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Eclettici come non mai, i Fat Freddy’s Drop e il loro miscuglio di dub, reggae, soul, jazz, rhythm ‘n’ blues e techno arrivano in Italia per un’unica data martedì 30 ottobre 2018 all’Alcatraz di Milano.
Nei loro ultimi quattro lavori, i sette neozelandesi si sono fatti strada dall’incubatrice del reggae attraverso una coloratissima psichedelia soul, svoltando bruscamente su una superstrada desolata di Detroit nel cuore della notte. Il loro sound ha la sua migliore espressione durante i live, con un interessante mix di virtuosismi jazz e suoni che rompono ogni schema.
Queste influenze sono frutto del gusto personale e delle esperienze on the road dei singoli membri della band, come l’esibizione al Movement Festival di Detroit nel 2006, che ha costituito un vero spartiacque nella carriera dell’ensemble. L’ultimo lavoro dei Fat Freddy’s Drop, Bays (2015), è stato registrato nella natia Nuova Zelanda, mentre i precedenti album hanno preso forma durante i numerosi tour e i loro pezzi sono stati perfezionati durante le esibizioni sui palchi di Womad UK, Sonar, Bestival, Lowlands, DEMF, Pukkelpop, Glastonbury, The Big Chill e Roskilde.
Nati nel 1999, i Fat Freddy’s Drop si stanno avvicinando a grandi passi all’importante traguardo di 1000 show insieme, con oltre 500 apparizioni in Europa, quasi 30 tour in Australia e più di 300 concerti nel loro paese, con importanti picchi come due sold out consecutivi alla O2 Academy Brixton per un totale di 10,000 spettatori. La band ha ormai consolidato un’affezionata fanbase in Europa e Regno Unito grazie alle esibizioni di alto profilo accompagnate da album a cottura lenta che rivelano nuovi dettagli ad ogni ascolto, preparando il fan al prossimo live. Si tratta di un gioco lungo, un percorso costituito da un’attenta evoluzione stilistica, oltre a produzioni di valore sempre crescente e una reputazione live che precede il materiale in studio.
Dallas Tamaira ("Joe Dukie") – voce, chitarra
Chris Faiumu ("DJ Fitchie") – percussioni, produzione
Toby Laing ("Tony Chang") – tromba
Tehimana Kerr ("Jetlag Johnson") – chitarra
Iain Gordon ("Dobie Blaze") – tastiere
Joe Lindsay ("Hopepa") – trombone, tuba
Scott Towers ("Chopper Reedz") – sassofono
MC Slave – raps (live on stage)
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Eclettici come non mai, i Fat Freddy’s Drop e il loro miscuglio di dub, reggae, soul, jazz, rhythm ‘n’ blues e techno arrivano in Italia per un’unica data martedì 30 ottobre 2018 all’Alcatraz di Milano.
Nei loro ultimi quattro lavori, i sette neozelandesi si sono fatti strada dall’incubatrice del reggae attraverso una coloratissima psichedelia soul, svoltando bruscamente su una superstrada desolata di Detroit nel cuore della notte. Il loro sound ha la sua migliore espressione durante i live, con un interessante mix di virtuosismi jazz e suoni che rompono ogni schema.
Queste influenze sono frutto del gusto personale e delle esperienze on the road dei singoli membri della band, come l’esibizione al Movement Festival di Detroit nel 2006, che ha costituito un vero spartiacque nella carriera dell’ensemble. L’ultimo lavoro dei Fat Freddy’s Drop, Bays (2015), è stato registrato nella natia Nuova Zelanda, mentre i precedenti album hanno preso forma durante i numerosi tour e i loro pezzi sono stati perfezionati durante le esibizioni sui palchi di Womad UK, Sonar, Bestival, Lowlands, DEMF, Pukkelpop, Glastonbury, The Big Chill e Roskilde.
Nati nel 1999, i Fat Freddy’s Drop si stanno avvicinando a grandi passi all’importante traguardo di 1000 show insieme, con oltre 500 apparizioni in Europa, quasi 30 tour in Australia e più di 300 concerti nel loro paese, con importanti picchi come due sold out consecutivi alla O2 Academy Brixton per un totale di 10,000 spettatori. La band ha ormai consolidato un’affezionata fanbase in Europa e Regno Unito grazie alle esibizioni di alto profilo accompagnate da album a cottura lenta che rivelano nuovi dettagli ad ogni ascolto, preparando il fan al prossimo live. Si tratta di un gioco lungo, un percorso costituito da un’attenta evoluzione stilistica, oltre a produzioni di valore sempre crescente e una reputazione live che precede il materiale in studio.
Dallas Tamaira ("Joe Dukie") – voce, chitarra
Chris Faiumu ("DJ Fitchie") – percussioni, produzione
Toby Laing ("Tony Chang") – tromba
Tehimana Kerr ("Jetlag Johnson") – chitarra
Iain Gordon ("Dobie Blaze") – tastiere
Joe Lindsay ("Hopepa") – trombone, tuba
Scott Towers ("Chopper Reedz") – sassofono
MC Slave – raps (live on stage)
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品川の夜 - Shinagawa Nights
Tokyo,
Japan
2015/07/02
A little late night acclimatisation and exploration of my new neighbourhood whilst battling the Jet lag.
#時差ぼけ #夜 #街 #品川 #東京 #日本 #Jetlag #Metropolis #City #Night #Shinagawa #Tokyo #Japan #SonyA7R #A7R #Lightroom6 #LR6 #ナイジャルレイモンド #NigalRaymond #www.nigal-raymond.com
#CanonEF16-35mmLII #EF16-35mmLII #Metabones
Images from Ultra Brasil 2017
October 13 & 14 2017
Sambódromo, Rio de Janeiro
Client: Ultra Music Festival
© 2017 www.rudgr.com
Check out my book on 20 years of dance music photography!
Hello jetlag: Went out at 5:30 AM in the morning to take a stroll through my home town and get coffee at the gas station. I love how bright it is early morning at this time of the year in Germany. The folks in the hot air balloon also must have gotten up pretty early.
Project B.I.G. - Image 172/365
Babo must have been suffering from jetlag last night, as when I woke up with my alarm this morning I found the little guy lying face down on the laptop snoring away.
He had also left me a note on the bedside table that he didn't want to wake me during the night, so he had asked the hotel reception to charge some snacks to the room, the Mountain Dew he managed to demolish and by the looks of it the tic-tacs only just got opened before he crashed out.
The google image search he appears to have been doing before crashing was for "cookie recipes", how predictable he is :D
From the Uglydoll blog at adventuresinuglyworld.blogspot.com/
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Nei loro ultimi quattro lavori, i sette neozelandesi si sono fatti strada dall’incubatrice del reggae attraverso una coloratissima psichedelia soul, svoltando bruscamente su una superstrada desolata di Detroit nel cuore della notte. Il loro sound ha la sua migliore espressione durante i live, con un interessante mix di virtuosismi jazz e suoni che rompono ogni schema.
Queste influenze sono frutto del gusto personale e delle esperienze on the road dei singoli membri della band, come l’esibizione al Movement Festival di Detroit nel 2006, che ha costituito un vero spartiacque nella carriera dell’ensemble. L’ultimo lavoro dei Fat Freddy’s Drop, Bays (2015), è stato registrato nella natia Nuova Zelanda, mentre i precedenti album hanno preso forma durante i numerosi tour e i loro pezzi sono stati perfezionati durante le esibizioni sui palchi di Womad UK, Sonar, Bestival, Lowlands, DEMF, Pukkelpop, Glastonbury, The Big Chill e Roskilde.
Nati nel 1999, i Fat Freddy’s Drop si stanno avvicinando a grandi passi all’importante traguardo di 1000 show insieme, con oltre 500 apparizioni in Europa, quasi 30 tour in Australia e più di 300 concerti nel loro paese, con importanti picchi come due sold out consecutivi alla O2 Academy Brixton per un totale di 10,000 spettatori. La band ha ormai consolidato un’affezionata fanbase in Europa e Regno Unito grazie alle esibizioni di alto profilo accompagnate da album a cottura lenta che rivelano nuovi dettagli ad ogni ascolto, preparando il fan al prossimo live. Si tratta di un gioco lungo, un percorso costituito da un’attenta evoluzione stilistica, oltre a produzioni di valore sempre crescente e una reputazione live che precede il materiale in studio.
Dallas Tamaira ("Joe Dukie") – voce, chitarra
Chris Faiumu ("DJ Fitchie") – percussioni, produzione
Toby Laing ("Tony Chang") – tromba
Tehimana Kerr ("Jetlag Johnson") – chitarra
Iain Gordon ("Dobie Blaze") – tastiere
Joe Lindsay ("Hopepa") – trombone, tuba
Scott Towers ("Chopper Reedz") – sassofono
MC Slave – raps (live on stage)
After many hours on planes and in airports, and shortly after reaching the hotel room, I went into hibernation.