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La Trahison des images (1928–1929, peinture à l'huile sur toile de 60,3 × 81,12 cm ; musée d'Art du comté de Los Angeles ou aussi à voir au Musée royal d'Art moderne à Bruxelles), est un des tableaux les plus célèbres de René Magritte. Il représente une pipe, accompagnée de la légende suivante : « Ceci n’est pas une pipe. ». L'intention la plus évidente de Magritte est de montrer que, même peinte de la manière la plus réaliste qui soit, une pipe représentée dans un tableau n’est pas une pipe. Elle ne reste qu’une image de pipe qu'on ne peut ni bourrer, ni fumer, comme on le ferait avec une vraie pipe.

 

The Treachery of Images (French: La Trahison des Images) is a 1929 painting by Belgian surrealist painter René Magritte. It is also known as This Is Not a Pipe[2] and The Wind and the Song.[3] Magritte painted it when he was 30 years old. It is on display at the Los Angeles County Museum of Art.[1]

 

The painting shows an image of a pipe. Below it, Magritte painted, "Ceci n'est pas une pipe", French for "This is not a pipe".

 

The famous pipe. How people reproached me for it! And yet, could you stuff my pipe? No, it's just a representation, is it not? So if I had written on my picture "This is a pipe", I'd have been lying!

 

— René Magritte[4]

 

FLOWERTIME 2023 ; hommage à René Magritte

 

Source Wikipedia.

 

Hôtel de Ville. Bruxelles. Belgique.

Cecina / Volterra

Composizione da diorama in transito sul ponte sul fiume Cecina nel lontano marzo 2010.

Montecatini val di Cecina i primi giorni del 2018

Dopo vari problemi che hanno portato alla creazione di un nuovo account, decido di riprendere la pubblicazione di nuove foto partendo da quella di una ALn 668 che effettua il servizio a spola tra la stazione di Cecina e quella di Saline di Volterra, passando tra i prati verdi della Val di Cecina

Reg. Volterra Saline / Cecina

Dal piccolo borgo di Micciano nel comune di Pomarance PI c'e un panorama mozzafiato, girando intorno si può ammirare Volterra Montecatini Val di Cecina ,e dall'altra parte l'occhio arriva fino all'isola di Gorgona.

albero a marina di cecina

Transito isolato nei pressi di Vada(LI) per l'ALn 668.1122-xx I-TI mentre svolge il Livorno C.le/Cecina

  

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Cecina(LI) 13 Gennaio 2018

 

Transita nei pressi di Cecina(LI) la E.483.018-8 I-MIR titolare del Pomezia / CHIASSO

 

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La Aln.663.1115 transita isolata sulla Cecina-Saline di Volterra mentre espleta un regionale per Cecina.

La vediamo ripresa tra Riparbella e Casino di Terra, in prossimità di quest'ultima località.

In sosta a Volterra/Saline in attesa di ripartire alle volte di Cecina nel suo viaggio straordinario in occasione dei 150 anni della linea.

Ringrazio per la compagnia Simone Pacini, Frank Andiver, Marco Carrara e Andrea Terrevoli.

Volterra 14/12/2013

Here's a free trick to hide your tears of joy or pain.

Contest n° 52 "Mare d'Inverno"

per il gruppo Gite Fuori porta.

 

Contest febbraio 2024 "Il mare in inverno"

per il gruppo Il Libro delle Stagioni

The ancient center of Castelnuovo val di Cecina acquired importance in the Middle Ages when it became a fortified village of the Pisan Republic on the borders of that of Siena.

The origins are uncertain, but perhaps date back to the Lombard age (7th century), when these people traced new roads for the search for minerals by building a series of lookout and defense fortresses along the route that ran from Volterra to Massa maritime. The municipal territory is characterized by the presence of notable sites archaeological of the Neolithic, Etruscan, Barbarian and medieval periods. The area in which it is located Castelnuovo Val di Cecina is also called the Devil's Valley due to the widespread presence of boraciferous blowholes, already famous at the time of Dante Alighieri which, probably, yes he was inspired by this landscape to describe Hell in the Divine Comedy

Explore September 2023.

Czernowitz

 

Bukovina fővárosa a Prut mellett, 220 m. magasban, kies vidéken, gör. kel. érsek székhelye, (1890) külvárosait is beleszámítva 51624 igen vegyes lak. (német, rutén, oláh, lengyel, örmény, cigány és csángó magyar), sörfőzéssel, gőz- és fürészmalommal, olajgyártással és gépgyártással. Kereskedelme Oroszország és Románia felé igen élénk. Közintézetei közül legkiválóbb az 1875 okt. 4-én megnyitott «Ferenc József egyetem» (gör. kel.) teologiai, jog- és államtudományi és bölcseleti fakultással, botanikus kerttel, kémiai laboratóriummal, természetrajzi muzeumokkal; továbbá a szinház és az országos muzeum. Középiskolákon kivül van állami ipariskolája, tanító- és tanítónőképzője, gazdasági főiskolája. C. székhelye a bukovinai legfőbb közigazgatási hatóságokon kivül, a gör. kel. vallásalap igazgatóságának. Közelében az 575 m. magas Cecina-hegyen érdekes régiségeket találtak.

 

Forrás: Pallas Nagylexikon

In transito sparatissima nei pressi di Ponteginori verso Cecina.

Ringrazio per la compagnia Simone Pacini, Frank Andiver e Andrea Terrevoli.

Ponteginori 14/12/2013

Non metto mai più foto dello stesso soggetto ma stavolta faccio eccezione per la bellezza di questo gatto che lavora a tempo indeterminato come acchiappa topi in un’ azienda agricola sul fiume Cecina.

Fantástico día el que pasamos el martes en la Cueva de Valporquero (León) lo mejor, la compañía y la Cecina de Chivo guisada que nos soplamos. Un abrazo a todos. De izquierda a derecha: Carolu-Urugallu-Bilortas-Muling-Bernardo y Konkuidao. "Espero repetir pronto"

L'ETA' DI MEZZO

 

foto 11: panoramica della spiaggia di porto Pino, Sardegna.

 

foto anno 2011

  

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Segue da foto precedente

  

LA TENDA ROSSA 2° parte

  

Ovvio allora niente superstrada, ne tanto meno autostrada, quest'ultima è oltre 50 anni che l'aspettiamo invano.

Optammo per la vecchia tortuosa Emilia,

passando Da Cecina e poi giù fino alla mitica zona della laguna d'Orbetello.

Campeggio libero dove capitava.

Questo il dictat scelto,

le lire erano veramente pochine.

 

Durante il viaggio, ero teso come una corda di violino.

Ci credo,

era la prima volta che guidavo per così tanti chilometri.

Non lo volevo dare a vedere però

e con un certo portamento disinvolto,

guidavo col gomito sinistro appoggiato fuori dal finestrino spalancato.

Apparentemente un piccolo Nuvolari,

ma dentro un tremore da sembrare una sperduta foglia in balia del vento.

Seguivo come un'ombra la giardinetta,

così carica che la scocca quasi toccava terra.

 

Ma dove andiamo al fronte?

O siamo piuttosto degli sfollati in tempo di guerra.

Facevo lo strafottente ma era per mascherare l'evidente inesperienza che ad ogni incrocio sembrava minare paurosamente la leggendaria corsa ad ostacoli, Pisa-Orbetello.

Sì cari amici, perché di ostacoli ve n'erano un visibilio.

  

Oltre alle auto e camion d'ogni sorta,

pareva che quel sabato si fossero messi tutti d'accordo.

Oh mi raccomando, passa quell'imbranato del Paradossi, mettiamolo in difficoltà.

Questa vacanza se la deve meritare.

 

Apro parentesi.

Era da Natale che la sognavo,

avevo strappato con grande sudore ai miei,

il permesso di andare in vacanza in estate.

Questo per la prima volta da solo con i miei amici di sempre.

Mi sarebbe costato 6 mesi di condotta irreprensibile.

Ne valeva la pena però, fu una conquista importante.

Insieme alla patente, la libertà di essere indipendente fa anche rima.

 

Dovevo a tutti costi andare, previa le prese in giro degli amici,

che mi avrebbero annientato la reputazione di bimbetto affidabile.

 

Durante la gincana schivai per miracolo, in ordine:

(lo dico in dialetto Pisano).

 

"un carretto che vendeva coomeri, un paio di tizi che zigzagavano a più non posso, di siuro briai a randa,

ancor prima di pranzà.

Poi di seguito, subito dopo Cecina.

Bagnanti vari con ombrelloni e sdraie e di tutto un po'.

Addirittura ben tre mucche legate assieme ed anco un'improbabile carovana di circensi da strapazzo".

 

Ma arrivammo sani a salvi... un miracolo.

Avevo stranamente, un sudorino freddo addosso,

ed i capelli, ritti come un'istrice.

 

Erano... udite udite, le 2 del pomeriggio...

Un'impresa come la Parigi-Dakar.

Ci eravamo fermati però un'oretta a mangiare ad un chiosco lungo la strada.

Due soli non bevvero il vino.

 

Provate ad indovinare chi erano.

Ma io e Franco, gli autisti del gruppo di "spatentati" in ferie.

Durissimo mandare giù delle acciughe alla marinara bevendo un'aranciata stappata dalla mattina presto.

 

Faceva un caldo esagerato,

fu deciso all'unanimità (meno uno) di andare a fare un bel bagno rigenerante.

Per poi prima del tramonto, montare la mitica tenda rossa.

 

Dimenticavo.

Chi era l'unico che non fece il bagno?

Ovvio Claudio,

con quella gamba ingessata era intrasportabile,

rimase sbuffando a guardia delle cose.

 

A dire il vero, il bagno lo fece eccome e vestito.

Sotto forma di un mega gavettone preparato dai fratelli Giuntoli,

dal quale mi dissociai totalmente.

Per scelta e solidarietà, ma anche per il velato timore di una rappresaglia di Claudio.

  

C'era da montare la tenda.

ma questo ve lo racconto con la foto seguente se volete.

  

segue testo alla foto successiva

  

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© Il testo è di esclusiva proprietà dell'autore, Stefano Paradossi, che ne detiene i diritti e ne vieta qualsiasi utilizzo da parte di terzi. La foto fa parte dell'Archivio Fotografico della famiglia Paradossi.

 

© The text is of exclusive property of the author, Stefano Paradossi, who owns the rights and prohibits any use by third parties. The image is part of the Photo Archive of the Paradossi family.

"Merle, Mérelle, Faucon et Tourterelle" de Fabien Mérelle

 

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Reg. Cecina / Volterra Saline

Reg 6948 Volterra Saline Pomarance - Pisa Centrale

I cipressi che delimitano il viale che conduce all'ex Fattoria La Bacchettona, a circa 4 chilometri da Montecatini.

 

Il fondo stradale è costituito da "gabbro rosso", una roccia serpentinosa frammentaria tipica dei poggi che sovrastano Montecatini.

 

In tale roccia si celavano, un tempo, ricchi filoni di minerale cuprico. Da questi giacimenti, negli ottanta anni (1827-1907) di attività della miniera di Caporciano furono estratte oltre 90.000 tonnellate di minerale, equivalenti a circa 30.000 tonnellate di rame metallico.

 

Nell'Ottocento, la nostra fu considerata la miniera più importante d'Europa dai maggiori mineralogisti dell'epoca.

 

E proprio a Caporciano nel 1888 prese vita - e dal paese la denominazione - la "Società Montecatini" che poi raggiunse i massimi vertici dell'industria italiana, fino a formare, con l'accorpamento da parte della "Edison" (1966), quel colosso industriale noto nel mondo come "Montedison".

 

Oggi, il Centro di Documentazione allestito nel Palazzo Pretorio ed il Parco Museale di Caporciano, un sito di archeologia industriale di indubbio interesse dove all’interno di uno stupendo habitat naturale è possibile visitare imponenti corpi di fabbrica restaurati, testimoniano, ai sempre più numerosi visitatori, importanti momenti storici legati al magico e misterioso, ma anche cupo, ambiente della miniera.

  

www.youtube.com/watch?v=zs_DD_7C8_A

Fare del nostro meglio significa che in ogni momento della nostra vita di tutti i giorni dovremmo investigare nella nostre menti a proposito dei nostri errori ,anche quelli di cui gli altri non sanno. Se noi lo facciamo,stiamo davvero facendo del nostro meglio.

Buddha Siddhārtha Gautama

Sasso Pisano è una frazione di Castelnuovo di Val di Cecina, in provincia di Pisa.

 

Situato vicino a Larderello, luogo celebre per lo sfruttamento dei soffioni e dei lagoni boraciferi, Sasso Pisano è un luogo in cui queste manifestazioni sono ancora visibili in maniera naturale.

 

Linea Pisa-Collesalvetti-Cecina.

Un caratteristico angolo del borgo medievale di Castelnuovo di Val di Cecina

El charqui (Del quechua ch'arki, «cecina») es la carne deshidratada que se cubre con sal y se expone al sol.

Es típico de las regiones andina y meridional de América del Sur.

Se usaba antaño, antes de la aparición del frigorífico (1883), y aún se usa en la actualidad para conservar la carne por períodos prolongados.

es.wikipedia.org/wiki/Charqui

 

Purmamarca - Jujuy

2324 msnm

Canon EOS 50 - Fuji ISO 100

© Haciendo clack

Todos los derechos reservados.

 

Felicidades para todos los que cumplan años hoy. :-)

Espero que haya suficiente vino para celebrarlo y por supuesto, acompañado de mucha cecina.

 

Blog "Haciendo clack"

Vecchia livrea per questo caimano malconcio, ripreso nei pressi Cecina diretto verso Fiorentina di Piombino.

La spiaggia da Marina di Castagneto Carducci verso Bibbona e Cecina - The free beach

Abbandonato da decenni e depredato, oggi, di tutto ciò che era possibile, fin dal Dodicesimo secolo Buriano era stato feudo dei Saracini di Pisa, per poi passare in proprietà al vescovo di Volterra, a quello di Massa Marittima ed all’abate di Monteverdi; quindi ai Belforti, signori di Volterra, e dal 1361 alla famiglia volterrana dei marchesi Incontri.

 

Dal 1883 la vasta fattoria di Buriano fu acquisita dal barone Pietro Emilio De Rochefort, casato francese che ne mantenne la proprietà fino agli anni Sessanta del secolo scorso.

 

Poi, come accaduto per gran parte delle tenute andate dismesse col venir meno della centralità dell’agricoltura nel sistema produttivo nazionale, Buriano, che nel 1929 era passato con il suo territorio dal Comune di Volterra a quello di Montecatini, ha vissuto un progressivo spopolamento fino al definitivo abbandono ed al degrado che ne è derivato.

 

Ormai da tempo delle vestigia del passato – la bella villa padronale (3 piani con torretta, per 73 stanze), la chiesa di S. Niccolò, il cimitero (con la cappella sepolcrale della famiglia Incontri), la scuola elementare, la tabaccheria-emporio ed i resti dell’abitato con il Monumento ai Caduti della Grande Guerra ed i numerosi blasoni affissi ai muri dei vari edifici – è rimasto ben poco… se non desolazione.

 

Seppur in rovina, l’antico borgo, inserito in un magnifico habitat naturale, mantiene tuttavia un fascino del tutto particolare. Anche allo stato attuale – nella speranza che un domani possa tornare a vivere – Buriano merita di esser visitato.

Chi lo ha fatto avrà vissuto sicuramente un’esperienza amara, raccapricciante, ma al tempo stesso anche meravigliosa.

 

Hecha el Sabado 24 Enero 09, día de Temporal y nieve, en una "Palloza" de O PIORNEDO - ANCARES - LUGO "Sin luz de ningún tipo" y no sabía a donde enfocaba ... jajajaj

Los productos son: "Cecina de Potro", "Cecina de ternera", "Androia", "Botelos", "Chourizos de Cocer", "Paletillas", "Jamones"

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