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Celso Garcia por todo lado!

Cupula de la Sacristia Mayor. Interior de la Catedral de Santa Maria de la Sede de Sevilla, Andalucia, España.

Blog Palabras efímeras

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Tamanho: 24 x 16,5 cm

128 páginas

Papel Rives off-white 170 g/m2

Presentacion Selecion FEB Femenina SEDE ENDESA 2021

17 MAYO 2021

Alcune immagini delle diverse residenze RUI, convenzionate con la nostra università.

Cuando la sequia aprieta, aparecen los tesoros ocultos bajo el agua...

 

Octubre 2005

Amores Perfeitos - lançamento da exposição - 20/03/2017

Uruguay,mercedes departamento de soriano

Reserva Natural

Autor: Juan Ignacio Alsamendi

A Comunidade dos Países de Língua Portuguesa (CPLP), a Organização das Nações Unidas para Alimentação e Agricultura (FAO) e a Pew Charitable Trusts (PEW) organizaram a conferência “Soluções e Parcerias para Promover a Pesca Sustentável e Fortalecer a Implementação de Instrumentos Internacionais para Prevenir, Deter e Eliminar a Pesca INN» («Solutions and partnerships to promote sustainable fishing and strengthen implementation of international instruments to prevent, deter and eliminate IUU fishing»), no dia 29 de junho de 2022, na sede da CPLP, em Lisboa.

 

Sendo um evento paralelo da Conferência dos Oceanos das Nações Unidas, decorreu em língua inglesa, com tradução simultânea para a língua portuguesa, e terá transmissão em direto via plataforma Zoom e Youtube.

R.A.M. 2008/2009

Concorso giovani artisti - Comune di Ravenna

 

“Cercando il mare per Ravenna”

 

Venerdì 11 settembre alle ore 18 nella sede di Santa Maria delle Croci di Ravenna, spazio

espositivo pubblico per l’arte contemporanea, inaugura la collettiva degli artisti vincitori della

settima edizione di R.A.M. mostre di artisti della provincia di Ravenna parte del circuito

nazionale G.A.I. (Giovani artisti italiani).

R.A.M. è un concorso realizzato da Associazione Mirada per conto dell’Assessorato alle

Politiche Giovanili a partire dal 1999 e rappresenta la rassegna per le arti visive che ha segnato

l’ingresso di Ravenna nella rete Giovani artisti italiani. La commissione - formata da Maria Rita

Bentini, Massimiliano Fabbri, Viola Giacometti, Serena Simoni, Paolo Trioschi e Alberto Zanchetta

- ha selezionato sette artisti vincitori: Laura Baldassari per la sezione Pittura, Nero per la

sezione Scultura, Emiliano Biondelli e Francesca Gardini vincitori ex aequo per la sezione

Fotografia, Roberta Galassini per la sezione Videoarte, Yukiko Nagai per la sezione

Mosaico e Marco Tofi per la sezione Installazione/performance.

La nuova sezione in concorso dedicata ai Curatori e critici d’arte dell’Emilia-Romagna, ha

visto vincitori Silvia Loddo e Claudio Musso che hanno seguito i progetti rispettivamente di

Emiliano Biondelli e Marco Tofi e ne hanno presentato l’esito in catalogo.

Seguendo la modalità di lavoro inaugurata nell'edizione di R.A.M. 2006/07 che aveva chiesto agli

artisti vincitori di rispondere al tematica del “villaggio” - con preciso riferimento all'ex Villaggio

operaio Anic di Ravenna - il tema proposto per l'edizione in corso è stato riferito al mare e alla

costa ravennate con le sue nove località balneari distribuite in circa trentacinque chilometri di

spiaggia.

Il titolo Cercando il mare per Ravenna riprende il detto antico ravennate che recita “cercar

Mariola per Ravenna” derivato da un'enigmatica pietra scolpita conservata alla Torre Civica della

città. In questa si vedono due figure che procedendo in due direzioni opposte, non riuscendo mai

ad incontrarsi. Con il tempo questo detto ha indicato la ricerca di qualcosa di impossibile da

trovare anche se lo si ha sotto gli occhi ed è stato riferito anche al mare, secondo un’estensione di

significato del termine “maria”.

In mostra sono presentate le opere dei sette artisti vincitori che hanno affrontato la traccia

tematica seguendo diversi approcci e inclinazioni - ironiche o evocative - indagando il mare e

la costa attraverso stereotipi come vissuti personali, dando così luogo a un complesso

sovrapporsi di sguardi e ricerche.

L’edizione R.A.M. 2008/09 segna anche l’apertura di Crossing, un progetto mobile e

trasversale dedicato alle giovani energie creative fra arti visive, performance e scritture

coreografiche. A cura di Associazione Cantieri e Associazione Mirada, Crossing nasce da una

serie di “incroci” fra gli appuntamenti del festival Ammutinamenti dedicato alla danza urbana e

d’autore e la rassegna R.A.M e coinvolge alcune istituzioni cittadine fra cui MAR - Museo d’Arte

della città, Fondazione RavennAntica, Ravenna Teatro, Associazione Artificerie

Almagià e Accademia di Belle Arti di Ravenna.

A partire da venerdì 11 settembre si inaugura la prima parte del calendario di Crossing con

sede presso gli spazi di Artificerie Almagià, base del festival Ammutinamenti: venerdì 11, dopo

l’inaugurazione della mostra R.A.M., si svolgerà la finale del concorso regionale Gd’A dedicato

alla giovane danza d’autore (a partire dalle ore 21), mentre sabato 12 settembre alle ore 20.30

si inaugurerà la mostra R.A.M. Off degli artisti segnalati - Alice Roncarati per la sezione

Illustrazione, Esmeralda Baliva per la sezione Pittura e il Gruppo CaCO3 per la sezione

Mosaico – che presenteranno i loro lavori più recenti proprio negli spazi di Almagià dando luogo

a uno stretto dialogo con gli spettacoli ospiti del festival Ammutinamenti.

Sempre nella giornata di Sabato 12, a seguire l’inaugurazione di R.A.M. Off, verranno assegnati

il Premio HERA e il Premio Gd’A Premio Giovani Danz’Autori della Regione Emilia Romagna.

Il Premio HERA, reso possibile grazie al contributo del Gruppo HERA S.p.a, sarà assegnato al

migliore artista in mostra selezionato da un’istituzione d’eccezione quale il MAR

- Museo d’Arte della città di Ravenna.

Il calendario completo degli appuntamenti di Crossing (11-20 settembre 2009) sarà

disponibile sul sito www.mirada.it

R.A.M. 2008/09

 

Inaugurazione venerdì 11 settembre 2009 - ore 18

Santa Maria delle Croci,

via Guacciamanni 5/7 Ravenna

Apertura: 11 settembre al 4 ottobre 2009, ingresso libero / catalogo in mostra

Orari: giovedì, venerdì, sabato dalle 16 alle 19domenica dalle 10 alle 13

 

R.A.M. Off

Inaugurazione sabato 12 settembre 2009 – ore 20.30

Artificerie Almagià

via Magazzini Posteriori , Ravenna

Ingresso libero / Catalogo in mostra

la mostra sarà visibile durante gli orari di apertura del Festival Ammutinamenti

Assegnazione Premio HERA 2008/09

Sabato 12 settembre 2009 – ore 21

Artificerie Almagià

via Magazzini Posteriori , Ravenna

 

Per info: Associazione Culturale Mirada, Via Mazzini 83, 48100 Ravenna

Tel. 0544217359 /info@mirada.it / www.mirada.it

Coordinamento RAM 2008/09

Viola Giacometti: violagiacometti@mirada.it / tel 338.2804456

The ventilation ducts for the downstairs bar now fill the entrance stairwell.

 

El Palacio Nacional es la sede del Poder Ejecutivo Federal en México. Se encuentra construido en un terreno de 40,000 m2, ubicado en la Plaza de la Constitución, en el centro histórico de la Ciudad de México, en la Delegación Cuauhtémoc, Distrito Federal.

  

A principios del siglo XVI, el emperador Moctezuma ordenó la edificación de su Palacio en el terreno que tiempo después ocuparía el Palacio Virreinal. La construcción era tan fastuosa que propios y extraños no pudieron más que rendirle tributo y admiración. Tal grandeza no pasó inadvertida para Hernán Cortés, quien se apropió de ella, junto con el Palacio de Axayacatl (padre de Moctezuma) en donde estuvo hospedado de 1519 a 1520. Sin embargo, durante la conquista de México, ambos palacios fueron devastados.

 

Entre 1521 y 1524, por órdenes de Cortés, se reconstruye la ciudad de México, bajo una nueva traza de corte europeo. Entre las nuevas construcciones destaca una Casa que mandó construir en donde estaba el Palacio de Axayacatl (en donde hoy en día se ubica el Nacional Monte de Piedad), desde el cual estableció su gobierno y más tarde lo haría la Real Audiencia y el primer virrey Antonio de Mendoza. Por lo anterior, para su uso personal, mandó en 1524 hacer una nueva construcción en los terrenos del palacio de Moctezuma, la cual se conocería como las Casas Nuevas. Las propiedades de Cortés fueron ratificadas por cédula real en 1529.

 

En los años inmediatos a la conquista, la Plaza Mayor de la Ciudad de México mostraba en su lado oriental la nueva gran propiedad de Hernán Cortés; hacia el sur, las construcciones que albergaban las casas del Cabildo, la cárcel del ayuntamiento y la carnicería; hacia el poniente se levantaban las Casas Viejas de Cortés, rentadas para albergar a la Real Audiencia y al virrey. En el lado norte se encontraba un modesto nuevo templo religioso y las ruinas del Templo Mayor mexica que con el tiempo dejarían su lugar a la grandiosa catedral.

 

El gobierno del virreinato necesitaba una sede propia para albergar el gobierno de la Nueva España. Con el fin de dejar de pagarle renta a Cortés y a sus herederos, y tras 41 años de litigios sobre rentas y prerrogativas de los Cortés. Finalmente, el 19 de enero de 1562, el segundo virrey, don Luis de Velasco padre, y Martín Cortés, hijo del conquistador, acuerdan la venta de las Casas Nuevas en 264 mil reales (equivalentes a 33 mil pesos), así como la devolución a la familia de las Casas Viejas. Ocho meses después, la otrora casa de Cortés se convirtió en la nueva sede del poder virreinal.

  

El edificio fue adaptado en 1563, siendo el segundo virrey Luis de Velasco el primero en residir en él, junto con la Real Audiencia y la cárcel de la Corte Real (la cual fue quemada en 1659). Ampliando su construcción hacía su lado norte y oriente.

  

En 1821, al ser consumada la independencia de México tras la entrada del Ejército Trigarante, el palacio fue renombrado, adoptando el nombre de Palacio Imperial. Aunque no fue la residencia del emperador Agustín I de Iturbide, quien continuó viviendo en el palacio de los condes de San Mateo de Valparaiso (actualmente el Museo Palacio Cultural Banamex, también conocido como Palacio de Iturbide).

 

Tras la caída del imperio de Iturbide en 1823, se funda la República y el Congreso Constituyente decretó que todos los lugares que en su nombre llevaran los términos de "Real", "Virreinal" o "Imperial" serían sustituidos por el de "Nacional". Por ello adopta el nombre de Palacio Nacional. Y conservaría este nombre porque en su interior albergaría los tres poderes federales que se formaron en la nueva república: el ejecutivo, el legislativo y el judicial. Aunque con el paso del tiempo, estos dos últimos emigrarían a otros recintos dentro de la misma ciudad.

 

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En la guerra entre México y los Estados Unidos, por la anexión de Texas por parte de este último (1846 - 1848), el ejército estadounidense, luego de la toma del último reducto que protegía la ciudad en el Castillo de Chapultepec, el 14 de septiembre de 1847, marchó el día siguiente, hacia la plaza principal de la ciudad de México, El Zócalo, e izó la bandera de Estados Unidos en el Palacio Nacional, ocupándolo hasta el fin de la guerra, tras la firma de los tratados de Guadalupe Hidalgo el año de 1848.

   

Por breve tiempo, de 1863 a 1867, nuevamente se le llamó Palacio Imperial, durante el breve Segundo Imperio Mexicano, de Maximiliano de Habsburgo, aunque tampoco lo usó como residencia, ya que en 1863, el emperador cambió su residencia al Castillo de Chapultepec, dejando al Palacio como un edificio puramente administrativo y de protocolo. No obstante lo anterior, ordenó diversas obras en su interior para que adquiriera un toque majestuoso, y dejar atrás algo de su estilo sobrio de sus etapas anteriores.

  

El último presidente que usó el Palacio Nacional como su residencia fue Porfirio Díaz, quien rehabilitó el castillo de Chapultepec para irse a vivir, siguiendo los pasos de Maximiliano. Aunque por su carácter histórico continuó siendo la sede del poder ejecutivo, como lo es hasta la fecha.

 

Durante la Revolución Mexicana, principalmente durante la Decena Trágica, el Palacio Nacional fue dañado por las acciones militares y remozado posteriormente. En 1926 se inauguró el Salón de la Tesorería (en el espacio que ocupaba la Tesorería desde 1891). Pero no fue sino hasta 1929 en que se volvió a realizar una reforma profunda al edificio, cuando el presidente Plutarco Elías Calles mandó construir la galería o tercer nivel de toda la construcción, así como sustituir la piedra blanca de la fachada por el actual tezontle rojizo que lo caracteriza. Entre 1930 y 1951 es cuando se realizan las pinturas murales de Diego Rivera en la Escalera de la Emperatriz y en el corredor del segundo piso del Patio Central.

  

Después del sismo del 19 de septiembre de 1985 que sacudió la capital de la República, se desocuparon los edificios Landa (que resultaron dañados por los terremotos), junto con otros espacios. Además se tornó preocupante el asentamiento del edificio, principalmente porque comenzó a ser de manera altamente irregular y acelerado. Con lo cual se iniciaron trabajos de rescate del inmueble, no para remodelarlo, sino para evitar su colapso. Principalmente se atacaron problemas de cimentación.

Actualmente se sigue ocupando de manera parcial para oficinas y el presidente lo utiliza para eventos especiales, recepción de visitas extranjeras, etc.

 

es.wikipedia.org/wiki/Palacio_Nacional_(M%c3%a9xico)

El Pilar de la Carrera, ubicado en la Calle Carrera de la Concepción.

 

Almuñécar, Comarca de la Costa Tropical.

Andalucia

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