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Falconara Albanese è l'unica comunità albanese sul mar Tirreno, il nome Falconara, secondo quando sono riuscito a sapere, è dato dal fatto che nel luogo risiedevano numerosissimi falchi, oppure perchè qui veniva praticata la caccia col falco, mentre il nome Albanese, è stato apposto nel 1860 circa per cia delle chiare origini dei residenti.

Ancora oggi molti parlano l'albanese, mentre i giovani stentano a voler tramandare questa nobile lingua, che di fatto mantiene viva la storia di questi magici luoghi.

Il paese è immerso nelle montagne che sovrastano il mare, l'aria è pulita a la si respira a pieni polmoni. Aggirarsi nei vicoli, significa ancora oggi, ammirare le antiche tradizioni, anche se il paese man mano che passano gli anni subisce un rovinoso spopolamento a causa dell'assenza totale di lavoro.

Le strade sono pulitissime, l'accoglienza è straordinaria, allo stesso modo della gentilezza e dei sorrisi che s'incontrano tra la gente del posto.

Un paese da visitare, per chi è alla ricerca di emozioni che nonostante lo scorrere del tempo, continuano ad essere vive.

 

Lo scatto ha avuto inizio, perchè volevo catturare questo scorcio, ma fortunatamente, mentre stavo componendo l'immagine, ecco apparire i soggetti, che di fatto hanno arricchito maggiormente la fotografia.

Lo scenario è quello di paese, con le stradine strette, i panni stesi, la bandiera dell'Italia, che sventola per ricordare la finale....e infine, i ragazzi che con loro camminare tranquilli, hanno fatto sì che tutto fosse completo, compresa la magia del momento.

Siamo in prov. di Cosenza, e questa volta il mio viaggio alla scoperta della mia terra calabra, mi ha portato a Saracena, uno splendido borgo, che merita di essere visitato, amato ed apprezzato.

Le origini da quanto appreso, risalgono a circa il 2256 a.C., conquistata dai Saraceni, i quali ne fecero la loro sede.

Il borgo è meraviglioso, per tanti motivi, primo tra tutti la localizzazione, infatti si trova arroccato sulla montagna e gia questo, ne giustifica la bellezza.

Aggirarsi tra le stradine e i vicoli stretti è come tornare indietro e rivivere la storia.

La gente è particolarmente ospitale, i sorrisi e le gentilezze non mancano in nessun caso, infatti, non nascondo di essermi trovato a casa, come se con gli abitanti ci conoscessimo da sempre.

La pulizia per le strade è un dato di fatto, come del resto la cucina, sapori antichi e ammalianti che vi faranno innamorare al primo boccone.

Il mio consiglio, come sempre è quello di giungere a Saracena e gustare questa meravigliosa gita all'insegna della storia nel più cordiale dei modi.

San Lucido, è l'ennesima meta di viaggio che non può mancare nella lista dei desideri del viaggiatore o del turista che sceglie di trascorrere le proprie vacanze nella splendida Calabria e in particolar modo nella provincia di Cosenza.

Conosciuto da tutti per via del castello, appartenuto ai principi Ruffo di Calabria,antenati dell'attuale regina del Belgio.

I sanlucidani, è gente meravigliosa, come tutti i calabresi del resto, in grado di coccolare, sorridere e rendere lieti i giorni che si vogliono trascorrere in questa magica meta.

I vicoli sono puliti, accoglienti e ben tenuti, un plauso per questo all'amministrazione locale, che gioca un ruolo cardine in tutto ciò...ah...stavo dimenticando la cosa più importante...il mare, sempre cristallino con spiagge tenute ottimamente...

Per cui altro non mi resta che invitarvi a visitarlo!

Per conoscere bene il centro storico di Cosenza, bisogna prima di tutto capire che ogni vicolo, conserva una bellezza incantevole, e che non basta solo percorrere le strade principali, ma bisogna necessariamente addentrarsi all'interno. Certamente conoscere qualcuno del posto, che possa farvi da cicerone, è un'ottima cosa, però consiglio a tutti, di non esitare e passeggiare tranquillamente per le strade, sono certo che rimarrete entusiasti e felicemente affascinati.

Le origini di Fiumefreddo Bruzio, risalgono all'anno 1000 e devo ammettere che in tutti questi secoli, leggendo un po ovunque, la storia ha regalato mille eventi a questo magico borgo di immensa bellezza storica e culturale.

Il castello, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa Madre, la chiesa di San Francesco di Paola, i palazzi antichi, le piazze larghe e ottimamente pulite, la gente sempre sorridente e ospitale, i sapori quelli dell'antica tradizione, queste e mille altre attrazioni offre Fiumefreddo.

Passeggiare per il borgo è come compiere un salto nel passato, dove tranquillità e ancora una volta, ripeto, ospitalità, fanno di tutto ciò una meta che non può mancare nel panorama del viaggiatore o del semplice turista che vuole conoscere, amare ed apprezzare le bellezze della nostra Calabria, e in particolar modo della provincia di Cosenza.

Centro storico di Cosenza, quartiere Santa Lucia, nel cuore pulsante di quella che è definita da molti "Città vecchia" o "Cusenza viacchiu".

Ogni vicolo è l'espressione massima della bellezza architettonica e della storia culturale della nostra città.

Kajverici (Cavallerizzo) prov. di Cosenza

 

Frana del 2005

 

Il paese ad oggi

Un sorso d'acqua fresca, è quello che ci vuole in questa caldissima estate calabrese, infondo i medici, non raccomandano altro...bere, bere...bere tanto, specie per chi sta fuori casa, esposto alle alte temperature del primo pomeriggio.

E così mentre mi aggiravo tra le stradine, ho notato la scena, un uomo che dopo aver bevuto, con lo sguardo verso l'alto, ha esclamato..."Ci voleva proprio"!!

A lui la fresca bevuta...e me...lo scatto!

Il caldo insopportabile, non accenna a diminuire, ecco perchè non c'è nulla di meglio da fare che starsene fuori dal balcone a godersi il venticello, così tra il realx, nulla è meglio se non di una chiacchierata con chi si trova a passare da sotto il balcone. Magia del Sud, tutti conoscono tutti, e se così non è, anche un turista di passaggio si trasforma in un amico con cui parlare del più e del meno.

Questa è la mia Calabria, o meglio il modo di vedere e concepire la mia terra.

Kajverici (Cavallerizzo) prov. di Cosenza

 

Frana del 2005

 

Il paese ad oggi.

 

Reportage dedicato a tutti coloro i quali hanno perso in questa frana, sogni e speranze, ma anche il proprio passato e i sacrifici di una vita intera.

 

San Lucido, è l'ennesima meta di viaggio che non può mancare nella lista dei desideri del viaggiatore o del turista che sceglie di trascorrere le proprie vacanze nella splendida Calabria e in particolar modo nella provincia di Cosenza.

Conosciuto da tutti per via del castello, appartenuto ai principi Ruffo di Calabria,antenati dell'attuale regina del Belgio.

I sanlucidani, è gente meravigliosa, come tutti i calabresi del resto, in grado di coccolare, sorridere e rendere lieti i giorni che si vogliono trascorrere in questa magica meta.

I vicoli sono puliti, accoglienti e ben tenuti, un plauso per questo all'amministrazione locale, che gioca un ruolo cardine in tutto ciò...ah...stavo dimenticando la cosa più importante...il mare, sempre cristallino con spiagge tenute ottimamente...

Per cui altro non mi resta che invitarvi a visitarlo!

Le origini di Fiumefreddo Bruzio, risalgono all'anno 1000 e devo ammettere che in tutti questi secoli, leggendo un po ovunque, la storia ha regalato mille eventi a questo magico borgo di immensa bellezza storica e culturale.

Il castello, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa Madre, la chiesa di San Francesco di Paola, i palazzi antichi, le piazze larghe e ottimamente pulite, la gente sempre sorridente e ospitale, i sapori quelli dell'antica tradizione, queste e mille altre attrazioni offre Fiumefreddo.

Passeggiare per il borgo è come compiere un salto nel passato, dove tranquillità e ancora una volta, ripeto, ospitalità, fanno di tutto ciò una meta che non può mancare nel panorama del viaggiatore o del semplice turista che vuole conoscere, amare ed apprezzare le bellezze della nostra Calabria, e in particolar modo della provincia di Cosenza.

Falconara Albanese è l'unica comunità albanese sul mar Tirreno, il nome Falconara, secondo quando sono riuscito a sapere, è dato dal fatto che nel luogo risiedevano numerosissimi falchi, oppure perchè qui veniva praticata la caccia col falco, mentre il nome Albanese, è stato apposto nel 1860 circa per cia delle chiare origini dei residenti.

Ancora oggi molti parlano l'albanese, mentre i giovani stentano a voler tramandare questa nobile lingua, che di fatto mantiene viva la storia di questi magici luoghi.

Il paese è immerso nelle montagne che sovrastano il mare, l'aria è pulita a la si respira a pieni polmoni. Aggirarsi nei vicoli, significa ancora oggi, ammirare le antiche tradizioni, anche se il paese man mano che passano gli anni subisce un rovinoso spopolamento a causa dell'assenza totale di lavoro.

Le strade sono pulitissime, l'accoglienza è straordinaria, allo stesso modo della gentilezza e dei sorrisi che s'incontrano tra la gente del posto.

Un paese da visitare, per chi è alla ricerca di emozioni che nonostante lo scorrere del tempo, continuano ad essere vive.

 

Il caldo è afoso, insopportabile, ecco perchè nel pomeriggio, per abbattere l'afa è meglio star seduti davanti al negozio, a fare quattro chiacchiere con gli amici, magari guardando il via vai di turisti che in questo periodo affollano le strade del paese.

 

Il caldo non diminuisce, al contrario aumenta, in molte zone il termometro segna quaranta gradi, se poi calcoliamo che l'afa è opprimente, allora si capisce perchè in strada è meglio girare a torso nudo..alle spalle di questa scena, invece c'ero io, in pantaloncini e camici, con lo zaino sulle spalle e la amcchina pronta a scattare...

Per fortuna l'attesa non mi ha tradito, infatti, poco dopo le emozioni non sono tardate ad arrivare!

Le origini di Fiumefreddo Bruzio, risalgono all'anno 1000 e devo ammettere che in tutti questi secoli, leggendo un po ovunque, la storia ha regalato mille eventi a questo magico borgo di immensa bellezza storica e culturale.

Il castello, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa Madre, la chiesa di San Francesco di Paola, i palazzi antichi, le piazze larghe e ottimamente pulite, la gente sempre sorridente e ospitale, i sapori quelli dell'antica tradizione, queste e mille altre attrazioni offre Fiumefreddo.

Passeggiare per il borgo è come compiere un salto nel passato, dove tranquillità e ancora una volta, ripeto, ospitalità, fanno di tutto ciò una meta che non può mancare nel panorama del viaggiatore o del semplice turista che vuole conoscere, amare ed apprezzare le bellezze della nostra Calabria, e in particolar modo della provincia di Cosenza.

Nella vita di paese, dove regna il silenzio tra le strade, anche i passi di una persona, sono oggetto di attenzione, e così, mentre l'anziano signore percorreva la strada in discesa, la curiosità del commerciante, lo ha spinto ad uscire fuori dal negozio, per controllare chi fosse....forse un cliente, un amico, mio cugino? Non si sa, ma l'attimo in cui ha tolto la testa fuori, mi ha colpito al punto tale che non ho potuto fare a meno di fermare l'azione.

All'ombra del grande albero, seduti alla panchina, quattro chiacchiere tra amici, tra un pronostico sulla partita dell'Italia di domani, un commento di politica, ecc, sotto il sole cocente di questo pomeriggio, meglio starsene seduti al fresco..a camminare ci penseremo dopo!

Le origini di Fiumefreddo Bruzio, risalgono all'anno 1000 e devo ammettere che in tutti questi secoli, leggendo un po ovunque, la storia ha regalato mille eventi a questo magico borgo di immensa bellezza storica e culturale.

Il castello, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa Madre, la chiesa di San Francesco di Paola, i palazzi antichi, le piazze larghe e ottimamente pulite, la gente sempre sorridente e ospitale, i sapori quelli dell'antica tradizione, queste e mille altre attrazioni offre Fiumefreddo.

Passeggiare per il borgo è come compiere un salto nel passato, dove tranquillità e ancora una volta, ripeto, ospitalità, fanno di tutto ciò una meta che non può mancare nel panorama del viaggiatore o del semplice turista che vuole conoscere, amare ed apprezzare le bellezze della nostra Calabria, e in particolar modo della provincia di Cosenza.

San Lucido, è l'ennesima meta di viaggio che non può mancare nella lista dei desideri del viaggiatore o del turista che sceglie di trascorrere le proprie vacanze nella splendida Calabria e in particolar modo nella provincia di Cosenza.

Conosciuto da tutti per via del castello, appartenuto ai principi Ruffo di Calabria,antenati dell'attuale regina del Belgio.

I sanlucidani, è gente meravigliosa, come tutti i calabresi del resto, in grado di coccolare, sorridere e rendere lieti i giorni che si vogliono trascorrere in questa magica meta.

I vicoli sono puliti, accoglienti e ben tenuti, un plauso per questo all'amministrazione locale, che gioca un ruolo cardine in tutto ciò...ah...stavo dimenticando la cosa più importante...il mare, sempre cristallino con spiagge tenute ottimamente...

Per cui altro non mi resta che invitarvi a visitarlo!

Le orme sui primi fiocchi di neve, sono la chiave di lettura di questa immagine scattata a Cosenza, nel centro storico, sulle rive del fiume Crati. A fare da sfondo l'accenno della chiesa di San Francesco di Paola. L'occhio dello spettatore segue le orme lasciate da due persone, e si perde nel proseguo della strada.

L'albero innevato, il lampione in fondo, tutti elementi che aggiungono emozione allo scatto e lo rendono completo.

Per ogni giorno che passa, non posso non raccontare il mio centro storico, mio perchè lo sento davvero come parte di me, ogni scorcio è un'emozione, ogni visione è l'espressione della leggiadria e della meraviglia di questo incantevole patrimonio della città di Cosenza.

 

Scene di vita quotidiana, questa è street, avere la pazienza di attendere il momento giusto per riuscire a fermare quell'istante particolare della quotidianità. Il bianco e nero, invece, serve a sprigionare maggiormente le emozioni, a farmi sentire vico e a farmi sognare sempre di più, pur stando sempre coi piedi a terra.

Stavo tranquillamente passegginado per i vicoli del Borgo, quando ad un certo punto, verso l'ora del tramonto, ho avuto davanti a me questo splendido scorcio, che non potevo non fotografare, ma a dire il vero, quello che mi ha colpito maggiormente è stata la signora che si vede in fondo, affacciata al balcone,che alla vista di un insolito fotografo, guardava fissa verso di me, come a voler dire...chi è questo e che sta facendo?

Effettuato lo scatto, mi sono avvicinato verso casa della signora per tranquillizzarla, sullo scopo della mia fotografia....Alla fine, ho portato a casa un bello scorcio di questo magico Borgo, quale Morano Calabro in prov. di Cosenza.

Nell'epoca in cui la fotografia è oggetto della perversione di tutti coloro i quali scattano migliaia di too al minuto per inserirle nel proprio profilo, nei social network ecc, io sono ancora del parere di quei tanti appassionati, estimatori della vera arte della fotografia, dove ogni click, corrisponde ad un mare di emozioni irripetibili.

Amo la street photography, perchè la vita reale e gli scatti rubati, sono la testimonianza di ciò che siamo oggi, faccio questo per lasciare una testimonianza.

Amo raccontare la mia Calabria, perchè è una terra debole, annientata dal menefreghismo, da una politica sbagliata che non guarda avanti, al turismo, alla conoscenza, ma alle grandi opere pubbliche, non capendo che la grande ricchezza del nostro territorio sono proprio questi posti meravigliosi, spesso sconosciuti e non valorizzati.

La mia fotografia, parte da questo concetto, cercare nel mio piccolo di mostrare al mondo della rete, angoli di paradiso, che meritano di essere visitati ed amati.

Spero di riuscirci, altrimenti, almeno avrò dato un'emozione a chi ammira un mio scatto.

Le origini di Fiumefreddo Bruzio, risalgono all'anno 1000 e devo ammettere che in tutti questi secoli, leggendo un po ovunque, la storia ha regalato mille eventi a questo magico borgo di immensa bellezza storica e culturale.

Il castello, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa Madre, la chiesa di San Francesco di Paola, i palazzi antichi, le piazze larghe e ottimamente pulite, la gente sempre sorridente e ospitale, i sapori quelli dell'antica tradizione, queste e mille altre attrazioni offre Fiumefreddo.

Passeggiare per il borgo è come compiere un salto nel passato, dove tranquillità e ancora una volta, ripeto, ospitalità, fanno di tutto ciò una meta che non può mancare nel panorama del viaggiatore o del semplice turista che vuole conoscere, amare ed apprezzare le bellezze della nostra Calabria, e in particolar modo della provincia di Cosenza.

Un ricordo di anni passati, quando il volto di Mussolini era impresso da tutte le parti. Oggi a distanza di tempo, ammirare questi particolari ci lascia perplessi, e se chiediamo un parere a qualche anziano ci risponde, chianando il capo e restando in silenzio.

Comunque sia, questa testimonianza, non poteva affatto mancare nel mio album fotografico su Mornao Calabro.

San Lucido, è l'ennesima meta di viaggio che non può mancare nella lista dei desideri del viaggiatore o del turista che sceglie di trascorrere le proprie vacanze nella splendida Calabria e in particolar modo nella provincia di Cosenza.

Conosciuto da tutti per via del castello, appartenuto ai principi Ruffo di Calabria,antenati dell'attuale regina del Belgio.

I sanlucidani, è gente meravigliosa, come tutti i calabresi del resto, in grado di coccolare, sorridere e rendere lieti i giorni che si vogliono trascorrere in questa magica meta.

I vicoli sono puliti, accoglienti e ben tenuti, un plauso per questo all'amministrazione locale, che gioca un ruolo cardine in tutto ciò...ah...stavo dimenticando la cosa più importante...il mare, sempre cristallino con spiagge tenute ottimamente...

Per cui altro non mi resta che invitarvi a visitarlo!

Una scena tipica dei borghi, o dei paesi in genere, in questo caso la composizione ha giocato un ruolo fondamentale, perchè la scena che mi sono ritrovato dinanzi ai miei occhi è proprio questa che poi alla fine ho scattato. Due vicine di casa, sedute una di fronte all'altra a chiacchierare, i panni stesi sopra e l'aria della tranquillità e del relax.

Questa è la mia Calabria..questa è la mia street!!

Uno scatto che racchiude la bellezza di Diamante l'ennesima perla della nostra bella Calabria.

In primo piano una coppia di giovani innamorati sulla scogliera, sotto un ombrellone, con una donna che scendeva dagli scogli e alle spalle infondo al mare, l'isola di Cirella, in tutto il suo fascino.

Ho deciso di realizzare questo reportage sul mio adorato centro storico di Cosenza, in quanto vivendoci da sempre, e apprezzandone allos tesso modo le bellezze architettoniche, ho ritenuto opportuno, presentare una ricca guida per incrementare il numero di turisti e specialemnte appassionati di fotografia, inq uesta nostra terra di Calabria che tanto soffre la mancanza di un'adeguata campagna per il turismo.

Spero, che queste mie fotografie, possano far insorgere il desiderio di venire a visitarlo di persona e trovare la stessa magia e la stessa atmosfera che cerco di far emergere con i miei scatti.

Falconara Albanese è l'unica comunità albanese sul mar Tirreno, il nome Falconara, secondo quando sono riuscito a sapere, è dato dal fatto che nel luogo risiedevano numerosissimi falchi, oppure perchè qui veniva praticata la caccia col falco, mentre il nome Albanese, è stato apposto nel 1860 circa per cia delle chiare origini dei residenti.

Ancora oggi molti parlano l'albanese, mentre i giovani stentano a voler tramandare questa nobile lingua, che di fatto mantiene viva la storia di questi magici luoghi.

Il paese è immerso nelle montagne che sovrastano il mare, l'aria è pulita a la si respira a pieni polmoni. Aggirarsi nei vicoli, significa ancora oggi, ammirare le antiche tradizioni, anche se il paese man mano che passano gli anni subisce un rovinoso spopolamento a causa dell'assenza totale di lavoro.

Le strade sono pulitissime, l'accoglienza è straordinaria, allo stesso modo della gentilezza e dei sorrisi che s'incontrano tra la gente del posto.

Un paese da visitare, per chi è alla ricerca di emozioni che nonostante lo scorrere del tempo, continuano ad essere vive.

 

L'ora del tramonto, nella vita di paese, è segnale che si deve tornare a casa, un giorno di lavoro sta per volgere al termine, e un altro è pronto ad iniziare.

Qualche chiacchiera al bar, tra amici a parlare del più e del meno, ma, il rintocco della campana, indica che di corsa nisogna andare!

Le luci del tramonto e la pavimentazione particolarmente adatta, mi hanno permesso di effettuare uno scatto che mi ha compito fin da subito.

Ho deciso di realizzare questo reportage sul mio adorato centro storico di Cosenza, in quanto vivendoci da sempre, e apprezzandone allos tesso modo le bellezze architettoniche, ho ritenuto opportuno, presentare una ricca guida per incrementare il numero di turisti e specialemnte appassionati di fotografia, inq uesta nostra terra di Calabria che tanto soffre la mancanza di un'adeguata campagna per il turismo.

Spero, che queste mie fotografie, possano far insorgere il desiderio di venire a visitarlo di persona e trovare la stessa magia e la stessa atmosfera che cerco di far emergere con i miei scatti.

Falconara Albanese è l'unica comunità albanese sul mar Tirreno, il nome Falconara, secondo quando sono riuscito a sapere, è dato dal fatto che nel luogo risiedevano numerosissimi falchi, oppure perchè qui veniva praticata la caccia col falco, mentre il nome Albanese, è stato apposto nel 1860 circa per cia delle chiare origini dei residenti.

Ancora oggi molti parlano l'albanese, mentre i giovani stentano a voler tramandare questa nobile lingua, che di fatto mantiene viva la storia di questi magici luoghi.

Il paese è immerso nelle montagne che sovrastano il mare, l'aria è pulita a la si respira a pieni polmoni. Aggirarsi nei vicoli, significa ancora oggi, ammirare le antiche tradizioni, anche se il paese man mano che passano gli anni subisce un rovinoso spopolamento a causa dell'assenza totale di lavoro.

Le strade sono pulitissime, l'accoglienza è straordinaria, allo stesso modo della gentilezza e dei sorrisi che s'incontrano tra la gente del posto.

Un paese da visitare, per chi è alla ricerca di emozioni che nonostante lo scorrere del tempo, continuano ad essere vive.

 

Vita reale, dolci incontri dal sapore evocativo, sarà per la visione della nonnina o per il fatto che in mano aveva un barattolo dell'orzo bimbo...non so, però è stato uno scatto dal sapore evocativo che mi rapito immediatamente.

Ogni angolo, vicolo, stradina, scalinata, tutto è frutto di secoli di storia, rimasti intatti nel tempo, questo è Morano Calabro in provincia di Cosenza, un borgo che una volta visitato, vi lascerà stupefatti, tanto da tornarci più volte per godere la suggestiva magia di questa meraviglia.

Falconara Albanese è l'unica comunità albanese sul mar Tirreno, il nome Falconara, secondo quando sono riuscito a sapere, è dato dal fatto che nel luogo risiedevano numerosissimi falchi, oppure perchè qui veniva praticata la caccia col falco, mentre il nome Albanese, è stato apposto nel 1860 circa per cia delle chiare origini dei residenti.

Ancora oggi molti parlano l'albanese, mentre i giovani stentano a voler tramandare questa nobile lingua, che di fatto mantiene viva la storia di questi magici luoghi.

Il paese è immerso nelle montagne che sovrastano il mare, l'aria è pulita a la si respira a pieni polmoni. Aggirarsi nei vicoli, significa ancora oggi, ammirare le antiche tradizioni, anche se il paese man mano che passano gli anni subisce un rovinoso spopolamento a causa dell'assenza totale di lavoro.

Le strade sono pulitissime, l'accoglienza è straordinaria, allo stesso modo della gentilezza e dei sorrisi che s'incontrano tra la gente del posto.

Un paese da visitare, per chi è alla ricerca di emozioni che nonostante lo scorrere del tempo, continuano ad essere vive.

 

Passeggiata tra amiche in un caldissimo pomeriggio di Giugno...La temperatura era sopra i 40°, di vento neppure l'ombra, il sole cocente, l'aria umida....tutto ad un tratto, la bella visione delle signore che in cerca di un po di fresco, hanno preferito uscire di casa, e a me hanno dato l'occasione di scattare questa bella immagine.

La luce che colpiva la casa mi ha affascinato e questo è stata la scintilla che mi ha innescato il pensiero e la voglia di scattare questa immagine, per documentare no solo il momento, ma soprattutto per raccontare questo magico posto, Silvana Mansio, e sperare ancora una volta, che attraverso le mie foto, possiate avere la voglia di conoscere meglio questa nostra Calabria e tutte le bellezze incantevoli di questa Regione, dal mare alla montagna, non ci sono preferenze, tutto merita di essere ammirato e vissuto al massimo almeno una volta nella vita!

Tre amici, seduti uno accanto all'altro, a prendere un po di fresco e intanto tra una chiacchiera e l'altra, si guardano intorno, uno mi vede e dopo che ho scattato, mi fa cenno, come un saluto e sorride....Perfetto!!

Emozione colta!!

Emozioni uniche, le stesse che a volte mi lasciano inatteso specie come in questo caso, quando mentre cercavo la giusta inquadratura, ecco all'improvviso che appare la signora dalla porta di casa, mi vede e, accenna un sorriso.

Perfetto!

Stavo tranquillamente fotogrando alcuni pescatori del posto, quando tutto ad un tratto, ho visto questo scorcio, la luce era perfetta, per cui non mi osno lasciato sfuggire questa bella immagine, così da poterla rivedere il prossimoinverno con un pizzico di nostalgia.

Kajverici (Cavallerizzo) prov. di Cosenza

 

Frana del 2005

 

Il paese ad oggi.

 

Reportage dedicato a tutti coloro i quali hanno perso in questa frana, sogni e speranze, ma anche il proprio passato e i sacrifici di una vita intera.

 

Falconara Albanese è l'unica comunità albanese sul mar Tirreno, il nome Falconara, secondo quando sono riuscito a sapere, è dato dal fatto che nel luogo risiedevano numerosissimi falchi, oppure perchè qui veniva praticata la caccia col falco, mentre il nome Albanese, è stato apposto nel 1860 circa per cia delle chiare origini dei residenti.

Ancora oggi molti parlano l'albanese, mentre i giovani stentano a voler tramandare questa nobile lingua, che di fatto mantiene viva la storia di questi magici luoghi.

Il paese è immerso nelle montagne che sovrastano il mare, l'aria è pulita a la si respira a pieni polmoni. Aggirarsi nei vicoli, significa ancora oggi, ammirare le antiche tradizioni, anche se il paese man mano che passano gli anni subisce un rovinoso spopolamento a causa dell'assenza totale di lavoro.

Le strade sono pulitissime, l'accoglienza è straordinaria, allo stesso modo della gentilezza e dei sorrisi che s'incontrano tra la gente del posto.

Un paese da visitare, per chi è alla ricerca di emozioni che nonostante lo scorrere del tempo, continuano ad essere vive.

 

Falconara Albanese è l'unica comunità albanese sul mar Tirreno, il nome Falconara, secondo quando sono riuscito a sapere, è dato dal fatto che nel luogo risiedevano numerosissimi falchi, oppure perchè qui veniva praticata la caccia col falco, mentre il nome Albanese, è stato apposto nel 1860 circa per cia delle chiare origini dei residenti.

Ancora oggi molti parlano l'albanese, mentre i giovani stentano a voler tramandare questa nobile lingua, che di fatto mantiene viva la storia di questi magici luoghi.

Il paese è immerso nelle montagne che sovrastano il mare, l'aria è pulita a la si respira a pieni polmoni. Aggirarsi nei vicoli, significa ancora oggi, ammirare le antiche tradizioni, anche se il paese man mano che passano gli anni subisce un rovinoso spopolamento a causa dell'assenza totale di lavoro.

Le strade sono pulitissime, l'accoglienza è straordinaria, allo stesso modo della gentilezza e dei sorrisi che s'incontrano tra la gente del posto.

Un paese da visitare, per chi è alla ricerca di emozioni che nonostante lo scorrere del tempo, continuano ad essere vive.

 

Il vicolo è lo stesso di quello precedente, solo che ho scelto una composizione più stretta, dal momento che dalla foto di prima erano trascorsi alcuni minuti, per cui la luce si era ridotta notevolmente, a quel punto il raggio di sole stava quasi per svanire e, le speranze che il soggetto passasse da li stavano ormai per svanire, ma ecco che all'improvviso, compare lei, nel bel mezzo della luce...perfetta!!

Di ritorno verso casa, ero in macchina, stavo per giungere all'incrocio, quando ad un tratto vedo lui che con il massimo del relax era seduto sul ponte, poco più avanti il furgone della frutta e della verdura....Perfetto, ho messo le quattro frecce, impugnato la macchina e scattato!

 

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