View allAll Photos Tagged Djavan,
Recebi o Direto da Mary (bruxinha das Mandalas) e da Juliana (Candy Store)
Escolha sua imagem e divirta-se!!
Música: Djavan, Seu Jorge, Ana Carolina, músicas religiosas, Roberto Carlos, Instrumentais, e muitas mais...
Cheiros:O cheiro da natureza! O cheirinho gostoso de terra molhada, incenso cheiroso para perfumar a casa, bolo assando com canela, talco de bebê, uma boa colônia...
Cores: vermelho, verde, laranja, amarelo
Viajar: Amo viajar! Adoro Caxambu, São Lourenço, Poços de Caldas,Gramado, Canela, Ouro Preto, São João Del Rei, Tiradentes, e mais um monte. Viajar é meu sonho de consumo.
Meu Direto vai para:
Feltronia Bia - www.flickr.com/photos/artesdabia/
Menina Flor Ateliê- Carolina -http://www.flickr.com/photos/ateliemeninaflor/
Rô – Sem Limite -http://www.flickr.com/photos/
"The Brazilian 8 Track Museum" - Coleção Alceu Massini.
Very rare cartridge, charming soundtrack of the novel "Gabriela", based on Jorge Amado.
Sônia Braga on cover.
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
Estamos ainda arrepiados e emocionados com a noite linda que foi a última sexta (02). É com toda essa emoção, com todo esse amor emanado de uma vivência tão bela que foi essa II Mostra Musical do Olho do Tempo, que gostaríamos de agradecer a todos as nossas parceiras e parceiros, amigas e amigos, madrinhas e padrinhos, que iniciaram junto com a gente, há mais ou menos 2 meses atrás, essa linda história de encantamentos e sonhos. É lindo lembra dos primeiros acordes, das primeiras melodias, das primeiras rimas exaladas da afetividade da nossa meninada, e que logo depois foram abraçadas e embaladas em uma linda canção trazida por cada madrinha e padrinho, e são eles; : Clara Bione, Nathalia Bellar, Regina Limeira, Polyana Resende, Grupo Tanto Canto (Danielly Dantas, Mariana Duarte, Jinarla Pereira), Evla Bertoldo, Tony Leon, Toni Silva, Dj Guirraíz, Helton Souza, Renato Nogueira, Adeildo Vieira, André Morais, Bruno Miranda, Chico Limeira, Yuri Carvalho, Henrique Ornellas, Rudá Barreto, Uaná Barreto e Lue Maia. Gratidão a todas e todos!!! Muita luz no para nossos caminhos, sempre!!!
A II Mostra Musical Olho do Tempo teve a direção musical de Adeildo Vieira.
*Produção:
Déa Limeira,
Mestra Doci,
Penhinha Teixeira
e Thiago Nozi
*Figurino:
Daniele Ramalho
*Cenografia de Palco:
Ivanildo Santana
Álvaro Neves
*Assistentes de Produção:
Flávia Araújo
Célia Conceição
Djavan Antério
Burgo Hipólito
Thaís Amaral
Elizabete Moreira
Maria Bernadete
Josinalva Ferreira
Maria Gorete
Gerson Abrantes
Natalia Freire
Pedro Eri
Marcílio Alcântara
*Coordenação Pedagógica:
Fabíola Barrocas
*Assessoria de Imprensa:
Jerlan Alves
*Design e Fotografia:
Thiago Nozi
*Produção Executiva:
Raquel Carvalho
*Apresentadores Brincantes:
Ivanilson Gomes
Simone Vitória
*Banda Base:
Rudá Barreto,
Uaná Barreto,
Anderson França,
e Lue Maia.
*Percussão:
Marcílio Alcântara,
Bruno Willian,
Lucas Silva,
Emilly Letícia
e Luan Victor
*Captação de Áudio:
Peixeboi Estúdio
*Técnica de Luz:
Gontran Gonçalves
*Técnica de Som:
Henrique Castro
*Captação de Vídeo:
Thiago Nozi
Gerson Abrantes
e Thercles Silva
Transmissão:
Jerlan Alves
#MostraMusicalOlhodoTempo #Musica #OlhoDoTempo #GramameDoVale #CulturaDoVale
"The Brazilian 8 Track Museum" - Coleção Alceu Massini.
Very rare cartridge, charming soundtrack of the novel "Gabriela", based on Jorge Amado.
.
Vou me perder
No azul verde do mar
Junto da manhã
Em busca da vida
Vou remover
Lendas, tormentas, paixão
Livre a navegar
Em busca da vida
Que me importa
A brisa fria
O brilho dos faróis
Que me importa
O fundo, a calmaria e o temporal
Eu sou o rei
Eu sou o rei
Eu sou o rei
do mar
Da minha cidade natal
(Rei do Mar - Djavan)
Fotos de arquivo do cantor e compositor Djavan.
Crédito: Wilton Montenegro
Saiba mais em www.djavan.com.br
Estamos ainda arrepiados e emocionados com a noite linda que foi a última sexta (02). É com toda essa emoção, com todo esse amor emanado de uma vivência tão bela que foi essa II Mostra Musical do Olho do Tempo, que gostaríamos de agradecer a todos as nossas parceiras e parceiros, amigas e amigos, madrinhas e padrinhos, que iniciaram junto com a gente, há mais ou menos 2 meses atrás, essa linda história de encantamentos e sonhos. É lindo lembra dos primeiros acordes, das primeiras melodias, das primeiras rimas exaladas da afetividade da nossa meninada, e que logo depois foram abraçadas e embaladas em uma linda canção trazida por cada madrinha e padrinho, e são eles; : Clara Bione, Nathalia Bellar, Regina Limeira, Polyana Resende, Grupo Tanto Canto (Danielly Dantas, Mariana Duarte, Jinarla Pereira), Evla Bertoldo, Tony Leon, Toni Silva, Dj Guirraíz, Helton Souza, Renato Nogueira, Adeildo Vieira, André Morais, Bruno Miranda, Chico Limeira, Yuri Carvalho, Henrique Ornellas, Rudá Barreto, Uaná Barreto e Lue Maia. Gratidão a todas e todos!!! Muita luz no para nossos caminhos, sempre!!!
A II Mostra Musical Olho do Tempo teve a direção musical de Adeildo Vieira.
*Produção:
Déa Limeira,
Mestra Doci,
Penhinha Teixeira
e Thiago Nozi
*Figurino:
Daniele Ramalho
*Cenografia de Palco:
Ivanildo Santana
Álvaro Neves
*Assistentes de Produção:
Flávia Araújo
Célia Conceição
Djavan Antério
Burgo Hipólito
Thaís Amaral
Elizabete Moreira
Maria Bernadete
Josinalva Ferreira
Maria Gorete
Gerson Abrantes
Natalia Freire
Pedro Eri
Marcílio Alcântara
*Coordenação Pedagógica:
Fabíola Barrocas
*Assessoria de Imprensa:
Jerlan Alves
*Design e Fotografia:
Thiago Nozi
*Produção Executiva:
Raquel Carvalho
*Apresentadores Brincantes:
Ivanilson Gomes
Simone Vitória
*Banda Base:
Rudá Barreto,
Uaná Barreto,
Anderson França,
e Lue Maia.
*Percussão:
Marcílio Alcântara,
Bruno Willian,
Lucas Silva,
Emilly Letícia
e Luan Victor
*Captação de Áudio:
Peixeboi Estúdio
*Técnica de Luz:
Gontran Gonçalves
*Técnica de Som:
Henrique Castro
*Captação de Vídeo:
Thiago Nozi
Gerson Abrantes
e Thercles Silva
Transmissão:
Jerlan Alves
#MostraMusicalOlhodoTempo #Musica #OlhoDoTempo #GramameDoVale #CulturaDoVale
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
:: 21/04 - SESC JUAZEIRO - (CE)
:: 22/04 - SESC CRATO - (CE)
:: 24/04 - FORTALEZA - Theatro José de Alencar
:: 25/04 - BELEM - (PA) - Café com Arte
:: O Jardim das Horas faz turnê pelo Projeto Pixinguinha no Ceará
O trio cearense faz três shows pelo Estado antes do lançamento do 1° álbum, promovido pelo Projeto Pixinguinha – que revelou gente como Djavan e Zizi Possi, dos anos 70 para cá. A turnê termina dia 24, c/show no Theatro José de Alencar, em Fortaleza.
O Jardim das Horas volta aos palcos cearenses em turnê regional de pré-lançamento do 1° álbum oficial, O Quarto das Cinzas. De 21 a 24 de abril, o trio estará no Crato (21), Juazeiro do Norte (22) e Fortaleza (24), apresentando o espetáculo contemplado pelo Projeto Pixinguinha, da Funarte (Fundação Nacional de Artes) - circuito tradicional da MPB que premiou os cearenses radicados em São Paulo.
Formado por Laya Lopes (voz), Carlos Gadelha (guitarra e programações eletrônicas) e Raphael Haluli (baixo), O Jardim das Horas tem razão de celebrar este momento em sua terra de origem: o público da banda de fato cresce no Ceará. É a segunda turnê pelo Estado e, na capital, o grupo ajudou a reunir mais de 300 pessoas na estréia da primeira temporada do Quintessência, em dezembro de 2008.
O crescimento acontece em um momento de mudanças para a banda. O nome anterior, O Quarto das Cinzas, agora batiza o álbum que está porvir. E a banda assume o conceito de liberdade e “música livre” expresso em todas as frentes artísticas do seu trabalho, seja na sonoridade e/ou através do forte apelo imagético.
Mais sobre O Jardim das Horas – As influências são diversas e o resultado é uma música livre, moderna, descontraída, com elementos eletrônicos e um sotaque brasileiro. O Jardim das Horas se destacou no cenário de bandas independentes, chegando a se apresentar no Programa do Jô, na Rede Globo, além de ser convidado p/tocar no festival South by Southwest, no Texas – EUA. O trio se mudou para São Paulo em 2007 e lançou um EP intitulado A Chave – uma produção independente com cinco faixas.
Serviço
Turnê d`O Jardim das Horas (Projeto Pixinguinha) – Shows na terça, 21, no Sesc Crato (Rua André Cartaxo, 443, São Miguel – Crato). C/Horário e Ingresso a Confirmar. Info.: (88) 3586.9150; na quarta, 22, no Sesc Juazeiro (Rua da Matriz, 227, Centro – Juazeiro do Norte). C/Horário e Ingresso a Confirmar. Info.: (88) 3512.2532; e na sexta, 24, às 20h no Theatro José de Alencar (Praça José de Alencar, s/n, Centro – Fortaleza). Entrada 2kg de alimentos. Info.: (85) 3101.2566.
Contato da banda: ojardimdashoras@gmail.com
escute: www.myspace.com/ojardimdashoras
www.tramavirtual.com.br/o_jardim_das_horas
veja
: br.youtube.com/watch?v=kLGIu0Co20I&feature=related
www.fotolog.com/ojardimdashoras
Mais informações para Imprensa: Felipe Gurgel – (85) 8690.2466 – fgurgel@gmail.com
Azul
Gal Costa
Composição: Djavan
Eu não sei se vem de Deus
Do céu ficar azul
Ou virá dos olhos teus
Essa cor que azuleja o dia
Se acaso anoitecer
Do céu perder o azul
Entre e o mar e o entardecer
Água marinha vá na maresia
Buscar ali
Um cheiro de azul
Essa cor não sai de mim
Bate e finca pé
A sangue de rei
Até o sol nascer amarelinho
Queimando mansinho
Cedinho, cedinho, cedinho
Corre e vai dizer pro meu benzinho
Não dizer assim
O amor é azulzinho
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro: um anjo em Alagoas.
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)