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La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.

La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.

 

Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.

 

Alberto Linari, tastiere

Andrea Morelli, chitarra

Alessandro De Crescenzo, chitarra

Pier Mingotti, basso

Ivano Zanotti, batteria

Aida Cooper, vocalist

Djavan e Geraldo Azevedo

Foto por Márcia Moreira

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La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.

La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.

 

Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.

 

Alberto Linari, tastiere

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Pier Mingotti, basso

Ivano Zanotti, batteria

Aida Cooper, vocalist

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La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.

La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.

 

Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.

 

Alberto Linari, tastiere

Andrea Morelli, chitarra

Alessandro De Crescenzo, chitarra

Pier Mingotti, basso

Ivano Zanotti, batteria

Aida Cooper, vocalist

Lilás-Djavan

 

Amanhã

Outro dia

Lua sai

Ventania abraça

Uma nuvem que passa no ar

Beija

Brinca

E deixa passar

E no ar

De outro dia

Meu olhar

 

Surgia nas pontas

De estrelas perdidas no mar

Pra chover de emoção

Trovejar...

Raio se libertou

Clareou

Muito mais

Se encantou

Pela cor lilás

Prata na luz do amor

Céu azul

Eu quero ver

O pôr do sol

Lindo como ele só

E gente pra ver

E viajar

No seu mar

De raio.

Djavan e Geraldo Azevedo

Foto por Márcia Moreira

MACEIÓ - O Caribe Brasileiro

Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.

 

Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.

 

Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)

 

Tirei essa foto quando entrei no Flickr.

Nunca imaginaria a dimensão do meu gesto.

 

É um milagre

Tudo que Deus criou pensando em você

Fez a Via Láctea fez os dinossauros

Sem pensar em nada fez a minha vida

E te deu

Sem contar os dias que me faz morrer

Sem saber de ti jogado à solidão

Mas se quer saber se eu quero outra vida

Não, não...

 

Djavan, Eu te devoro.

Circo Voador | 11 de junho de 2014 | foto: Marcos Hermes

São Paulo-SP - 25/06/2016 - Showdown Muay Thai Pró, organizado pela FEPLAM no Clube Esportivo da Mooca. A luta mais esperada da noite foi entre Ricardo Pacheco (Omnoi) e Gui Carvalho (Revolution Team) nos 75Kg. Gui aceitou lutar contra Pacheco um dia antes do evento, a luta que originalmente deveria ser entre Djavan (SP/UP) e Ricardo Pacheco nos 65Kg, foi cancelada após desistência de Djavan, que alegou problemas médicos para bater o peso. Combate duríssimo, vencido por Pacheco com uma joelhada de encontro que nocauteou Gui no terceiro round. Foto: Mario Palhares/Foto Pelea

Longe de ti tudo parou, ninguém sabe o que eu sofri. Amar é um deserto, e seus temores, Vida que vai na sela dessas dores, não sabe voltar...'

Fotografia: Lucas Hallel

Produção: T4F

Local: Belo Horizonte

Julho 2013

www.lucashallel.com

Fotos de arquivo do cantor e compositor Djavan.

Saiba mais em www.djavan.com.br

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La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.

La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.

 

Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.

 

Alberto Linari, tastiere

Andrea Morelli, chitarra

Alessandro De Crescenzo, chitarra

Pier Mingotti, basso

Ivano Zanotti, batteria

Aida Cooper, vocalist

MACEIÓ - O Caribe Brasileiro: não, não há tubarões em Maceió, eles preferem os surfistas de Recife.

Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.

 

Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.

 

Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)

 

Djavan e Geraldo Azevedo

Foto por Márcia Moreira

A tarde do sábado (17), no bar Galo Véio foi agitada pelo trio de samba Crioulo Cantá. Formado por Marquinhos Santos, Péricles Menezes e Alex Santos, o grupo cantou clássicos do samba e da MPB, passeando por Raça Negra e Djavan. A apresentação começou às 16h e foi a primeira da banda com essa formação. Marquinhos e Péricles já tocam juntos há um ano.

 

Foto: Lucas Cabral

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La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.

La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.

 

Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.

 

Alberto Linari, tastiere

Andrea Morelli, chitarra

Alessandro De Crescenzo, chitarra

Pier Mingotti, basso

Ivano Zanotti, batteria

Aida Cooper, vocalist

Fotos de arquivo do cantor e compositor Djavan.

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São Paulo-SP - 25/06/2016 - Showdown Muay Thai Pró, organizado pela FEPLAM no Clube Esportivo da Mooca. A luta mais esperada da noite foi entre Ricardo Pacheco (Omnoi) e Gui Carvalho (Revolution Team) nos 75Kg. Gui aceitou lutar contra Pacheco um dia antes do evento, a luta que originalmente deveria ser entre Djavan (SP/UP) e Ricardo Pacheco nos 65Kg, foi cancelada após desistência de Djavan, que alegou problemas médicos para bater o peso. Combate duríssimo, vencido por Pacheco com uma joelhada de encontro que nocauteou Gui no terceiro round. Foto: Mario Palhares/Foto Pelea

Cartaz de show do Djavan no Japão

 

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Recebi o Direto da Mary (bruxinha das Mandalas) e da Juliana (Candy Store)

 

Escolha sua imagem e divirta-se!!

 

Música: Djavan, Seu Jorge, Ana Carolina, músicas religiosas, Roberto Carlos, Instrumentais, e muitas mais...

 

Cheiros:O cheiro da natureza! O cheirinho gostoso de terra molhada, incenso cheiroso para perfumar a casa, bolo assando com canela, talco de bebê, uma boa colônia...

Cores: vermelho, verde, laranja, amarelo

Viajar: Amo viajar! Adoro Caxambu, São Lourenço, Poços de Caldas,Gramado, Canela, Ouro Preto, São João Del Rei, Tiradentes, e mais um monte. Viajar é meu sonho de consumo.

 

Meu Direto vai para:

Feltronia Bia - www.flickr.com/photos/artesdabia/

Menina Flor Ateliê- Carolina -http://www.flickr.com/photos/ateliemeninaflor/

Rô – Sem Limite -http://www.flickr.com/photos/

   

Circo Voador | 11 de junho de 2014 | foto: Marcos Hermes

"The Brazilian 8 Track Museum" - Coleção Alceu Massini.

 

Very rare cartridge, charming soundtrack of the novel "Gabriela", based on Jorge Amado.

Sônia Braga on cover.

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Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.

 

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Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.

 

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Andrea Morelli, chitarra

Alessandro De Crescenzo, chitarra

Pier Mingotti, basso

Ivano Zanotti, batteria

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La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.

 

Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.

 

Alberto Linari, tastiere

Andrea Morelli, chitarra

Alessandro De Crescenzo, chitarra

Pier Mingotti, basso

Ivano Zanotti, batteria

Aida Cooper, vocalist

Circo Voador | 11 de junho de 2014 | foto: Marcos Hermes

Estamos ainda arrepiados e emocionados com a noite linda que foi a última sexta (02). É com toda essa emoção, com todo esse amor emanado de uma vivência tão bela que foi essa II Mostra Musical do Olho do Tempo, que gostaríamos de agradecer a todos as nossas parceiras e parceiros, amigas e amigos, madrinhas e padrinhos, que iniciaram junto com a gente, há mais ou menos 2 meses atrás, essa linda história de encantamentos e sonhos. É lindo lembra dos primeiros acordes, das primeiras melodias, das primeiras rimas exaladas da afetividade da nossa meninada, e que logo depois foram abraçadas e embaladas em uma linda canção trazida por cada madrinha e padrinho, e são eles; : Clara Bione, Nathalia Bellar, Regina Limeira, Polyana Resende, Grupo Tanto Canto (Danielly Dantas, Mariana Duarte, Jinarla Pereira), Evla Bertoldo, Tony Leon, Toni Silva, Dj Guirraíz, Helton Souza, Renato Nogueira, Adeildo Vieira, André Morais, Bruno Miranda, Chico Limeira, Yuri Carvalho, Henrique Ornellas, Rudá Barreto, Uaná Barreto e Lue Maia. Gratidão a todas e todos!!! Muita luz no para nossos caminhos, sempre!!!

 

A II Mostra Musical Olho do Tempo teve a direção musical de Adeildo Vieira.

 

*Produção:

Déa Limeira,

Mestra Doci,

Penhinha Teixeira

e Thiago Nozi

 

*Figurino:

Daniele Ramalho

 

*Cenografia de Palco:

Ivanildo Santana

Álvaro Neves

 

*Assistentes de Produção:

Flávia Araújo

Célia Conceição

Djavan Antério

Burgo Hipólito

Thaís Amaral

Elizabete Moreira

Maria Bernadete

Josinalva Ferreira

Maria Gorete

Gerson Abrantes

Natalia Freire

Pedro Eri

Marcílio Alcântara

 

*Coordenação Pedagógica:

Fabíola Barrocas

 

*Assessoria de Imprensa:

Jerlan Alves

 

*Design e Fotografia:

Thiago Nozi

 

*Produção Executiva:

Raquel Carvalho

 

*Apresentadores Brincantes:

Ivanilson Gomes

Simone Vitória

 

*Banda Base:

Rudá Barreto,

Uaná Barreto,

Anderson França,

e Lue Maia.

 

*Percussão:

Marcílio Alcântara,

Bruno Willian,

Lucas Silva,

Emilly Letícia

e Luan Victor

 

*Captação de Áudio:

Peixeboi Estúdio

 

*Técnica de Luz:

Gontran Gonçalves

 

*Técnica de Som:

Henrique Castro

 

*Captação de Vídeo:

Thiago Nozi

Gerson Abrantes

e Thercles Silva

 

Transmissão:

Jerlan Alves

 

#MostraMusicalOlhodoTempo #Musica #OlhoDoTempo #GramameDoVale #CulturaDoVale

Encontro de Herbert e Djavan nas páginas da Domingo do extinto Jornal do Brasil em 94 (2)

Circo Voador | 11 de junho de 2014 | foto: Marcos Hermes

"The Brazilian 8 Track Museum" - Coleção Alceu Massini.

 

Very rare cartridge, charming soundtrack of the novel "Gabriela", based on Jorge Amado.

Crédito: Livio Campos Jr.

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