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La Chiesa di San Salvatore di Foligno esiste fin dal mille. La facciata, così come possiamo ammirarla oggi, è stata realizzata nel XIV secolo. Di indubbio interesse è il portale centrale. La terza torre campanaria domina l’esterno dell’edificio; essa termina con una cuspide ottagonale. Tra le campane, una è stata fusa nel 1357. L’interno della Chiesa, rifatto nel XVIII secolo, risale ad un disegno di Vanvitelli. Vari affreschi sono venuti alla luce durante gli ultimi lavori di restauro. Da vedere, in sacrestia, è il trittico della Madonna con il bambino, San Giovanni Battista e Beato Pietro Crisci, realizzato da Bartolomeo di Tommaso.
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ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA 2021: Dario Franceschini & Il Ministro della Cultura, 2020-21 - Ecco cosa succede quando incarichi delle teste di cazzo a prendersi cura del patrimonio italiano; in "Paradosso Italia: è record di siti dell’Unesco ma gli archeologi non possono lavorare." L' Espresso / La Repubblica (04/11/2021). Foto: MiC & Il Sole 24 Ore (21/05/2021). wp.me/pbMWvy-2aA
Foto: Dario Franceschini, Il Ministro della Cultura & Italia: "La crisi dei musei (e della cultura) raccontata con tre grafici." Il Sole 24 Ore (21/05/2021).
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ITALIA - Dario Franceschini & Il Ministro della Cultura, 2020-21. "Paradosso Italia: è record di siti dell’Unesco ma gli archeologi non possono lavorare." L' Espresso / La Repubblica (04/11/2021).
Nelle soprintendenze manca il personale. La carriera universitaria è un miraggio. E a Roma il Pnrr prevede di assumere solo cinque esperti.
Come in tutti gli organismi complessi, in Italia l’archeologia ha un Dna suscettibile. Nel Paese che racchiude il maggior numero di siti Unesco, 58 su un totale globale di 1.154 siti distribuiti in 167 Paesi, la professione più affascinante per eccellenza vive ancora di contraddizioni, attanagliata da una retorica romantica figlia del Grand Tour settecentesco e un futuro che ritrae bene la facciata site specific realizzata dall’artista JR su Palazzo Strozzi: un dialogo con il mondo esterno talmente urgente da prendere la forma di una ferita. Stando agli ultimi dati Istat, almeno un Comune italiano su tre ospita un museo nel suo territorio: è il cosiddetto “patrimonio diffuso”, che conta in media 1,6 strutture museali ogni cento abitanti.
Queste cifre appaiono, però, meno confortanti se si guarda ai numeri del ministero della Cultura. Solo quest’anno, il Consiglio Superiore dei beni culturali ha denunciato un aumento di carenza del personale nelle soprintendenze del 10 per cento rispetto a cinque anni fa, con una progressione nelle posizioni apicali: la carenza dei dirigenti raggiunge punte del 60 per cento, fino al 75 per cento nel settore degli archivi, luogo indispensabile per la ricerca: «L’archivio è il luogo di connessione tra pubblico e privato. Se io ho bisogno di consultarlo e lo trovo chiuso, questo impatta sul mio lavoro da libero professionista», afferma Alessandro Garrisi, presidente dell’Associazione nazionale archeologi (Ana). Gli fa eco Italo Muntoni, presidente degli Archeologi del pubblico impiego, che rappresenta chi lavora dall’altra parte della barricata: «Oggi tutta la responsabilità operativa ricade sulle spalle dei funzionari perché mancano quelle figure tecniche che sono state per anni l’ossatura operativa del ministero. E così, se dei professionisti hanno la necessità di accedere ai magazzini, devo andarci io di persona perché non ci sono gli addetti ai servizi di vigilanza», dice.
La stessa criticità emerge nei sopralluoghi ai cantieri pubblici o privati, dove la figura dell’archeologo è prevista per legge. In Liguria, per esempio, l’istituzione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Imperia e Savona (che ha sede ancora a Genova) voluta dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, non ha risolto le difficoltà operative dei funzionari, troppo pochi e con altrettanto poche risorse in una regione difficile da coprire senza finanziamenti a causa della sua conformazione territoriale: «Per un sopralluogo a Ventimiglia, un soprintendente deve fare oltre cento chilometri con una sola auto, spesso neppure a sua disposizione. Come può un funzionario stare sul territorio e fare sopralluoghi ai cantieri in queste condizioni?», denuncia Garrisi.
A monte, manca una fiducia politica. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mostra esiti ambivalenti. A casi come quello di Roma, dove alla vigilia del Giubileo e dell’Expo il governo prevede di stanziare 500 milioni di euro per la «valorizzazione del patrimonio archeologico, culturale e turistico», fanno da contraltare episodi di miopia strategica. Per comporre la Soprintendenza Speciale prevista nel Pnrr, per esempio, il bando lanciato prevede solo cinque archeologi laureati in Beni culturali o con indirizzo archeologico a dispetto di trenta figure di professionisti quali architetti, ingegneri o avvocati: «Il Pnrr impone all’Italia di procedere con un passo veloce, ma il ministero non ha quel ritmo per correre alla stessa velocità», spiega Muntoni che, come portavoce dei funzionari ministeriali che operano nelle soprintendenze e nei musei, da mesi punta il dito sui rischi alla tutela del patrimonio culturale e del paesaggio paventati da alcuni progetti di transizione ecologica. La figura dell’archeologo viene, per giunta, additata come l’ostacolo a un fantomatico progresso, come emerso dallo scambio di battute tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in un fuori onda al recente G20 della Cultura: «Se uno ascolta troppo gli esperti non fa niente», ha detto il premier.
È questa la realtà che si ritrovano gli aspiranti archeologi se non scelgono, altrimenti, di respirare l’aria stantia dell’università. In Italia, la carriera accademica è un percorso riservato solo al tre per cento degli studenti di archeologia. Lo sa bene Andrea Crisci, 27 anni, specializzando in Archeologia bizantina all’Università di Perugia, che guarda al suo futuro lavoro come a un Giano bifronte: «Vorrei lavorare come professore all’università, ma anche ricavarmi la possibilità in ambito pubblico, all’interno della soprintendenza». Basta, però, lo spazio di poche parole perché le sue aspirazioni lascino spazio al disincanto: «In questi anni ho toccato con mano la difficoltà da parte della mia università di reperire fondi per gli scavi. Questa penuria, unita alla mancanza di tutele, mi fa sperare poco per il futuro», ammette. Il pessimismo di Andrea, comune a tanti, troppi studenti e specializzandi, è smorzato solo dalla passione. Come quella di Linda Di Falco, pronta a specializzarsi in archeologia classica: «L’Italia non è un Paese per archeologi, sia per il tasso di disoccupazione della mia categoria che per la poca importanza che si dà alle potenzialità del nostro territorio. Eppure, penso che la soluzione sia far cooperare le specializzazioni, perché solo così si può spingere lo Stato ad investire di più nella ricerca e a creare nuovi posti di lavoro».
Spesso nelle università l’archeologia è percepita come una tradizione che si perpetua da una cattedra all’altra. Ma i pensionamenti e la scarsità di posizioni accademiche hanno reso gli atenei anacronistici rispetto agli orizzonti professionali. Come presidente dell’Ana, Garrisi denuncia nelle università la mancanza di un avviamento al mondo del lavoro: «Si tramanda un tipo di archeologia vista esclusivamente come scavo, ma l’archeologo si occupa anche di progettazione, assistenza e curatela. Nel mio caso, per esempio, gli scavi rappresentano il 20 per cento della mia attività professionale».
Così le università diventano templi dove una professione si arrocca in un culto incantato di sé, rendendo gli stessi studenti inconsapevoli delle possibilità professionali: «Per molti il professionismo diventa una sala d’attesa, dove siedono archeologi che aspettano di iniziare un percorso accademico o vincere un dottorato, ma sempre con l’idea di fare altro nella vita», continua Garrisi. La mancanza di formazione e consapevolezza diventa, così, deleteria per il libero professionista, sempre meno competitivo nel mondo del lavoro: «Vogliamo puntare alla formazione dei neo-laureati attraverso tirocini mirati, perché capiscano quanto occorre essere pagati. Ciononostante, è necessario che si attivino anche le università: non è accettabile che un laureato esca dall’università senza capire come si redige un contratto o un curriculum professionale». Un paradosso, in netto contrasto con all’apporto che il decreto ministeriale 233/2019 ha dato al riconoscimento dell’archeologo come professione, con i suoi specifici ambiti.
Per Christian Greco, occorre una rivoluzione. Il direttore del Museo egizio di Torino, esempio virtuoso di valorizzazione della cultura materiale, ha vissuto in prima persona i limiti di una professione simile a un percorso a ostacoli: «Quando mi iscrissi a egittologia in Olanda, il mio professore mi ripeteva continuamente che non avrei mai trovato lavoro come archeologo. Era vero in parte: il mio primo lavoro pagato in ambito umanistico è stato a 34 anni», ammette. Da quell’esperienza, Greco ha compreso che non è più tempo di tollerare che i laureati nelle discipline umanistiche siano visti senza competenze spendibili nel mondo del lavoro: «Un archeologo può fare di tutto! Conosce a fondo la realtà, può lavorare con meticolosità nell’estremamente piccolo occupandosi, allo stesso tempo, di ricostruire connessioni estremamente grandi. È una persona fondamentale per capire che la realtà è complessa e che non ci sono risposte semplici a fenomeni articolati», aggiunge.
È quanto generano gli estremismi, che spesso giovano nel ridurre all’osso realtà che uno spirito critico, invece, scruta e sa tradurre. Per Greco, un mondo più giusto e socialmente accettabile passa anche da una visione che supera la tutela e la valorizzazione del patrimonio come due nuclei distinti, lasciando posto alla loro osmosi: «Propongo che si arrivi alla cura del patrimonio, perché la nostra cultura materiale sia accudita attraverso la ricerca in un dialogo costante fra musei, soprintendenze, parchi archeologici e università. Ce lo chiede in modo chiaro l’articolo 9 della Costituzione: la tutela del patrimonio culturale non può reggere su proibizioni o esclusività: è, di per sé, inclusiva». Lo dice il direttore di un museo-scrigno di reperti che, provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo, racchiudono ancora quell’intimo, universale potere di insegnarci l’accoglienza, trasformando i luoghi della cultura in quelle che discipline come l’archeologia rendono autentiche scuole di vita.
Fonte / source:
--- L' Espresso / La Repubblica (04/11/2021).
espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/04/news/italia_s...
Fonte / source, foto:
--- ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA 2021. Dario Franceschini, Il Ministro della Cultura & Italia: "La crisi dei musei (e della cultura) raccontata con tre grafici." Il Sole 24 Ore (21/05/2021). wp.me/pbMWvy-1tp
S.v.,
Foto: Mo(n)stre / Facebook (01/01/2021 & 27/12/2020).
www.flickr.com/photos/imperial_fora_of_rome/50800069627
--- ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA 2021. Fast food di Pompei con la bufala - Il Termopolio esaltato dai media scoperto nel 2019. Fast food di 2000 anni fa, fosse stato portato alla luce da Babbo Natale in Persona. Italia Oggi & La Verita` (30/12/2020). Foto: Mo(n)stre / Facebook (01/01/2021 & 27/12/2020). wp.me/pbMWvy-VO
I poeti non esistono (poets don't exist) - reflecting on the role of the artist in society today.
Guitarist Ivan Crisci of 'gruppo sanguigno' perfoming with Fabrizio Ganugi at Prato's Officina Giovani last night.
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
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Info sulla foto:
positiva su carta
dimensioni: 13,5x8,5cm
stato di conservazione: discreto
Per sfogliare le foto:
durante gli allenamenti e durante gli Stage di PGM se ne vedono di tutti i colori... e qualche volta Adriana Crisci viene immortalata vicino a performances degne di papersissima... ma per fortuna c'è un bell'Air Track a proteggere tutti ;-)
www.airtrack-italia.com info@airtrack-italia.com 3472357432 attrezzo ideato per movimwnti ad arco disponibile in 3 misure
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Edu de Crisci y DGN en la edición aniversario de Kismet:
www.kismetmagazine.co.uk/7th_issue_uk_2010/7th_issue_uk_2...
Concept para YKK project
Foto: Javier Perez www.flickr.com/fotovito/
Produ: Daiana Kirilosvsky and Nico
Modelos: Antonella Ricci - Victoria Parada
Maquillaje: Laura Etcheverry
Idea y diseños: Eduardo de Crisci y DGN
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Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
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Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni
Museo Egizio Torino Torino Jazz Festival Anthony Braxton, composizione, direzione
Collaboratori di Anthony Braxton:Anthony Braxton
Kyoko Kitamura, canto
Mary Halvorson, chitarra
Taylor Ho Bynum, cornetta
Nat Wooley, tromba
Ingrid Laubrock, James Fei, Andrew Raffo Dewar,
Chris Jonas, ance
Sara Schoenbeck, fagotto
Reut Regev, trombone
Jay Rozen, tuba
Carl Testa, contrabbasso
Alexander Hawkins, tastiere
Jessica Pavone, viola
Rachel Bernsen, coreografa
Musicisti che hanno aderito al progetto:
Fabio Macchitella, Giovanni Piscopo, Lorenzo Sansoni, Erika Sofia Sollo,Elena Urru, canto
Emanuele Parrini, violino
Gabriele Artuso, Carlotta Vettori, flauto
Martin Meyes, corno francese
Luca Benedetto, Matteo Frau,Johnny Lapio, tromba
Salvo Andrea Lucifora, trombone
Ciro Longobardi, digital piano
Elia Moretti, vibrafono
Laura Culver, violoncello, ance e berimbau
Marcella Carboni, arpa
Enrico Degani, Christian Russano, chitarra
Ugo Boscain, Francesco De Cesare, John Dikeman, Ferdinando D’Urso,Christian Ferlaino, Simone Garino, Diego Grassedonio, Pasquale Innarella, Sebastian Loyola, Fabio Martini, Maria Merlino, Biagio Orlandi, Roberto Ottaviano, Gianfrancesco Pascale, Alessia Serina Pinto, Alfredo Ponissi, Luca Rampinini, Giuseppe Ricupero, Francesco Rocco,Francesco Salmaso, Gaetano Santoro, Luca Serrapiglio, Edmondo Tedesco, Dario Terzuolo, ance
Andrea Lamacchia, Silvia Bolognesi, Gianmaria Ferrario,Marco Bellafiore, Mirco Ballabene,Luca Curcio,Elia Lasorsa, Stefano Solani, contrabbasso
Alessio Boschiazzo, Davide Crisci, Gabriele Luttino,Filippo Monico, percussioni