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Colors are blue, red, pink, brown, green, burgandy, light blue, and cream. All were raided from my stash. This is a great stash buster quilt!

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

//

 

xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

Quinto appuntamento con le nostre PSYCHED STONE NIGHTs in collaborazione con Rocket Panda Management!

 

A farci sanguinare i timpani questa volta ci penserà una delle realtà stoner più importanti della penisola italica. Direttamente da Genova abbiamo il piacere di presentarvi gli Isaak, che concluderanno proprio a Trieste il loro TROPICAL DISEASE EUROPEAN TOUR.

 

"Se attraversi gli stretti vicoli genovesi guardando la gente negli occhi, e raggiungi il porto e il mare, allora capirai il nostro sound”. Chi è stato a Genova almeno una volta sa di cosa parlano: melting pot culturale, senso di libertà, calore, ma anche tante difficoltà e complessità. Gli Isaak sono una perla nel panorama stoner rock italiano: nati dalle ceneri dei Gandhi's Gunn, hanno subito firmato un contratto con la prestigiosa label americana Small Stone Records, per la quale hanno pubblicato l'acclamatissimo 'The Longer The Beard The Harder The Sound' nel 2013, nonché il nuovissimo 'Sermonize', uscito in cd nei primi mesi del 2015. La versione in vinile è stata affidata a HEAVY PSYCH SOUNDS, sempre molto attenta a tutto ciò che è Fuzzy & Loud. Se vi piacciono Clutch, Big Business, Torche e Red Fang, allora gli Isaak sono decisamente la vostra tazza di tè, con aggiunta di miele e un goccio di rum scuro.

 

ISAAK su Bandcamp > isaakmusic.bandcamp.com/

 

//

 

Ad aprire le danze, invece, ci saranno i nostri KARBURO, band che non ha bisogno di troppe presentazioni, hard rock settantiano allo stato puro.

 

KARBURO su Bandcamp > karburo.bandcamp.com/

 

Foto di Barthélemy Aupetit

 

Quest’anno mancava il prog. Fortunatamente i Grand Astoria, guidati dal chitarrista/cantante Kamille Sharapodinov, per prog non intendono quel genere in cui un chitarrista si guarda allo specchio nudo mentre esegue un assolo di ventordici minuti, ma quel modo di esprimersi libero da costrizioni, divertente e creativo. Nello specifico questo gruppo di San Pietroburgo è in grado di cambiare stile, tempo e stato d’animo con la stessa velocità con la quale Bobo Vieri cambia fidanzata. Occasione più unica che rara per assistere a un loro show qui in città, anche perché in futuro potrebbero diventare troppo importanti per il nostro piccolo nice & friendly DIY club.

 

Dicono di loro:

 

“Needless to say you can expect to veer from straight ahead fuzz filled rock to wonky jazz in little under a couple of minutes before shooting off into some crazy acapella vocals…” (echoesanddust.com)

 

“’Band’ is a bit of an understatement though as the two monstrous 20+ minute tracks on offer here are performed by nine musicians with suitably grandiose results” (thesludgelord.blogspot.com sull’album “The Mighty Few”)

 

“Ya gotta love these guys” (aural-innovations.com)

 

Bandcamp > thegrandastoria.bandcamp.com/

 

//

 

In apertura gli sloveni Meduzalem, altro gruppo imprevedibile, ma decisamente più metallico e groovoso.

 

meduzalem.bandcamp.com/

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

Il rumore e la melodia. Il fuoco delle distorsioni e la beatitudine. Un gruppo che assieme a My Bloody Valentine, Spacemen 3 e Loop ha giocato un ruolo non trascurabile nell’evoluzione del concetto di psichedelia, usando le armi del dialogo diretto con altri generi (dal noise allo space rock, non lesinando qualche puntatina nel pop dei Sixties...). Incuranti di mode, music business e cambi di formazione, i Telescopes dal 1987 continuano a far uscire dischi e a calcare palchi in giro per il mondo. Non perdete la possibilità di vedervi dal vivo un pezzo di storia con la S maiuscola. Segnatevi questa data col circoletto rosso sul calendario.

 

Il video di "You Know The Way": youtu.be/48Z3g-GBZ2E

Alcuni estratti dall'ultimo "Hidden Fields": goo.gl/c8PJP4

 

In apertura Anadarko, terzetto strumentale triestino che quest'anno si è autoprodotto il disco "Tropicalipto", titolo che forse vuol dirci qualcosa sul loro post-rock tortoisiano.

 

soundcloud.com/anadarko

 

Prima e dopo il concerto dj set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, strafanici solo 45).

 

*** English ***

 

The noise and the melody. The fire of distortions and the bliss. Together with My Bloody Valentine, Spacemen 3 and Loop they played a fundamental role in the evolution of psychedelia itself. Beautifully mastered fusion with other genres: from noise to space rock, through quick stops at the 60’s pop. Ignoring trends and music business and despite lineup changes, Telescopes keep popping out records and play live sets around the world since 1987. In a few words, missing out on the chance to see them live, right here, at home, at Tetris, would not be a smart move.

 

The video of "You Know The Way": youtu.be/48Z3g-GBZ2E

 

Last album teaser "Hidden Fields": goo.gl/c8PJP4

 

To open the night we’ll have our local heroes Anadarko, an instrumental trio with the recent self-released “Tropicalipto”. soundcloud.com/anadarko

 

Before and after live concerts DJ set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, 45 RPM only).

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

Quinto appuntamento con le nostre PSYCHED STONE NIGHTs in collaborazione con Rocket Panda Management!

 

A farci sanguinare i timpani questa volta ci penserà una delle realtà stoner più importanti della penisola italica. Direttamente da Genova abbiamo il piacere di presentarvi gli Isaak, che concluderanno proprio a Trieste il loro TROPICAL DISEASE EUROPEAN TOUR.

 

"Se attraversi gli stretti vicoli genovesi guardando la gente negli occhi, e raggiungi il porto e il mare, allora capirai il nostro sound”. Chi è stato a Genova almeno una volta sa di cosa parlano: melting pot culturale, senso di libertà, calore, ma anche tante difficoltà e complessità. Gli Isaak sono una perla nel panorama stoner rock italiano: nati dalle ceneri dei Gandhi's Gunn, hanno subito firmato un contratto con la prestigiosa label americana Small Stone Records, per la quale hanno pubblicato l'acclamatissimo 'The Longer The Beard The Harder The Sound' nel 2013, nonché il nuovissimo 'Sermonize', uscito in cd nei primi mesi del 2015. La versione in vinile è stata affidata a HEAVY PSYCH SOUNDS, sempre molto attenta a tutto ciò che è Fuzzy & Loud. Se vi piacciono Clutch, Big Business, Torche e Red Fang, allora gli Isaak sono decisamente la vostra tazza di tè, con aggiunta di miele e un goccio di rum scuro.

 

ISAAK su Bandcamp > isaakmusic.bandcamp.com/

 

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Ad aprire le danze, invece, ci saranno i nostri KARBURO, band che non ha bisogno di troppe presentazioni, hard rock settantiano allo stato puro.

 

KARBURO su Bandcamp > karburo.bandcamp.com/

 

Foto di Barthélemy Aupetit

 

Quest’anno mancava il prog. Fortunatamente i Grand Astoria, guidati dal chitarrista/cantante Kamille Sharapodinov, per prog non intendono quel genere in cui un chitarrista si guarda allo specchio nudo mentre esegue un assolo di ventordici minuti, ma quel modo di esprimersi libero da costrizioni, divertente e creativo. Nello specifico questo gruppo di San Pietroburgo è in grado di cambiare stile, tempo e stato d’animo con la stessa velocità con la quale Bobo Vieri cambia fidanzata. Occasione più unica che rara per assistere a un loro show qui in città, anche perché in futuro potrebbero diventare troppo importanti per il nostro piccolo nice & friendly DIY club.

 

Dicono di loro:

 

“Needless to say you can expect to veer from straight ahead fuzz filled rock to wonky jazz in little under a couple of minutes before shooting off into some crazy acapella vocals…” (echoesanddust.com)

 

“’Band’ is a bit of an understatement though as the two monstrous 20+ minute tracks on offer here are performed by nine musicians with suitably grandiose results” (thesludgelord.blogspot.com sull’album “The Mighty Few”)

 

“Ya gotta love these guys” (aural-innovations.com)

 

Bandcamp > thegrandastoria.bandcamp.com/

 

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In apertura gli sloveni Meduzalem, altro gruppo imprevedibile, ma decisamente più metallico e groovoso.

 

meduzalem.bandcamp.com/

I noticed a quilt made to look like a Tetris game on my sister's website. I couldn't resist putting together this fun and colorful steppingstone out of vitreous tile.

Foto di Barthélemy Aupetit

 

Quest’anno mancava il prog. Fortunatamente i Grand Astoria, guidati dal chitarrista/cantante Kamille Sharapodinov, per prog non intendono quel genere in cui un chitarrista si guarda allo specchio nudo mentre esegue un assolo di ventordici minuti, ma quel modo di esprimersi libero da costrizioni, divertente e creativo. Nello specifico questo gruppo di San Pietroburgo è in grado di cambiare stile, tempo e stato d’animo con la stessa velocità con la quale Bobo Vieri cambia fidanzata. Occasione più unica che rara per assistere a un loro show qui in città, anche perché in futuro potrebbero diventare troppo importanti per il nostro piccolo nice & friendly DIY club.

 

Dicono di loro:

 

“Needless to say you can expect to veer from straight ahead fuzz filled rock to wonky jazz in little under a couple of minutes before shooting off into some crazy acapella vocals…” (echoesanddust.com)

 

“’Band’ is a bit of an understatement though as the two monstrous 20+ minute tracks on offer here are performed by nine musicians with suitably grandiose results” (thesludgelord.blogspot.com sull’album “The Mighty Few”)

 

“Ya gotta love these guys” (aural-innovations.com)

 

Bandcamp > thegrandastoria.bandcamp.com/

 

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In apertura gli sloveni Meduzalem, altro gruppo imprevedibile, ma decisamente più metallico e groovoso.

 

meduzalem.bandcamp.com/

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

Il rumore e la melodia. Il fuoco delle distorsioni e la beatitudine. Un gruppo che assieme a My Bloody Valentine, Spacemen 3 e Loop ha giocato un ruolo non trascurabile nell’evoluzione del concetto di psichedelia, usando le armi del dialogo diretto con altri generi (dal noise allo space rock, non lesinando qualche puntatina nel pop dei Sixties...). Incuranti di mode, music business e cambi di formazione, i Telescopes dal 1987 continuano a far uscire dischi e a calcare palchi in giro per il mondo. Non perdete la possibilità di vedervi dal vivo un pezzo di storia con la S maiuscola. Segnatevi questa data col circoletto rosso sul calendario.

 

Il video di "You Know The Way": youtu.be/48Z3g-GBZ2E

Alcuni estratti dall'ultimo "Hidden Fields": goo.gl/c8PJP4

 

In apertura Anadarko, terzetto strumentale triestino che quest'anno si è autoprodotto il disco "Tropicalipto", titolo che forse vuol dirci qualcosa sul loro post-rock tortoisiano.

 

soundcloud.com/anadarko

 

Prima e dopo il concerto dj set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, strafanici solo 45).

 

*** English ***

 

The noise and the melody. The fire of distortions and the bliss. Together with My Bloody Valentine, Spacemen 3 and Loop they played a fundamental role in the evolution of psychedelia itself. Beautifully mastered fusion with other genres: from noise to space rock, through quick stops at the 60’s pop. Ignoring trends and music business and despite lineup changes, Telescopes keep popping out records and play live sets around the world since 1987. In a few words, missing out on the chance to see them live, right here, at home, at Tetris, would not be a smart move.

 

The video of "You Know The Way": youtu.be/48Z3g-GBZ2E

 

Last album teaser "Hidden Fields": goo.gl/c8PJP4

 

To open the night we’ll have our local heroes Anadarko, an instrumental trio with the recent self-released “Tropicalipto”. soundcloud.com/anadarko

 

Before and after live concerts DJ set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, 45 RPM only).

Hey guys a new sensation battle game has arrived at facebook! Tetris Battle Mania! An old game and a very first brick game played in 90′s. The tetris battle game is on facebook now same as old 90′s brick tetris game

 

collectiblestuffs.com/2012/02/tetris-battle-tricks/

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

I see them everywhere

Crocheted tetris blanket (granny squares) ready on bed and kitty approved!

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

//

 

xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

La tribuna del relltilineo di Monza va riempiendosi...sembra un tetris!

 

The Monza Circuit tribune is going to filling up...it's like a tetris!

 

D300 + 70/200VR

Foto di Barthélemy Aupetit

 

Quest’anno mancava il prog. Fortunatamente i Grand Astoria, guidati dal chitarrista/cantante Kamille Sharapodinov, per prog non intendono quel genere in cui un chitarrista si guarda allo specchio nudo mentre esegue un assolo di ventordici minuti, ma quel modo di esprimersi libero da costrizioni, divertente e creativo. Nello specifico questo gruppo di San Pietroburgo è in grado di cambiare stile, tempo e stato d’animo con la stessa velocità con la quale Bobo Vieri cambia fidanzata. Occasione più unica che rara per assistere a un loro show qui in città, anche perché in futuro potrebbero diventare troppo importanti per il nostro piccolo nice & friendly DIY club.

 

Dicono di loro:

 

“Needless to say you can expect to veer from straight ahead fuzz filled rock to wonky jazz in little under a couple of minutes before shooting off into some crazy acapella vocals…” (echoesanddust.com)

 

“’Band’ is a bit of an understatement though as the two monstrous 20+ minute tracks on offer here are performed by nine musicians with suitably grandiose results” (thesludgelord.blogspot.com sull’album “The Mighty Few”)

 

“Ya gotta love these guys” (aural-innovations.com)

 

Bandcamp > thegrandastoria.bandcamp.com/

 

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In apertura gli sloveni Meduzalem, altro gruppo imprevedibile, ma decisamente più metallico e groovoso.

 

meduzalem.bandcamp.com/

Drinking Fountain Project. San Diego Wild Animal Park.

Foto di Barthélemy Aupetit

 

Quest’anno mancava il prog. Fortunatamente i Grand Astoria, guidati dal chitarrista/cantante Kamille Sharapodinov, per prog non intendono quel genere in cui un chitarrista si guarda allo specchio nudo mentre esegue un assolo di ventordici minuti, ma quel modo di esprimersi libero da costrizioni, divertente e creativo. Nello specifico questo gruppo di San Pietroburgo è in grado di cambiare stile, tempo e stato d’animo con la stessa velocità con la quale Bobo Vieri cambia fidanzata. Occasione più unica che rara per assistere a un loro show qui in città, anche perché in futuro potrebbero diventare troppo importanti per il nostro piccolo nice & friendly DIY club.

 

Dicono di loro:

 

“Needless to say you can expect to veer from straight ahead fuzz filled rock to wonky jazz in little under a couple of minutes before shooting off into some crazy acapella vocals…” (echoesanddust.com)

 

“’Band’ is a bit of an understatement though as the two monstrous 20+ minute tracks on offer here are performed by nine musicians with suitably grandiose results” (thesludgelord.blogspot.com sull’album “The Mighty Few”)

 

“Ya gotta love these guys” (aural-innovations.com)

 

Bandcamp > thegrandastoria.bandcamp.com/

 

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In apertura gli sloveni Meduzalem, altro gruppo imprevedibile, ma decisamente più metallico e groovoso.

 

meduzalem.bandcamp.com/

Spectral has an old-school tabletop Tetris game. Endless fun.

Foto di Barthélemy Aupetit

 

Il gruppo (da Tucson, Arizona) fondato da Nik Rayne e Grant Beyschau (il primo voce e chitarra, il secondo batteria, ma entrambi alle prese con una varietà di strumenti) ha una storia particolare, che inizia nel 2008 e ricomincia nel 2012, anno in cui il loro esordio Burning Circles In The Sky viene ristampato e piano piano entra in circolo nei corpi degli appassionati. Nel 2013 esce Solar Collector, che documenta il rimettersi in marcia (nel deserto, ovviamente) della band, poi sostanzialmente si arriva a oggi con Arena Negra, un album in cui i pezzi si estendono quanto pare a loro, tra misticismo e influenza delle avanguardie (Conrad, Riley), dunque tra psichedelia, minimalismo e drone, fino a impensabili (sette anni fa) accostamenti a band come Om ed Earth, anche se quello dei ragazzi è molto più spesso un baccanale che un rito doomeggiante.

 

Sempre quest’anno – a fianco di Flaming Lips, Spiritualized, 13th Floor Elevators… - sono finiti a suonare al Levitation (cioè il famosissimo Austin Psych Fest), che li ha appunto definiti “an experimental psychedelic rock band”.

  

Bandcamp > goo.gl/QldMM3

 

Dopo Il concerto dj set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, strafanici solo45)

Hey, I'm running a startup for creatives - photographers, designers, creative agencies etc. Check this out - pics.io

 

And use this picture properly ;)

Todos os direitos reservados a www.facebook.com/grupowe7

Todos os direitos reservados a www.facebook.com/grupowe7

photo by Beata Szczepaniak

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

//

 

xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

Foto di Barthélemy Aupetit

 

Il gruppo (da Tucson, Arizona) fondato da Nik Rayne e Grant Beyschau (il primo voce e chitarra, il secondo batteria, ma entrambi alle prese con una varietà di strumenti) ha una storia particolare, che inizia nel 2008 e ricomincia nel 2012, anno in cui il loro esordio Burning Circles In The Sky viene ristampato e piano piano entra in circolo nei corpi degli appassionati. Nel 2013 esce Solar Collector, che documenta il rimettersi in marcia (nel deserto, ovviamente) della band, poi sostanzialmente si arriva a oggi con Arena Negra, un album in cui i pezzi si estendono quanto pare a loro, tra misticismo e influenza delle avanguardie (Conrad, Riley), dunque tra psichedelia, minimalismo e drone, fino a impensabili (sette anni fa) accostamenti a band come Om ed Earth, anche se quello dei ragazzi è molto più spesso un baccanale che un rito doomeggiante.

 

Sempre quest’anno – a fianco di Flaming Lips, Spiritualized, 13th Floor Elevators… - sono finiti a suonare al Levitation (cioè il famosissimo Austin Psych Fest), che li ha appunto definiti “an experimental psychedelic rock band”.

  

Bandcamp > goo.gl/QldMM3

 

Dopo Il concerto dj set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, strafanici solo45)

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

//

 

xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

written on the back of the cartridge in permanent marker because the save function doesn't work. i forgot to check my actual score when i got to 199 lines but i dont think it beat the 254000 one (185 lines)

Tetris fun at the SparkFun booth

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

Il rumore e la melodia. Il fuoco delle distorsioni e la beatitudine. Un gruppo che assieme a My Bloody Valentine, Spacemen 3 e Loop ha giocato un ruolo non trascurabile nell’evoluzione del concetto di psichedelia, usando le armi del dialogo diretto con altri generi (dal noise allo space rock, non lesinando qualche puntatina nel pop dei Sixties...). Incuranti di mode, music business e cambi di formazione, i Telescopes dal 1987 continuano a far uscire dischi e a calcare palchi in giro per il mondo. Non perdete la possibilità di vedervi dal vivo un pezzo di storia con la S maiuscola. Segnatevi questa data col circoletto rosso sul calendario.

 

Il video di "You Know The Way": youtu.be/48Z3g-GBZ2E

Alcuni estratti dall'ultimo "Hidden Fields": goo.gl/c8PJP4

 

In apertura Anadarko, terzetto strumentale triestino che quest'anno si è autoprodotto il disco "Tropicalipto", titolo che forse vuol dirci qualcosa sul loro post-rock tortoisiano.

 

soundcloud.com/anadarko

 

Prima e dopo il concerto dj set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, strafanici solo 45).

 

*** English ***

 

The noise and the melody. The fire of distortions and the bliss. Together with My Bloody Valentine, Spacemen 3 and Loop they played a fundamental role in the evolution of psychedelia itself. Beautifully mastered fusion with other genres: from noise to space rock, through quick stops at the 60’s pop. Ignoring trends and music business and despite lineup changes, Telescopes keep popping out records and play live sets around the world since 1987. In a few words, missing out on the chance to see them live, right here, at home, at Tetris, would not be a smart move.

 

The video of "You Know The Way": youtu.be/48Z3g-GBZ2E

 

Last album teaser "Hidden Fields": goo.gl/c8PJP4

 

To open the night we’ll have our local heroes Anadarko, an instrumental trio with the recent self-released “Tropicalipto”. soundcloud.com/anadarko

 

Before and after live concerts DJ set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, 45 RPM only).

This is my highest score in Tetris. When you get over 150,000, the building shoots up and flies away. It's pretty rad.

inspired. hand screenprinted wrapping paper. made by me with the help from a lovely assistant.

 

will be at the holiday sale (at the ace hotel on november 30th!)

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