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@Santa Maria dell'isola di Tropea
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Foto de mi niña Antar ♥
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14.11.2015 Favale di Malvaro (Ge)
Il passo della Scoglina è una valico dell'Appennino Ligure posto a 926 m s.l.m., crocevia tra la val d'Aveto, la val Trebbia e la val Fontanabuona.
Mette in comunicazione i comuni di Favale di Malvaro, Montebruno e Rezzoaglio. In prossimità del passo nascono il Malvaro e l'Aveto, un affluente del Trebbia.
Il valico è una meta frequentata da cicloamatori genovesi e liguri ed è noto agli appassionati di mineralogia per la presenza, nelle sue vicinanze, di piccoli giacimenti di pirite.
Il passo è attraversato dalla tappa dell'Alta Via dei Monti Liguri che congiunge Barbagelata alla Cappelletta del monte Ramaceto. (Fonte:Wikipedia)
North American P-51D Mustang '472927'/WZ:W 'Frances Dell' departs Fairford after RIAT 2024
Really ex 44-74453, the aircraft is registered as NL512W to CFL GmbH
See more about 'Frances Dell' here:
www.key.aero/article/do-you-know-story-frances-dell
276A9315
A shot taken in Sidari, Corfù, Greece. When nature and art meet....
On Explore. Highest position: 12 on Friday, July 31, 2009
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La Reggia di Venaria fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte (gli altri architetti coinvolti furono: Michelangelo Garove, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri). A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese. Lo stesso nome in lingua latina della reggia, Venatio Regia, viene fatto derivare dal termine reggia venatoria. Al borgo si unirono molte case e palazzi di lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei dintorni della reggia, fino a far diventare Venaria Reale un comune autonomo della provincia di Torino. La scelta del sito, ai piedi delle Valli di Lanzo, fu favorita dalla vicinanza degli estesi boschi detti del Gran Paese, ricchissimi di selvaggina: un territorio che si estende per un centinaio di chilometri fino alle montagne alpine, giungendo a sud e a est in prossimità del capoluogo. Dopo lunghi anni di abbandono e degrado, nel 1978 la reggia venne ceduta alla Soprintendenza per i lavori di restauro del complesso e dei giardini, che inizieranno nel 1998 e che ancora oggi, dopo l'apertura del 2007, sono in corso. Fonte: Wikipedia.
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Il Prato della Valle (Pra de ła Vałe /pra dea vae/, in padovano) è la più grande piazza della città di Padova e tra le più grandi d'Italia e d'Europa con una superficie di 88620 m²[2]. La configurazione attuale risale alla fine del XVIII secolo ed è caratterizzata da un'isola ellittica centrale, chiamata isola Memmia (20.000 m² circa), circondata da una canaletta (alimentata dal canale Alicorno) sulle cui sponde si trova un doppio anello di statue, con una circonferenza esterna di 1450 metri.
Autres vues:
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Des pentes douces, couvertes de prairies, de vastes étendues boisées, des rivières, des torrents, des sommets escarpés... Aux portes de Céfalu, la CHAÎNE MONTAGNEUSE DES MADONIE déroule ses paysages fertiles et harmonieux, joli camaïeu de verts qui se déploie à l'horizon." (Le Guide Vert Sicile)
La piazza (già detta piazza dei Sapiti, che fu creata all'inizio del XX secolo con l'abbattimento di un edificio ad opera di un benefattore inglese che voleva dare maggior aria e luce ad un dedalo di viuzze che ancor oggi caratterizza questa parte della città).
Solo nel maggio 2005 la piazza è stata ribattezzata ufficialmente con il suo nomignolo popolare per iniziativa dell'assessore Eugenio Giani. La ridenominazione ha portato a polemiche[3] relative all'opportunità di istituzionalizzare un simile toponimo, dal momento che a Firenze si indica con il termine "passera" l'organo genitale femminile.
Riguardo alle origini del toponimo, ci sono due diverse versioni. La prima fa riferimento alla presenza in loco di un'antica e rinomata casa di tolleranza (pare frequentato persino dal granduca Cosimo I de' Medici), il cui rudere fu appunto demolito negli anni venti del XX secolo.
Peraltro anche nella vicina Via dei Vellutini fino agli anni venti del XX secolo esisteva un altro bordello, che potrebbe essere all'origine del rinnovato nomignolo popolare della neo-realizzata "piazza dei Sapiti". Va detto che questo non è l'unico toponimo "sconveniente" dello stradario fiorentino, basti pensare a Via dell'Amorino (un tempo strada di case di tolleranza), Via delle Belle Donne, Via delle Serve Smarrite (oggi Via del Parlagio) e Via Vergognosa (oggi Via Borgognona; anch'essa sede un tempo di alcuni postriboli).
Una seconda ipotesi, supportata anche dallo storico Piero Bargellini (che però riguardava in antico un'altra piazza di Firenze), fa riferimento ad un evento del 1348: in quell'anno alcuni bambini del quartiere trovarono in questa piazza una passera morente e, credendo che fosse stata vittima di qualche monello o di un gatto, cercarono di salvarla senza riuscirci. La storia finì tragicamente, perché il volatile era ammalato di peste e questo fu l'inizio della tragica epidemia, descritta da Giovanni Boccaccio nel Decameron che doveva portare in pochi mesi alla morte di 40.000 fiorentini su 96.000 ed al crollo della potenza economica della città.
da Wikipedia
LA GOLA DEL VINTGAR. CASCATA.
La Gola Vintgar è una delle più popolari caratteristiche naturali della Slovenia.
Ponti di legno traballanti, percorsi e rampe guidano la strada attraverso la gola, sopra il cristallino fiume Radovna, attraverso le rocce calcaree, che crea rapide e termina presso la cascata mozzafiato chiamato Šum. La Gola di Vintgar è nelle vicinanze di Gorje, a nord di Bled.
CANON EOS 600D con ob. SIGMA 10-20 f./4-5,6 EX DC HSM
Per ricordare mio nonno e mio padre E tanti Altri Minatori che anno lasciato in Queste Miniere Tanto Lavoro e parte di una vita piena di sacrifici
Pozzo San Antonio Miniere Di Montvecchio
"Credo che l’amore abbia un punto di non ritorno, un punto che una volta varcato non ci permette di tornare indietro. E’ in quel preciso istante che ci si spoglia dei vestiti razionali e ci si tuffa in mare, dimenticando il salvacuore, anche se non sappiamo nuotare. E forse quel punto ogni volta diventa l’incoscienza più preziosa della nostra vita."
Massimo Bisotti - La Luna Blu
Zucchero Fornaciari - Iruben Me
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Always a great place for a walk, especially when it has stopped raining! Here walking past an area called Fairies Chapel & ending up at the viaduct!
L'Arzino è un torrente del Friuli Venezia Giulia che nasce dal Monte Valcalda (Prealpi Carniche) a 1.908 metri s.l.m., attraversando longitudinalmente durante il suo corso la Val d'Arzino, a cui da il nome, ed i comuni di Preone, Verzegnis, Vito d'Asio, Forgaria nel Friuli e Pinzano al Tagliamento, presso il quale sfocia nel fiume Tagliamento, di cui è affluente di destra.
A pochi metri dalla sua sorgente, in corrispondenza di un brusco cambio di pendenza della valle, il torrente Arzino dà origine a una serie di cascate, in seguito agli imponenti fenomeni erosivi che lo caratterizzano. I salti d'acqua, circondati da rigogliose faggete, si alternano ad ampie vasche di erosione e a profonde e verdissime pozze.
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Il mare "sciavatta" in lontananza, laggiù, sugli scogli. L'aria fresca e pungente trasporta profumi unici. Il profumo della notte è primo fra questi. Affascinante come in qualsiasi angolo della terra, è sempre speciale per ogni luogo. Le persone che di giorno occupavano queste sedie, stanno dormendo, oppure cercano di ritagliarsi un piccolo spazio nell'universo, anche alle cinque del mattino. Tutto pare immobile, solo la brezza che accarezza la spiaggia e la sabbia, inesorabilmente fredda e pare sussurrare mille storie ogni notte diverse, muove leggermente gli ombrelloni chiusi. Una delicata carezza al contatto con la pelle del viso.
Scatto, fermo l'istante che voglio ricordare, fra poche ore tutto tornerà "normale" come sempre, ma io ho visto il segreto celato ai più che ancora dormono.
Stendersi di fianco a te, qui nell’oscurità
Con la mente sentire il tuo cuore battere
sussurri piano, sei così sincera
Come è potuta essere così cieca la nostra vita
Abbiamo navigato insieme
Ci siamo allontanati
Ed eccoti qui accanto a me
Così ora vengo da te, a braccia aperte
Niente da nascondere, credi in ciò che dico
Così eccomi qui a braccia aperte
Sperando che veda cosa significa per me il tuo amore
A braccia aperte
Vivere senza te, vivere da solo
Questa casa vuota sembra così fredda
Volerti stringere, volerti vicino
Quanto ti volevo a casa
Ma ora che sei tornata
hai trasformato la notte nel giorno
Ho bisogno che tu resti
Journey - Open Arms (Soundtrack film "Heavy Metal" - 1981).
Panoramica in bianco e nero della strada che, costeggiando lo Stretto di Messina, dal Lungomare di Scilla (Calabria - Italia) porta al Porto e alla bellissima Chianalea.
Former schoolhouse in Dell, Montana. Now a one room restaurant known as the Calf-A. The back story is there was a man who was interested in buying old school and church bells. When he reached Dell, Montana he was so impressed with the property that he bought the abandoned school building and started a restaurant. Interesting story and cool structure.