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MAR Museo d'Arte Ravenna
Via di Roma, Ravenna
Dal 9 ottobre al 10 novembre 2009
Dave McKean, Peter Kuper,
Paolo Bacilieri e Gianluca Costantini
Venerdì 9 e sabato 10 ottobre 2009 Ravenna ospita la quinta edizione di Komikazen – Festival internazionale del fumetto di realtà, a cura dell’Associazione culturale Mirada.
Il Festival è realizzato nell’ambito delle iniziative del GAER Emilia Romagna (network regionali del GAI – Giovani Artisti Italiani) e di Italia Creativa.
La tendenza autobiografica, memorialistica, storica e di reportage del reale è sempre stata presente in molti dei grandi maestri dell’arte sequenziale. È proprio questo l’aspetto del fumetto che il Festival Komikazen prende in considerazione. In questa edizione in particolare sono presentate soprattutto storie che nascono da una tensione individuale, dalla ricerca e dalla sperimentazione.
Sei gli autori ospiti della quinta edizione di Komikazen, protagonisti di workshop e incontri insieme ad autorevoli rappresentanti dell’ambito culturale nazionale e presenti a Ravenna con le tavole originali di alcuni dei loro lavori più significativi, in mostra per un mese (fino al 8 novembre 2009) in vari luoghi della città.
Ospite d’onore il disegnatore inglese Dave McKean, che al MAR, Museo d’arte della città, espone La comica tragedia o la tragica commedia di Mr Punch, lavoro sul diabolico personaggio Mr Punch, antieroe mutuato dalla Commedia dell’Arte, la cui storia si intreccia a ricordi d’infanzia del protagonista e narratore della storia. McKean, illustratore, designer, fotografo e perfino musicista è stato definito “un vulcano” per la creatività visionaria, che caratterizza tutta la sua opera: fumetti, lungometraggi e albi illustrati.
Fumetto di realtà nel senso più classico è invece quello delle opere dell’americano Peter Kuper, altra importante presenza del Festival, che a Ravenna espone le tavole di due suoi lavori: La giungla, e la sua ultima creazione Diario de Oaxaca.
La realtà del fumetto nazionale dell’ultima generazione di disegnatori è rappresentata da Paolo Bacilieri, con le tavole della storia dell’omicida Pietro Maso, vicenda rimasta impressa nella memoria di chi ha vissuto consapevolmente gli anni ’80; Gianluca Costantini, artista ravennate che si è contraddistinto negli ultimi anni per un fumetto dalle tematiche di interesse politico nazionale e internazionale e che presenta due mostre una sulla storia tragica della guerra di liberazione algerina, e l’altra dal titolo Opus quotidianum in cui sono esposte sue tavole di argomento politico scomposte e ricostruite in mosaico da Koko Mosaico; e Davide Toffolo che si confronta con lo scrittore più eclettico della nostra cultura contemporanea: Pier Paolo Pasolini.
Venerdì 9 ottobre (ore 10.00 – 13.00 e 14.00 - 17.30) presso il Teatro Rasi (Via di Roma, 39) il Festival si apre con il workshop per disegnatori e appassionati dell’intellettuale e disegnatore americano Peter Kuper. Newyorkese d’adozione, Kuper nasce nel 1958 ed è noto soprattutto per il carattere politico delle sue pubblicazioni. Illustrazioni di Kuper sono apparse su numerose riviste e quotidiani statunitensi, tra i quali «The New Yorker», «Time», «The Washington Post» e «The Progressive». Tra le sue graphic novel più famose, un adattamento di The Jungle di Upton Sinclair (lavoro esposto a Ravenna) e Comics-Strips, cronistoria del suo viaggio di otto mesi in Africa e nel Sud-Est asiatico (iscrizione obbligatoria a info@mirada.it).
Sabato 10 ottobre dalle 9.30 al Teatro Rasi incontro dal titolo Supermaso attitude e gli eredi: storie dal vero con il disegnatore Paolo Bacilieri e lo scrittore e saggista veneto Gianfranco Bettin, che nel ’92 pubblicò per Feltrinelli L’erede. Pietro Maso, una storia dal vero.
Veneto anche Bacilieri, nasce a Verona nel 1965, diplomatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, lavora nel mondo dei comics dal 1982. Autore eclettico, sintetizza nella sua cifra personale il bagaglio di immagini del fumetto seriale e le soluzioni più azzardate dei comics underground.
Tra le sue opere: Barokko (1988-1995, Black Velvet), Durasagra (1994, Black Velvet), The Supermaso Attitude (Phoenix, 1996), alcuni albi delle serie Napoleone e Jan Dix (Sergio Bonelli Editore, 1999-2008), Zeno Porno (Kappa edizioni, 2005) e La magnifica desolazione (Kappa edizioni, 2007).
Alle 11.30 incontro con il disegnatore Peter Kuper che parla di Oaxaca: raccontare il Messico. Nel 2006 Kuper si trasferì per un periodo da New York a Oaxaca in Messico con la famiglia, per sfuggire alla metropoli caotica alla ricerca di un’oasi di pace, ma come scrive lui, Diario di Oaxaca è il risultato del trovarsi nel posto giusto al momento sbagliato. Infatti Oaxaca, cittadina solitamente tranquilla, fu teatro di violenti scontri tra le forze di polizia del Governo e gli scioperanti, in particolare insegnanti, che chiedevano maggiori garanzie e aumenti di stipendio.
Nel pomeriggio alle 15.30 appuntamento con Dave McKean, presentato da Paul Gravett, giornalista inglese e direttore del Festival di fumetto londinese Comica.
McKean nasce in Inghilterra nel 1963. I suoi lavori sono caratterizzati dalla commistione di varie tecniche quali disegno tradizionale, fotografia, collage, scultura e computer grafica. La sua carriera ha inizio con un fallimento: nel 1986 si reca a New York per un colloquio di lavoro come disegnatore di fumetti, che non ha esito positivo; tuttavia in quell'occasione incontra lo scrittore di testi, anche lui inglese, Neil Gaiman, con cui stabilirà un sodalizio che ancora continua. Gaiman lo coinvolge nella lavorazione di una breve graphic novel, Violent Cases pubblicata nel 1987. Nel 1988 pubblicano insieme il capolavoro Black Orchid. Tra il 1990 e il 1996 Dave McKean scrive e disegna il suo capolavoro: Cages (pubblicato in Italia da Macchia Nera nel 1999), una graphic novel sul tema dell’ispirazione e della creatività artistica, disegnata con uno stile molto scarno che ricorda le opere di José Muñoz e Lorenzo Mattotti.
Dalla collaborazione con Neil Gaiman nascono anche le graphic novel Signal to Noise nel 1992, la storia di un regista moribondo e del suo ipotetico ultimo film, Mr Punch e i libri illustrati per bambini The day I swapped my dad for two goldfish (1997 - In Italia: "Il giorno che scambiai mio padre per 2 pesci rossi" ed. Macchia nera, 2000) e Wolves in the wall (2003 - In Italia: "I lupi nei muri"ed. Mondadori, 2003). Ha inoltre illustrato, sempre con Gaiman, il libro Coraline (2002 - In Italia: "Coraline" - ed. Mondadori, 2003).
Durante la sua carriera, McKean ha realizzato anche numerose copertine di CD per artisti internazionali, copertine di libri, illustrazioni per The New Yorker, e contribuito alla realizzazione di pubblicità e piccole clip promozionali. Ha inoltre pubblicato due libri di fotografie.
Nel 2005 ha realizzato il suo primo lungometraggio, MirrorMask. La sceneggiatura scritta ancora in collaborazione con Gaiman prende vita sullo schermo con l'ausilio di tecniche miste, un incrocio tra ripresa dal vivo, animazione digitale e stop-motion.
Alle 19 presso il MAR, Museo d’arte della città (Via di Roma, 13), nell’ambito delle manifestazioni per la Notte d’oro di Ravenna, inaugurazione della mostra L’ombra di Peter Pan con le tavole originali di Dave McKean, Peter Kuper, Paolo Bacilieri e Gianluca Costantini.
La mostra di McKean si compone in gran parte di tavole tratte dal suo lavoro con Gaiman su Mr Punch, in cui l'affiatata coppia di artisti propone una summa dei rispettivi stili e modi di affrontare l'arte grafica. Gaiman presenta al pubblico i personaggi di Mr. Punch, il chiassoso e popolare burattino anglosassone derivato da Pulcinella, e Judy, la sua compagna, e crea una raffinata storia nella storia, una favola oscura che mescola l'infantile innocenza con l'oscurità degli adulti. In perfetta armonia con dialoghi e didascalie, McKean accompagna ogni pensiero di Gaiman con sofisticate immagini che superano il canonico concetto di vignetta e fumetto e fondono insieme abilità fotografica, gusto per la sperimentazione e puro disegno. Saranno inoltre esposte numerose tavole originali tratte da uno dei suoi lavori più noti Cages, una graphic novel scritta e disegnata da lui stesso sul duro mestiere dell’artista, che ha al centro il tema dell’ispirazione e della creatività, e con i testi dell’inseparabile Gaiman Signal to noise, la storia di un regista moribondo e del suo ipotetico ultimo film.
In occasione dell’inaugurazione della mostra di Mckean è allestito di fronte alle tavole del maestro inglese, uno spettacolo dal titolo Omaggio al Punch di Dave Mckean, un intervento burattinesco del poliedrico burattinaio Luca Ronga, vincitore nel 2009 del premio Eolo Awards per il miglior Teatro di Figura in Italia. Ronga, nel suo breve intervento, ricrea l’atmosfera dei teatrini ambulanti esistenti fin dal ‘600 della tradizione del Mr Punch-Pulcinella, ricostruendo dentro lo spazio del MAR un vero e proprio teatro dei burattini con tanto di struttura in legno e pizzi, una “guarattella”, e usando la “pivetta”, antico strumento creato per dotare Pulcinella della sua tipica voce dal suono a chioccia.
Nell’esposizione di Kuper (50 tavole) sono insieme Diario di Oaxaca e La giungla, il romanzo più importante e di successo di Upton Sinclair; una denuncia delle misere condizioni di vita degli immigrati, costretti a lavorare in situazioni pericolose e anti-igieniche nelle fabbriche di inscatolamento del cibo confezionato. La potenza immaginifica delle illustrazioni di Kuper cattura l’intensità del romanzo di Sinclair, in un audace contrappunto fra testo e disegno.
Paolo Bacilieri espone 20 tavole del suo lavoro del 1996 The Supermaso Attitude, sulla terribile vicenda di Pietro Maso, che nel ’91 a 19 anni organizzò l’assassinio dei suoi genitori con la collaborazione di due amici, per acquisirne l’eredità. Un’opera che al momento della sua uscita, non passò sicuramente inosservata, per la tematica scottante, affrontata con toni ai limiti del grottesco e per il suo essere in controtendenza rispetto all’imperversare, in quegli anni, di manga e supereroi. Bacilieri si è documentato a lungo sugli atti processuali con l'aiuto dello psichiatra Vittorino Andreoli, anche lui personaggio del fumetto, ma il risultato artistico è tutt'altro che realistico e la sottile ironia del disegnatore affiora in tutte le pagine, nonostante la drammaticità della storia.
Gianluca Costantini, artista visivo e disegnatore di fumetti, vive e lavora a Ravenna. Come illustratore e autore di fumetti, pubblica su numerose riviste e quotidiani italiani fra cui "Il Nuovo Male", "Blue", "Il Manifesto", "Internazionale", e stranieri "Babel" (Grecia), "Kuhinja" (Serbia) e "WarWorldIII" (U.S.A.). Dal 2002 è direttore della rivista italiana di fumetti "inguineMAH!gazine" e cura diverse pubblicazioni di graphic novelist internazionali. A partire dai primi anni Novanta espone in numerose mostre collettive in tutta Europa; nei festivals di fumetto internazionali come Lucca Comics, Stribburger e Angouleme, in manifestazioni artistiche come la Biennale dei Giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo o in gallerie private italiane. Alcune delle ultime mostre personali sono state Political Comics (Atene, 2006), Banda desenhada politica (Lisbona, 2006), Sangue in Algeria (Perugia, 2008) e Channeldraw (Belgrado, 2008).
A Komikazen espone le 20 tavole di Sangue d’Algeria, un lavoro sulla guerra di liberazione algerina dal colonialismo francese, svoltasi dal 1954 al ‘62. In poche tavole, in cui il testo delle didascalie è parte integrante del disegno stesso, Costantini mette in scena con abilità la volontà di mostrare tutti gli aspetti della Guerra d’Algeria, senza aver la pretesa di creare un documento storico, ma incitando a leggere la storia diversamente, a prendere coscienza di una storia occultata dai francesi e dagli stessi algerini. La mostra è stata prodotto dalla Galleria Miomao di Perugia ed è stata esposta al Salon du Dessin Contemporain di Parigi nel marzo 2009.
Dave Mckean
(Maidenhead , 29 dicembre 1963)
rtista poliedrico, è disegnatore, illustratore, regista e fotografo, oltreché musicista. Ha messo a punto, grazie all’utilizzo di tecniche miste spaesanti, uno stile inconfondibile e allo stesso tempo imitatissimo.
La sua produzione è potente e unica, eppure in continua evoluzione. Considerato il guru dalla generazione Photoshop negli anni ’90, continua ad avere questo ruolo di apripista nell’universo dell’animazione digitale.
Eppure la sua carriera iniziò con un fallimento: giunto nell’86 a New York per un colloquio, il lavoro gli venne rifiutato. in compenso conobbe Neil Gaiman con il quale continua ad avere un sodalizio incorruttibile.
Insieme realizzano Violent Cases (1987) e l’indimenticabile Black Orchid nell’anno successivo. Il 1989 vede ancora la coppia autoriale al lavoro nella serie culto di Sandman, di cui egli cura il progetto grafico. Sempre per la DC Comics disegna Arkham Asylum, una storia di Batman sui testi dell’altro ragazzo terribile di questa straordinaria stagione inglese, Grant Morrison.
Negli anni ’90 realizza invece il suo capolavoro, l’unica opera di cui cura sia disegno che sceneggiatura, Cages. Realizzata in dieci numeri, è un romanzo che è anche un trattato sull’arte, la creatività e gli usi e abusi della tecnica. Lo stile che va da disegni che ricordano Egon Schiele., a interventi su fotografie, silografie quasi astratte, fino a dipinti in quadricromia e collage, ha un effetto straniante. L’approccio filosofico al disegno costituisce sicuramente l’aspetto più innovativo di questo ampio progetto.
Signal to Noise, del 1992 e Mr Punch del 1994 sono altri risultati del rapporto duraturo con Gaiman: quest’ultimo fa parte della tradizione del teatro di figura inglese del ‘600 ed è il risultato contaminato della figura tradizionale napoletana di Pulcinella (originariamente in inglese punchiniello). Si tratta di un classico trickster, che come la figura napoletana, ha aspetti molesti, dissacratori e liberatori. La versione illustrata da McKean rende un tributo malinconico a questo personaggio seguendo l’unico testo di cui Gaiman ha detto di essere veramente fiero. Oltre ad affrontare la paura e la morte la storia è un’epica del ricordo: “il pensiero della memoria non è né dritto né sicuro, e noi lo intraprendiamo a nostro rischio. E’ più facile fare brevi viaggi nel passato, ricordare in miniatura, costruire piccole recite di marionette nella nostra testa”.
Sempre per l’infanzia, con Gaiman ha illustrato The day I swapped my dad for two goldfish (1997 – In Italia: Il giorno che scambiai mio padre per 2 pesci rossi, Macchia nera, 2000) e Wolves in the wall (2003 – In Italia: I lupi nei muri, Mondadori, 2003). Ha inoltre illustrato, sempre per Neil Gaiman, il romanzo Coraline (2002) da cui è stato tratto recentemente un film.
Molto importante è inoltre la sua collaborazione con musicisti per copertine di CD o di libri. Come fotografo ha realizzato due libri A Small Book of Black and White Lies (1995 – In Italia: Un libretto di bugie bianche e nere, Macchia nera, 2000) e Option: click (1998 – In Italia: Opzione: click,Macchia nera, 2000);
Nel 2005 ha realizzato il suo primo lungometraggio, MirrorMask. La sceneggiatura scritta in collaborazione con l’amico Neil Gaiman prende vita sullo schermo con l’ausilio di tecniche miste, un incrocio tra ripresa dal vivo, animazione digitale e stop-motion. Al momento sta lavorando su un nuovo lungometraggio che prevede l’utilizzo sia di animazione che di ripresa filmica su un tema caro sia a lui che Gaiman, ovvero tra mondo reale ed immaginario.
Peter Kuper
(Summit – New Jersey, 22 settembre 1958)
Kuper è uno dei nomi fondamentali della scena impegnata e visualmente militante degli Stati Uniti. Ha conosciuto Seth Tobocman, con cui ha fondato la rivista World War III Illustrated, all’università a New York alla fine degli anni ‘70. Negli stessi anni è stato assistente di studio di Chaykin.
La rivista WW III esce dal 1979 e costituisce un luogo non solo di pensiero, ma anche di intersezione tra azione politica e rappresentazione, quasi unico al mondo. Gli illustratori e i disegnatori che partecipano alla rivista creano figure che poi vengono usate per manifesti dalla Turchia al Marocco alla Francia e via dicendo. Una sorta di comunità internazionale visiva.
Il lavoro che lo ha reso maggiormente famoso negli USA e all’estero è la sua versione SPY VS SPY apparso sulla rivista MAD. Kuper ha continuato la storia creata da Prohias e passata da varie mani senza soluzione di continuità dal 1997.
Accanito viaggiatore, ha attraversato l’America Latina e ha visitato Europa, Africa, Asia Medio Oriente: questa sua propensione all’andare è testimoniata dal libro uscito nel 1992 ComicsTrips: A Journal of Travels Through Africa and Southeast Asia.
Collabora inoltre regolarmente con Time, Newsweek, The New York Times come illustratore.
La sua produzione di graphic novel è piuttosto ampia, in particolare oltre a Stripped – An Unauthorized Autobiography, Mind’s Eye, The System, si è cimentato anche con la versione grafica dei racconti di Kafka dal titolo Give It Up! (tr. it. Lascia stare!E altri racconti brevi, Hazard) ma anche del capolavoro kafkiano The Metamorphosis (tr. it. La metamorfosi, Guanda 2008), oltre all’adattamento di The Jungle di Upton Sinclair (tr. it. La giungla, 001 edizioni) e Sticks and Stones, un romanzo grafico senza parole sull’ascesa e deglino degli imperi che ha ricevuto la medaglia d’oro nel 2004 dalla Society of Illustrators americana. Il tema del narrare senza parole è trasversale nella produzione di Kuper: anche in The System la narrazione delle vite intrecciate di una ragazza madre, di un serial killer, di un anziano poliziotto e altri personaggi senza nome avviene mostrando esclusivamente azioni e reazioni in una città che parla solo attraverso i titoli di giornale e in cui ognuno è assolutamente inconsapevole degli effetti che le proprie azioni hanno sulla vita altrui.
Il più recente Stop Forgetting to Remember racconta elementi autobiografici come la nascita della figlia, l’11 settembre e altre personali vicissitudini del decennio 1995-2005.
La sua permanenza nel 2006 a Oaxaca in Messico, dovuta a ragioni strettamente personali, lo ha portato ad essere testimone e narratore delle rivolte degli insegnati e dei riot scoppiati nella città messicana.
Coniuga all’attività di disegnatore anche la docenza. Dal 1986 infatti he tenuto regolari corsi di fumetto e illustrazione alla School of Visual Arts e ora anche alla Parsons di New York. È inoltre l’art director di INX, un’agenzia ora sito che dagli anni ‘80 mette a disposizione delle testate editoriali illustrazioni di tipo politico.
Nel 2004 è stato sottoposto a giudizio a seguito dell’ispezione della polizia doganale di un pacco che conteneva la rivista slovena Stripburger, dove compariva la parodia di Kuper di Richie Rich intitolata Richie Bush. Dopo che i legali fecero notare che la parodia non è pirateria, gli agenti doganali decisero di non procedere oltre.
Paolo Bacilieri
(Verona, 23 febbraio 1965)
Bacilieri, che ha studiato all’Accademia di Bologna e vive a Milano, è un fagocitatore di immaginario, che risputa su carta visualizzandone le più oscure ambiguità.
Le sue prime esperienze professionali sono legate a Milo Manara, con il quale collabora nei primi anni di apprendistato a Russi. Storia dei popoli a fumetti (testi di Enzo Biagi), Mondadori.
La sua prima storia, pubblicata nel 1986 in Francia da Casterman sulla celebre rivista «A Suivre» e in Italia su «Corto Maltese», è Il tesoro degli Imbala su testi di Franco Mescola. Farà seguito l’incursione nell’erotismo venato di umorismo di Una storia del cazzo, prima apparsa sulla rivista«Blue» e in seguito raccolta in volume da Blue Press.
Influenzato nei primi anni dal segno manariano, mostra la propria personale espressività grafica con il primo episodio della serie Barokko, pubblicato per Casterman in Francia e poi in Italia sulle pagine di «Comic Art». Bacilieri alternerà sempre nella propria produzione la disponibilità alla serialità, che non si trasforma mai nell’asservimento al segno e allo stile di altri ma porta sempre una ventata di nuovo, e la realizzazione di storie autoriali di suo pugno.
Nel 1994 realizza per le edizioni R&R il volume Durasagra – Venezia über alles in cui rivisita, sullo sfondo di una Venezia preda di turisti e deliri grafici, la triade Zanardi-Colasanti-Petrilli, personaggi eccellenti di uno dei numi tutelari dell’autore, Andrea Pazienza. Con Durasagra darà ulteriore dimostrazione dell’evoluzione del suo segno, in una ricerca stilistica indirizzata anche allo studio delle forme dell’arte rinascimentale, oltre a palesare la perfetta assimilazione dell’eredità spirituale del fumetto degli anni Ottanta. Nel 1995 farà ritorno alla rivista «Blue» con la serie Phonx, a cui seguirà l’anno dopo The Supermaso attitude (Phoenix, ristampa sul inguinemah!2008), ispirato a crudi e sanguinari fatti di cronaca della provincia veronese del 1991. La storia comparve nel 1996: il clima italiano era gelido per i fumetti. Le riviste d’autore erano al crepuscolo e i supereroi e i manga avevano conquistato il mondo editoriale. Alcuni quotidiani lo recensirono scandalizzati, leggendolo come una celebrazione criminale. L’interpretazione visiva del putrido che si nasconde anche nella provincia apparentemente perfetta del veneto non è decodificata. Maso che uccide con la tuta della Fiat come un vendicatore di nessuna pena, i dialoghi tra personaggi che discutono ex post l’accaduto, rappresentati come boccette di profumo costoso da uomo oppure il giudice in versione l’uomo pietra, non è interpretato all’epoca come capacità di sintesi, di un’analisi che semplicemente non usa le parole ma le immagini per raccontare più in profondità quanto stava avvenendo, non solo quanto già accaduto, nella nostra Italia. Un raccontare l’accaduto che non si ferma all’apparenza, ma che attraverso l’uso disvelatore del disegno ci mostra quanto non appare.
Nel 1997 appare sempre su «Blue» la serie Zeno Porno, succedutesi poi su «Mondo Naif», raccolte in volume dalla Kappa nel 2005. Zeno è uno sceneggiatore di fumetti Disney ed ex agente segreto della C.I.A., protagonista disilluso di avventure surreali, bizzarre e oniriche, nelle quali non è difficile cogliere elementi autobiografici dell’autore. Bacilieri si nutre da sempre dei gerghi delle controculture. La saga di Zeno prosegue poi con La magnifica desolazione, pubblicato nel 2007 sempre da Kappa
Nel 1999 fa il suo ingresso in casa Bonelli come disegnatore e, subito dopo, sceneggiatore della serie Napoleone. Sulla testata creata da Carlo Ambrosini il segno di Bacilieri incredibilmente non si comprime o contiene e, in aperta violazione con i canoni non scritti della casa editrice milanese, espande formati e numeri di vignette per tavola. Le sporcature a cui si erano abituati i lettori scompaiono, rilasciando sulla tavola come effetto “ultimo non ultimo” un amalgama di segni e disegni unitario e compatto ma perfettamente leggibile. In seguito ha illustrato, in collaborazione con Franco Busatta, Patty Paradise e Scusa Sadik, hai visto Diabolik? (Punto Zero), mentre le Edizioni Hazard gli hanno reso omaggio con The making of Napoleone.
La raccolta di disegni ispirati alla musica Canzoni in A4 è stato invece commissionato dalla galleria Miomao di Perugia e stampato da Kappa nel 2008.
Gianluca Costantini
(Ravenna, 19 dicembre 1971)
Mosaicista di formazione, si è dilpomato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna in Decorazione: proprio l’aspetto fortemente decorativo, che riprende la bidimensionalità del mosaico bizantino e l’ambientazione notturna delle scene, costituisce la sua prima cifra stilistica.
Comincia a pubblicare nel 1993 su Schizzo dove compare una storia scritta da Scianamé, L’ultimo appuntamento. Nell’anno successivo compaiono sue illustrazioni su Il Manifesto e Neural, nonché altre due storie brevi sulla rivista allora edita dall’Arci. Da allora sue illustrazioni sono apparse in numerosissime pubblicazioni editoriali, copertine di libri, produzioni musicali e materiali editoriali. Nel 1995 inizia la collaborazione con lo sceneggiatore Giovanni Barbieri, con la storia breve Probabilità. Nel 1996 inaugura la collana Schizzo presenta, del Centro Fumetto Andrea Pazienza, con Animalingua. Il suo mondo è popolato di figure arcane, simbologie tratte con sciamanica casualità dalla tradizione giapponese, russa, da uccelli mitologici e da frasi evocative. Nel 1998 vince proprio per il fumetto il premio Guercino. Alterna alla propria produzione, che si muove sempre nei confini labili di arte contemporanea, fumetto e illustrazione, iniziative culturali ed editoriali. Nel 2001 fonda il collettivo inguine, inizialmente un sito di sperimentazione del fumetto in internet. La sperimentazione è subito accolta con grande attenzione proprio dal mondo dell’arte contemporanea e inguine.net viene presentato in numerose mostre, tra cui la Biennale dei Giovani Artisti di Sarajevo del 2001 e vince tra gli altri il Premio Palinsesto nel 2004. Ma è nel 2006, con la pubblicazione del diario autobiografico Vorrei incontrarti (Fernandel edizioni) che il suo stile acquista un carattere più asciutto. L’aspetto fortemente decorativo e quasi orientale, lascia spazio ad un segno a linea chiara, in cui è lasciata alla scrittura la veste di decorazione. Un segno più gestuale e innocente, che apre le porte ad un mutamento anche nelle modalità di realizzazione delle tavole stesse. Il libro successivo, Diario di un qualunquista (Fernandel edizioni, 2007) raccoglie i disegni realizzati in tempo reale seguendo sulla rete gli eventi del mondo, raccogliendo con modalità di cut up immagini e parole di notizie magari passate velocemente in secondo piano, ma che sono effettivamente accadute e il cui spessore reclama una narrazione. Sempre nel 2007 pubblica, su testo di Carnoli – Colombari, Ultimo, Storia di ordinaria guerra civile.Un libro che ripercorre con taglio fiction la misteriosa uccisione di Arpinati, gerarca bolognese, dopo la liberazione. Il suo stile si libera, per modellarsi sulla base delle necessità narrative e la forma si adatta al contenuto, mostrando una molteplicità camaleontica di utilizzo delle tecniche e del segno. Nel 2008 per la comma 22 esce L’ammaestratore di Istanbul, su testo di Elettra Stamboulis, diario di viaggio della coppia ad Istanbul sulle tracce dell’intellettuale e pittore ottomano Osman Hamdi. Nel 2009 è uscito invece Officina del Macello (Edizioni del Vento), sulla decimazione di S. Maria La Longa nella Prima Guerra Mondiale, il più grave episodio di rivolta e di uccisioni sommarie di cui abbiamo testimonianza nella Grande Guerra. Il progetto Sangue in Algeria è stato invece realizzato per la galleria di fumetto contemporaneo di Perugia Miomao ed è stato esposto al Salon du Dessin di Parigi nel marzo 2009. Le sue storie sono apparse in moltissime pubblicazioni all’estero, in particolare del circuito alternativo, tra cui Stripburger (Slovenia), Laikku (Finlandia), Babel (Grecia), World War III (Usa).
...questa, oltre alla Lancia Delta, è una macchina, che in versione Martini mi fa impazzire!!!!!!
Museo dell'Automobile - Torino
Throwing out some stuff on the weekend.
This was "Quest", a kid's science "partwork" by Marshall Cavendish from 1989-92. 60 issues (and 3 specials) at originally £1.95 each.
The Questers held their meeting in the gazebo today (4/13) and toured the museum. 2021 photo by Brian Schmit.
Spc. Todd Wilson, of Fort Knox, Ky., with 3rd Brigade, 1st Infantry Division, Spc. Katrinna Arnett, of Finley, Ohio, and Sgt. Zac Merkling, of Avilla, Ind., both with Company B, 76th Special Troops Battalion, 76th Infantry Brigade, Indiana Army National Guard, prepare an RQ-7B Shadow Unmanned Aerial System for launch at Jefferson Proving Ground, near Madison, Ind., Sept. 17. The Indiana Army National Guard provided the Shadows for Bold Quest, a multinational capabilities demonstration to test interoperability of communication systems and new technology used by coalition militaries. (Photo by Staff Sgt. David Bruce, Atterbury-Muscatatuck Public Affairs) More information: owl.li/p7Pgs
31 unique, printable, colourful and sweet DAILY QUEST worksheets to download immediately, print at home, and use every day to jot down your daily tasks and goals and make the next month the most productive ever: www.mylatestobsession.org.uk/quest
One-half of Dave's and my band, Quest For Friends! I wouldn't normally pair this dress with pants, but it was pretty cold in there.
Dress: Modcloth vintage
Pants: Banana Republic
Shoes: DKNY
Headband: TJ Maxx
Star sticker on cheek
App Quest 3.0 Developer Day held at NYU Center for Urban Science and Progress in Downtown Brooklyn on Sat., November 22, 2014. Sponsored by the MTA and AT&T, the event challenged developers to design apps using open source data that could be used to assist public transportation customers. Three teams received prizes of $500.
Photo: Marc A. Hermann / MTA New York City Transit
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National Geographic Quest, operated by Lindblad Expeditions, anchored in Jackson Passage, British Columbia on September 18th, 2023.
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Photo: Marc A. Hermann / MTA New York City Transit
Dovekie
Alle alle
After 6 years of chasing the few coastal sightings of this little bird, I finally saw one on my second pelagic trip. Wait, did I saw "one"? Try about 100 of them over the course of the day.
ISS031-E-122199 (14 June 2012 --- A NASA extravehicular mobility unit (EMU) spacesuit is seen in the crew lock of the International Space Station's Quest airlock, as photographed by one of the Expedition 31 crew members on June 14, 2012. The next time a human being will be wearing an EMU outside the station is scheduled to come sometime in August.
Before the 2010 Yukon Quest, veterinarians check out a sled dog belonging to the team of David Dalton.
Independent app developers gather on May 4-5, 2013, for an intensive weekend-long collaboration/competition to develop apps for MTA customers. It is the first “hackathon” to be officially sanctioned by the MTA.
In this photo, the team behind SubCulture .FM, which was awarded the Grand Prize, presented their concept to a panel of judges.
Winners will go on to compete this summer in 2013 App Quest, a global apps challenge being sponsored by Polytechnic Institute of New York University (NYU-Poly) and AT&T, cosponsored by the MTA, and powered by ChallengePost. The challenge seeks to encourage the creation of apps that will help improve MTA riders’ commutes using real time information and other innovations.
Photo: Metropolitan Transportation Authority / Aaron Donovan
Viking Quest is an adventure game produced by BBC History.
This screen capture is used as a reference material for my blog post on Viking Quest as part of the Week 1 activities and research into Serious Games for the Game Based Learning (GBL) MOOC.
As usual, one of the highlights of the cruise, is the hilarious adult scavenger hunt they call The Quest! Always great for a laugh, and also for some really interesting 'people watching'! So, here's a few where I've highlighted someone that was doing something rather hilarious, or strange.
"Trust me, they're not real!!" ( I think the cruise director asked to see something 'false' or 'fake'!!)
Independent app developers gather on May 4-5, 2013, for an intensive weekend-long collaboration/competition to develop apps for MTA customers. It is the first “hackathon” to be officially sanctioned by the MTA.
In this photo, the team behind SubCulture .FM, which was awarded the Grand Prize, presented their concept to a panel of judges.
Winners will go on to compete this summer in 2013 App Quest, a global apps challenge being sponsored by Polytechnic Institute of New York University (NYU-Poly) and AT&T, cosponsored by the MTA, and powered by ChallengePost. The challenge seeks to encourage the creation of apps that will help improve MTA riders’ commutes using real time information and other innovations.
Photo: Metropolitan Transportation Authority / Aaron Donovan
Approaching Ocean Terminal Greenock.
Vessel Details: Seabourn Odyssey class
Vessel Name: MV SEABOURN QUEST
IMO: 9483126
MMSI: 311038900Call Sign: C6YZ5
Classification Society: Registro Italiano Navale
Length: 198.15m
Beam: 25.6m
Draught: 6.5m
Builder: Built in 2011 by T. Mariotti Shipyard Genoa, Itlay
Tonnage: 32348t