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Image Quest final ----- AE L3 - fin
the Year Mars fin ------
A Little Bit Of Soap 7 L1 & 8 L2 & 6 L3 = 21
Groupe Charlie 09 fin
10 Visionary Arts Gallery Level 2 5 L3 - fin
Admired in infiniteXposure - fin
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8 ☆.:*. Nature's Great & Pure Highlights Level 4 .*:.☆
9 + 10 + 5 Perfect Touch! Bravo! Faved! = 24
Make Me wonder 7 L2
Zodiac L4
AMAZING LANDSCAPES and Cityscapes
Soul of Photography
Aiguille du Midi, m. 3842 (ft 12605)-(Gruppo del Monte Bianco) – ore 7,30 del mattino – Per pura combinazione colgo questa immagine. Si tratta di un numeroso gruppo di guide alpine francesi e scalatori cher scendono sul Ghiacciaio del Gigante per protestare contro il funzionamento delle telecabine Italia-Francia che, per l’appunto, sorvolano in alto il Ghiacciaio del Gigante
Aiguille du Midi, m. 3842 (ft 12605)-(Mont Blanc Group) - 7.30 am - For pure combination I take this image. A large group of French mountain guides and climbers descend on the Gigante Glacier to protest against the operation of the Italy-France cableway which, in fact, flies over the Gigante Glacier
Anno 1989
Press ”L” for a better vision
Ho deciso di cocludere in bellezza questo anno negativamente memorabile e di sfidare la sua conclusione ricordando l'estate trascorsa e i momenti deliziosi che, nonostante tutto, è riuscita a donarmi. Ecco allora paesaggi, luci, erbe e farfalle, a ricordare che la vita continua, che le sue espressioni selvatiche sono affascinanti e profumate, nonostante tutto e nonostante noi ..... ..
Hautes-Alpes, France
* * * PLEASE NO BANNERS, NO AWARDS, JUST MEANINGFUL COMMENTS * * *
Don’t use this image without my explicit permission
© All rights reserved
www.goear.com/listen/8500741/Birds-neil-young
WISH YOU ALL A MARVELLOUS WEEK:D ( still working........comment asa I can)
This curved line in the foreground is actually a mushrooms.
www.youtube.com/channel/UC0BQ0qjA8W5z59rwlfi6Rjg
As always, thank you so much for your visits, comments and faves!
Do not use this image on any media, without my permission!
Rosa invernale dall’orto di Eugenio
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Come sempre per chi non avesse il PC
e fosse interessato al video appena pubblicato … questo è il link
www.flickr.com/photos/65831537@N04/51814994385/in/datepos...
l’importante è avere un telefonino o Tablet che entri in Internet.
Parte con la freccetta piccola … (con quella grande non si vede)
(ho notato che se si lascia caricare un momento
il video parte senza scossoni.
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Carissimi amici …
Sono spaventosi i contagi
Mi raccomando stiamo attenti!!!
The mountain range known around here as the Crazies is prominent in this image (All those very, very tiny black dots scattered around the hills in the mid-ground are black angus cattle grazing on prime Montana range land…). The highest point in this range is Crazy Peak at over 11,000 feet — these mountains dominate their surroundings and are plainly visible just north of Interstate 90 as you travel between Billings and Bozeman.
The name Crazy Mountains is said to be a shortened form of the name "Crazy Woman Mountains" given them, in recognition of their original Crow native american name, after a woman who went insane and lived in them after her family was killed in the westward settlement movement.
The Crow people called the mountains Awaxaawapìa Pìa, roughly translated as "Ominous Mountains", or even rougher and less accurately, "Crazy Mountains". They were famous to the Crow people for having metaphysical powers and being unpredictable—a place often used for vision quests...
ⓒRebecca Bugge, All Rights Reserved
Do not use without permission.
Akihabara is that part of Tokyo probably most famous for attracting anyone interest in both electronics and anime and manga - and video games. And the shops there are quick to pick up on that, like this convenience store (in Tokyo something you come across absolutely everywhere - they are locally known as コンビニ / konbini) with a Dragon quest theme. That means you here can buy your noodles, your onigiri, your coffee in a can (Japanese canned coffee is really good!), your band-aids and your plush monster. The last one is not typical of a konbini. I left the store with a package of band-aids though...
Credits
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-CLOTHES-
!dM deviousMind "Kismet"
-ACCESSORIES-
Air_Emaki
{-Maru Kado-} Halo-Inori
-HAIR-
Zibska ~ Aoede
-MAKE UP-
3 -[TWC]- Possesed Face lll
7 -[TWC]- Possesed Body
"Questa scena mi ha fatto immaginare il sottostante racconto, se non vi va di leggerlo fermatevi solo allo scatto, non voglio abusare del vostro tempo". (Io, Livia)
Le 13 in punto. La domenica mattina il signor Matteo non tradiva mai le sue abitudini. La colazione al mattino presto, la santa Messa nella preziosa chiesetta del Santo Spirito, quattro chiacchiere e un aperitivo con gli amici di una vita e, prima di tornare a casa, le paste al Bar Dal Conte. Sempre dieci pezzi, disposti in ordine sul vassoio dalle sapienti mani di Ninetta, la pasticcera più rinomata a Valpesca e dintorni. Matteo era cliente da decenni e il rituale, ben consolidato, sembrava immutato, a parte la sua andatura che col tempo s’era fatta più incerta. Raggiungeva casa con più lentezza; una volta giunto davanti al portone suonava sempre due volte per avvisare la sua Letizia e poi apriva l’uscio. Una volta entrato, zì Matteo, come lo chiamavano in paese, andava a riporre il vassoio dei dolci in frigo e salutava a voce alta la moglie.
Letizia…
Matteo l’aveva sposata che aveva appena 17 anni, un fiore, e lui poco più che ventenne era invidiato da mezza Valpesca perché Letizia era la più bella mora della costa. “Letì, bella mia, sono arrivato. Stai comoda che ci penso io ad apparecchiare la tavola. Appena è pronto ti chiamo” e così dicendo si lavava con cura le mani e indossava un bianco grembiulone, lungo fin sotto le ginocchia. Riempiva la pentola di acqua corrente, la riponeva sul fuoco e, aspettando che bollisse, preparava la pasta. La domenica era consuetudine cucinare paccheri al ragù, che erano il piatto preferito da Letizia e dai ragazzi, Giacomo e Gabriele, l’uno chirurgo vascolare a New York e l’altro ingegnere meccatronico a Vancouver.
Anche adesso che i figli erano all’estero, i paccheri erano rimasti la tradizione domenicale da rispettare. Matteo aveva preparato il ragù già di buon mattino, ché il rituale della preparazione è laborioso e lungo. Dapprima si versava in un tegame una coscienziosa quantità di olio extravergine d’oliva prodotto in proprio, poi si affettava sottilmente la cipolla rossa di Tropea, la si faceva appena appena dorare, si aggiungeva la carne tritata di primo taglio che Tonino, il fraterno amico macellaio aveva cura di mettergli da parte, un po’ di sale, il passato di pomodoro fatto in casa nelle calde giornate d’estate e, per finire, un po’ di zucchero. Il resto lo faceva la cottura lenta, una cadenzata mescolatura e l’occhio attento a che il ragù non si attaccasse al fondo del tegame. L’odore si diffondeva per la casa e per la via sottostante, glielo diceva sempre Alfonsina, la sua vicina di casa, che quando stendeva fuori i panni gli gridava dal balcone “Zì Mattè, il profumo del vostro ragù fa resuscitare i morti! Buon appetito e buona domenica”. L’acqua della pentola bolliva e zì Mattè vi versò la pasta, poi il sale e mescolò. Scoperchiò il tegame, affettò un pezzo di pane e vi poggiò su una abbondante cucchiaiata di ragù. Era una tradizione di famiglia, da parte di mamma, quella di gustare il ragù su una fettina di pane prima del pranzo. Letizia gli diceva sempre che questo gli toglieva l’appetito ma Matteo lo faceva di nascosto, come un bimbo che ruba la marmellata. In fondo gli serviva anche per assaggiarlo se andava aggiustato di sale o se era troppo tiepido, pensava, e accese il fornello per scaldarlo giusto un po’. Giusto il tempo che la pasta fosse cotta al dente, la scolò, la mise nei due piatti e vi versò sopra tre abbondanti mestoli di ragù. Portò i piatti a tavola, l’uno di fronte all’altro, andò a prendere il parmigiano dal frigo e si sedette. La tavola l’aveva preparata prima di andare in chiesa, tovaglia candida, bicchieri capovolti per scongiurare la sorpresa di qualche mosca birichina, posate ripiegate dentro i tovaglioli. “Buon appetito Letizia mia” e cominciò a pranzare. Guardava davanti a sé e di tanto in tanto scuoteva la testa. “Letì, bellezza mia, così non va, devi sforzarti a mangiare. Se lo sente Alfonsina che non mangi penserà che non sono più capace di cucinare un buon ragù”. Finì il suo piatto e si alzò raggiungendo la sedia di fronte a lui. “Letì, facciamo così, ti imbocco io, un po’ a me e un po’ a te, come facevi quando i ragazzi erano piccini, va bene? Ho capito, non hai voglia di pasta oggi”. Andò ad aprire il frigo e prese le paste che aveva comprato. “Ho preso quelle che piacciono a te, con la crema pasticcera, erano le più belle che Ninetta avesse preparato questa mattina, su prendine qualcuna. Lo so sono tante ma così non penso che i ragazzi sono lontani e mi illudo che siano ancora qui.”
Prese un bignè e lo portò alla bocca, ne mangiò metà e avvicinò la restante parte al portafoto. “Su Letì, assaggia quant’è buono. Ogni giorno è la stessa storia, amore mio, se non mangi ti ammalerai” e sconsolato prese il portafoto e lo mise sul cassettone, vi sistemò accanto il vasetto di cristallo con i fiori freschi, si sedette di fronte, accese la radio antica ancora funzionante, di radica, e si addormentò ascoltando la Lacrimosa di Mozart. (Diritti riservati)
Looking for magic? You'll find it @ Midsummer Enchantment till July 8. Favorite fantasy designers from across the grid gather for this special event.
Info & links on my Dark Blog ~ aznanasaccouterments.blogspot.com/2023/07/062423me04.html
Looking for magic? You'll find it @ Midsummer Enchantment till July 8. Favorite fantasy designers from across the grid gather for this special event.
Info & links on my Dark Blog ~ aznanasaccouterments.blogspot.com/2023/07/062423me04.html
We captured this while on a quest for a hat... Wolf Saga's new hat.
One of my favorite local photogs and partners in crime, Shawn Tron is filming a promo for the release of a new and beautiful 5 panel hat made by London's own DPMS who's partnered with musician Wolf Saga.
Links to the hat will be posted shortly after its release this week.
I was second shooter at a wedding recently. The bride's father kept ranting about the covered bridge where the engagement photo was taken. My quest for the week was to find that bridge. Now that I've found it, I think it is a great place for some future photosessions.
The Fantasy Faire is so close to being over. I did not have time enough, but I’ll try to get the Quest done. I love helping the Queen with all her little problems - and the prizes are great too.
In my daily quest to walk at least 10k in steps, I find all kinds of things to keep me in one spot for longer than I like. For instance... Puddles. It rained today which means my route is full of pretty little mirrors. It was a wonder I actually went anywhere... But I did.
Erik Witsoe | BLOG | Facebook | Medium | 500px | Twitter | Instagram | Flickr
In a time when dinosaurs walked the earth
When the land was swamp and caves were home
In an age when prize possession was fire
To search for landscapes men would roam...
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Metal artist Ricardo Breceda has amassed over 130 life sized metal sculptures and placed them along several roads in the Anza-Borrego Desert State park…
Special thanks to the plane that produced the jetstream...
Questo silenzio avvolto di umida nebbia si spalma sui rami dei gelsi ... volersi ammantare nel sopore ovattato dell'atmosfera creata, per sfuggire al tempo (G. Armano)
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This silence wrapped in wet fog spreads on the branches of the mulberry trees ... wanting to cloak in slumber muffled atmosphere created, to escape the time (G. Armano)
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RIPRODUZIONE RISERVATA
Gianni Armano Photo
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Consigliata in large: premere L
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