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With Canon M50 mark II, Viltrox speed booster, and Asahi Super Takumar F1.4 50mm. Gazing at the full moon shrouded by heavy clouds.
when talking about lenses, we often refer to color rendering abilities.
Before I want to investigate the color rendering abilities of my 50ies collection, I need to get rid of the color cast in some of my lenses.
As you can see in this overview, the radioactive lenses (Pancolar, Takumar and Fujinon) produce a much warmer, yellowish grey and also lose a lot of light in the process.
Read the full article on that topic here:
mbphotox.wordpress.com/2015/07/22/color-tint-due-to-age-r...
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Elena non si è data per vinta e non ha abbandonato l'azienda di famiglia. La Lavorazione Pinoli - fondata nel lontano 1971 da Edo, Mauro Lanini e Loreno Gallai - era una solida realtà manifatturiera. L'arrivo, improvviso, della cimice americana delle conifere (un insetto parassita alloctono del pino mediterraneo) si è però abbattuto come un ciclone nella costa tirrenica distruggendo intere realtà aziendali. Impossibile raccogliere pigne e ricavarne pinoli. Semplicemente non c'era più nulla da fare. Di pinoli nemmeno l'ombra.
Ma darsi per vinti non è stata però un'opzione. Mai.
Con lungimiranza e attenzione l'azienda si è trasformata nell'attuale Maremmana Pellet: dalla raccolta dei pinoli alla gestione del patrimonio agroforestale della pineta leopoldina di Principina, Marina di Grosseto e non solo. La tutela dell'ambiente diventa una risorsa: dal legno si può ricavare il pellet, un prezioso combustibile di origine naturale.
Una scelta, che oggi, a distanza di anni, si è rivelata intelligente e redditizia. In un contesto nel quale l'approvvigionamento di combustibili fossili è diventato una sfida geopolitica e ambientale lo sfruttamento, responsabile, delle risorse agroforestali si è trasformato in un asset economico fondamentale per l'Italia e non solo.
Una risorsa, quella del pellet, che purtroppo non è ancora sfruttata a fondo in tutto lo stivale. Nonostante l'immensa quantità di foreste, infatti, il combustibile ricavato dalla lavorazione del legno continua in gran parte ad essere importato dai paesi produttori (Nord Europa e Austria soprattutto) con notevoli aumenti del prezzo finale. Così, nonostante il nostro Paese sia il più grande produttore di stufe a pellet a livello europeo, non ci sono abbastanza aziende che riescano a rispondere alla sempre più crescente domanda interna. L'ennesima contraddizione di una economia nazionale che sempre più spesso si rivela pigra nell'innovarsi tranne quando c'è da brandire vuoti slogan accattivanti.
Così, nel silenzio che un po' contraddistingue la Maremma e i suoi abitanti da sempre, una realtà piccola e familiare è diventata un esempio di economia circolare rispettosa dell'ambiente ben prima che questi argomenti finissero, spesso a sproposito, sulla bocca di tutti: dai politici agli influencer, interessati più a voti e alla fama che alla realizzazione di un progetto economico e lavorativo con solide basi.
Ho voluto fotografare perché raccontare con obiettività la propria terra, i luoghi dell'infanzia, le proprie radici è - probabilmente - la più difficile sfida per ogni narratore. E le sfide, quando si presenta l'opportunità, vanno raccolte.
Un motivo in più, quindi, per fotografare l'impegno di Elena, Loreno e Mauro attraverso le immagini del loro lavoro e del luogo dove - con impegno costante - si prendono cura con attenzione e sacrificio per consolidare una piccola realtà economica che è diventata il simbolo della resistenza e della forza di volontà. Cambiare si può e si deve.
Il mutamento climatico, le avversità ecologiche e i cataclismi economici modificano le nostre esistenze, i nostri sogni e le nostre aspettative. Ma resistere non solo è possibile ma anche doveroso. Queste immagini provano a testimoniarlo.