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The block sequences are short scripts. This is a scan of one of my notepages from choosing blocks and their order of descent.
Foto di Andrea Pregi, che ringraziamo.
Dopo Black Gremlin, Hobos, Border Bastard e compagnia brutta, dovreste aver capito che abbiamo un debole per la scorrettezza.
Oggi tocca ai tre Antares, un gruppo in giro da un bel po' di tempo, passato spesso sulla strada per suonare decine di show in Italia ed Europa, come accadrà anche quest'anno. Dopo Trieste, infatti, se ne andranno in Austria, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Olanda...
La band ha una discografia di tutto rispetto, gli equilibri tra punk, hardcore, rock'n'roll e hard rock all'interno del sound sono cambiati con gli anni, ma riteniamo che questa recensione di "Big Trouble In Appletown" del 2012 sia a oggi la loro foto migliore:
"Perché, piacciano o meno, gli Antares sono unici e per questo attraggono anche chi certe sonorità in genere le apprezza malvolentieri: non sono il classico gruppo rock‘n’roll distorto, men che meno sono etichettabili come punk-rock, sembrano piuttosto degli Hanoi Rocks impegnati a fare le cover dei Rose Tattoo con gli strumenti dei Motörhead e l’indole iconoclasta dei Fear, tanto per dire una cosa senza senso eppure in qualche modo ficcante. Sono l’ala strafottente e indisciplinata di ogni scena, quella che non segue le regole e fa sempre la cosa meno cool al momento sbagliato. Gli Antares sono il rutto alla cena di lavoro, la scoreggia in ascensore, la grattata di chiappe alla fermata dell’autobus…" (fonte: bit.ly/1S74zmu)
alphascorpii.bandcamp.com/music
Guardatevi il documentario (sono degli animali, del resto) del loro tour coi Seditius di qualche anno fa.
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Aprono i Ponches, ci piace vincere facile.
Before saving it this way, I flipped the picture around just to see what would happen. It's amazing how shadows change our entire perspective. Upside-down, these bricks look inverted. Cool!
Kept it right-side up for Flickr so that it makes sense. You know how I hate not making sense.
My beloved Tetris top made it a whole year with lots of wear and wash! I feel it only right to start this years MMM off with a second helping.
Foto di Barthélemy Aupetit.
Due artiste, due approcci diversi e a loro modo estremi a chitarra e voce.
?ALOS (avant/noise/doom, RA)
Da sempre 50% degli OvO (con Bruno Dorella), fondatrice delle Allun, titolare di mille altre collaborazioni, Stefania Pedretti odia essere inscatolata dentro precise definizioni o legata a particolari movimenti. Il suo storico progetto solista come ?Alos lo dimostra: inquietante, rumoroso, profondo, legato alla madre Terra come a ogni contrario
di ogni concetto che riguardi religione, sessualità e anche musica. Sempre in bilico tra visceralità noise/doom e arti performative, di certo non può lasciare indifferenti.
Bandcamp: goo.gl/aKslxF
LILI REFRAIN (one woman experimental band, RM)
Chitarra, loop station, voce mesmerizzante. Il modus operandi di Lili Refrain è mantrico in tutto e per tutto, ma negli anni questa ragazza ha saputo acquisire nuove sfumature, dato che l’ultimo disco, “Kawax”, “apre le porte a importanti possibilità di fuga dalla reiterazione e fa vedere una musicista curiosa e inoltre capace di incorporare nel suo suono e nella sua scrittura ingredienti finora lasciati sullo sfondo, a partire dai duetti con altri strumenti come la batteria di Valerio Diamanti e i violini di Nicola Manzan, ma anche il blues sanguigno di ‘666 Burns’ e la reinterpretazione di un classico degli anni Quaranta già omaggiato da nomi seminali quanto ingombranti” (fonte: www.thenewnoise.it/lili-refrain).
Bandcamp: goo.gl/SU3QJc
Aftershow: BuRniTe SELECTER djset: dai Pistols agli Abba passando per svariati gin tonic!
Foto di Barthélemy Aupetit.
Quinto appuntamento con le nostre PSYCHED STONE NIGHTs in collaborazione con Rocket Panda Management!
A farci sanguinare i timpani questa volta ci penserà una delle realtà stoner più importanti della penisola italica. Direttamente da Genova abbiamo il piacere di presentarvi gli Isaak, che concluderanno proprio a Trieste il loro TROPICAL DISEASE EUROPEAN TOUR.
"Se attraversi gli stretti vicoli genovesi guardando la gente negli occhi, e raggiungi il porto e il mare, allora capirai il nostro sound”. Chi è stato a Genova almeno una volta sa di cosa parlano: melting pot culturale, senso di libertà, calore, ma anche tante difficoltà e complessità. Gli Isaak sono una perla nel panorama stoner rock italiano: nati dalle ceneri dei Gandhi's Gunn, hanno subito firmato un contratto con la prestigiosa label americana Small Stone Records, per la quale hanno pubblicato l'acclamatissimo 'The Longer The Beard The Harder The Sound' nel 2013, nonché il nuovissimo 'Sermonize', uscito in cd nei primi mesi del 2015. La versione in vinile è stata affidata a HEAVY PSYCH SOUNDS, sempre molto attenta a tutto ciò che è Fuzzy & Loud. Se vi piacciono Clutch, Big Business, Torche e Red Fang, allora gli Isaak sono decisamente la vostra tazza di tè, con aggiunta di miele e un goccio di rum scuro.
ISAAK su Bandcamp > isaakmusic.bandcamp.com/
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Ad aprire le danze, invece, ci saranno i nostri KARBURO, band che non ha bisogno di troppe presentazioni, hard rock settantiano allo stato puro.
KARBURO su Bandcamp > karburo.bandcamp.com/
Foto di Barthélemy Aupetit.
BUÑUEL
Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.
La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:
sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016
//
xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...
Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.
open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn
E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.
soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love
Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):
Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.
Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.
Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.
In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!
Per le foto ringraziamo Andrea Pregi.
Dopo l'exploit di settembre (Choked By Own Vomits + Gorgasmico Pornoblastoma + Shapeless Sphere) riportiamo il grind a Trieste, ancora più mutilante, ancora più inaccettabile. Questo "Oink goes Gore Fest" è realizzato da quelli di Oink Oink in collaborazione con Grind Family Agency e porta sul palco del Tetris due band della scena goregrind messicana, zozza e sanguinaria come poche. Un'occasione unica, non rara, di osservare dal vivo fino a dove può spingersi un sound.
I tre FECALIZER (Tepic - Messico) nascono nel 2003, ispirati da Mortician, Squash Bowels e Dead Infection. Oltre alla marea di split tipica della scena, portano da noi anche un nuovo album, immaginiamo che il titolo spieghi tutto: Gore Galore, il seguito di Zombie Mankind Extermination del 2014.
bizarreleprousproduction.bandcamp.com/album/zombie-mankin...
coyoterecords.bandcamp.com/album/gore-galore
Da Queretaro arrivano i PARACOCCIDIOIDOMICOSISPROCTITISSARCOMUCOSIS (una serie di nomi di malatie e parti anatomiche tutti attaccati) sono dei veterani in giro dal 1999, oltranzisti e un vero e proprio oggetto di culto per chi ascolta queste (anti)musiche. Qui sotto li potete vedere dal vivo nel 2013 all'Obscene Extreme, il festival ceco punto di riferimento per tutti i fan del genere, che ovviamente non se li poteva far scappare.
www.youtube.com/watch?v=EtzV0ZyRx48
Il video di "Zombies": www.youtube.com/watch?v=T5RK5d9rR7E
In apertura i nostri ShitFuckingShit, a raccontarci la loro vita di eccessi.
Ingresso riservato ai soci.
Foto di Barthélemy Aupetit.
BUÑUEL
Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.
La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:
sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016
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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...
Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.
open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn
E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.
soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love
Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):
Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.
Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.
Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.
In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!
Only 22=11x2 solutions, one every 15 million placements.
Unfortunately the 1x2x4 hole can't go right in the middle :(
Foto di Barthélemy Aupetit.
BUÑUEL
Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.
La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:
sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016
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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...
Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.
open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn
E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.
soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love
Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):
Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.
Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.
Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.
In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!
Charlie playing Tetris while equipped with MindFlex.
The MindFlex device is the thing attached to his head and the floating blue ball next to the monitor. Apparently it's supposed to somehow measure brain wave activity.
Nacho & Mos è un progetto di musica elettronica improvvisata che nasce dalle ceneri dei Circo Bazooko e che spazia dal circuit bending al drone con incursioni che possono andare dalla techno al krautrock. Lorenzo Mos (Circo Bazooko) si occupa della costruzione di oscillatori e della modifica di strumenti giocattolo (e non), Nazareno Bassi (Onussen, Drømme, CB) segue la parte software del progetto. Per scelta Nacho & Mos produrranno la loro musica esclusivamente dal vivo rifiutando la produzione di un demo o un album o qualsiasi confezione.
soundcloud.com/circobazooko/circo-bazooko-discipline
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In apertura, Amor†h presenta live il suo secondo album †ormen†or, a due anni esatti dal primo, †ales From †he Null Space.
Sonorità cupe, introspettive, ispirazioni che sembrano arrivare dalla parte meno glitterata degli anni '80. In questo contesto troviamo Amorth, che con il suo nuovissimo "Tormentor" rilegge le sensazioni sopra citate attraverso una massiccia dose di elettronica e un approccio negli arrangiamenti fra un ambient oscuro e un distorto post-rock, in un lavoro che sfiora i confini di una certa qual electro-pop-industrial, mantendosi all'interno di un ascolto che suggerisce tappeti sonori perfetti nel far da sfondo a notti solitarie di riflessione e introspezione. Tanto i suoni quanto le scelte melodiche sembrano cullare la mente e le orecchie dell'ascoltatore solleticandone corde emozionali profonde. Pad lunghi e saturi accompagnano melodie leggermente acide ma sempre sognanti, in una sorta di mondo sospeso fra il dolcemente onirico e il reale più nudo e crudo, il tutto scavato da una drum-machine potente ma mai soverchiante." (rockit.it a proposito di †ormen†or)
Foto di Barthélemy Aupetit.
Il rumore e la melodia. Il fuoco delle distorsioni e la beatitudine. Un gruppo che assieme a My Bloody Valentine, Spacemen 3 e Loop ha giocato un ruolo non trascurabile nell’evoluzione del concetto di psichedelia, usando le armi del dialogo diretto con altri generi (dal noise allo space rock, non lesinando qualche puntatina nel pop dei Sixties...). Incuranti di mode, music business e cambi di formazione, i Telescopes dal 1987 continuano a far uscire dischi e a calcare palchi in giro per il mondo. Non perdete la possibilità di vedervi dal vivo un pezzo di storia con la S maiuscola. Segnatevi questa data col circoletto rosso sul calendario.
Il video di "You Know The Way": youtu.be/48Z3g-GBZ2E
Alcuni estratti dall'ultimo "Hidden Fields": goo.gl/c8PJP4
In apertura Anadarko, terzetto strumentale triestino che quest'anno si è autoprodotto il disco "Tropicalipto", titolo che forse vuol dirci qualcosa sul loro post-rock tortoisiano.
Prima e dopo il concerto dj set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, strafanici solo 45).
*** English ***
The noise and the melody. The fire of distortions and the bliss. Together with My Bloody Valentine, Spacemen 3 and Loop they played a fundamental role in the evolution of psychedelia itself. Beautifully mastered fusion with other genres: from noise to space rock, through quick stops at the 60’s pop. Ignoring trends and music business and despite lineup changes, Telescopes keep popping out records and play live sets around the world since 1987. In a few words, missing out on the chance to see them live, right here, at home, at Tetris, would not be a smart move.
The video of "You Know The Way": youtu.be/48Z3g-GBZ2E
Last album teaser "Hidden Fields": goo.gl/c8PJP4
To open the night we’ll have our local heroes Anadarko, an instrumental trio with the recent self-released “Tropicalipto”. soundcloud.com/anadarko
Before and after live concerts DJ set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, 45 RPM only).
Foto di Barthélemy Aupetit.
BUÑUEL
Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.
La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:
sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016
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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...
Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.
open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn
E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.
soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love
Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):
Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.
Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.
Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.
In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!
Foto di Barthélemy Aupetit.
In giro da 15 anni, nati sulla loro Bar La Muerte, passati per Load Records e giunti su Supernatural Cat, suonando nel frattempo ovunque in Europa e nel mondo (Canada, USA, Messico, Israele...). Questi sono gli OvO, tra i migliori esponenti del nostro underground. Bruno Dorella (batteria) e Stefania Pedretti (chitarra e voce) sono riusciti a evolversi continuamente, conservando un assetto intenzionalmente essenziale, aggiungendo di recente sample ed elementi "industrial" al loro sound, già prima un continuo avvicendarsi tra noise, punk, sludge, e ospitando nel loro ultimo full length artisti di primo livello come Alan Dubin (Khanate) e Carla Bozulich/Evengelista.
Bandcamp > ovomusic.bandcamp.com/
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"I’m honored and psyched as hell to have my voice be a part of such a devastating OvO song" (Alan Dubin, ex OLD, ex Khanate, oggi negli Gnaw, a proposito della sua presenza in "Abisso")
"Drifting in the limbo between the percussive sludge of Jucifer and the surreal assault of Fantômas" (The Skinny)
"The two masked hell-raisers that make up OvO have created an album that can only be described as a discordant, schizophrenic and shockingly evil mess, albeit an extremely enjoyable one. Fuzzy lumbering bass lines, simple percussion and dirty riffs play the backing music to groans and screams that could only have materialised directly from hell’s mouth. It doesn’t get much more fucked up thanCor Cordium; the worrying thing is you’ll probably enjoy it" (Digital Fix)
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Si chiude con BZL djset. Una sigla misteriosa che proporrà una selezione musicale altrettanto misteriosa. Non chiedeteci di più. perchè tanto non è che ne sappiamo più di voi.
When Microsoft launched the Xbox One in November of last year, the company didn’t have the supply to meet worldwide demand. So while the console debuted in the US, UK, and several more countries initially, several other markets have had to wait for the system. One country without the Xbox...
mobiapps.club/sega-bringing-puyo-puyo-tetris-to-xbox-one-...