computer, which after analyzing them, transmitted the data in less then 6 second (over these second it would be lost contacts with the missile) to SAM 2. The thrust propeller burnt for 4,5 seconds afterwards the cruise propeller burnt for other 22 seconds. The missile, during its long life, has been improved and brought up to date together the radar system. The last models were white and without the small wings on the top of the missile and also without control areas of the booster as the nuclear models. Around 4.000 of this missile systems were produced and had served with numerous countries: Afghanistan, Albania, Algeria, Bulgaria, China, Cuba, Checoslowakia, Egypt, East Germany, Hungary, India, Iraq, North Korea, Lybia, Mongolia, Poland, Romania, Syria, Vietnam and Jugoslavia. There is also a navy version (SAN 2) of this famous missile system.
NEWS RELEASE
ISAF Regional Command West - Afghanistan
2012-09-AO-006
Afghanistan: Joint operation of the Afghan National Police and ISAF leads to the detention of a group of suspected bombers
Herat, September 25, 2012 - Police Forces of the 606 Corps of the Afghan National Police have detained a group of individuals suspected of having placed several improvised explosive devices along the axes of communication Bakwa district in the southern province of Farah.
The operation was conducted with the support of ISAF military and it began when four men were spotted burying some rudimentary bombs along a road a few miles from the bases of the police. They were then taken back to two nearby locations.
After verifying the actual presence of two weapons – neutralized by ISAF specialists - Afghan and ISAF forces moved toward the villages where the four men identified in advance had taken refuge. Once the surrounding area was made safe together with ISAF Task Force, the Afghan police have detained a group of suspects who formed a cell of insurgents active in the district.
ISAF RC-W
OF-3 Mario RENNA
Public Affairs Office
E-Mail: pio-chief@herat.esercito.difesa.it
Tel. 0646913702 – 0706008287
The Roman roads were essential for the growth of the Roman Empire, by enabling the Romans to move armies and trade goods and to communicate news. At its peak, the Roman road system spanned 53,819 miles (85,004 km) and contained about 372 links.
For military, commercial, and political reasons, the Romans became adept at constructing roads, which they called viae. They were always intended primarily as carriage roads, the means of carrying material from one location to another. These long highways were very important in maintaining both the stability and expansion of the empire. The legions made good time on them, and some are still used millennia later.
I Romani, per scopi militari, politici e commerciali, iniziarono la costruzione di lunghe strade diritte. Le Strade Romane erano essenziali per la crescita del loro Impero, in quanto consentivano di muovere rapidamente il loro esercito.
Queste lunghe "autostrade" furono molto importanti per il mantenimento della stabilità, e per l'espansione dell'Impero.
L'immenso complesso di strade realizzate dai Romani rappresentano un'opera di straordinaria ingegneria. Con i loro complessivi 100.000 chilometri sono certamente il monumento più 'lungo' che ci è arrivato e il più grande contributo di Roma allo sviluppo della civiltà.
Font : Wikipedia
Representatives of the Italian Army, Carabinieri and U.S. Army mark the transfer of authority March 1, 2013, for the construction site on the former Dal Molin Italian Air Force Base in Vicenza, Italy from the construction contractor to the Italian Army. The flags of Italy, the United States of American and NATO were raised. Italian Army Caserma Renato Del Din will be formally open in July 2013 after the construction is completed and the units of the 173rd Airborne Brigade Combat Team have moved into their new facilities. Learn more on www.usag.vicenza.army.mil or on www.facebook.com/USAGVicenza. Photo by Joyce Costello, USAG Vicenza PAO
I rappresentanti dell’Esercito Italiano, dei Carabinieri e dell’Esercito Statunitense celebrano il passaggio di consegna, avvenuto il primo marzo 2013, del cantiere della Base Aeronautica Italiana Dal Molin a Vicenza dalla ditta appaltatrice all’Esercito Italiano. Le bandiere dell’Italia, Stati Uniti d’America e della NATO sono state dispiegate. La caserma Italiana Renato Del Din sara’ inaugurata ufficialmente nel luglio 2013 dopo il completamento dei lavori ed il trasferimento delle unita’ della 173a Brigata Aviotrasportata nelle nuove strutture.
Representatives of the Italian Army, Carabinieri and U.S. Army mark the transfer of authority March 1, 2013, for the construction site on the former Dal Molin Italian Air Force Base in Vicenza, Italy from the construction contractor to the Italian Army. The flags of Italy, the United States of American and NATO were raised. Italian Army Caserma Renato Del Din will be formally open in July 2013 after the construction is completed and the units of the 173rd Airborne Brigade Combat Team have moved into their new facilities. Learn more on www.usag.vicenza.army.mil or on www.facebook.com/USAGVicenza. Photo by Joyce Costello, USAG Vicenza PAO
I rappresentanti dell’Esercito Italiano, dei Carabinieri e dell’Esercito Statunitense celebrano il passaggio di consegna, avvenuto il primo marzo 2013, del cantiere della Base Aeronautica Italiana Dal Molin a Vicenza dalla ditta appaltatrice all’Esercito Italiano. Le bandiere dell’Italia, Stati Uniti d’America e della NATO sono state dispiegate. La caserma Italiana Renato Del Din sara’ inaugurata ufficialmente nel luglio 2013 dopo il completamento dei lavori ed il trasferimento delle unita’ della 173a Brigata Aviotrasportata nelle nuove strutture.
Im Rahmen der Volltruppenübung " CONEX 2015" veranstaltete die Schweizer Armee ein Defilee ( Truppenparade) zum Abschluss der Übung in der Gemeinde Zofingen ( CH) . Die Parade nahm der Verteidigungsminister Herr Ueli Maurer persönlich ab . Angeführt wurde die Parade vom Kommandanten der Territorialregion 2 , Herrn Divisionär Andreas Bölsterli. Auch der amtierende Chef der Schweizer Armee Herr Korpskommandant Andre Blattmann verfolgte neben vielen Ehrengästa aus Politik und Wirtschaft diese Parade. Die teilnehmenden Truppenteile nahmen mit Ihren Soldaten und eingesetzten Fahrzeugen teil. Als Besonderheit flog die Patrouille de Swiss eine Ehrenformation für einen während der Übung verunglückten Soldaten . Bei einem Verkehrsunfall kam es zum Todesfall . Zur Ehrung des Kameraden wurde die Flugformation " Missing Man" geflogen . Ein Flugzeug dieser Kunstflugstaffel nutzte dabei ein graues Flugzeug statt der ansonsten in den Nationalfarben der Schweiz gehaltenen Flugzeuge um die Verbundenheit mit dem verunglückten Soldaten zu zeigen. Unter dem Beifall der mehr als 6000 Zuschauer fand die Parade viel Beachtung und Zustimmung .
Alle Bilder unterliegen dem Copyright : © Combat-Camera-Europe
Mit freundlicher Genehmigung der Pressestelle des Territorialkommando 2
Representatives of the Italian Army, Carabinieri and U.S. Army mark the transfer of authority March 1, 2013, for the construction site on the former Dal Molin Italian Air Force Base in Vicenza, Italy from the construction contractor to the Italian Army. The flags of Italy, the United States of American and NATO were raised. Italian Army Caserma Renato Del Din will be formally open in July 2013 after the construction is completed and the units of the 173rd Airborne Brigade Combat Team have moved into their new facilities. Learn more on www.usag.vicenza.army.mil or on www.facebook.com/USAGVicenza. Photo by Joyce Costello, USAG Vicenza PAO
I rappresentanti dell’Esercito Italiano, dei Carabinieri e dell’Esercito Statunitense celebrano il passaggio di consegna, avvenuto il primo marzo 2013, del cantiere della Base Aeronautica Italiana Dal Molin a Vicenza dalla ditta appaltatrice all’Esercito Italiano. Le bandiere dell’Italia, Stati Uniti d’America e della NATO sono state dispiegate. La caserma Italiana Renato Del Din sara’ inaugurata ufficialmente nel luglio 2013 dopo il completamento dei lavori ed il trasferimento delle unita’ della 173a Brigata Aviotrasportata nelle nuove strutture.
L’Agusta Bell A.B. 205 con motore a turbina è sostanzialmente simile al precedente modello 204 famoso per il suo impiego nella guerra del Vietnam. L’A.B. 205 rispetto al modello precedente presenta numerosi perfezionamenti. Il più importante è l’allungamento della fusoliera al fine di ottenere una maggiore capacità della cabina ora capace di trasportare 11-14 soldati o in alternativa, per l’impiego sanitario, sei barellati e due assistenti. L’Italia ed altre nazioni hanno costruito i 204/205 su licenza americana ma l’Agusta è la prima a fare volare l’A.B. 204 il 10 maggio 1961. L’Agusta Bell A.B. 205 nella versione militare si è dimostrato un versatile elicottero plurimpiego per appoggio ravvicinato – controguerriglia – ricerca e soccorso – trasporto d’assalto –collegamento; può operare da piste non preparate e portare un armamento composto da mitragliatrici o missili a/s o razzi abbinati o singoli, fino a un carico offensivo di 1800 kg. Sull’ Agusta Bell A.B. 205 si possono montare serbatoi ausiliari di carburante, verricello di sollevamento per il soccorso, freni per il rotore, motore con filtro anti sabbia, sistema antighiaccio e galleggianti per atterraggi particolari. Il 205 e’ stato impiegato da molti stati ed è ancora utilizzato da paesi quali: Grecia – Iran – Israele – Italia – Marocco – Oman – Arabia Saudita – Singapore – Spagna – Tanzania – Tunisia – Turchia – Uganda – Emirati Arabi Uniti – Yemen – Zambia – Zimbawe. L’esemplare in mostra al Museo dell’Aviazione è stato concesso dallo Stato maggiore dell’esercito italiano e proviene dal 2° reggimento “Orione” di Bologna.
Questo forte fu originariamente costruito dai russi nel XIX secolo. Dal 1919 fu modernizzato dall'esercito polacco. Ha visto pesanti combattimenti nel settembre 1939 ed è stato ulteriormente modernizzato dall'esercito tedesco nel periodo 1939-1940. Il forte fu fatto saltare in aria durante il ritiro delle truppe tedesche nel 1945.
This fort was originally constructed by the Russians in the 19th Centuty. From 1919, it was modernised by the Polish army. It saw heavy fighting in September 1939 and was further modernised by the German army in the period 1939-1940. The fort was blown up by retreating German troops in 1945.
Intercalati tra carri chiusi, ecco una sorpresa inaspettata!! Carri pianali tipo Rgs, caricati con mezzi blindati Puma 4x4 dell'Esercito Italiano in livrea mimetica e Onu, in composizione all'MRI 47249 da Tarvisio Boscoverde (UD) a Bologna San Donato.
Questa è la foto del inizio del convoglio.
Interspersed between closed wagons, here's an unexpected surprise! Flatbed wagons type Rgs, loaded with armored vehicles in the Italian Army Puma 4x4 camouflage livery and the Onu, in composition to MRI 47249 from Tarvisio Boscoverde (UD) to Bologna San Donato.
This is the photo of the start of the convoy.
L'NHI NH90 (NATO Helicopter per gli anni novanta) è un elicottero multiruolo biturbina medio pesante con rotore a quattro pale, sviluppato a partire dagli anni novanta dal consorzio internazionale NHIndustries, costituito da Finmeccanica (precedentemente dall'anglo-italiana AgustaWestland poi confluita in Finmeccanica), la franco-tedesca Eurocopter e l'olandese Stork Fokker Aerospace.
L'NH90 è il primo elicottero europeo completamente "fly-by-wire" e viene realizzato utilizzando estesamente i materiali compositi. Impiegato a partire dal 2007 dalle Forze armate tedesche (Bundeswehr) e dal 2008 dall'Esercito Italiano, è stato ordinato dalle forze armate di molti paesi nel mondo