View allAll Photos Tagged Djavan,
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
27/11 FEMMINILE SINGOLARE h. 21.30 Ingresso € 10,00 [jazz, bossa, sicilia]
Teatro Arciliuto, Sala Anfiteatro, Piazza di Montevecchio 5 (Piazza Navona), Roma
Info: 06 6879419 info@arciliuto.it
con Eleonora Bordonaro e Luca Nostro Unser Trio
E’ un concerto dedicato alle voci femminili del sud del mondo da Mercedes Sosa a Cesaria Evora, da Rosa Balistreri a Virginia Rodrigues. Il repertorio comprende brani di bossa nova e canzoni tradizionali siciliane, composizioni di Pixinguinha e Djavan. Attraverso un viaggio musicale intenso e divertente, si ripercorrono suoni e temi che hanno accomunato le donne di paesi lontani nelle loro lotte di emancipazione, nella gioia di vivere, nel coraggio e nella delicatezza nel raccontare l’amore. Le radici mediterranee della vocalist siciliana regalano un’impronta personale e distinguibile a questa formazione che, spaziando dai ritmi del jazz e del blues alle atmosfere della bossa nova, svela un’impeccabile tecnica musicale e un’intensa espressività della voce. Eleonora Bordonaro voce - Luca Nostro chitarra - Gabriele Pesaresi contrabbasso - Davide Pentassuglia batteria
Eleonora Bordonaro nata a Paternò, in provincia di Catania, partendo dal repertorio blues e soul ha approfondito lo studio della musica jazz, bossa nova e folk collaborando nel corso degli anni con alcune delle formazioni più interessanti del panorama italiano quali ad esempio la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco e l’OPI Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna. Dal 2008 è cantante solista dell’OPI, insieme alla quale si è esibita con Francesco De Gregori, Ron, Peppe Servillo, Maria Pia De Vito e Lucilla Galeazzi.
Collabora inoltre con il compositore Pasquale Catalano per il quale ha dato la voce alle colonne sonore di film quali Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, Romanzo criminale di Stefano Sollima, La doppia ora di Giuseppe Capotondi, La Siciliana ribelle di Marco Amenta.
Si è esibita in molti teatri e festival italiani tra i quali Umbria Jazz 2010, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Franco Parenti di Milano, il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il Festival dei Due Laghi, il Messapia Jazz Festival. Recentemente alcuni suoi concerti sono stati trasmessi in diretta radiofonica a Rai Radio3 (Radio3 Suite) e Radio Popolare di Milano.
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
27/11 FEMMINILE SINGOLARE h. 21.30 Ingresso € 10,00 [jazz, bossa, sicilia]
Teatro Arciliuto, Sala Anfiteatro, Piazza di Montevecchio 5 (Piazza Navona), Roma
Info: 06 6879419 info@arciliuto.it
con Eleonora Bordonaro e Luca Nostro Unser Trio
E’ un concerto dedicato alle voci femminili del sud del mondo da Mercedes Sosa a Cesaria Evora, da Rosa Balistreri a Virginia Rodrigues. Il repertorio comprende brani di bossa nova e canzoni tradizionali siciliane, composizioni di Pixinguinha e Djavan. Attraverso un viaggio musicale intenso e divertente, si ripercorrono suoni e temi che hanno accomunato le donne di paesi lontani nelle loro lotte di emancipazione, nella gioia di vivere, nel coraggio e nella delicatezza nel raccontare l’amore. Le radici mediterranee della vocalist siciliana regalano un’impronta personale e distinguibile a questa formazione che, spaziando dai ritmi del jazz e del blues alle atmosfere della bossa nova, svela un’impeccabile tecnica musicale e un’intensa espressività della voce. Eleonora Bordonaro voce - Luca Nostro chitarra - Gabriele Pesaresi contrabbasso - Davide Pentassuglia batteria
Eleonora Bordonaro nata a Paternò, in provincia di Catania, partendo dal repertorio blues e soul ha approfondito lo studio della musica jazz, bossa nova e folk collaborando nel corso degli anni con alcune delle formazioni più interessanti del panorama italiano quali ad esempio la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco e l’OPI Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna. Dal 2008 è cantante solista dell’OPI, insieme alla quale si è esibita con Francesco De Gregori, Ron, Peppe Servillo, Maria Pia De Vito e Lucilla Galeazzi.
Collabora inoltre con il compositore Pasquale Catalano per il quale ha dato la voce alle colonne sonore di film quali Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, Romanzo criminale di Stefano Sollima, La doppia ora di Giuseppe Capotondi, La Siciliana ribelle di Marco Amenta.
Si è esibita in molti teatri e festival italiani tra i quali Umbria Jazz 2010, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Franco Parenti di Milano, il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il Festival dei Due Laghi, il Messapia Jazz Festival. Recentemente alcuni suoi concerti sono stati trasmessi in diretta radiofonica a Rai Radio3 (Radio3 Suite) e Radio Popolare di Milano.
Usei:
- 01 camada da base fortalecedora 4 em 1, da Fortilon
- 02 camadas do teal Te Devoro, da Ellen Gold
Genteeeeeeeeeeeee, pára tudo com esse esmalte!!! É da coleção nova da Ellen Gold. Mas não me perguntem detalhes, pq eles são péssimos pra divulgação de informações. Mas eu nem reclamo, pq ôôôô esmalte bom!!! Dessa tal coleção misteriosa eu comprei 2 vidrinhos, e os 2 tem nomes de músicas do Djavan. Amoooo!!!
A pigmentação dele é incrível! 1 camada tá perfeito! Passei 2 pq sou a louca que tem TOC das 2 camadas. Mas não precisava. Mesmo! Ele secou rápido e esse brilho é todinho dele! Deve ter caído um barril de Seche Vite qdo estavam fabricando esse bonito.
Como se não bastassem todas essas qualidades, ainda tem um detalhe. 12 mls de puro glamour por R$ 1,19! Acreditam????? E as empresas top ainda tem a coragem de extorquir a gente, vendendo água suja a preço de champagne francês. Eu parei de ser boba, viu? E mtas meninas pararam tb.
AMEI o Te Devoro!!! Hiper recomendado!!!
Brazilian composer Carlinhos Brown performs in the "le kiosque a musique" at La Villette Parc July 14, 2005 in Paris, France early evening.
Hundreds of people singed and danced with Brown and 15 musicians.
Many brazilian performances are taking place in France in 2005 as part of the "year of Brazil in France," in a effort to promote and discover the Brazilian culture.
Carlinhos Brown music is a mixture of Afro-Brazilian percussion, rock and soul music.
He worked with Gilberto Gil, Caetano Veloso, Marisa Monte, Djavan, and Jooo Bosco, to name a few.
In the '90s, Brown created the Timbalada, a drum band with more than 120 instrumentalists and singers. He promotes social-music projects directed to the poor youth of Salvador, Bahia in Brazil.
Brown gets international exposure when he composed five of the twelve tracks of "Brasileiro" that won a Grammy for best album in the "World Music" category in 1985.
Photo by Ellie Markovitch. More information at FranceBrazil.com
Produção: T4F Entretenimento
Fotos: Lucas Hallel
Chevrolet Hall - Belo Horizonte
Abril 2013
mais fotos nos link's:
www.flickr.com/photos/hallelucas/
www.flickr.com/photos/ticketsforfun/
www.flickr.com/photos/chevrolethallbh/
© Copyright 2013 - É proibida a cópia ou reprodução sem autorização prévia do fotografo e dos fotografados. Lei 9.610/98 direitos autorais. Copying or reproduction prohibited without prior permission of the photographer and the photographed.
Djavan
Solidão de manhã,
Poeira tomando assento
Rajada de vento,
Som de assombração, coração
Sangrando toda palavra sã
A paixão puro afã,
Místico clã de sereia
Castelo de areia,
Ira de tubarão, ilusão
O sol brilha por si
Açaí, guardiã
Zum de besouro um imã
Branca é a tez da manhã
Solidão de manhã,
Poeira tomando assento
Rajada de vento,
Som de assombração, coração
Sangrando toda palavra sã
A paixão puro afã,
Místico clã de sereia
Castelo de areia,
Ira de tubarão, ilusão
O sol brilha por si
Açaí, guardiã
Zum de besouro um imã
Branca é a tez da manhã
. All Rights Reserved © .
FESTIVAL DO RIO 2018 - 10 DE NOVEMBRO DE 2018 - CINE ODEON - FILME: O GRANDE CIRCO MÍSTICO - FOTO: ROGERIO RESENDE
Estamos ainda arrepiados e emocionados com a noite linda que foi a última sexta (02). É com toda essa emoção, com todo esse amor emanado de uma vivência tão bela que foi essa II Mostra Musical do Olho do Tempo, que gostaríamos de agradecer a todos as nossas parceiras e parceiros, amigas e amigos, madrinhas e padrinhos, que iniciaram junto com a gente, há mais ou menos 2 meses atrás, essa linda história de encantamentos e sonhos. É lindo lembra dos primeiros acordes, das primeiras melodias, das primeiras rimas exaladas da afetividade da nossa meninada, e que logo depois foram abraçadas e embaladas em uma linda canção trazida por cada madrinha e padrinho, e são eles; : Clara Bione, Nathalia Bellar, Regina Limeira, Polyana Resende, Grupo Tanto Canto (Danielly Dantas, Mariana Duarte, Jinarla Pereira), Evla Bertoldo, Tony Leon, Toni Silva, Dj Guirraíz, Helton Souza, Renato Nogueira, Adeildo Vieira, André Morais, Bruno Miranda, Chico Limeira, Yuri Carvalho, Henrique Ornellas, Rudá Barreto, Uaná Barreto e Lue Maia. Gratidão a todas e todos!!! Muita luz no para nossos caminhos, sempre!!!
A II Mostra Musical Olho do Tempo teve a direção musical de Adeildo Vieira.
*Produção:
Déa Limeira,
Mestra Doci,
Penhinha Teixeira
e Thiago Nozi
*Figurino:
Daniele Ramalho
*Cenografia de Palco:
Ivanildo Santana
Álvaro Neves
*Assistentes de Produção:
Flávia Araújo
Célia Conceição
Djavan Antério
Burgo Hipólito
Thaís Amaral
Elizabete Moreira
Maria Bernadete
Josinalva Ferreira
Maria Gorete
Gerson Abrantes
Natalia Freire
Pedro Eri
Marcílio Alcântara
*Coordenação Pedagógica:
Fabíola Barrocas
*Assessoria de Imprensa:
Jerlan Alves
*Design e Fotografia:
Thiago Nozi
*Produção Executiva:
Raquel Carvalho
*Apresentadores Brincantes:
Ivanilson Gomes
Simone Vitória
*Banda Base:
Rudá Barreto,
Uaná Barreto,
Anderson França,
e Lue Maia.
*Percussão:
Marcílio Alcântara,
Bruno Willian,
Lucas Silva,
Emilly Letícia
e Luan Victor
*Captação de Áudio:
Peixeboi Estúdio
*Técnica de Luz:
Gontran Gonçalves
*Técnica de Som:
Henrique Castro
*Captação de Vídeo:
Thiago Nozi
Gerson Abrantes
e Thercles Silva
Transmissão:
Jerlan Alves
#MostraMusicalOlhodoTempo #Musica #OlhoDoTempo #GramameDoVale #CulturaDoVale
Fui taggeada pela LICINHAA
Além das pessoas ao lado, quem quiser pode participar. Vamos lá?
1) Quais são suas 5 musicas favoritas no momento?
someone like you – Adele
gipsy – Shakira
just the way you are – Bruno Mars
fucking perfect – Pink
i’m yours – Jason Mraz
2) Qual musica no seu Itunes você mais ouve?
Não tenho itunes, mas ouço mais essa: Someone like you - Adele
3) Que musica está ouvindo agora?
Waiting for the end – Linkin Park
4) Qual foi o ultimo CD que você ganhou/comprou?
A walk to remember – trilha do filme “Um amor para recordar”
5) Qual foi o ultimo show que você foi?
Faz tanto tempo (muitos anos) q eu n tenho certeza, n consigo lembrar, então vou colocar o último show q eu assisti na TV – show da Shakira do Rock in Rio
6) Qual musica não sai da sua cabeça?
The lazy song – Bruno Mars
7) Que musica você escuta todo dia?
Cheers (drink to that) – Rihanna
8) Qual foi o 1º CD que você comprou?
Erasure – pop first 20 hits
9) Qual foi a ultima musica que você baixou?
Rain on your parade – Duffy
10) Quais são suas bandas favoritas no momento?
U2, Three Days Grace, Lifehouse
11) Quem é seu cantor(a) favorito?
Não tenho preferido, gosto bastante de Elton John, Adam Lambert, Avril Lavigne, Pink
12) Quais generos musicais são seus favoritos?
Pop, rock, jazz – gosto da maioria dos gêneros
13) Na lista das musicas que você mais ouve, qual é a 10ª?
Just a dream – Nelly
14) Melhor frase de uma das suas musicas favoritas
Na verdade é um pedaço da música q eu adoro:
“Tudo o que Deus criou pensando em você/Fez a via-láctea/Fez os dinossauros/Sem pensar em nada fez a minha vida e te deu/Sem contar os dias que me faz morrer sem saber de ti jogado à solidão/Mas se quer saber se eu quero outra vida/Não, não”. (Djavan/Eu te devoro)
15) Você ouve musica todos os dias?
Sim, não vivo sem música!
Estamos ainda arrepiados e emocionados com a noite linda que foi a última sexta (02). É com toda essa emoção, com todo esse amor emanado de uma vivência tão bela que foi essa II Mostra Musical do Olho do Tempo, que gostaríamos de agradecer a todos as nossas parceiras e parceiros, amigas e amigos, madrinhas e padrinhos, que iniciaram junto com a gente, há mais ou menos 2 meses atrás, essa linda história de encantamentos e sonhos. É lindo lembra dos primeiros acordes, das primeiras melodias, das primeiras rimas exaladas da afetividade da nossa meninada, e que logo depois foram abraçadas e embaladas em uma linda canção trazida por cada madrinha e padrinho, e são eles; : Clara Bione, Nathalia Bellar, Regina Limeira, Polyana Resende, Grupo Tanto Canto (Danielly Dantas, Mariana Duarte, Jinarla Pereira), Evla Bertoldo, Tony Leon, Toni Silva, Dj Guirraíz, Helton Souza, Renato Nogueira, Adeildo Vieira, André Morais, Bruno Miranda, Chico Limeira, Yuri Carvalho, Henrique Ornellas, Rudá Barreto, Uaná Barreto e Lue Maia. Gratidão a todas e todos!!! Muita luz no para nossos caminhos, sempre!!!
A II Mostra Musical Olho do Tempo teve a direção musical de Adeildo Vieira.
*Produção:
Déa Limeira,
Mestra Doci,
Penhinha Teixeira
e Thiago Nozi
*Figurino:
Daniele Ramalho
*Cenografia de Palco:
Ivanildo Santana
Álvaro Neves
*Assistentes de Produção:
Flávia Araújo
Célia Conceição
Djavan Antério
Burgo Hipólito
Thaís Amaral
Elizabete Moreira
Maria Bernadete
Josinalva Ferreira
Maria Gorete
Gerson Abrantes
Natalia Freire
Pedro Eri
Marcílio Alcântara
*Coordenação Pedagógica:
Fabíola Barrocas
*Assessoria de Imprensa:
Jerlan Alves
*Design e Fotografia:
Thiago Nozi
*Produção Executiva:
Raquel Carvalho
*Apresentadores Brincantes:
Ivanilson Gomes
Simone Vitória
*Banda Base:
Rudá Barreto,
Uaná Barreto,
Anderson França,
e Lue Maia.
*Percussão:
Marcílio Alcântara,
Bruno Willian,
Lucas Silva,
Emilly Letícia
e Luan Victor
*Captação de Áudio:
Peixeboi Estúdio
*Técnica de Luz:
Gontran Gonçalves
*Técnica de Som:
Henrique Castro
*Captação de Vídeo:
Thiago Nozi
Gerson Abrantes
e Thercles Silva
Transmissão:
Jerlan Alves
#MostraMusicalOlhodoTempo #Musica #OlhoDoTempo #GramameDoVale #CulturaDoVale
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
2014/12/12
Cape Town
Djavan Arrigone,the male model accused of urinating on a coloured man from the balcony of the Tiger Tiger club in Claremont leaves the Wynberg Magistrates Court during a tea break.
Photo:Wesley Fester
le nuage noir est passé
040x090m
mixed media on canvas
maï-dec/08
"maintenant c'est autant d'amour qui m'enlasse comme avant..
l'amour est divin et moi, je t'aime!"
eu estava em um momento de nuvem negra..
com alguém que traía e mentia..
maior que a traição de mentir..
não deve ser pior que já ter duas ao mesmo tempo
ou até mesmo 4 ou 5..
a gente não sabe "jamais", né?! :)*
mas, a minha nuvem negra passou
e descobri que não somos mais crianças
para continuar mentindo
depois dos 21 anos
nós já podemos nos aceitar e ser sérios, honestos e respeitosos com o próximo!
esse negócio de machucar, ferir, mentir, já saiu de moda a muito tempo!
O MEU FUTURO JÁ TÁ ATRASADO! ;)* ha!
AMOR DE VERDADE É DIVINO!
++ LOWAH POWAH 4 EVER++
!!SO FUK FAKE PEOPLE!!
"Passa nuvem negra
Larga o dia
E vê se leva o mal
Que me arrasou
Pra que não faça sofrer mais ninguém
Esse amor que é raro
E é preciso
Pra nos levantar
Me derrubou
não sabe parar de crescer
e doer"
nuvem negra - djavan
Erykah Badu ♡ Other Side Of The Game
..♥!
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
"Corre e vá dizer
Pro meu benzinho
Um dizer assim
O amor é azulzinho.."
Azul - Djavan♪♫
Look coming soon on unvieuxbubblegum.blogspot.com
2014/12/12
Cape Town
Djavan Arrigone,the male model accused of urinating on a coloured man from the balcony of the Tiger Tiger club in Claremont leaves the Wynberg Magistrates Court during a tea break.
Photo:Wesley Fester
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro: não, não há tubarões em Maceió, eles preferem os surfistas de Recife.
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
Produção: T4F Entretenimento
Fotos: Lucas Hallel
Chevrolet Hall - Belo Horizonte
Abril 2013
mais fotos nos link's:
www.flickr.com/photos/hallelucas/
www.flickr.com/photos/ticketsforfun/
www.flickr.com/photos/chevrolethallbh/
© Copyright 2013 - É proibida a cópia ou reprodução sem autorização prévia do fotografo e dos fotografados. Lei 9.610/98 direitos autorais. Copying or reproduction prohibited without prior permission of the photographer and the photographed.
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
Até o sol nascer amarelinho
Queimando mansinho
Cedinho, cedinho, cedinho,
Corre e vá dizer pro meu benzinho
Um dizer assim:
O amor é azulzinho.
Djavan.
Até o sol o nacer amareliño
Queimando mansiño
Cediño, cediño, cediño,
Corre e va dicirlle o meu cariño
É dille así:
O amor é azuliniño.
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro: um anjo em Alagoas...
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist
MACEIÓ - O Caribe Brasileiro: um anjo em Alagoas...
Quando se fala em Maceió... surgem as imagens: lindas praias, coqueirais, boa comida e gente amiga. Maceió é tudo isso e muito mais! Alagoas é terra de Marechal Deodoro da Fonseca, Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Rosalvo Ribeiro, Teotônio Vilela, Lêdo Ivo, Théo Brandão, Djavan... O litoral é um dos mais belos do país, conhecido como “O Caribe Brasileiro”, rico em belezas naturais, com áreas de mangue e lagoas, como sugere o nome do estado, e uma população de quase 1 milhão e 500 mil habitantes. O Santo Padroeiro da cidade, é Nossa Senhora dos Prazeres, festejada em 27 de Agosto.
Alagoas, é o segundo menor estado da Federação, tem sua história marcada pela resistência escrava por volta de 1590 (o Quilombo dos Palmares, comunidade fundada na serra da Barriga - em União dos Palmares, que se transforma em abrigo para escravos fugidos dos canaviais), pelo Cangaço, nas décadas de 20 e 30, liderado por Lampião (Virgulino Ferreira da Silva, ex coronel da guarda nacional), e também pelo coronelismo, exercido pelas oligarquias locais por décadas e décadas.
Por volta do ano 1000, os índios tapuias que habitavam a região da atual cidade de Maceió, foram expulsos para o interior do continente por povos tupis, procedentes da Amazônia. No século XVI, piratas estrangeiros desembarcam na costa para pilhar pau-brasil. No século seguinte, os holandeses invadem e dominam a região, mas são expulsos pelos portugueses menos de duas décadas depois. Para manterem o controle do território, os colonizadores portugueses dizimaram tribos indígenas, como a dos caetés. Durante quase todo o período colonial, a região de Alagoas esteve integrada à Capitania de Pernambuco. Em 1822, Alagoas torna-se província. Em 1839, a capital é transferida de Vila das Alagoas para Maceió. A antiga capital recebe, depois, o nome de Marechal Deodoro, em homenagem a um dos seus filhos mais ilustres, proclamador da República e seu primeiro presidente. (Fontes: Almanaque Abril/wikipédia)
© sergione infuso - all rights reserved
follow me on www.sergione.info
You may not modify, publish or use any files on
this page without written permission and consent.
-----------------------------
La leonessa del rock ruggisce ancora, al Festival Carroponte.
La leonessa del rock è ancora in splendida forma e non ha affatto voglia di smettere di ruggire. Loredana Berté, dopo aver infiammato il Teatro Nazionale, ritorna a Milano tra i primi ospiti del Festival Carroponte. L'occasione è una splendida festa, quella per i quarant'anni di carriera di Bandaberté, festeggiamenti che non finiscono mai. Tra grandi successi e nuove pietre preziose, come il brano scritto per lei da Edoardo Bennato, Ma quale musica leggera, Loredana ha ancora grinta da vendere e da insegnare.
Quest’anno straordinaria apertura della stagione estiva del Carroponte con la grandissima Loredana Berté, che festeggerà proprio qui l’ultima data del suo “Bandabertè 1974-2014 Tour”. Loredana Berté, una donna prima di tutto libera e femminista, una donna che ha stravolto tutti gli schemi, ribaltandoli e rimanendo sempre fuori da cliché tradizionali. Perché Loredana è sempre stata anticonformista, ribelle, indipendente, trasgressiva e trasversale, sempre impegnata e impavida. Loredana è punk, è rock, è energia graffiante. Quarant’anni controcorrente, quarant’anni di sangue, sudore e passioni racchiusi in una performance di oltre due ore e mezza con un repertorio straordinario e l’accompagnamento della sua esplosiva BandaBerté che si esibirà sul palco del Carroponte in un concerto che si preannuncia memorabile. Nello spettacolo, che segna un ritorno trionfale, Loredana Berté riproporrà i suoi grandi successi, da "Non sono una signora" a "Dedicato", da "Sei bellissima” a "Il mare d'inverno" a "E la luna bussò", pietre miliari della storia della musica italiana, veri e propri gioielli della canzone d'autore, scritti per lei da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. E ancora: “Così ti scrivo”,“Una sera che piove”, “Io resto senza vento” e gli affettuosi omaggi alla sorella Mia Martini.
Alberto Linari, tastiere
Andrea Morelli, chitarra
Alessandro De Crescenzo, chitarra
Pier Mingotti, basso
Ivano Zanotti, batteria
Aida Cooper, vocalist