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Submitted for competition themed "Artful Trash". Consists of coffee grounds and egg shells.
Received a 7 and honorable mention.
A drawing I've made for May issue of the poster zine Composter. I'm playing with lots of naturalistic themes lately and this also serves as a preview of things to come.
a charming little wood mouse stocking up on seeds from our compost heap - note I'm using the 100mm macro lens - I was about 2-3 feet away, and it wasn't concerned at all. More to follow ;D
Our garden, Hamworthy, Poole, Dorset, UK
From weeds and leaves to next year's dirt. I recently moved this in order for it to catch more sun, it's working quite a bit better.
Terra Nova Rural Nature Park,
Thompson, Richmond, British Columbia, Canada.
Terra Nova means 'New Land' in Latin. The land was first used as a grounds for hunting, fishing, and housing by the Musqueam First Nations people. This area was later claimed by European migrants as the area of Richmond was among the earlier Crown Grant subdivisions. Both groups of people contribute to this rural landscape's agricultural and fishing history.
Some old apples on a compost pile.
More photos:
www.facebook.com/akirakunphotography
Free background music for slideshows: goo.gl/XTmMf5
Northern Black Racer - Coluber constrictor ssp. constrictor
Location: Durham NC (USA)
I was startled to find this large racer when I opened the compost bin. I returned with my phone and a camera. Got a couple of phone shots, but the snake dove out through one of the ventilation slots when I tried to lean in for a nice macro with the camera. Oh well.
The cold compost method will produce compost in one to two years. Hot composting takes only three to six months. Photo by Tiffany Woods.
Home made compost tumbler.
I made it from things I had at home. The barrel was free from a dairy and I had the hardware for about 20 years. I save everything thats of value, and my value system is probably different than most.
So my wife say's
VERTORAMA COMPOSTO POR 4 FOTOS - torre do santuário santa terezinha do menino Jesus da cidade de Bandeirantes, Paraná - fotógrafo Marcos Arruda
Both sit and squat varieties! Sawdust is used to cover waste and in a few weeks, beautiful soil results, with no odor or unpleasantness!
Great Dixters compost heap is the biggest I've seen, although I believe Kew Gardens claim to have the biggest! This one however was complete with growing marrows. I would love to size the size of the marrows when they are ready!
I was lucky enough to be invited to Hurlingham to watch the tennis. Still trying my new camera, some trial photos: I know the focus is not always spot on, but I thought the compostion was interesting. Played about with the colour too in some of them. Matches included: Shrapova vs Van Uytvanck, and Dimitrov vs. Gasquet. A fun day in wonderful sunshine.
I built this compost bin with some special brackets I bought from Lee Valley, and some cedar fence boards I bought from a lumber yard.
Quebecers will have to get used to the presence of a third recycle bin which will be designed to collect organic materials such as grass and leaves, but leftovers.
20191011_1377_7D2-50 Compost Bins
At the start of this day the bin on the right did not exist. The bin on the left was my old bin #3, built about six months ago (in autumn/fall) and was full to 1m high.
We have decided to put a 3m x 3m garden shed behind the garage (to store some of my son's stuff) and therefore the old compost bins 1 and 2 (built about a year ago) have to be moved, as well as the 1,000 litre water tank that collects rainwater from the garage roof. It will go in part of the space vacated by old bin #2.
Therefore old bin #3 (on the left) is now new bin #1, there is a new bin #2 (now with the contents of old #3/new #1) and the third bin is yet to be built.
Each bin is approximately 1.2m wide x 1m deep and up to 1m high, so today I built bin #2 and shifted 1.2 cubic metres of compost, as well as looking after the two grand kids for the last day of the school holidays. Term 4 starts on Monday!
#11191
Le origini del Teatro risalgono all’inizio del XVIII secolo quando Vittorio Amedeo II decise di commissionare all’architetto Filippo Juvarra la progettazione e la costruzione di un nuovo grande teatro nell’ambito del più generale riassetto urbano della Piazza Castello.
L’intento venne però perfezionato solo qualche anno più tardi da Carlo Emanuele III (incoronato re nel 1730) il quale, in seguito alla morte di Juvarra, scelse di affidare il progetto all’architetto Benedetto Alfieri con la richiesta di progettare un teatro di grande prestigio. Il «Regio Teatro» di Torino, edificato nel tempo record di due anni, venne inaugurato il 26 dicembre del 1740 con l’Arsace di Francesco Feo, diventando subito un punto di riferimento internazionale per la capienza – circa 2.500 posti tra platea e cinque ordini di palchetti –, le magnifiche decorazioni della sala fra le quali spiccava la volta dipinta da Sebastiano Galeotti, gli imponenti scenari e le attrezzature tecniche, nonché la qualità delle rappresentazioni.
Ogni stagione aveva inizio il 26 dicembre, si concludeva con la fine del Carnevale e comprendeva due nuove opere serie composte appositamente per il Teatro: nel corso del XVIII secolo scrissero per il Regio celebri compositori italiani come Galuppi, Jommelli, Cimarosa, Paisiello e autori stranieri come Gluck, Johann Christian Bach e Hasse; vi cantarono inoltre i più celebri castrati e prime donne dell’epoca, contribuendo in modo determinante al successo degli spettacoli. Non minore interesse suscitavano i danzatori, che si esibivano nei due balli entr’acte e nell’azione coreografica finale che corredavano ogni opera.
1790-1814
Manfiesto della Fête de la St. Napoleon, 1813 Par ordre de S.A.I. le Prince Camilleur, Dimanche 15 Août Théâtre Imperial Entrée gratis TurinIn seguito a cinque anni di chiusura (1792/1797) il Regio cambia nome più volte, rispecchiando gli eventi storici: nel 1798 diviene Teatro Nazionale, nel 1801 Grand Théâtre des Arts e nel 1804 Théâtre Impérial.
Nel clima moralizzatore degli anni repubblicani è abolito il gioco d’azzardo e viene proibito l’ingaggio dei castrati (che torneranno in epoca imperiale). In repertorio continuano a esserci opere italiane, con libretti rimaneggiati più o meno superficialmente in senso giacobino. Napoleone presenzia agli spettacoli in tre occasioni e giungono a Torino interpreti di prima grandezza, come il soprano Isabella Colbran, il tenore Nicola Tacchinardi e il coreografo Salvatore Viganò.
1815-1870
Architettura neoclassicaCon la Restaurazione, il teatro rientra in possesso dei Savoia. All’epoca di Carlo Felice, grande appassionato di musica, calcano le scene del Regio virtuosi come Giuditta Pasta e Domenico Donzelli, ma nell’Ottocento Torino perde importanza rispetto a Milano, Napoli e Venezia.
Sotto Carlo Alberto la sala riceve un’impronta neoclassica (sottolineata dai lavori di rifacimento affidati a Ernesto Melano e Pelagio Palagi). Alla metà del secolo vengono introdotte alcune novità nella programmazione: si passa alla stagione di Carnevale-Quaresima, articolata in cinque o più opere, ora prevalentemente di repertorio (e non più scritte appositamente per il Teatro). Inoltre a partire dal Barbiere di Siviglia rossiniano (1855), il Regio si apre all’opera buffa.
Un nuovo restauro, realizzato da Angelo Moja nel 1861, cancella le modifiche palagiane conferendo alla sala una veste “neobarocca”.
1870-1936
Programma illustrato del decimottavo Concerto Popolare sotto la direzione del Maestro Cavalier Carlo Pedrotti, Teatro Vittorio Emanuele, 1876Nel 1870 la proprietà del Regio passa al Comune di Torino; in questi anni la storia del Teatro si intreccia con quella dell’Orchestra Civica e dei Concerti Popolari ideati da Carlo Pedrotti, il quale apporta forti innovazioni nel repertorio introducendo nella programmazione la musica di Wagner e Massenet. Nel nome di Wagner è pure l’esordio in Teatro di Arturo Toscanini, che collabora con l’Orchestra dal 1895 al 1898 e che il 26 dicembre 1905, dopo i lavori di ristrutturazione guidati da Ferdinando Cocito, inaugura la nuova sala con il Sigfrido.
Altri autori significativi nella storia del Regio sono Giacomo Puccini, che tiene a battesimo a Torino Manon Lescaut (1893) e La bohéme (1896), e Richard Strauss, che nel 1906 dirige Salome in “prima” italiana. L’ultima grande “prima” ospitata dal Regio antico è Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai, su libretto di Gabriele D’Annunzio (1914). Dopo la chiusura nel periodo bellico, il Teatro si dedica a opere di repertorio.
Nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1936 il Teatro viene distrutto da un violento incendio: saranno necessari quasi quarant’anni per la sua ricostruzione.
1936-1973
ConcorsoDopo l’incendio del 1936, si pone il problema di stabilire a chi affidare il progetto di ricostruzione del Teatro. Il bando di concorso, pubblicato nel 1937, viene vinto dagli architetti Aldo Morbelli e Robaldo Morozzo della Rocca.
Il loro progetto, tuttavia, non si sarebbe mai concretizzato: nel 1965, infatti, l’amministrazione civica promuove una nuova soluzione con l’affidamento dell’incarico all’architetto Carlo Mollino e all’ingegner Marcello Zavelani Rossi. I lavori hanno inizio nel settembre 1967 per concludersi nei primissimi mesi del 1973.
Dal 1973 a oggi
Cancello Teatro Regio, OdisseaIl nuovo Teatro Regio viene inaugurato il 10 aprile 1973 con l’opera di Giuseppe Verdi I vespri siciliani, per la regia di Maria Callas e Giuseppe Di Stefano. Da quella data l’attività produttiva si è progressivamente incrementata, fino alle ricorrenze che hanno segnato la storia degli ultimi anni del Regio: nel 1990 il 250° anniversario dalla sua fondazione, nel 1996 il centenario dalla “prima” assoluta della Bohème in diretta tv, nel 1998 i 25 anni del nuovo teatro (con un importante restauro acustico), nel 2006 la straordinaria avventura dei XX Giochi Olimpici Invernali e delle Olimpiadi della Cultura.
Alla Stagione d’Opera e Balletto, che prevede almeno dieci titoli da ottobre a giugno, si affiancano molte altre attività: concerti sinfonico-corali e cameristici che vedono impegnati l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio; una serie di spettacoli allestiti al Piccolo Regio e destinati al nuovo pubblico e alle famiglie; manifestazioni organizzate in collaborazione con le istituzioni locali come Torino Settembre Musica, Torinodanza, RegioneInTour, Punto Verde Giardini Reali e altre; La Scuola all’Opera, fitto calendario di attività e spettacoli destinati a bambini e ragazzi; e poi conferenze, visite guidate e mostre. Tutte manifestazioni che pongono il Teatro Regio al centro della vita culturale e artistica di Torino e del Piemonte ma non solo.
We have been successfully composting kitchen wastes for two years now and are very happy that we don't have a lot of garbage to throw out to the daily waste collector!
The pots are from Daily Dump, Bangalore. If you do have a bit of yard space, do consider trying this. It really is not difficult or time consuming at all.
We segregate 'Dry Waste' (plastics, paper, glass etc for recycling) and 'Wet Waste' (Vegetable peels, food, waste from cleaning the floors etc). The Dry waste needs to be given only once a week. and the wet waste comes to hardly a mug full, that I really don't need a plastic cover to dump that. I just line my waste bin with a newspaper, just so that it doesn't get messy.
Update December 2010:
Still composting at home and now cannot think of any other way! :)