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Regards, Bram van Broekhoven

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Die letzten Sonnenstrahlen bringen noch einmal die Blütenpracht zumm leuchten!

 

The last rays of sunshine make the flowers glow once again!

Mi sa che l'orto di Eugenio ... ha del miracoloso !

Queste sono le clematidi che separano l'orto dal garage.

 

Il garage è molto alto ... le ho fotografate dall'alto "zummando"

Un saluto affettuoso a tutti gli amici da Liliana.

Zum Miirli / Passo del Muretto (2350 m a.s.l.)

als gestern die Sonne schien zwischen den Häusern

auf dem Weg zumm Arzt--

Questa e una prova di zummata durante lo scatto ......" non ci sono state fatte modifiche " non mi e sembrata così male ...... e lo voluta inserire ....

 

Vi Auguro un Buon Weekend a tutti :-))

...un bel tramonto dalla strada napoleonica, lo stesso che qualche foto fa avevo zummato

 

youtu.be/1RLwZS5_gZ0

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Stavo per postare un tramonto in Frame, circa alle quattro di questa mattina, ho sentito il bisogno di bere qualcosa di caldo, avevo passato del tempo a scrivere, pensavo di sdraiarmi un momento, il sabato è una libertà che mi prendo, torno a letto, non sempre, ma oggi non ho cose incombenti da fare.

Pensavo di bere un caffè, e poi tornare a letto, se non a dormire, a riposare, nella cucina, mi sono messo a preparare il caffè, e nel mentre aspettavo, ho aperto gli scuri per guardare fuori, così mi sono trovato faccia a faccia con la luna, la mia finestra della cucina guarda l’est.

Eccola lì, sta calando la luna. Ho guardato il borsone dove ho la fotocamera, è lì da ieri, sopra la tracolla col cavalletto, ma per me ora, che il caffè borbotta … Che sono stanco, mi attira di più una compatta dentro il tiretto in salotto, è una di quelle che Gab usava, e usavo anch’io quando ci si spostava in barca, per praticità.

Una compatta di quelle belle con un manuale buono, l’automatico delle macchine è impostato, anche bene, ma se in alcuni casi è accettabile, non in tutte le situazioni è fattibile.

Mi sono appoggiato alla ringhiera, è un ottimo modo per non spostare la macchina, anche di poco, son andato in live, ho controllato l’iso, ho zummato ai massimi livelli.

Ci ho provato, anche perché, un po’ sono stanco di sentire qualcuno affermare che ci voglia l’oro per possedere il mondo.

Ci vuole lo spirito adatto, l’amore per la fotografia, il vero motivo.

La foto non è perfetta, gli artefatti delle compatte nelle luci son da rivedere, FORZA Canon, fate qualcosa!

Ma la soddisfazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeee di far vedere la luna che cala..... In fase calante alcuni la ritengono non molto interessante.

Per me è sempre l'occhio del cielo, la regina delle maree, la padrona delle crescite delle foreste e delle coltivazioni.

L'umore dell'uomo, la fantasia ed il sogno.

 

Gio

 

x una questione di luce ho dovuto modificare la foto, nn è delle migliori, ma bella zummata vero? l'ho fatta stamani col mio nuovo sigma 50-500 mm, presa dalla terra murata (dai cannoni), zummata spettacolare

Saline di Trapani e Marsala...le tegole preservano il sale dalle intemperie...la barca "osserva".. attentamente...l'altra è solo una foto...zummata!!! Ma involontariamente ho creato un dubbio"amletico"...."!!! Il posto è magico e le percezioni sono sempre diverse...." L'uomo è misura di tutte le cose" Ciaoooo!!!

Ieri come alcuni di voi sapranno c'è stato un ritrovo di pazzi flickriani scatenati a Bologna

eravamo una ventina tutti armati e pronti a scattare,scattare..scattare

colgo l'occasione per salutare chi era presente e dedico il primo scatto della serie

all'amica Laura che con il suo cannone fa strage di street!

Di sicuro quando ha visto passare questo ignaro podista non ha pensato..."ma tho che bel fondoschiena" ma secondo il mio parere il titolo rispecchia quello che gli frullava in testa

in quel momento

 

View in large!

 

my Flickriver

 

Grazie per i commenti e buona luce a tutti

Thank you all for your comments

zummando a mano libera, nel mio caso, come sempre; infatti ho comprato un cavalletto, ma non l'ho ancora usato (comunicazione di servizio per Mario).

Qui sotto Paolo impegnato a riprendere lo stesso soggetto, vedere qui il suo scatto.

 

PS: non è una vera cavalletta, appartiene alla famiglia dei Tettigoniidi, quelli che gli inglesi chiamano bush crickets oppure long-horned grasshoppers, come tutte le sue parenti ha infatti lunghe antenne.

 

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Bumble Bee eating on the flower

nn dovete perdervi la faccia da fesso....."zummate"!

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CARTOLINA DA ORTIGIA

L'isola è stata da sempre il cuore della città, lo testimonia il fatto che sin dall'età del bronzo antico fosse abitata, e lo testimoniano anche resti di capanne circolari del XIV secolo a.C. riferibili alla cultura di Thapsos. Il successivo arrivo dei Greci spinse la popolazione a ritirarsi nell'entroterra Tucidide. Nel cuore di Ortigia si trova il Duomo, con facciata barocca, costruito inglobando il tempio di Athena greco. Da quest'ultimo proviene una lastra fittile della Gorgone che tiene in braccio Pegaso conservata nel locale Museo Archeologico assieme ad altri innumerevoli reperti. Secondo Cicerone molti tesori del tempio vennero trafugati dal famigerato governatore romano Verre.

Già in epoca greca, Ortigia ha rivestito un ruolo di centro politico e amministrativo che ha mantenuto anche nelle epoche successive. Nell'isolotto aretuseo infatti vi aveva sede il palazzo del tiranno, quello di Dionisio I prima e di Gerone II poi. Nel medioevo e sino ai primi dell'ottocento, è stata contenuta all'interno di poderose mura che l'avevano resa una piazza d'armi abbattute in epoca ottocentesca.

Dopo il progressivo abbandono del centro storico avvenuto tra gli anni settanta e ottanta del novecento ed il conseguente aumento di criminalità e degrado, l'isola è stata oggetto di una serie di progetti di riqualificazione urbana tra cui quello Urban che ha previsto l'apertura di numerose strutture ricettive nonché l'apertura del Museo del mare gestito dal consorzio Syrakosia ricavato all'interno della ex Chiesa dell' Aracoeli, in via Gaetano Zummo[3].

È stato inoltre costruito il "terzo" ponte di accesso all'isola, opera fondamentale soprattutto per ragioni di viabilità e sicurezza.

 

www.youtube.com/watch?v=RMINSD7MmT4

  

"... guardo la luna e mi chiedo, quando ci torneremo e chi ci andrà questa volta."

(Dal film "Apollo 13")

  

«Spazio, ultima frontiera: questi sono i viaggi della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.»

www.youtube.com/watch?v=4YPkisxWiq0&feature=related

  

Perdonatemi, ma cosa volete farci se mi piace sognare e viaggiare con la fantasia?

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Unica data italiana per il gruppo pop-punk canadese capitanato da Deryck Whibley. Assenti dall'Italia da cinque anni, venerdì 26 agosto i Sum 41 sono in concerto al CarroPonte di Milano, durante il loro ‘Don’t Call It a Sum-Back’ Tour, con tutta l'energia di questi quindici anni di rock al fulmicotone.

 

Il quartetto formato da Whibley (voce e chitarra), Dave Baksh (chitarra), Jason McCaslin (basso) e Frank Zummo (batteria) ha debuttato nel 2001 con il cd All Killer, No Filler che contiene classici del pop-punk come Fatlip e In Too Deep, che ha avuto più di 68 milioni di visualizzazioni su Youtube. L'ultimo disco Screaming Bloody Murder del 2011 li ha portati fino alla nomination ai Grammy Awards per la miglior performance hard-rock/metal. Il prossimo 7 ottobre i Sum 41 pubblicheranno l'atteso sesto album «13 Voices».

 

Come annunciato dalla stampa di settore, tra cui le webzine Kerrang!, Alt-Press e gli stessi Sum 41 sui loro canali social, il 2016 è l’anno in cui, molto probabilmente, uscirà il loro sesto album, segnando il ritorno di una delle pop-punk band più sopra le righe degli ultimi decenni. Screaming Bloody Murder, l’ultimo album dei Sum 41, risale al 2011, anno in cui vengono nominati ai Grammy Awards per Best Hard Rock/Metal Performance. Live energetici ad alto contenuto rock sono infatti una costante per la band canadese.

 

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Il quartetto formato da Whibley (voce e chitarra), Dave Baksh (chitarra), Jason McCaslin (basso) e Frank Zummo (batteria) ha debuttato nel 2001 con il cd All Killer, No Filler che contiene classici del pop-punk come Fatlip e In Too Deep, che ha avuto più di 68 milioni di visualizzazioni su Youtube. L'ultimo disco Screaming Bloody Murder del 2011 li ha portati fino alla nomination ai Grammy Awards per la miglior performance hard-rock/metal. Il prossimo 7 ottobre i Sum 41 pubblicheranno l'atteso sesto album «13 Voices».

 

Come annunciato dalla stampa di settore, tra cui le webzine Kerrang!, Alt-Press e gli stessi Sum 41 sui loro canali social, il 2016 è l’anno in cui, molto probabilmente, uscirà il loro sesto album, segnando il ritorno di una delle pop-punk band più sopra le righe degli ultimi decenni. Screaming Bloody Murder, l’ultimo album dei Sum 41, risale al 2011, anno in cui vengono nominati ai Grammy Awards per Best Hard Rock/Metal Performance. Live energetici ad alto contenuto rock sono infatti una costante per la band canadese.

 

  

Photofiltre / Picasa3

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Volevo scrivere zoomano, visto l'atteggiamento, poi però m'è venuto in mente che poteva essere letto zùmmano e... insomma non era romantico! ;)

 

View "Romamor a Cervara" as a slideshow

Gaetano Giulio Zumbo, o Zummo (Siracusa, 1656 – Parigi, 22 dicembre 1701), è stato un abate e ceroplasta siciliano, il più famoso del XVII secolo. I suoi soggetti riguardavano perlopiù gli aspetti legati alla morte, alla malattia e alla putrefazione dei corpi, ma non mancano attestazioni della sua attività di presepista. (Wikipedia)

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Foto da condividere nel gruppo vintage,

e un opuscolo che tengo di ricordo,

correva l'anno 1977 ,

televisione colori ITT

avevo entrambe le TV

la TV di sinistra aveva il telecomando a distanza !

se zummate si intravede che nella foto il telecomando e posizionato nella sede della TV

( TV di sinistra in basso a destra )

erano le prime televisori a colori,

tenevano la possibilita di memorizzare ben 99 canali !

peccato che le emittenti televisive erano solo 8 😅

 

Guardavamo in prima serata il telefilm i sopravvissuti,

anche il pianeta delle scimmie ,

il fauno di marmo ecc.

 

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Django Django at 9:30 Club, in Washington, DC on Saturday, 1-09-13.

 

Django Django Tour Setlist:

 

Introduction

Hail Bop

Storm

Firewater

Waveforms

Zumm Zumm

(instrumental, Vincent & Jimmy on keys)

(Unknown)

Hand of Man

Skies Over Cairo

Default

Life's a Beach

Wor

 

Encore:

Silver Rays

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Ecco il mio itinerario di viaggio in Sudamerica! In rosso quello del

2007-2008 e in giallo quello del 2006! Potete zummare per vedere più dettagli. Più guardo la cartina e più mi sembra che mi rimangono tantissimi spazi vuoti ancora da esplorare... c'è solo una cosa da fare: tornare!

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Ortigia (L'Ottiggia o u scogghiu in siracusano) è il toponimo dell'isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa rappresentandone la rispettiva circoscrizione, la nona ed ultima sul territorio cittadino.

Il suo nome deriverebbe dal greco antico ortyx che significa "quaglia".

L'isola è stata da sempre il cuore della città, lo testimonia il fatto che sin dall'età del bronzo antico fosse abitata, e lo testimoniano anche resti di capanne circolari del XIV secolo a.C. riferibili alla cultura di Thapsos. Il successivo arrivo dei Greci non dovette essere violento, poiché come parla Tucidide, sembra essere stata abbandonata dai residenti che si ritirarono nell'entroterra. Nel cuore di Ortigia si trova il Duomo, con facciata barocca, costruito inglobando il tempio di Athena greco. Da quest'ultimo proviene una lastra fittile della Gorgone che tiene in braccio Pegaso conservata nel locale Museo Archeologico assieme ad altri innumerevoli reperti. Secondo Cicerone molti tesori del tempio vennero trafugati dal famigerato governatore romano Verre.

Già in epoca greca, Ortigia ha rivestito un ruolo di centro politico e amministrativo che ha mantenuto anche nelle epoche successive. Nell'isolotto aretuseo infatti vi aveva sede il palazzo del tiranno, quello di Dionisio I prima e di Gerone II poi. Nel medioevo e sino ai primi dell'ottocento, è stata contenuta all'interno di poderose mura che l'avevano resa una piazza d'armi abbattute in epoca ottocentesca.

Dopo il progressivo abbandono del centro storico avvenuto tra gli anni settanta e ottanta del novecento ed il conseguente aumento di criminalità e degrado, l'isola è stata oggetto di una serie di progetti di riqualificazione urbana tra cui quello Urban che ha previsto l'apertura di numerose strutture ricettive nonché l'apertura del Museo del mare gestito dal consorzio Syrakosia ricavato all'interno della ex Chiesa dell'Aracoeli, in via Gaetano Zummo

Ortigia è divisa in piccoli quartieri storici:

Bottari (in siracusano 'Uttari)

Cannamela (in siracusano Cantunera ra Cannamela)

Castello (in siracusano Casteddu)

Duomo (in siracusano Domu)

Gancia (in siracusano Jancia)

Giudecca (in siracusano Jureca)

Graziella (in siracusano Razziedda)

Maestranza (in siracusano Masthranza)

Marina (in siracusano A Marina)

Mastrarua (in siracusano Masthrarrò)

Sperduta (in siracusano Spedduta)

Turba (in siracusano Tubba)

Umbertino

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Ortigia (L'Ottiggia o u scogghiu in siracusano) è il toponimo dell'isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa rappresentandone la rispettiva circoscrizione, la nona ed ultima sul territorio cittadino.

Il suo nome deriverebbe dal greco antico ortyx che significa "quaglia".

L'isola è stata da sempre il cuore della città, lo testimonia il fatto che sin dall'età del bronzo antico fosse abitata, e lo testimoniano anche resti di capanne circolari del XIV secolo a.C. riferibili alla cultura di Thapsos. Il successivo arrivo dei Greci non dovette essere violento, poiché come parla Tucidide, sembra essere stata abbandonata dai residenti che si ritirarono nell'entroterra. Nel cuore di Ortigia si trova il Duomo, con facciata barocca, costruito inglobando il tempio di Athena greco. Da quest'ultimo proviene una lastra fittile della Gorgone che tiene in braccio Pegaso conservata nel locale Museo Archeologico assieme ad altri innumerevoli reperti. Secondo Cicerone molti tesori del tempio vennero trafugati dal famigerato governatore romano Verre.

Già in epoca greca, Ortigia ha rivestito un ruolo di centro politico e amministrativo che ha mantenuto anche nelle epoche successive. Nell'isolotto aretuseo infatti vi aveva sede il palazzo del tiranno, quello di Dionisio I prima e di Gerone II poi. Nel medioevo e sino ai primi dell'ottocento, è stata contenuta all'interno di poderose mura che l'avevano resa una piazza d'armi abbattute in epoca ottocentesca.

Dopo il progressivo abbandono del centro storico avvenuto tra gli anni settanta e ottanta del novecento ed il conseguente aumento di criminalità e degrado, l'isola è stata oggetto di una serie di progetti di riqualificazione urbana tra cui quello Urban che ha previsto l'apertura di numerose strutture ricettive nonché l'apertura del Museo del mare gestito dal consorzio Syrakosia ricavato all'interno della ex Chiesa dell'Aracoeli, in via Gaetano Zummo

Ortigia è divisa in piccoli quartieri storici:

Bottari (in siracusano 'Uttari)

Cannamela (in siracusano Cantunera ra Cannamela)

Castello (in siracusano Casteddu)

Duomo (in siracusano Domu)

Gancia (in siracusano Jancia)

Giudecca (in siracusano Jureca)

Graziella (in siracusano Razziedda)

Maestranza (in siracusano Masthranza)

Marina (in siracusano A Marina)

Mastrarua (in siracusano Masthrarrò)

Sperduta (in siracusano Spedduta)

Turba (in siracusano Tubba)

Umbertino

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Ortigia (L'Ottiggia o u scogghiu in siracusano) è il toponimo dell'isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa rappresentandone la rispettiva circoscrizione, la nona ed ultima sul territorio cittadino.

Il suo nome deriverebbe dal greco antico ortyx che significa "quaglia".

L'isola è stata da sempre il cuore della città, lo testimonia il fatto che sin dall'età del bronzo antico fosse abitata, e lo testimoniano anche resti di capanne circolari del XIV secolo a.C. riferibili alla cultura di Thapsos. Il successivo arrivo dei Greci non dovette essere violento, poiché come parla Tucidide, sembra essere stata abbandonata dai residenti che si ritirarono nell'entroterra. Nel cuore di Ortigia si trova il Duomo, con facciata barocca, costruito inglobando il tempio di Athena greco. Da quest'ultimo proviene una lastra fittile della Gorgone che tiene in braccio Pegaso conservata nel locale Museo Archeologico assieme ad altri innumerevoli reperti. Secondo Cicerone molti tesori del tempio vennero trafugati dal famigerato governatore romano Verre.

Già in epoca greca, Ortigia ha rivestito un ruolo di centro politico e amministrativo che ha mantenuto anche nelle epoche successive. Nell'isolotto aretuseo infatti vi aveva sede il palazzo del tiranno, quello di Dionisio I prima e di Gerone II poi. Nel medioevo e sino ai primi dell'ottocento, è stata contenuta all'interno di poderose mura che l'avevano resa una piazza d'armi abbattute in epoca ottocentesca.

Dopo il progressivo abbandono del centro storico avvenuto tra gli anni settanta e ottanta del novecento ed il conseguente aumento di criminalità e degrado, l'isola è stata oggetto di una serie di progetti di riqualificazione urbana tra cui quello Urban che ha previsto l'apertura di numerose strutture ricettive nonché l'apertura del Museo del mare gestito dal consorzio Syrakosia ricavato all'interno della ex Chiesa dell'Aracoeli, in via Gaetano Zummo

Ortigia è divisa in piccoli quartieri storici:

Bottari (in siracusano 'Uttari)

Cannamela (in siracusano Cantunera ra Cannamela)

Castello (in siracusano Casteddu)

Duomo (in siracusano Domu)

Gancia (in siracusano Jancia)

Giudecca (in siracusano Jureca)

Graziella (in siracusano Razziedda)

Maestranza (in siracusano Masthranza)

Marina (in siracusano A Marina)

Mastrarua (in siracusano Masthrarrò)

Sperduta (in siracusano Spedduta)

Turba (in siracusano Tubba)

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