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Leonardo Bianchi
Wu Ming 1
Zerocalcare
Il reportage narrativo può essere considerato il genere ibrido per eccellenza, una terra di confine in cui si incontrano letteratura e giornalismo e dove cadono le barriere tra fiction e non fiction. Con il romanzo-inchiesta Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi, 2016), lo scrittore Wu Ming 1 ha ricostruito 25 anni di lotte No Tav utilizzando stili, fonti e tecniche narrative anche molto diverse da loro, in un’amalgama che tiene insieme viaggi in Val di Susa, interviste, racconti valsusini sull’oggi e sul passato, dati tecnici e materiali d’archivio. Il fumettista Zerocalcare, con Kobane Calling (Bao Publishing, 2016), ha interpretato a modo suo il graphic journalism, portandoci dentro il suo mondo, i tic che conoscevamo dalle sue strisce, la sua introspezione, i riferimenti personali, ma usando tutto questo in un altro modo, per andare oltre e raccontare una guerra e una rivoluzione. Il giornalista Leonardo Bianchi e VICE Italia, per cui lavora, stanno invece portando avanti un lavoro d’indagine su alcune “realtà parallele” di Internet, sulla “società civile” italiana e sulle nostre realtà urbane e suburbane, alternando reportage sul campo, longform e articoli più brevi in cui si cercano di ricomporre i frammenti delle notizie. Tra romanzi, fumetti e inchieste online, quali sono le nuove frontiere del reportage narrativo contemporaneo? Di tutto questo discuteranno insieme i tre relatori.
The narrative report can be considered the hybrid genre par excellence, a borderland where literature and journalism meet and where barriers between fiction and non-fiction fall down.
video: media.journalismfestival.com/programme/2017/wu-ming-1-and...
Leonardo Bianchi
Wu Ming 1
Zerocalcare
Il reportage narrativo può essere considerato il genere ibrido per eccellenza, una terra di confine in cui si incontrano letteratura e giornalismo e dove cadono le barriere tra fiction e non fiction. Con il romanzo-inchiesta Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi, 2016), lo scrittore Wu Ming 1 ha ricostruito 25 anni di lotte No Tav utilizzando stili, fonti e tecniche narrative anche molto diverse da loro, in un’amalgama che tiene insieme viaggi in Val di Susa, interviste, racconti valsusini sull’oggi e sul passato, dati tecnici e materiali d’archivio. Il fumettista Zerocalcare, con Kobane Calling (Bao Publishing, 2016), ha interpretato a modo suo il graphic journalism, portandoci dentro il suo mondo, i tic che conoscevamo dalle sue strisce, la sua introspezione, i riferimenti personali, ma usando tutto questo in un altro modo, per andare oltre e raccontare una guerra e una rivoluzione. Il giornalista Leonardo Bianchi e VICE Italia, per cui lavora, stanno invece portando avanti un lavoro d’indagine su alcune “realtà parallele” di Internet, sulla “società civile” italiana e sulle nostre realtà urbane e suburbane, alternando reportage sul campo, longform e articoli più brevi in cui si cercano di ricomporre i frammenti delle notizie. Tra romanzi, fumetti e inchieste online, quali sono le nuove frontiere del reportage narrativo contemporaneo? Di tutto questo discuteranno insieme i tre relatori.
The narrative report can be considered the hybrid genre par excellence, a borderland where literature and journalism meet and where barriers between fiction and non-fiction fall down.
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My new LPS Blythes: Crosby, Stella ("Stells") and Nish (Nish is a nickname, but I don't know what the longform of her name is!* XD) If I get the 4th one, she'll be Yvonne, I think.
*I did know someone nicknamed 'Nish', but I don't know what her whole name was.
Leonardo Bianchi
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Il reportage narrativo può essere considerato il genere ibrido per eccellenza, una terra di confine in cui si incontrano letteratura e giornalismo e dove cadono le barriere tra fiction e non fiction. Con il romanzo-inchiesta Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi, 2016), lo scrittore Wu Ming 1 ha ricostruito 25 anni di lotte No Tav utilizzando stili, fonti e tecniche narrative anche molto diverse da loro, in un’amalgama che tiene insieme viaggi in Val di Susa, interviste, racconti valsusini sull’oggi e sul passato, dati tecnici e materiali d’archivio. Il fumettista Zerocalcare, con Kobane Calling (Bao Publishing, 2016), ha interpretato a modo suo il graphic journalism, portandoci dentro il suo mondo, i tic che conoscevamo dalle sue strisce, la sua introspezione, i riferimenti personali, ma usando tutto questo in un altro modo, per andare oltre e raccontare una guerra e una rivoluzione. Il giornalista Leonardo Bianchi e VICE Italia, per cui lavora, stanno invece portando avanti un lavoro d’indagine su alcune “realtà parallele” di Internet, sulla “società civile” italiana e sulle nostre realtà urbane e suburbane, alternando reportage sul campo, longform e articoli più brevi in cui si cercano di ricomporre i frammenti delle notizie. Tra romanzi, fumetti e inchieste online, quali sono le nuove frontiere del reportage narrativo contemporaneo? Di tutto questo discuteranno insieme i tre relatori.
The narrative report can be considered the hybrid genre par excellence, a borderland where literature and journalism meet and where barriers between fiction and non-fiction fall down.
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Il reportage narrativo può essere considerato il genere ibrido per eccellenza, una terra di confine in cui si incontrano letteratura e giornalismo e dove cadono le barriere tra fiction e non fiction. Con il romanzo-inchiesta Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi, 2016), lo scrittore Wu Ming 1 ha ricostruito 25 anni di lotte No Tav utilizzando stili, fonti e tecniche narrative anche molto diverse da loro, in un’amalgama che tiene insieme viaggi in Val di Susa, interviste, racconti valsusini sull’oggi e sul passato, dati tecnici e materiali d’archivio. Il fumettista Zerocalcare, con Kobane Calling (Bao Publishing, 2016), ha interpretato a modo suo il graphic journalism, portandoci dentro il suo mondo, i tic che conoscevamo dalle sue strisce, la sua introspezione, i riferimenti personali, ma usando tutto questo in un altro modo, per andare oltre e raccontare una guerra e una rivoluzione. Il giornalista Leonardo Bianchi e VICE Italia, per cui lavora, stanno invece portando avanti un lavoro d’indagine su alcune “realtà parallele” di Internet, sulla “società civile” italiana e sulle nostre realtà urbane e suburbane, alternando reportage sul campo, longform e articoli più brevi in cui si cercano di ricomporre i frammenti delle notizie. Tra romanzi, fumetti e inchieste online, quali sono le nuove frontiere del reportage narrativo contemporaneo? Di tutto questo discuteranno insieme i tre relatori.
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Il reportage narrativo può essere considerato il genere ibrido per eccellenza, una terra di confine in cui si incontrano letteratura e giornalismo e dove cadono le barriere tra fiction e non fiction. Con il romanzo-inchiesta Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi, 2016), lo scrittore Wu Ming 1 ha ricostruito 25 anni di lotte No Tav utilizzando stili, fonti e tecniche narrative anche molto diverse da loro, in un’amalgama che tiene insieme viaggi in Val di Susa, interviste, racconti valsusini sull’oggi e sul passato, dati tecnici e materiali d’archivio. Il fumettista Zerocalcare, con Kobane Calling (Bao Publishing, 2016), ha interpretato a modo suo il graphic journalism, portandoci dentro il suo mondo, i tic che conoscevamo dalle sue strisce, la sua introspezione, i riferimenti personali, ma usando tutto questo in un altro modo, per andare oltre e raccontare una guerra e una rivoluzione. Il giornalista Leonardo Bianchi e VICE Italia, per cui lavora, stanno invece portando avanti un lavoro d’indagine su alcune “realtà parallele” di Internet, sulla “società civile” italiana e sulle nostre realtà urbane e suburbane, alternando reportage sul campo, longform e articoli più brevi in cui si cercano di ricomporre i frammenti delle notizie. Tra romanzi, fumetti e inchieste online, quali sono le nuove frontiere del reportage narrativo contemporaneo? Di tutto questo discuteranno insieme i tre relatori.
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No matter what role we have in life, we all have the ability to contribute to changing the world for the better – so we should always look for opportunities to do that and go for it as hard as we can. sustainablelens.org/?p=608
The fossil fuel era is a hang-over from the hunter-gatherer era. Finding fossil fuels is something that is a bit speculative – a form of hunting, and digging it up is a form of gathering. We’ve moved away from that, most of us, 10-12,000 years ago in relation to food, we just haven’t done it in relation to energy yet.
Imperial War Museum, Duxford. the 155mm M1 "Long Tom" rifles were mated to the Sherman M4A3 model chassis to create the "M40 Gun Motor Carriage" - known in its official U.S. Army longform as "155mm Gun Motor Carriage M40". While much of the components of the Sherman M4A3 were retained, the hull was widened some to compensate for the massive gun and mounting hardware.
The M40 appeared in pilot form as the "T83" prototype. Upon successful completion, the vehicle was adopted into service as the M40. However, it was not shipped in suitable numbers to Europe for combat use - in fact only a single prototype was used operationally. Production from the Pressed Steel Car Company did yield some 311 examples (some state up to 420) - the first in February of 1945 - but these arrived too late for service in the conflict and the large drawdown of American military goods stopped manufacture of the complete 600-strong stock originally envisioned. The M40 was not standardized in U.S. Army service until May of 1945.
Nevertheless, the M40 replaced the outgoing M12 models and these also entered service with the British Army (as the "155mm SP, M40 Cardinal"). It was available in number by the time of the Korean War (1950-1953) where it provided good service for ground forces. www.militaryfactory.com/armor/detail.asp?armor_id=317
Infrarotfotografie eröffnet eine magische Welt, weil sie dem menschlichen Auge normalerweise verborgen bleibt. Besonders markant ist dabei der Effekt, dass Blätter und Gräser auf Infrarotaufnahmen strahlend weiß erscheinen – ein Phänomen, das als Wood-Effekt bekannt ist. Weißes Laub durch Infrarotlicht Im sichtbaren Licht erscheinen Blätter grün, weil das darin enthaltene Chlorophyll grünes Licht reflektiert und andere Wellenlängen absorbiert. Im nahen Infrarotbereich (etwa 700–900 nm) jedoch verhält sich Chlorophyll ganz anders: Es wird für diese Wellenlängen nahezu transparent. Das bedeutet, das Infrarotlicht dringt tief in das Blatt ein und wird dort an den inneren Strukturen, insbesondere am im Blatt enthaltenen Wasser und am Schwammgewebe(Schwammparenchym), stark reflektiert. Diese Reflexion lässt die Blätter auf Infrarotfotos hell bis schneeweiß erscheinen, während der Himmel und andere nicht-reflektierende Flächen meist dunkel oder schwarz wiedergegeben werden. Der Wood-Effekt ist nach dem US-amerikanischen Physiker Robert Williams Wood benannt, der das Phänomen erstmals 1919 wissenschaftlich beschrieb. Wood experimentierte mit speziellen Filmen und Filtern und stellte fest, dass das Blattgrün im nahen Infrarotbereich strahlend weiß erscheint – ein Effekt, der bis heute die Infrarotfotografie prägt und ihr den charakteristischen, fast märchenhaften Look verleiht. Der Wood-Effekt ist nicht nur ein ästhetisches Stilmittel, sondern hat auch eine biologische Bedeutung: Die starke Reflexion des Infrarotlichts schützt Pflanzen vor Überhitzung, da sie so weniger Wärme aufnehmen. In der Fotografie wird der Effekt gezielt eingesetzt, um Landschaften in surreale, kontrastreiche Traumwelten zu verwandeln, in denen das Grün der Natur in leuchtendem Weiß erscheint. Um solche Fotos zu erzeugen muß immer ein spezieller Infrarotfilter der sich in jeden Fotoapparat entfernt werden. Erst dann werden solche Fotos möglich. Normale Fotos sind dann nicht mehr möglich. Ich habe zuletzt eine alte DSLR Nikon D60 mit 10 Megapixel selber umgebaut. Mitlerweile sind es vier Kameras die von mir umgebaut wurden. Die D60 kommt fast nur noch zum Einsatz und das immer noch mit dem ersten Akku, was auch sehr spannend ist, denn schließlich hatte ich die Kamera gekauft als sie 2008 auf den Markt kam. Der Akku hält nachwie vor die Ladung extrem gut. Der Effekt funktioniert meistens im Frühling am besten, aber zum Herbst gelingen gelegentlich auch ganz interressante Fotos.
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Wasteland - Generative Modular Longform Ambient
From our trip to Los Angeles. This one is on 3rd Street near Fairfax. See the longform video on YouTube