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M1- The Crab nebula. 66% of full resolution. Best seen at 1600x1200.
Skywatcher Explorer 200P (guided)
HEQ5 Pro
Guided with QHY5 mono finder/guider + IR/UV cut filter
EOS1000D + LP filter
15x 120s @ ISO1600
Stacked in DSS, processed in CS3 & deconvolution in Iris
1600 x 1200 image is here..... www.flickr.com/photos/shoulderops/8227289756/sizes/h/in/p...
Skywatcher 150/750
HEQ 5 Pro Go To
ASI 183 MC PRO
250 subs * 60s DOF 40/0/10
Gain 270 Offset 54
Temp 5°C
Pre and post processing with Pixinsight
If you zoom in ... you will see all the trillion stars, othervise invisible to the naked eye when looking up to the stars....I was shoked 😊😍🔭
Jupiter with some moons. Taken through the eyepiece of a Skywatcher Skymax 127 telescope with Sony Xperia Z2
Skywatcher 200p
Tal 2x barlow
Philips SPC900
Centred in PIPP
Stacked in Autostakkert 2
Wavelets in Registax 6
Sharpcap settings
Frame Divisor=1
Resolution=640x480
Frame Rate (fps)=15.00
Colour Space / Compression=YUY2
Exposure=-6
Brightness=71
Contrast=51
Saturation=58
Gamma=10
ColorEnable=255
BacklightCompensation=0
Gain=19
Skywatcher Explorer 650pm 130mm afocal with Panasonic TZ-10. Clear sky and good seeing. I think this will be the best I will get out of my basic kit.
Last night I ventured out to the Liverpool Astronomy Society's Leighton Observatory (Pex Hill) to finally join the society and see what the turn out was like (especially since BBC stargazing live!)
Lots of people, many quite interested by my pile of kit hence little amount of imaging but at least it was a good social visit.
Managed to test out the new Skywatcher Equinox 80 APO PRO telescope.
The field flattener is on order and not arrived yet so thought I would test out the field curvature anyway.
As expected the image is flat for approx 75% of the image circle.
Not bad at all!
Its so nice to have round stars in the centre of the image and no diffraction spikes caused by lens apertures.
Colour cast caused by the use of the Astronomik CLS Clip filter used to combat the excessive light pollution.
Fullframe, no crop.
Orion's Nebula
HDR Composition:
20x300s gain 120
20x180s gain 120
10x120s gain 120
20x60s gain 120
10x20s gain 120
10x1s gain 120
Immaging with APT.
Stacked with DeepSky Stacker, edited with Photoshop.
Setup:
ZWO ASI 294 MC Pro with Optolong L-Pro filter
Skywatcher Evostar 72 ED with OVL field flattener
Skywatcher NEQ6 Pro
Riprese effettuate il 8 Aprile 2024 da Pratoni del Vivaro (RM)
Zenith sky brightness info (2015)
SQM 19.91 mag./arc sec2
Brightness 1.17 mcd/m2
Artif. bright. 998 μcd/m2
Ratio 5.84
Bortle class 5
Elevation 594 meters
Luna : Luna nuova
Magnitudine visuale: -1.7
Dimensione: 0° 33' 43.1"
Illuminazione: 0.2%
Età: 29.2 giorni
Dati di tecnici:
Telescopio : Tecnosky LUX60 60mm 360mm F/6 APO FPL53 doppietto
Fotocamera : ZWO ASI 2600MC
Montatura : Skywatcher EQ6-R Pro
Autoguida : ASI 120MMini & Svbony SV165 30mm 120mm F/4
Luci : 38x300s @100 Guadagno, -5°C, 40 Dark, 40 Flat
Aquisizione : SharpCap
Guida : PHD2
Filtri : IDAS NGS1
Elaborazione : SharpCap, Siril, Starnet++, Photoshop CC, NoiseXterminator
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La Galassia Girandola (nota anche come M 101, o NGC 5457) è una galassia a spirale nella costellazione dell'Orsa Maggiore. La galassia fu scoperta nel 1781 da Charles Messier e da Pierre Méchain. William Herschel fu il primo a osservare delle piccole macchie (che in realtà erano dei frammenti dei bracci a spirale) circondare la galassia.
M101 dista circa 21.000.000 anni luce dalla Terra, ed è una galassia di tipo Sc (spirale non compatta); da un osservatore a terra è vista esattamente "di faccia", ma i suoi bracci sono visibili solo con un grande telescopio. Il diametro della galassia è circa 170.000 anni luce, ovvero quasi doppio rispetto al diametro della nostra Galassia.
Dall'inizio del Novecento, sono state scoperte cinque supernovae in questa galassia:
SN 1909A, scoperta il 26 gennaio 1909 da Max Wolf;
SN 1951H, di tipo II, scoperta nel 1951;
SN 1970G, scoperta il 30 giugno 1970;
SN 2011fe, scoperta il 24 agosto 2011, è stata la più luminosa, raggiungendo la magnitudine 10;
SN 2023ixf, di tipo II, scoperta il 19 maggio 2023, ha raggiunto la magnitudine 10,8.
L'osservazione, nel 1994-95, delle cefeidi situate nella galassia da parte del telescopio Hubble ha permesso di stabilire esattamente la distanza di M101.
M101 è una galassia di notevole estensione se comparata con la Via Lattea; secondo diversi studi la sua massa sarebbe di circa 16 miliardi di masse solari, ma sembrerebbe essere un valore troppo basso, forse dovuto alla bassa luminosità superficiale della galassia; secondo le nuove scoperte, che comprendono l'individuazione di regioni HII e una forte velocità di rotazione, la massa di M101 sarebbe compresa fra 100 e 1000 miliardi di masse solari.
Un'altra proprietà particolare di questa galassia è la presenza di vaste e luminosissime regioni HII, che nelle fotografie raggiunge il numero di 3000 unità; queste regioni, in cui ha luogo la formazione stellare, contengono un gran numero di stelle giovani e calde, di colore blu.
Da un lato la galassia presenta un'asimmetria; si crede che si sia formata in tempi astronomicamente recenti a causa dell'interazione con un'altra galassia, che ne ha deformato i bracci a causa delle potenti forze mareali. Inoltre, questo incontro ha amplificato le onde di densità del bracci della galassia, che ha causato a sua volta la compressione del mezzo interstellare con conseguente aumento dell'attività di formazione stellare.
-- Regioni HII -- Cosa sono?
Una regione HII (pronunciato regione acca secondo) è una nebulosa a emissione associata a stelle giovani, blu e calde (dei tipi OB, nell'angolo superiore del diagramma H-R). HII è il termine che indica l'idrogeno ionizzato, e le regioni HII sono nubi di gas ionizzato dalla radiazione ultravioletta emessa dalle stelle giovani. Le zone di formazione stellare si trovano infatti sempre in corrispondenza di questo tipo di oggetti nebulosi.
NGC 5422 è una galassia lenticolare situata nella costellazione dell'Orsa Maggiore. Fu scoperta il 14 aprile 1789 dall'astronomo William Herschel.
A una distanza di circa 100 milioni di anni luce (30 megaparsec), NGC 5422 si trova all'interno del gruppo sparso NGC 5485, dominato da galassie lenticolari.
Ha un solo componente disco spesso. Come le altre galassie del gruppo, non ha formazione stellare recente, poiché il suo disco stellare è relativamente vecchio (circa 10 miliardi di anni). Il suo disco appare simile alla galassia frontale NGC 6340 , ma appare di taglio.
NGC 5474 è una galassia nana peculiare situata nella costellazione dell'Orsa Maggiore. Si tratta di una delle tante galassie satelliti che accompagnano la Galassia Girandola e tra queste è la più vicina alla M101.
A causa della sua vicinanza alla galassia maggiore, NGC 5474 ha subito un'interazione gravitazionale che ne ha fortemente distorto la forma. In conseguenza a ciò, il nucleo galattico è disassato rispetto al disco, mentre la formazione stellare, molto attiva, avviene al di fuori del nucleo stesso. NGC 5474 mostra anche delle caratteristiche tipiche di galassia spirale e a causa di questo è classificata a volte anche come galassia nana a spirale.
Taken with a Skywatcher ED80 Refractor and Canon 600D at prime focus ( 600mm ) A Baader Astrosolar Filter fitted to telescope. Best 20 of 35 images stacked in Registax 6 after processing with PIPP.
First light Skywatcher ED80
Info:
Object: M31 Andromeda Galaxy
Telescope: Skywatcher ED80 w/ 0.85x Reducer/Fieldflattener
Camera: 450D Full Spectrum
Mount: Heq 5 pro
Guiding: TSOAG9 met Orion SSAG
Imaging time: 36x5min = 2hr
Darks: 8 x 5min
Flats: 21 x 3,2 sec
Bias: 30 x 1/4000 sec
Filter: Hutech IDAS LPS-P2
ISO: 400
Stacked in: DeepSkyStacker (DSS)
Editing: Photoshop CS6
Location: Sterrenwacht Halley, Heesch (NL)
Datum: 26-10-2013
Imaging telescopes or lenses: Skywatcher ED 80/600
Mounts: Celestron Advanced VX Goto
Guiding cameras: Canon 600 astro-modificated
Focal reducers: TS 2" PHOTOLINE 0.8x reducer / flattener
Software: Photoshop, DeepSkyStacker, Fitswork
Filters: Hutech IDAS LPS-D1 EOS
Resolution: 2086x1555
Dates: Nov. 1, 2015
Frames: Hutech IDAS LPS-D1 EOS: 135x45" ISO1600
Integration: 1.7 hours
Flats: ~15
Avg. Moon age: 19.69 days
Avg. Moon phase: 74.93%
Bortle Dark-Sky Scale: 7.00
Temperature: 7.00
Skywatcher N150/750
ZWO ASI 294 MC PRO
IDAS LPS D2
Skywatcher EQ3 PRO
ZWO ASI 120 MC + 60/240 scope
ZWO EAF
Captured with N.I.N.A.
Guided by PHD²
Plate solved by ASTAP
Stacked withd DSS
Processed in Pixinsight, Astropanel, Photoshop
Under Bortle 7 skies
Imaging:
Canon 50D (modified) on Skywatcher Equinox 80mm with Televue TRF-2008. Antares ALP Filter.
Lights 10 x 1200s f/5 ISO 400
Darks 1 x (I'm gonna take more)
Bias 64 x
Flats 108 x
Guiding:
SSAG on Skywatcher 80mm f/5 achromatic refractor
Guide frames x 1s - 3s
www.flickr.com/photos/torbenh/5935794674/
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Dew was a big problem last night, while i was mostly able to keep dew off my imaging scope, my guide scope was suffering, i had to do an emergency blow dry, which flattened my battery, so i had to wait for 1 min before it gained enough charge again to start everything up. but it was worth it, guiding is everything with 20 minute imaging.
This guy is a bit darker than i thought, I'm at least glad i got some of the dark nebula that comes off this object.
Imaging:
Canon 50D (modified) on Skywatcher Equinox 80mm with Televue TRF-2008
Lights 4 x 480s f/5 ISO 400
Darks 14 x
Bias 64 x
Flats 108 x
Guiding:
SSAG on Skywatcher 80mm f/5 achromatic refractor
Guide frames x 1s
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First shot with 50D after modification.
It's definitely another learning curve here. I think biggest issue is that most images of Ha areas, are taken with narrow band filters. So trying to get same look with full spectrum, is pretty hard!
Skywatcher 200P HEQ5 PRO
Spc900 + 2x barlow + 2x barlow
IR/UV filter
Best 90% of 2000 frames
Stacked in Registax, processed in CS3
Telescopi o obiettivi di acquisizione: SkyWatcher ED 80//600
Camere di acquisizione: Canon 1100D
Montature: SkyWatcher NEQ6 Pro
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 70/500
Camere di guida: Skywatcher Synguider 2
Riduttori di focale: SkyWatcher Reducer 0.85
Software: Pleiades Astrophoto S.L. PixInsight V1.8
Risoluzione: 3000x2219
Date: 19 giugno 2015
Pose: 19x420" ISO800
Integrazione: 2.2 ore
Dark: ~15
Flat: ~21
Bias: ~31
Skywatcher EQ6 Pro.
Carbon fibre C9.25" O.T.A.
ZWO asi 290mm mono camera.
Baader RGB filters.
Xagyl USB motorised filter wheel.
Astronomic 642 I.R.P. filter.
Hitec DC motorised focus unit.
Televue 2.5x Powermate.
Software:
Firecapture 2.6
Hitec DC focus.
Stellarium.
PIPP.
Autostakkert 3.
Registax v6.
Adobe Photoshop CS4
Gimp.
A still picture of the same event of my timelapse in the previous entry. This was separately processed. More details about the event and capture on the previous entry, I originally called this "Wolf Moon Licking Shard" but Barry Cassels who arranges our Flamsteed Astronomy Society's members gallery video, gave it a much more romantic name which does sound so much nicer than my original crass title!
Location: Greenwich
Telescope: Skywatcher Equinox 80
Mount: Celestron Nexstar 8SE
Camera: Canon 650D
ISO: 200
Shutter: 1/1000
f6.3
f/l: 504mm
Software: EOS Utilities (capture), Camera Raw, various adjustments to bring out the almost invisible moon. Photoshop for final levels and curves adjustment and clearing dust bunnies on my well battered camera sensor.
Capture method: Used EOS Utilities on a Dell XPS13 Ultrabook tethered to camera to shoot the moonset. the 13inch screen helps me see the images live and, in more comfort, even though it's a cumbersome setup.
I bought the Explorer 150P for visual use at Kielder starcamp, as the biggest OTA I had was only 90mm.
skywatcher esprit 80 ed
asi 1600mm cool
nearly fixed heq5
roughly 1hr subs ha and o3 done over several days whilst out testing and fiddling with my mount,.
Canon EOS 550 D - EOS REBEL T2i - SkyWatcher SkyMax 90/1250 EQ1 MAK - Tripod Manfrotto 055XPROB - Testa Manfrotto 804RC2 - Canon RC-6 Wireless Remote Control Review
Neil Armstrong, che aveva rischiato molte volte la vita nel corso di numerosi incidenti su aerei o altri trabiccoli volanti, ieri è stato abbattuto dai postumi di un quadruplo bypass. Aveva da poco compiuto 82 anni, e da decenni aveva scelto di vivere lontano dai riflettori. Non rilasciava interviste e non partecipava alle attività promozionali degli altri astronauti.
Nel film "On the Shadow of the Moon", dove tutti gli astronauti delle missioni Apollo raccontano la loro visione dell'avventura lunare, Armstrong è il grande assente. Aveva fatto un'eccezione solo in occasione dell'invito del Presidente Obama per il festeggiamento del quarantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Alla Casa Bianca si era ritrovato con i compagni di allora Buzz Aldrin e Michael Collins.
Pur nel suo isolamento aveva autorizzato James Hansen, lo storico della Nasa, a scrivere "FIRST MAN", una dettagliatissima biografia dalla quale emerge la figura di un uomo dalla disarmante normalità. Altri astronauti erano noti per le loro eccentricità o per i loro eccessi. Neil era quanto di meno eccentrico si possa immaginare. Non che avesse fatto una vita noiosa: pilota della Marina sulle portaerei nella guerra di Corea viene colpito e torna rocambolescamente in territorio amico.
Finita la guerra torna all'Università. Diventa ingegnere aeronautico. È collega di Chuck Yeager, l'uomo che per primo supera la barriera del suono. Sono numerosi gli incidenti che lo vedono coinvolto con carrelli che non funzionano, bombe che non si staccano, motori che esplodono. Anche come astronauta ebbe le sue disavventure: la sua prima missione Gemini 8 doveva provare la manovra di aggancio in orbita con un veicolo Agena senza equipaggio. Si tratta di una manovra molto delicata che Neil portò a termine con successo. Peccato che, a un certo punto, tutto cominciò a ruotare e la missione venne drasticamente accorciata.
Scelto per la missione Apollo 11, Armstrong si trovò a imparare a gestire il modulo lunare. Fu in occasione di una sessione di prova di discesa con il LEM che Armstrong corse un rischio incredibile. Qualcosa andò storto, il modulo divenne ingovernabile. Armstrong si lanciò una frazione di secondo prima che fosse troppo tardi. I colleghi, accorsi alla notizia dell'incidente, furono sorpresi dal trovarlo seduto alla sua scrivania, come se nulla fosse accaduto.
Forse è per questa sua straordinaria affidabilità che la Nasa lo scelse come comandante della prima missione a toccare il suolo lunare. C'era curiosità al centro di controllo circa le parole che avrebbe detto Neil nel toccare il suolo lunare. Nessuno era informato sulle precise parole «that's one small step for(a) man, one giant leap for mankind».
La scelta di fare uscire Armstrong per primo dal modulo lunare non venne apprezzata da Buzz Aldrin. La storia non dice se ci furono screzi tra i due, quello che è certo è che Aldrin evitò accuratamente di fare foto di Armstrong. L'unica immagine di Neil sulla Luna è la sua riflessione nella visiera di Aldrin. Piantano la bandiera americana, raccolgono sassi, depongono il retro riflettore che, da allora, riflette i fasci laser che gli inviamo per misurare accuratamente la distanza terra-Luna, ma, al momento di partire, si accorgono che la levetta che deve accendere il motore è rotta. Aldrin usa la sua penna per fare contatto e tutto va come previsto. Armstrong e Aldrin si ricongiungono con Collins che li aveva pazientemente attesi in orbita lunare e tornano a casa con splashdown nel Pacifico e ripescaggio sulla portaerei USS Hornet dove li aspetta il presidente Nixon.
Vale la pena di ricordare che il successo della missione era tutt'altro che scontato e lo stesso Nixon aveva registrato un "coccodrillo" nel caso di un fallimento. Invece tutto andò nel migliore dei modi e, dopo il periodo di quarantena, gli astronauti divennero il simbolo dell'America democratica che ha vinto la corsa alla Luna battendo il colosso sovietico.