View allAll Photos Tagged Cecin,
Analogica con Pentax S1A ( 1963 ), Flektogon 35 mm 2.4 F, Fomapan 200 asa, sviluppo con Rodinal. Cimitero del 1700 ma una legge del Granducato di Toscana dei primi anni del 1800 vietava la presenza di cimiteri nei centri abitati ( forse per motivi sanitari ) e così fu trasferito fuori dal paese.
Camporomano è la denominazione di un altipiano ai piedi di Montecatini Val di Cecina, dove nel 298 a.C. si accamparono le legioni romane al comando di Lucio Scipione Barbato, in procinto di conquistare Volterra.
La sconfitta, cui fece seguito un periodo di parziale indipendenza, decretò in pratica la fine della Lucumonia etrusca di Volterra (ossia "Velathri") che verso la metà del III secolo a.C. fu costretta a riconoscere la supremazia di Roma e ad entrare nella confederazione italica, assumendo il nome latino "Volaterrae".
E di Roma seguì quindi le vicissitudini…
Nella foto si intravede, in alto, parte del castello medievale di Montecatini Val di Cecina su cui si erge l'imponente Torre, edificata intorno alla metà del Milletrecento dalla famiglia Belforti che in quel periodo deteneva la Signoria della città di Volterra.
Analogica, Pentax S1A ( 1963 ), Takumar 55 mm 1.8 F, Fomapan 200 asa, sviluppo con Rodinal. Ora esco con il cane...
Analogica con Pentax S1A ( 1963 ), Flektogon 35 mm 2.4 F, Fomapan 200 asa, sviluppo con Rodinal. Ora sviluppo le prime foto del 2022...
Luciana è nei pressi del comprensorio di Santa Luce, lungo la strada che da Pisa-Ospedaletto scende verso Cecina. Un posto magico? Di più...!
Il Parco eolico "La Miniera" di Montecatini Val di Cecina, inaugurato nel 2009 e poi ampliato nel 2012, consta di 11 impianti - torri coniche alte circa 65 metri che con le 3 pale sfiorano i 100 metri di altezza totale - dislocati sul crinale che dalla vecchia miniera di rame di Caporciano prosegue verso Miemo.
Ogni torre ha una capacità produttiva di 1,5 Megawattora.
La produzione totale di energia elettrica corrisponde a circa 30 Gigawattora, utili al fabbisogno medio di 11.000 famiglie.
Alley and the old church . In the peace of the medieval village.
Castelnuovo Val di Cecina is a small village of the Metalliferous Hills, located on the furthest reaches of the Maremma open to the Tyrrhenian Sea and the island of Elba. The origins are uncertain, but certainly go back at the age Lombard (VII sec.), When this people drew up new avenues for research of mineral building a series of fortresses sighting and defense along the path that wound from Volterra Massa Marittima.
Analogica con Pentax S1A ( 1963 ), Flektogon 35 mm 2.4 F, Fomapan 200 asa, sviluppo con Rodinal. A Montecatini Val di Cecina, la più grande miniera di rame in Europa attiva dal 1827 al 1907 ( ma gli antichi etruschi estraevano rame in quella zona in tempi remoti ). Oggi è sede di un museo, solo una parte dei 35 chilometri di gallerie sono agibili.
Analogica, Pentax SV ( 1963 ), Takumar 35 mm F 3.5, Kodak color 200, sviluppo con Tetenal. Ora esco a fare qualche foto...
In evidenza il castello medievale di Montecatini, sovrastato dalla Torre Belforti e dal campanile della chiesa parrocchiale. Sullo sfondo la Val di Cecina e le Colline Metallifere.
Montecatini si trova in provincia di Pisa, a meno di 15 chilometri da Volterra.
Ex paese minerario, per buona parte dell'Ottocento, la sua miniera di rame era considerata la più importante d'Europa. Il Parco Museale di Caporciano rappresenta, oggi, una interessantissima testimonianza , un centro di documentazione indispensabile alla conoscenza della storia del sito minerario da cui nel 1899 prese origine la Società Montecatini (dal 1966 Montedison).
Landscape southeast of Volterra/Tuscany after a late summer afternoon thunderstrorm.
Danke für deinen Besuch! Thanks for visiting!
bitte beachte/ please respect Copyright © All rights reserved
Analogica con Pentax S1A ( 1963 ), Flektogon 35 mm 2.4 F, Fomapan 200 asa, sviluppo con Rodinal. Questo minuscolo castello grande come un camper è nella vecchia miniera di rame a Montecatini Val di Cecina, ha una grande giardino e sarebbe perfetto come casa di vacanze per due persone
La Maremma è una vasta regione geografica compresa fra Toscana e Lazio, di circa 5000 km², che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure. Oltre a una parte centrale, corrispondente alla provincia di Grosseto, comprende la fascia costiera tra Piombino e il Cecina, e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia.
____________________________________________
Copyright © 1979-2020 Marco Francini
___________________________________________
Val di Cecina al mattino
Volterra
Toscana
Italia
___________________________________________
Analogica con Pentax S1A ( 1963 ), Flektogon 35 mm 2.4 F, Fomapan 200 asa, sviluppo con Rodinal. Oggi nella mia zona ci sono 37 gradi, resterò chiuso in casa...
Dell’acqua dell’Aitora tratta la "Storia naturale di tutte le acque minerali la Toscana ed uso medico delle medesime" (Siena, 1835, tomo IV, pp. 5-38) di Giuseppe Giulj, insigne professore di Storia Naturale nell’Imperiale e Reale Università di Siena.
Il medico montecatinese Giacinto Vannocci (1773-1851) contribuì a segnalare al Giulj la sorgente minerale e ad apportare le proprie conoscenze sia teoriche che pratiche sulle caratteristiche e sui benefici «dell’acqua detta d’Aitora presso Monte Catini di Val di Cecina».
E viste le qualità, fu prospettato anche un eventuale sfruttamento termale per quella sorgente.
«[L’acqua detta d’Aitora] è situata al ponente di Monte Catini […], ed è in un luogo, ove i venti vi regnano per essere spogliata di piante: è vero che sorge sulla sinistra del Broto detto il Grigio, ma questo resta sempre asciutto, e soltanto si vede correre, quando cadono le piogge. La non lontana casa rurale del podere d’Aitora potrebbe dar ricovero, quando sopravvenisse qualche burasca in tempo d’estate, a quei, che ne facessero uso presso la sorgente, ed il Castello di Monte Catini potrebbe servire per starvi permanentemente a quelli, che si volessero medicare con quest’acqua, essendovi delle abitazioni assai pulite, e standovi di permanenza un medico, il quale potrebbe presiedere alla loro cura. […] Dell’acqua d’Aitora ne dà cenno il Signor Zuccagni [Attilio Zuccagni Orlandini], ma io l’avevo esaminata avanti, che egli ne parlasse. Sorte da un masso di schisto, ed è adunata in una piccola vasca naturale. […] La temperatura di quest’acqua, quando fu determinata, era di gradi 14, mentre quella dell’atmosfera era segnata in gradi 8, cosicché si può credere essere leggermente termale tanto più che le acque dei pozzi di queste vicinanze non segnano mai più di 12 gradi. Ha odore d’uova putride, o di gas acido idrosolforico; eguale è il suo sapore; ed è trasparente. Tinge di nero il rigagnolo, ove ha il suo rifiuto. […] Dietro le osservazioni del Sig. Dott. Giacinto Vannocci medico di valore, ed esercente la sua professione al sopra indicato Castello, so, che quest’acqua è adoprata utilmente sotto forma di bagno nei reumi, ed artriti croniche. Queste osservazioni pratiche confermano ciò che l’esame chimico avrebbe indicato, vale a dire, che il carbonato di soda, che porta seco, la consiglierebbe nelle indicate affezioni. Credo, che egualmente potrà esser utile nelle malattie sordide della pelle, se ne verranno prescritti dei bagni, dopo averla riscaldata col tubo, e la sua azione medica si potrà ripetere e dal gas acido idrosolforico, che contiene, come dal carbonato di soda, che l’accompagna. Se l’odor fetido d’uova putride, proprio di quest’acqua, non impedisse ai bambini di sorbirla, sarebbe giovevole nelle affezioni verminose facendogliela prendere da un bicchiere fino a due. Come uguali buoni effetti potrà produrre nel catarro della vessica, e forse anche nei casi di renelle per il carbonato di soda, che in essa si trova disciolto, ma nei casi in ultimo luogo accennati si dovrà far bevere nella quantità di otto o dieci bicchieri, come suol dirsi a passare».
Più tardi, nel 1870, anche Luigi Marieni, medico primario emerito dello Spedale Maggiore di Milano, esponendo nel suo Trattato i benefici dell’acqua sorgiva dell’Aitora, citerà ancora le osservazioni del dottor Vannocci e del professor Giulj.
«Il medico Vannucci [Vannocci] accenna di avere avuto giovamento notabile e costante usando quest’acqua nella cura dei reumi e delle artritidi, – e il professor Giulj crede che potrebbe giovare anche per sanare le malattie della cute. Si adopera per bagno essendo il suo sapore troppo disgustoso per amministrarlo per bocca»
[Cfr. L. Marieni, "Geografia Medica dell’Italia. Acque minerali", in Aa.Vv., "L’Italia sotto l’aspetto fisico, storico, artistico e statistico. I trattati speciali sull’Italia", parte II, Milano, 1870, p. 326].
Così come faranno altri studiosi, autori di testi importanti, quali Attilio Zuccagni Orlandini oppure Antonio Perone, per citarne solo alcuni [Attilio Zuccagni Orlandini, "Ricerche statistiche sul Granducato di Toscana", Firenze, 1852, tomo III, p. 230. Antonio Perone, "Dizionario universale topografico storico fisico-chimico terapeutico delle acque minerali e delle precipue mofette, e fumane di terreni evaporanti, ed emettenti fango, fino ad ora conosciute in tutte le province italiane, preceduto da considerazioni generali sulle acque dolci, marine e minerali, colle norme per usarne", Napoli, 1870, pp. 577-578].
Tratto dal mio "Giacinto Vannocci, medico condotto (Siena, 1773 - Montecatini Val di Cecina, 1851)", Pontedera, Tagete Edizioni, 2015, pp. 25-27.
Merry Christamas - Feliz Navidad - Joyeux Noël - Frohe Weihnachten - Feliz Natal
Natale (Alda Merini)
A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.
Un tratto di "muro a secco", sulla via dell'Arsignano, realizzata nel 1821 per collegare il paese di Montecatini con la valle del fiume Cecina. La pietra utilizzata è la selagite, una trachite micacea locale, la cui cava si trovava proprio lungo la suddetta via. Lo stesso castello medievale di Montecatini, risalente al 1300 circa, poggia proprio su un enorme affioramento di tale roccia, della quale fino al secolo scorso fu fatto grande uso sia per costruzione sia per decorazione.
O meglio, ciò che rimane dell’edicola di Ligia…
I piedritti e l’architrave con elemento decorativo scolpito che raffigura l’emblema di famiglia dei Riccobaldi Del Bava di Volterra, sono realizzati in selagite (trachite micacea presente in abbondanza a Montecatini Val di Cecina) e si mantengono tuttora in buono stato di conservazione.
All’interno della nicchia ricavata nel tempietto in laterizio, un tempo era contenuta una immagine di culto, quasi certamente raffigurante Santa Barbara, vista la devozione che i Riccobaldi storicamente nutrivano per la Santa.
L‘edicola che adesso è attorniata da orti, almeno fino agli inizi del secolo scorso si trovava al centro di un laghetto. E ne abbiamo prova dalla base rialzata della sua struttura architettonica che, con tutta probabilità, doveva rimanere immersa nell’acqua per almeno settanta-ottanta centimetri.
Libecccio, is a so-called wind, known in the Mediterranean, which generally derives from SO and almost always arrives in gusts. Although southern, and humid for having crossed the sea, when it reaches Italy it does not produce that particular oppression that gives the sirocco. The Libeccio, can manifest itself almost suddenly and with considerable violence and the consequences of a "libecciata", can sometimes be very serious. They know it very well, the coastal populations, especially those of the Tyrrhenian coasts, which due to the particular disposition of Italy, are the most exposed to the libeccio.
Lastricata in bozze di selagite, la via delle Moie collegava Montecatini Val di Cecina ai bacini di Salgemma, situati lungo la valle del fiume Cecina.
Sulla destra si può notare un accumulo di pietre residue di una cava di selagite. Una trachite micacea caratteristica del luogo, di cui veniva fatto largo e vario uso.
www.flickr.com/photos/fabriziorosticci/25809085378/in/pho...
Antonio Francesco Gramsci (22 January 1891 – 27 April 1937) was an Italian Marxist philosopher, journalist, linguist, writer and politician. He wrote on philosophy, political theory, sociology, history and linguistics. He was a founding member and one-time leader of the Communist Party of Italy and was imprisoned by Benito Mussolini's Fascist regime.
Gramsci wrote more than 30 notebooks and 3,000 pages of history and analysis during his imprisonment. His Prison Notebooks are considered a highly original contribution to 20th-century political theory. Gramsci drew insights from varying sources – not only other Marxists but also thinkers such as Niccolò Machiavelli, Vilfredo Pareto, Georges Sorel and Benedetto Croce. The notebooks cover a wide range of topics, including Italian history and nationalism, the French Revolution, fascism, Taylorism and Fordism, civil society, folklore, religion and high and popular culture.
Gramsci is best known for his theory of cultural hegemony, which describes how the state and ruling capitalist class – the bourgeoisie – use cultural institutions to maintain power in capitalist societies. The bourgeoisie, in Gramsci's view, develops a hegemonic culture using ideology rather than violence, economic force, or coercion. Hegemonic culture propagates its own values and norms so that they become the "common sense" values of all and thus maintain the status quo. Cultural hegemony is therefore used to maintain consent to the capitalist order, rather than the use of force to maintain order. This cultural hegemony is produced and reproduced by the dominant class through the institutions that form the superstructure.
Gramsci also attempted to break from the economic determinism of traditional Marxist thought, and so is sometimes described as a neo-Marxist. He held a humanistic understanding of Marxism, seeing it as a "philosophy of praxis" and an "absolute historicism" that transcends traditional materialism and traditional idealism.