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Mi indispongono gli umani con le loro ipocrite celebrazioni. "Giornata della Terra": che mai vorrà dire? Che oggi si deve essere "buoni" con il nostro Pianeta e che da domani possiamo riprendere i nostri comportamenti sciagurati?

Poveri Umani, così sprovveduti, così semplici da suscitare tenerezza. Se non fossero dei devastatori forsennati ..... ..

Mi ritrovo davanti a un giardino.

Alberi che galleggiano sull'acqua, con il vento smarrito tra le foglie.

Mi perdo nel silenzio, mentre l'autunno canta i suoi colori dorati dal magico pennello del Sole.

Vorrei gridare tutta la gioia, la gratitudine per questa vita, combattuta e vinta.

Un grande abbraccio agli amici di Flickr.

Ciao

Giò

I tre faggi se ne stanno alla sommità di un crinale prealpino che guarda i vastissimi e fumosi orizzonti della Pianura Veneta. Se ne stanno il silenzio, dialogando soltanto con il vento e interpretando sè stessi, la loro missione di vita. Ma un fremito speciale scuote le loro fronde quando i venti di Tramontana ripuliscono l'aria e, all'orizzonte, appare la lama di luce della Laguna di Venezia ..... ..

Località turistica della Maremma, Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto in Toscana, ha ricevuto molteplici riconoscimenti per la qualità ambientale; viene denominata "la Svizzera della Maremma".

 

Tourist resort of the Maremma, Castiglione della Pescaia in the province of Grosseto in Tuscany, has received multiple awards for environmental quality; it is called "the Switzerland of the Maremma".

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,

E questa siepe, che da tanta parte

Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati

Spazi di là da quella, e sovrumani

Silenzi, e profondissima quiete

Io nel pensier mi fingo; ove per poco

Il cor non si spaura. E come il vento

Odo stormir tra queste piante, io quello

Infinito silenzio a questa voce

Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,

E le morte stagioni, e la presente

E viva, e il suon di lei. Così tra questa

Immensità s'annega il pensier mio:

E il naufragar m'è dolce in questo mare.

nei miei ricordi di bambina

Nato negli anni ’70, il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, sede territoriale del MUSE – Museo delle Scienze, accompagna il visitatore nella vita quotidiana dell’Età del Bronzo, tra ricostruzioni e resti originali di un villaggio palafitticolo (2.200-1350 a.C.) scoperto sulla sponda orientale del lago. Nel 2011, il sito è stato proclamato Patrimonio dell’UNESCO.

 

I resti delle Palafitta di Ledro rividero il sole dopo migliaia di anni nell’autunno del 1929, quando il livello del lago fu abbassato per i lavori della centrale idroelettrica in costruzione a Riva del Garda.

Sulla sponda meridionale del lago affiorò una distesa di oltre diecimila pali, testimonianza di una delle più grandi stazioni preistoriche scoperte fino ad allora in Italia, nonché una delle più importanti – ancora oggi – in Europa.

The Specola in Padua is home to the Museum of the Astronomical Observatory, from which it took its name in the eighteenth century. In 1761 the Venetian Senate decided to establish an astronomical observatory for the University of Padua, using the ancient Torlonga of the Carrarese Castle as its seat.

On my quest to explore and photograph all of the Blue Mountains waterfalls, I finally took Gordon Falls to Lyrebird Dell track via the Pool of Siloam. This relatively short walk (just over 2 km) packs quite a few sights: three waterfalls, cascades, Aboriginal caves and a sweeping view of Jamison valley.

 

It would take most people just over an hour to complete. I of course took three times as long, spending a while at each waterfall, venturing off-trail at every opportunity to photograph concealed waterfalls and cascades on Gordon creek and chasing birds.

 

Dell is home to a sandstone cave beside the head waters of Gordon Creek near Lone Pine Ave, Leura. The cave provides shelter for a lovely picnic area (with a couple of tables). There is also a waterfall next to the cave. The cave at Lyrebird Dell, was used as an Aboriginal shelter from (at least) 12 000 years ago, this has been dated from artifacts found in the floor of the cave.

Turmuhr in Venedig

 

Schönes Wochenende!

Il trenino dell'Albula, noto anche come Ferrovia dell'Albula, è una linea ferroviaria di montagna che collega Thusis a St. Moritz in Svizzera.

Le Col Agnel et le Colle dell'Agnello: deux noms pour exact le même col sur la frontière de la France avec Italie.

 

Le col Agnel (en italien Colle dell'Agnello), à 2 744 mètres d'altitude, relie la France (Hautes-Alpes) et l'Italie (Piémont). Il est le deuxième plus haut col routier des Alpes françaises juste derrière le col de l'Iseran (2 770 m) et le deuxième plus haut col routier des Alpes italiennes derrière le col du Stelvio (2 757 m). Ouvert entre le Pain de Sucre et la Punta dell'Alp, ce col est fermé en hiver (octobre jusqu'au mai) en raison de la neige.

Pallazo della Ragione

bei Terni

Umbrien/Italien

2004

 

Mamiya 7II, 4,5/50 mm, Ilford Delta 400

Print auf Agfa Brovira BH1 mit Moersch ECO 4812

Lichter gebleicht

MT3 Vario Schwefeltoner (50+50+900)

Chiesa delle Zitelle ripresa da Punta della Dogana 2016

Copyright © Paolo Prestini 2025. Tutti i diritti riservati. All rights reserved.

It must be fall, the only time the exec's care about the D&RGW.

 

PGJDV 22

Dell, CO

 

9.22.21

Roaming through streets of history, following the setting sun.

Il sentiero che va a Monte della Cavalla si chiama 'sentiero dei narcisi', ma potrebbe anche chiamarsi 'sentiero degli asfodeli', perché ce ne sono molti.

 

Di fronte una nuvola a forma di cuore. Forse si potrebbero vedere delle piccole ali lateralmente, con un po' di fantasia.

In realtà qualcuno mi ha detto :' Ma dove lo vedi un cuore?'

Molte volte la natura ci parla, ci dà dei segni, con oggetti, figure, forme casuali, in cui il nostro subcosciente riconosce forme note. Penso che vediamo ciò che vogliamo vedere.

A me piace pensare che siano segni che ci rincuorano, ci accompagnano, magari nei momenti di maggiore difficoltà. Sarebbe bello, perché non lasciare nel mistero?

Al ritorno, sul sentiero ho trovato ancora una volta una pietra a forma di cuore ( che magari fotigrafero', perché non ne ho avuto il tempo). Questa volta era leggera, l'ho tenuta.

Il fenomeno con cui si tendono a riconoscere forme note in quello che ci circonda si chiama

παρειδωλια, pareidolia, dal greco : πάρα, parà, che significa vicino, simile ed είδωλον, eidolon, immagine.

Mi conforta sapere che Leonardo, in suo scritto, parlava di questo fenomeno , in cui ci vuole un po' di immaginazione

 

A cloud heart ♥ shaped

The canal Rio della Misericordia in Venice

PASSERO DOMESTICO.

 

Il maschio ha le piume grigie nelle parti inferiori del corpo e un po’ più scure in quelle superiori. Inoltre, presenta una macchia nera su una parte del petto e della gola. Le zone vicine alle coda e la coda stessa sono marrone scuro. Le ali invece sono color cioccolato con una striscia bianca e alcune piume sono nere.

 

Coloro cioccolato sono anche le due strisce curvate che vanno dagli occhi alla gola. E, tra il becco e gli occhi, ha una striscia nera come se fosse una maschera.

  

La femmina, di dimensioni più piccole, è di color grigio uniforme nelle parti inferiori e sul petto. Presenta un tono marrone scuro sulle ali, sulla coda e sul pileo. Inoltre, ha una striscia sopracciliare più chiara.

Località Pistis Marina Di Arbus

Costa Sud Occidentale Sarda...

Conosco delle barche

che restano nel porto per paura

che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

 

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto

per non aver mai rischiato una vela fuori.

 

Conosco delle barche che si dimenticano di partire

hanno paura del mare a furia di invecchiare

e le onde non le hanno mai portate altrove,

il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

 

Conosco delle barche talmente incatenate

che hanno disimparato come liberarsi.

 

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare

per essere veramente sicure di non capovolgersi.

 

Conosco delle barche che vanno in gruppo

ad affrontare il vento forte al di là della paura.

 

Conosco delle barche che si graffiano un po’

sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.

 

Conosco delle barche

che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,

ogni giorno della loro vita

e che non hanno paura a volte di lanciarsi

fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

 

Conosco delle barche

che tornano in porto lacerate dappertutto,

ma più coraggiose e più forti.

 

Conosco delle barche straboccanti di sole

perché hanno condiviso anni meravigliosi.

 

Conosco delle barche

che tornano sempre quando hanno navigato.

Fino al loro ultimo giorno,

e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti

perché hanno un cuore a misura di oceano

  

J. Brel

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