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USA. Brooklyn, NY. 1969. Prospect Park. Albert Ayler. Free Jazz. "New Grass" album shoot. Kodak Aero infrared film.
The photographer I chose is Elliott Landy. I chose him because I like his unique style of using infrared film to create a very colorful and vibrant psychedelic style, as well as how he captures people in a very natural way. Many of his photos appear in Black and White, but also in color and in an infrared color.
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Musicista acclamato, personaggio televisivo conosciuto, ma non ancora completamente immerso dallo star system, cosa che lo rende ancora più interessante.
Mattatore sul palcoscenico, genio al pianoforte, interessante professore di musica in televisione. Stefano Bollani adesso è in concerto al Teatro degli Arcimboldi.
Molto di più di un pianista jazz. L'artista Bollani è un mash up di talento, simpatia, ironia, creatività, estemporaneità, note e canzoni.
Tutto questo crea un rapporto unico tra pubblico e pianista, il segreto del suo successo. Lo stesso di Sostiene Bollani, programma televisivo di grande successo e intelligenza.
Adesso è la volta di Piano solo. Stefano Bollani si siede davanti al suo pianoforte, saluta il pubblico e si comincia. Nessuno però deve chiedergli cosa farà, è tutto un gioco di improvvisazione, è tutto un non sapere.
Fino a quando non appoggia le dita ai tasti e si comincia a sognare tra memorie e sentimenti, viaggi in Brasile o interiori, negli anni Quaranta o nelle volontà di chi lo ama, seduto in platea, che può chiedere canzoni a richiesta, come se fosse un Juke-box.
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Lunedì 5 febbraio 2024 sul palco del Blue Note di Milano arriva in concerto Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale: la sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava tromba, flicorno
Matteo Paggi trombone
Francesco Diodati chitarra
Francesco Ponticelli contrabbasso
Evita Polidoro batteria
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Lunedì 5 febbraio 2024 sul palco del Blue Note di Milano arriva in concerto Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale: la sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Lunedì 5 febbraio 2024 sul palco del Blue Note di Milano arriva in concerto Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale: la sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Lunedì 5 febbraio 2024 sul palco del Blue Note di Milano arriva in concerto Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale: la sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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The Arcade Fire, Bon Iver and Bell Orchestre contributor took the EartH Theatre stage, solo, for this headline show. Photos by © Jozef Garcala
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
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Lunedì 5 febbraio 2024 sul palco del Blue Note di Milano arriva in concerto Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale: la sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava tromba, flicorno
Matteo Paggi trombone
Francesco Diodati chitarra
Francesco Ponticelli contrabbasso
Evita Polidoro batteria
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Lunedì 5 febbraio 2024 sul palco del Blue Note di Milano arriva in concerto Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale: la sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava tromba, flicorno
Matteo Paggi trombone
Francesco Diodati chitarra
Francesco Ponticelli contrabbasso
Evita Polidoro batteria
Dezron Lamont Douglas (born February 19, 1981), Hartford, Connecticut, United Statesis an American jazz double bassist, composer and producer.
Douglas was raised in Hartford, Connecticut and studied tuba and bass at the Hartford Conservatory of Music. He attended The Hartt School at the University of Hartford majoring in African American Music and History under the tutelage of alto saxophonist Jackie McLean. He is the nephew of drummer and composer Walter Bolden.
Brandee Younger (born July 1, 1983) is an American harpist. Younger infuses classical, jazz, soul, and funk influences to the harp tradition pioneered by her predecessors and idols Dorothy Ashby and Alice Coltrane. Younger leads her own ensemble, performs as a soloist and has worked as a sideman for such musicians as #PharoahSanders, #JackDeJohnette, Charlie Haden, Bill Lee and Reggie Workman, and other popular artists including Lauryn Hill, John Legend (Love in the Future), Common (Finding Forever), Ryan Leslie, Drake, #Maxwell, The Roots, Moses Sumney and Salaam Remi. Younger is noted for her work with saxophonist Ravi Coltrane, who was featured on her 2019 release, Soul Awakening. She recorded and toured with drummer and producer #MakayaMcCraven following the release of his 2018 album Universal Beings.
Dezron Douglas & Brandee Younger – Force Majeure
Label: #InternationalAnthemRecordingCompany – IARC0038
Format: Vinyl, LP, Album
Country: US
Released: 2020
Genre: Jazz
Style: #AvantgardeJazz, #ContemporaryJazz
A1 Coffee (Intro)
A2 Gospel Trane
A3 Equinox
A4 The Creator Has A Master Plan
A5 Sing
A6 You Make Me Feel Brand New
A7 We'll Be Right Black
B1 Never Can Say Goodbye
B2 This Woman's Work
B3 Nothing Stupid
B4 Inshallah
B5 Wise One
B6 Force Majeure
B7 Toilet Paper Romance
B8 Flatten The Curve (outro)
Arranged By – Brandee Younger (tracks: A1 to B3, B5 to B8)
Arranged By, Double Bass, Bass Guitar, Voice – #DezronDouglas
Artwork By [Cover] – #EstherSibiude
#Harp, Voice, Engineer – #BrandeeYounger
#vinylcollection #musicrecordcurator #recordoftheday #recordcollection #vinylrecords #recordcollector #vinylgram #recordgram #instarecords #vinylculture #vinylcommunity #vinyladdict #recordsonly #nowplaying
This is an album of great virtuosity which I believe would be enjoyed even by the most vociferous detractor from so-called 'new' directions in music. The attributes of these men need no elaboration here. This is adventurous, exciting, innovative and accessible, all at the same time.
Steve Grossman (born January 18, 1951 in Brooklyn, New York City; died in Glen Cove, N.Y., August 13, 2020) is a jazz saxophonist who started in jazz fusion, but is most known for hard bop. He performed & recorded with #MilesDavis and Elvin Jones.
His first record 'ome Shapes To Come'was released in 1974.
Gene Perla (born March 1, 1940) is an American jazz bassist. In 1975 he started the band Stone Alliance with Don Alias and Steve Grossman. Also in the 1970s he founded PM Records ('PM' for Perla Music), which released albums by Steve Grossman, Elvin Jones, Pat LaBarbera, and Dave Liebman. He has taught at Lehigh University and the New School of Jazz & Contemporary Music.
Charles 'Don'Alias (December 25, 1939 – March 28, 2006) was an American jazz percussionist. Alias was best known for playing congas and other hand drums. He was, however, a capable drum kit performer, for example, Alias played drums on the song 'Miles Runs the Voodoo Down' from trumpeter Miles Davis's album Bitches Brew (1969) when neither Lenny White nor #JackDeJohnette was able to play the marching band-inspired rhythm requested by Davis.
Stone Alliance – #StoneAlliance
Label: #TidalWavesMusic – TWM03
Format: Vinyl, LP, Album, #LimitedEdition, Reissue
Country: US
Released: Dec 16, 2016
Genre: Jazz
Style: #JazzFunk, #AvantgardeJazz, #PostBop
A1 Vaya Mulatto
A2 King Tut
A3 Duet
B1 Sweetie-Pie
B2 Creepin'
B3 Samba De Negro
Drums, Congas, Bongos, Bells – #DonAlias
Electric Bass, Piano, Producer – #GenePerla
Tenor Saxophone – #SteveGrossman
#vinylcollection #recordoftheday #recordcollection #vinylrecords #recordcollector #vinylgram #recordgram #instarecords #vinylculture #vinylcommunity #vinyladdict #vinyladdiction #recordsonly #nowplaying #cratedigger #cratedigging #strictlyvinyl #forevervinyl #vinylrecordsforever
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Enrico Rava presenta al Blue Note The Fearless Five, il suo progetto più recente. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater), E la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Enrico Rava tromba, flicorno
Matteo Paggi trombone
Francesco Diodati chitarra
Francesco Ponticelli contrabbasso
Evita Polidoro batteria