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Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

Foto di Andrea Pregi, che ringraziamo.

 

Dopo Black Gremlin, Hobos, Border Bastard e compagnia brutta, dovreste aver capito che abbiamo un debole per la scorrettezza.

 

Oggi tocca ai tre Antares, un gruppo in giro da un bel po' di tempo, passato spesso sulla strada per suonare decine di show in Italia ed Europa, come accadrà anche quest'anno. Dopo Trieste, infatti, se ne andranno in Austria, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Olanda...

 

La band ha una discografia di tutto rispetto, gli equilibri tra punk, hardcore, rock'n'roll e hard rock all'interno del sound sono cambiati con gli anni, ma riteniamo che questa recensione di "Big Trouble In Appletown" del 2012 sia a oggi la loro foto migliore:

 

"Perché, piacciano o meno, gli Antares sono unici e per questo attraggono anche chi certe sonorità in genere le apprezza malvolentieri: non sono il classico gruppo rock‘n’roll distorto, men che meno sono etichettabili come punk-rock, sembrano piuttosto degli Hanoi Rocks impegnati a fare le cover dei Rose Tattoo con gli strumenti dei Motörhead e l’indole iconoclasta dei Fear, tanto per dire una cosa senza senso eppure in qualche modo ficcante. Sono l’ala strafottente e indisciplinata di ogni scena, quella che non segue le regole e fa sempre la cosa meno cool al momento sbagliato. Gli Antares sono il rutto alla cena di lavoro, la scoreggia in ascensore, la grattata di chiappe alla fermata dell’autobus…" (fonte: bit.ly/1S74zmu)

 

www.antaresbuzz.com/

 

alphascorpii.bandcamp.com/music

 

Guardatevi il documentario (sono degli animali, del resto) del loro tour coi Seditius di qualche anno fa.

 

youtu.be/AgfWat7jV-4

 

--

 

Aprono i Ponches, ci piace vincere facile.

 

theponches.blogspot.it/

Foto di Barthelemy Aupetit

 

OINK OINK FEST presenta: Choked By Own Vomits (CZ) + Gorgasmico Pornoblastoma (PT) + Shapeless Sphere (TS)

 

I Choked By Own Vomits da Rakovink sono uno dei nomi più seguiti del goregrind made in Czech Republic. In giro da ormai dieci anni, si sono fatti notare grazie a Shit Autopsy: quest'album, uscito nel 2009 per Nice To Eat You Records, ha fatto loro guadagnare il palco dell’Obscene Extreme, festival nato sempre in Repubblica Ceca (ma ora anche con edizioni asiatiche, americane ed australiane) che segue le derive più oltranziste del metal e dell’hardcore.

Se siete degli appassionati del genere e gradite tempi cadenzati e growl ipergutturali/suini, allora i quattro Choked By Own Vomits sono il gruppo che fa per voi.

 

CHOKED BY OWN VOMITS (Goregrind PARTY HARD from CZ)

www.facebook.com/pages/Choked-by-own-vomits/217874741600884

www.youtube.com/watch?v=YFDY-otQsg8

 

GORGASMICO PORNOBLASTOMA (100% Grindcore guts from Portugal)

www.facebook.com/gxpxportugal

www.youtube.com/watch?v=uT9uM4jDU94

gorgasmicopt.wix.com/gorgasmicopt

 

Opening Act:

 

SHAPELESS SPHERE (Experimental Groove Death Metal TS)

www.facebook.com/shapelesssphere?fref=ts

 

Evento organizzato in collaborazione con Hellstore Italy

www.facebook.com/pages/Hellstore-Italy/1432052973765908?f...

104852 = 26213x4 solutions, one solution every 1.6 million placements. So more solutions than the cube, but much harder to find.

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

Foto a cura di Sant'Agostino.

 

Tornano live i Monaci del Surf , dopo i successi dell’anno scorso, la partecipazione a diversi festival “di cartello” in Italia (Sherwood, Onda d’urto, Home, Urban, Siren Fest…) e il momento di popolarità ottenuto con il loro brano “Surf Bossa Nova”, in tv come sigla d’apertura e chiusura de “Le Iene” (www.iene.mediaset.it/video/949/la-sigla-de-le-iene_482949...).

 

È inutile parlare della loro identità: i Monaci del Surf sono una sorta di società segreta. Non si può essere sicuri di chi ci sia dietro a quelle maschere, mentre è certo che chitarra elettrica, basso e batteria siano gli strumenti preferiti della band, filtrati e accompagnati da suoni elettronici che richiamano vecchi film di fantascienza o ambientazioni come la foresta amazzonica. Lo spettacolo è tirato, da ballare, con i classici alla Dick Dale e successi più recenti sempre reinterpretati in chiave surf rock.

 

Aftershow: digitinis djset. Nudisco, retrowave, idiozie varie in sequenza... insomma sapete a cosa state andando incontro!

 

Tutto il secondo album in ascolto:

 

www.youtube.com/playlist?list=PLLGPyOjudDvlfFxA0pn4BKlFm7...

 

Tutto il primo album in ascolto:

 

youtu.be/Qqf_P1mC9iI?list=PL16130D0FEDDC8858

 

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“Apache”, il video ufficiale:

 

www.youtube.com/watch?v=J1FfC5ztjuY

 

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“Que viva la fiesta”, il video ufficiale:

 

www.youtube.com/watch?v=DNgFAJg8NJ4

 

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www.inritorino.com/

 

www.soundcloud.com/digitinis

Autos chocados

Cuatricromia

xilografia

(1,40m x 1,05m 9Kg) VENDIDA

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

Quinto appuntamento con le nostre PSYCHED STONE NIGHTs in collaborazione con Rocket Panda Management!

 

A farci sanguinare i timpani questa volta ci penserà una delle realtà stoner più importanti della penisola italica. Direttamente da Genova abbiamo il piacere di presentarvi gli Isaak, che concluderanno proprio a Trieste il loro TROPICAL DISEASE EUROPEAN TOUR.

 

"Se attraversi gli stretti vicoli genovesi guardando la gente negli occhi, e raggiungi il porto e il mare, allora capirai il nostro sound”. Chi è stato a Genova almeno una volta sa di cosa parlano: melting pot culturale, senso di libertà, calore, ma anche tante difficoltà e complessità. Gli Isaak sono una perla nel panorama stoner rock italiano: nati dalle ceneri dei Gandhi's Gunn, hanno subito firmato un contratto con la prestigiosa label americana Small Stone Records, per la quale hanno pubblicato l'acclamatissimo 'The Longer The Beard The Harder The Sound' nel 2013, nonché il nuovissimo 'Sermonize', uscito in cd nei primi mesi del 2015. La versione in vinile è stata affidata a HEAVY PSYCH SOUNDS, sempre molto attenta a tutto ciò che è Fuzzy & Loud. Se vi piacciono Clutch, Big Business, Torche e Red Fang, allora gli Isaak sono decisamente la vostra tazza di tè, con aggiunta di miele e un goccio di rum scuro.

 

ISAAK su Bandcamp > isaakmusic.bandcamp.com/

 

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Ad aprire le danze, invece, ci saranno i nostri KARBURO, band che non ha bisogno di troppe presentazioni, hard rock settantiano allo stato puro.

 

KARBURO su Bandcamp > karburo.bandcamp.com/

 

Mataram, Lombok, Indonesia | Nex 6 + E50mm F1.8 OSS

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

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Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

in it were my nosepanel and two mirrors at the bottom there.

Anime Expo 2008 Los Angeles

Picture Courtesy of Bryce Wyckoff

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

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Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

A nice little lightning bolt of reflection on the pink building. Very Tetris like.

PCM at the Hope Street Hoardings in Portsmouth. Bzzzaaang!

By far the most elaborate costume -- the Tetris team took third place.

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

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Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

Seen at GZG terrein, 's-Hertogenbosch.

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

Quinto appuntamento con le nostre PSYCHED STONE NIGHTs in collaborazione con Rocket Panda Management!

 

A farci sanguinare i timpani questa volta ci penserà una delle realtà stoner più importanti della penisola italica. Direttamente da Genova abbiamo il piacere di presentarvi gli Isaak, che concluderanno proprio a Trieste il loro TROPICAL DISEASE EUROPEAN TOUR.

 

"Se attraversi gli stretti vicoli genovesi guardando la gente negli occhi, e raggiungi il porto e il mare, allora capirai il nostro sound”. Chi è stato a Genova almeno una volta sa di cosa parlano: melting pot culturale, senso di libertà, calore, ma anche tante difficoltà e complessità. Gli Isaak sono una perla nel panorama stoner rock italiano: nati dalle ceneri dei Gandhi's Gunn, hanno subito firmato un contratto con la prestigiosa label americana Small Stone Records, per la quale hanno pubblicato l'acclamatissimo 'The Longer The Beard The Harder The Sound' nel 2013, nonché il nuovissimo 'Sermonize', uscito in cd nei primi mesi del 2015. La versione in vinile è stata affidata a HEAVY PSYCH SOUNDS, sempre molto attenta a tutto ciò che è Fuzzy & Loud. Se vi piacciono Clutch, Big Business, Torche e Red Fang, allora gli Isaak sono decisamente la vostra tazza di tè, con aggiunta di miele e un goccio di rum scuro.

 

ISAAK su Bandcamp > isaakmusic.bandcamp.com/

 

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Ad aprire le danze, invece, ci saranno i nostri KARBURO, band che non ha bisogno di troppe presentazioni, hard rock settantiano allo stato puro.

 

KARBURO su Bandcamp > karburo.bandcamp.com/

 

Einfaches kleines Tetris-Set mit Aufbewahrungsbox

www.thingiverse.com/thing:142681

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

the coolest costume award :B ♥

Credits "Benni A.P." - www.yomum.net

 

Dal rock classico al pop, dal

funky al metal, dal prog all'elettronica, da tempi pari a quelli dispari, tutto in scioltezza, tutto con la massima naturalezza: a Tetris tornano finalmente i Welcome Coffee!

 

Band triestina nata nel 2012, i Welcome Coffee hanno all'attivo due lavori in studio: l'ep “Box #2” del 2013 e l'album “Uneven” del 2015. In questi anni il gruppo è cresciuto notevolmente, a livello musicale, di live e di feedback del pubblico. Partiti dal piccolo box numero 2 nella periferia triestina, adibito a sala prove, i Welcome Coffee sono diventati grandi a colpi di idee, esperienza live a Trieste e in giro per l'Italia, grande tecnica esecutiva e ottimo songrwriting, palleggiato con destrezza tra l'inglese e l'italiano. Una band che non vuole darsi limiti, che ha una costante voglia di far crescere la propria musica con le influenze più diverse. E il tutto viene arricchito da live show sempre curati in ogni minimo particolare, dando risultati alla fine pazzeschi.

 

Un motivo in più per esserci: per Alessandro Pollicardi sarà l'ultima esibizione con la band: il chitarrista/cantante infatti lascerà il progetto per iniziarne un altro tutto suo.

 

In chiusura, in aperta sfida al Ministro della Moralità, torna il djset del duo Law & Disorder: nonsense musicale, oltraggi al buongusto, statue nude e trashate varie. Lapidarli non servirebbe comunque a nulla.

   

www.welcomecoffee.com/

 

soundcloud.com/welcomecoffee

 

www.youtube.com/user/WelcomeCoffee

 

www.facebook.com/WelCoffee/timeline

Photo of Tetris DS before I continue playing ^_^

SP 2012

Autor: Cristóbal Cisternas

 

© All rights reserved

 

My buddy Tetris.

A view of Bradford and particularly Bradford City Hall taken from The Games Lounge at The National Media Museum ...

 

www.nationalmediamuseum.org.uk/gameslounge/

Foto di Barthélemy Aupetit.

 

BUÑUEL

 

Xabier Iriondo degli Afterhours (chitarre), Eugene S. Robinson degli Oxbow (voce), Pierpaolo Capovilla e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori (basso e batteria). Una missione: tornare al sound con la bava alla bocca di casa Touch And Go e Amphetamine Reptile, che ha sempre rappresentato un punto di partenza per gran parte dei componenti di questa band.

 

La nascita di questo supergruppo è un evento che ha calamitato immediatamente l’attenzione della stampa musicale, ecco quindi che – se vi va - potete conoscerlo meglio tramite le interviste di SentireAscoltare e XL:

 

sentireascoltare.com/articoli/intervista-bunuel-2016

 

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xl.repubblica.it/articoli/bunuel-musica-da-far-sanguinare...

 

Oppure potete sentirvi l’esordio A Resting Place For Strangers su Spotify.

 

open.spotify.com/album/5M5k96NaSj8NC3kBr5hKZn

 

E se non vi piace Spotify c’è un pezzo eloquentissimo su Soundcloud.

 

soundcloud.com/latempesta/02-this-is-love

 

Questa la presentazione alla stampa dei Buñuel e del loro A Resting Place For Strangers (La Tempesta International / Goodfellas, 2016):

 

Da un'idea di Xabier Iriondo, Franz Valente e Pierpaolo Capovilla, un nuovo progetto musicale interamente dedicato al rock più massimalista. Il disco, composto e registrato in tre giorni, prende forma negli studi “La Sauna” ,nel varesotto. Xabier, Francesco e Pierpaolo propongono a Euegene S. Robinson, storica voce degli Oxbow, di prendere parte alla nuova avventura. Eugene registra presso gli studi Monte Vallier, di San Francisco, USA. Giulio Ragno Favero, infine, si prende cura del missaggio e del mastering delle nove canzoni dell'album.

Nasce così una nuova band: Buñuel, dal nome del grande regista messicano. Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l'album d'esordio di Buñuel ci introduce in un'atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S.Robinson: una sorta di incubo a occhi aperti, dove voce e parole s’intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica "elettrica" caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla a occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hardcore nella maggior parte dell'album.

Il disco d'esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

 

In chiusura, il tradizionale djset è affidato alla strana coppia Acus e Vigo. Non ci assumiamo la responsabilità per quello che potrebbe uscire da questa inedita combo!

   

Architecture comes in many shapes and sizes, here in gigantic Tetris brick style.

 

Passed this on my way to the Welcome Statue in Jakarta.

Foto di Barthélemy Aupetit

 

Il gruppo (da Tucson, Arizona) fondato da Nik Rayne e Grant Beyschau (il primo voce e chitarra, il secondo batteria, ma entrambi alle prese con una varietà di strumenti) ha una storia particolare, che inizia nel 2008 e ricomincia nel 2012, anno in cui il loro esordio Burning Circles In The Sky viene ristampato e piano piano entra in circolo nei corpi degli appassionati. Nel 2013 esce Solar Collector, che documenta il rimettersi in marcia (nel deserto, ovviamente) della band, poi sostanzialmente si arriva a oggi con Arena Negra, un album in cui i pezzi si estendono quanto pare a loro, tra misticismo e influenza delle avanguardie (Conrad, Riley), dunque tra psichedelia, minimalismo e drone, fino a impensabili (sette anni fa) accostamenti a band come Om ed Earth, anche se quello dei ragazzi è molto più spesso un baccanale che un rito doomeggiante.

 

Sempre quest’anno – a fianco di Flaming Lips, Spiritualized, 13th Floor Elevators… - sono finiti a suonare al Levitation (cioè il famosissimo Austin Psych Fest), che li ha appunto definiti “an experimental psychedelic rock band”.

  

Bandcamp > goo.gl/QldMM3

 

Dopo Il concerto dj set by Michael Myers (psych, popsike, shoegaze, garage, strafanici solo45)

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