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From and Album (AL-246) which belonged to Mr. Saphr and shows scenes from Hawaii circa 1930.

  

Repository: San Diego Air and Space Museum Archive

From and Album (AL-246) which belonged to Mr. Saphr and shows scenes from Hawaii circa 1930.

  

Repository: San Diego Air and Space Museum Archive

Ibn, capo casta dei mercanti, racconta ad Ailin, creatrice di gioielli, di un prezioso diamante rubato durante un assalto a una delle sue carovane. La Quarta Luna, questo il nome della gemma, era appartenuta ad una Ubara di Turia all'epoca della guerra delle sete, ed era ora stato inghiottito dalle sabbie del deserto, scomparso a causa della più grave minaccia alla stabilità di Kasra: gli attacchi alle sue rotte commerciali.

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[11:48] Ibn calmo e tranquillo risponde alla taverniera "Tal Lady Veminium, Mi muovo come ci si muove nel deserto...sapete, quando una carovana si muove si può sentire solo il rumore delle campanelle legate alle zampe dei kaiila" il tono è basso e profondo

 

[11:50] Ailin curiosa tra le bancarelle, osserva le merci con fare distratto ormai certa di non trovare nulla che possa tornarle utile... Dopo poco perde interesse e si avvicina alla taverna, rimane immobile appoggiata ad una delle colonne mentre osserva all'interno, stringe gli occhi, riconosce la taverniera che ha più volte visto affaccendarsi dietro il bancone ed uno sconosciuto, rimane così cercando di origliare senza esser notata

 

[11:50] Veminium: Lo so benissimo Sir, ma qui vi trovate nella mia taverna..siete al sicuro da ogni male..tranne quello di esser preda di crampi alla pancia se uno mangia più del dovuto ah ah ah! " se la ride divertita poi torna seria "..dunque, posso offrirvi qualcosa?" chiede infine sorridendogli con gli occhi mentre una mano si appoggia al gomito del braccio opposto.

 

[11:52] Ibn annuisce pensando al profondo silenzio del deserto, ed il suono del vento che soffia sulla sabbia "Certo Lady, vorrei una coppa di acqua, ed altre quattro bote di acqua fresca da portare alla sede della nostra Casta, ovviamente le pago con la cassa della Casta dei Mercanti" sorride lievemente con gli occhi leggermente arrossati

 

[11:55] Veminium: Molto bene.." risponde verso Ibn e poi adocchiando verso una sgambettante schiava la richiama "Ehi tu kajira, vieni subito qui e prendi quattro bote di acqua fresca da la sotto "indica lo squarcio nel muro e porgendole un calice vuoto già pulito e lucidato le dice "E questa riempila, sempre con dell'acqua fresca..su su.." le ordina per poi rasserenarsi; almeno quello sforzo se lo era risparmiato questa volta.

 

[11:57] Ailin certa di non aver dato nell'occhio segue la conversazione dei due, sovrappensiero gioca con piccolo anello che indossa, lo rigira lentamente attorno alla falange dell'anulare mentre la testa si piega leggermente di lato, un lieve sorriso le solca il viso nell'udire che l'uomo dalla veste chiara è un mercante.. Potrebbe tornarle utile se solo avesse modo di avvicinarlo e se non temesse più di ogni altra cosa che le sue maniera rozze fossero un intralcio ai suoi affari

 

[11:58] Ibn prende la coppa che gli porta la kajira e comincia a sorseggiare, voltandosi verso la piazzetta antistante alla taverna vede la figura di una donna, immaginando che voglia entrare a rinfrescarsi la invita con un cenno del braccio, accompagnato dalle parole "Prego Lady straniera, entrate..." è sicuro che sia straniera, dopotutto non l'ha mai vista prima

 

[12:00] Ailin sobbalza e d'istinto di appiattisce contro la colonna cercando di nascondersi... subito dopo rendendosi conto di non aver altra scelta prende un lungo respiro e spunta nuovamente avanzando al centro dell'arco formato dal colonnato "Oh grazie Sir..." borbotta imbarazzata "in realtà io stavo.... erm... ecco mi stavo appoggiando alla colonna perchè un piccolo sassolino mi si era infilato in una scarpa...." non appena pronuncia quelle parole si rende conto di quanto sia patetica come scusa, ma ormai...

 

[12:02] Ibn ascolta le sue parole, quasi impassibile nell'espressione facciale, come se non gli interessasse in fondo del motivo per il quale la donna fosse semi nascosta dietro la colonna del portico "Mi chiamo Ibn Saphrar, della onorata Casta dei Mercanti di Kasra...con chi ho il piacere di parlare?"

 

[12:05] Ailin abbassa il capo in cenno di saluto e rimanendo immobile replica a bassa voce "E' un onore fare la vostra conoscenza Sir, potete chiamarmi semplicemente Ailin, non sono altro che una semplice artigiana" controlla che il velo sia ben fissato mentre pronuncia quelle parole e lo sguardo non lascia nemmeno per un istante la figura bianca all'interno della taverna

 

[12:07] Ibn beve un sorso d'acqua ascoltando Ailin "L'arte non è mai semplice Lady, non sottostimatevi..." dice con tono profondo, come il ruggito di un kur, se potesse parlare la lingua goreana "Ditemi dunque, quali opere realizzate?" con un cenno lento del braccio ancora, parrebbe invitarla ad avvicinarsi di più

 

[12:10] Ailin ostinatamente a rischio di sembrare scortese rimane impalata sotto l'arco... ancora non le è chiaro se in quella città è o meno accettata la presenza di donne libere nella taverna... Si schiarisce la voce e risponde cercando di ostentare un minimo di sicurezza "Vi ringrazio, ma non è nulla di così alto nella mia produzione, confeziono piccoli monili utilizzando pietre, metallo e legno... Voi, se posso osare, di cosa vi occupate in particolare?" domanda cercando di sviare l'attenzione da sé

 

[12:14] Ibn si avvicina di qualche passo, reggendo il calice fra le dita "Monili...interessante, molto interessante. Io gestisco un paio di carovane di sale, che arrivano direttamente da Klima, e anche qualche altra carovana che fa la spola da Turia a Kasra trasportando beni per i ceti abbienti" è come se avesse un sussulto al parlare delle sue carovane per il commercio con la grande città del sud di Gor. Stringe il pugno della mano libera ed è in vena di confidenze ora "Andrebbe tutto bene se non fosse che una di esse è stata attaccata dai Bakah qualche giorno, producete gioielli, forse avete sentito parlare della Quarta Luna"

 

[12:17] Enchoe Rarius (enchoe): well Tal I am Enchoe I am Magistrate of no city right now

 

[12:19] Ibn guarda l'uomo vestito di blue che si presenta come Magistrato "Tal" poi torna a guardare la donna, aspettando una risposta

 

[12:20] Ailin slowly turns her head facing the stranger that just walked in, briefly greets him "tal Sir.. " than returns to Ibn shaking her head "i'm sorry Sir, never heard before about this so called Fourth Moon, i travelled mostly in villages avoiding the big cities. What are you talking about?" (volta lentamente il viso in direzione dello straniero che ha appena varcato la soglia e lo saluta velocemente "Tal Sir.." quindi si volta verso Ibn scuotendo la testa "mi spiace, non ho mai sentito prima di questa cosiddetta Quarta Luna, ho viaggiato prevalentemente in piccoli villaggi evitando le grandi città. Di cosa state parlando?")

 

[12:23] Enchoe Rarius (enchoe): walks out and leave I wish you well

 

[12:25] Ibn gesticola con la mano nella quale regge il calice, senza però rovesciare nemmeno una goccia della preziosa bevanda "La Quarta Luna..." dice a bassa voce "Un diamante appartenuto ad una Ubara di Turia che regnò circa duemila anni fa, all'epoca della guerra delle sete"

 

[12:25] Dago Rhode: Tal free

 

[12:27] Ailin si volta ed accenna ad un saluto in direzione dei due uomini apparsi fuori della taverna, si fa di lato appoggiandosi nuovamente alla colonna "Tal Sirs..." poi tornando con lo sguardo verso Ibn sorride "Oh perdonatemi non ne avevo idea, un tale tesoro è ancora in circolazione?" domanda incuriosita

 

[12:27] Dago Rhode entra in taverna e saluta le persone all'interno "Tal"

 

[12:29] Ibn vede dei passanti che poi se ne vanno e, quindi, riconosce l'uomo del Torvaldsland entrare nella taverna "Tal Dago Rhode, bentornato a Kasra" il suo tono è sempre calmo e tranquillo "Purtroppo no Lady...era nascosto nella mia carovana, che i Bakah hanno assaltato qualche giorno addietro" diventa triste al pensiero, e nervoso, stringendo il pugno per aver perso un diamante così speciale

 

[12:30] Dago Rhode: grazie, sto cercando il magistrato, lo avete per caso visto in giro?

 

[12:32] Ibn osserva l'uomo del nord, bevendo l'ultimo sorso di acqua della sua coppa e compie qualche lento passo verso il bancone, per posarla, intanto ascolta la sua domanda "L'ho visto qualche ahn fa, rincasava dal palazzo degli scribi...sì"

 

[12:32] Ailin ascolta interessata le parole dell'uomo vestito di bianco, di tanto in tanto osserva il nuovo venuto, mentre come suo solito controlla il velo, il terrore che dimenticarsi di fissarlo o che si stacchi la abbandona difficilmente "dunque voi avete avuto modo di osservare da vicino un gioiello di tale valore?" commenta incantata e lasciandosi prendere dall'entusiasmo prosegue tutto d'un fiato "dimmi com'è?" finta la frase sgrana gli occhi rendendosi conto dell'errore commesso ma rimane muta sperando passi inosservato

 

[12:35] Dago Rhode alza gli occhi al cielo e si ferma un istante prima che gli scappi qualche parola non molto carina poi torna a guardare l'uomo vestito di bianco che aveva gia incontrato una volta "questi viaggi dal Torvaldsland mi fanno perdere solo tempo da dedicare al mio villaggio"

 

[12:35] Ibn non si cura della mancanza di forma della donna "E' un diamante grosso così" mostra il pugno chiuso davanti al viso, esagerando un po' sulle proporzioni del gioiello "Ma ora è perduto...per sempre..." la voce si fa oltremodo triste mentre osserva Argo che passa nella via "Ecco il magistrato, Dago Rhode" lo indica con un cenno del braccio al nordico

 

[12:36] Dago Rhode si volta a guardare fuori dalla taverna e nota un uomo che prima non c'era.."Tal Sir"

 

[12:37] Argo Andronicus si avvicina alla taverna "Tal a tutti voi" vedendo un po' di persone radunate nei pressi dell'esercizio di Veminium. Guardando poi verso l'uomo dalla tunica cremisi, che lo ha salutato per primo

 

[12:38] Dago Rhode: siete voi il magistrato qui?

 

[12:38] Ailin seguendo il cenno dell'uomo si volta e vede la figura di Argo nella piazzetta assolata "Tal Sir... Un onore incontrarla..." così dicendo si volta dando le spalle alla taverna varcandone la soglia inconsapevolmente, non attende nemmeno il saluto di risposta troppo interessata ad apprendere di più su quel famigerato diamante, si volta nuovamente e rivolgendosi al mercante "Immagino lo accompagni una storia degna di nota... E soprattutto non esiste modo di recuperarlo?" chiede aggrottando la fronte

 

[12:39] Machop tira uno schioppo sul dorso del Kaiila, facendo si che esegu il comando da lui ordinato *Bevi...* ringhia nuovamente verso l'animale, ch esegue il suo tipico verso, lasciando striderele orecchie ai presenti, nel raggio di diversi metri

 

[12:39] Argo Andronicus annuisce all'uomo, forse l'ha già incontrato in passato, ma ora non ricorda bene dove e quando "Sì Signore, sono io, Argo Andronicus, di Ar" rivolge un sorriso tranquillo all'uomo

 

[12:41] Dago Rhode: lieto di conoscervi..il mio nome è Dago Rhode di Kirkenes Fjord un villagio del Torvaldsland, e vorrei fare un accordo commerciale con questa città

 

[12:41] Machop rovista nella sacca, con la mano conficcata per intero, per poi estrarre una moneta, che lancerà al bakery con un ghigno *Spero per te che si fresco* ammicca lui, afferrando una piccola pagnotta

 

[12:42] Ibn sposta gli occhi verso Ailin dopo aver fatto un cenno di saluto al magistrato "Era il dono dei Kavar per i Turiani, in modo che non invadessero il loro territorio dalla Kasbak di Turmus..." inizia così il racconto del diamante

 

[12:43] Machop si sofferma d'innanzi i liberi, fissandoli senza dir nulla, intromettendosi nei loro affari, senza esser notato, mentre con fare poco raffinato, addenta la pagnotta, come una bestia affamata

 

[12:44] Argo Andronicus annuisce a Dago "Un accordo commerciale...sono lieto di sentire queste parole...potete seguirmi Dago Rhode? Non è il caso di parlarne in strada" lo invita con un gesto tranquillo del braccio a seguirlo, e voltandosi vede un uomo che si sfama "Tal Signore"

 

[12:44] Dago Rhode: certamente..*risponde al magistrato poi lo segue*

 

[12:44] Ailin ascolta rapita il raccolto, gli occhi che le brillano dalla curiosità, registra solo in parte l'informazione appena udita, l'uomo che fino a poco prima era nella taverna aveva le sue stesse origini, muove qualche passo verso Ibn aggirando il piccolo tavolo "E servì quel dono a firmare una tregua?.... E soprattutto quando sparì? E voi come avete fatto a ritrovarlo?" lo incalza di domande senza curarsi molto dei propri modi

 

[12:44] Machop masticando a bocca aperta, mugugna un grasso *Tal a voi!*

 

[12:46] Machop si avvicina sino all'ingresso di quella che pare essere una taverna, picchiettando con la mano destra sul pilastro in legno, mentre la sinistra permette lui di addentare un altro pezzo di pane *è permesso?*

 

[12:47] Ibn rivolto verso Ailin "Servì ai Kavar a stabilire che Turiani non avrebbero approfittato della loro guerra nel Tahari per invaderli, insomma, un dono preventivo per mantenere la pace...." poi si volta verso lo straniero "Ma certo, entrate..."

 

[12:48] Machop si incammina verso i presenti, emettendo suoni poco raffinati, quasi dei mugugni, mentre mastica l'ultimo tozzo di pane, quasi senza respirare

 

[12:48] Delilah raggiunge la taverna, tra le mani due secchi pieni d'acqua, nota dei liberi presenti, si affretta a salutare, educata, per poi dirigersi al focolare e metterla a bollire

 

[12:49] Ailin quasi infastidita da quella interruzione si volta e borbotta un saluto ben lungi dall'essere adatto ud una libera di quelle terre "tal a voi.." poi torna nuovamente a fissare Ibn piegando la testa di lato e sollevando le sopracciglia come ad incitarlo nel proseguire il racconto

 

[12:50] Machop solleva la mano all'altezza del viso, leccando le dita, ancora sporche di farina, non curandosi di apparire quello che non è *Tal.. again.. perdonatemi se vi interrompo* pronuncia per poi battere due pugni in petto, cerrcando di mandar giu il tozzo appena deglutito *le stanze del regent del mercato, o dell'Ubar.. o del tiranno... o di chi si occupa dell'aministrazione cittadina?*

 

[12:51] Ibn vede passare una kajira che saluta con un cenno del capo "Un uomo della casta dei mercanti di schiavi" riconosce i suoi colori "Benvenuto a Kasra...il palazzo dell'Ubar è quello che trovate in piazza, non potete sbagliare, è il palazzo più grande della città" dopodichè continua a parlare con Ailin "Il diamante venne donato alla ubara di turia, lo chiamavano la quarta luna perchè era grande, e splendente"

 

[12:53] Machop annuisce, spostandosi di qualche passo, con un sorriso.. per poi bloccarsi e tornare indietro.. *perdonatemi ancora... è uso di questa città che le schiave non salutino i liberi? o è forse l'assenza di uno slaver ? oh.. perdonatemi.. non volevo interrompere..* sghignazza allontanandosi, mentre sorride sadico verso la kajira *be well*

 

[12:54] Delilah non riesce a trattenere il brivido di vivo terrore che gli provoca la presenza del mercante, impila i secchi ormai vuoti e li sposta nell'angolo perchè non intralcino il passaggio, per poi avvicinarsi al gruppetto di liberi...: che non vi manchi mai l'acqua *inclina il capo alle parole del libero, per poi alzar lo sguardo sui due* posso... fare qualcosa per voi? *chiede, più vicina alla libera che al mercante, letteralmente terrorizzata

 

[12:56] Ailin segue per un istante l'uomo che si allontana, poi nuovamente rivolge la sua attenzione al mercante, controlla il velo assecondando il suo piccolo tic, e domanda "E com'è arrivato ai giorni nostri un gioiello di tale valore? Voi dove l'avete trovato?" si ferma solo nel sentire il saluto della kajira e con un cenno del capo la saluta "grazie non ho bisogno di nulla al momento"

 

[12:59] Ibn osserva l'uomo andarsene dopo quel commento e si volta a guardare la kajira con sguardo vitreo, gli pare di aver udito un flebile saluto, quindi non ha nulla da rimproverarle, resta calmo e compassato mentre prosegue il suo racconto "La quarta luna è rimasta nel tesoro dei turiani per duemila anni, fino a quando...ne sono entrato...in possesso" si schiarisce la voce e si vede che è esitante nel raccontare del come ne entrò in possesso. Guarda quindi la schiava "Portami ancora dell'acqua, e controlla le mie bote...Lady Veminium dovrebbe avermele preparate prima" quindi riprende a parlare con Ailin "Purtroppo Lady, mentre il gioiello era in arrivo a Kasra è stato rubato dai Bakah! Quegli squali della sabbia! Quegli sleen" si forza a calmarsi, ed inspira profondamente "Credo sia perduto per sempre, un simile tesoro..."

 

[13:02] Delilah annuisce e corre dietro al bancone, apre una botola e scende, sparisce dallo sguardo per alcuni ihn, scendendo in quella che ha tutta l'aria di essere una stanza sotterranea

 

[13:03] Ailin abbassa per un istante lo sguardo e notando la tensione della kajira fa un passo verso di lei frappendosi tra quest'ultima e il mercante... Torna ad osservare visibilmente perplessa Ibn, nelle sue fantasie per un tesoro del genere qualsiasi mercante avrebbe speso una fortuna in mercenari e tagliagole pur di recuperare un tesoro tale... Ignora gli usi del deserto e a malapena conosce le tribù principali per nome.. "E non vi state organizzando per recuperarlo?" domanda candidamente

 

[13:05] Veminium fa per avvicinarsi al fuoco quando inciampa in una schiava. "Ehi tu, che ci fai qua sotto? Ti nascondi da qualcuno per caso?"

 

[13:05] Snow entra nella taverna, salutando gli astanti * Tal all * saluta con un sorriso cordiale, poi cerca la taverniera con lo sguardo

 

[13:07] Delilah risale dalla stanza, una brocca d'acqua in una mano, mentre con l'altra si regge alla scaletta: io... prendevo l'acqua per il padrone, padrona...*la poggia sul bancone, lucidando una coppa, per poi togliere il coperchio della brocca e versare limpida e fresca acqua al suo interno...* il padrone chiede se le sue bota sono pronte *aggiunge, indicando il libero con un morbido cenno del braccio

 

[13:08] Ailin si volta in direzione della voce che appena udito e saluta cercando di apparire educata "Tal a voi Sir..." ma di nuovo l'attenzione verso Ibn

 

[13:08] Ibn saluta con un cenno del braccio l'uomo che entra il taverna "Tal a voi Signore" e poi riprende a parlare con Ailin "Non è finita qui Lady, pare che i Bakah che hanno assaltato la mia carovana poi...siano stati colti da una tempesta di sabbia" fa una smorfia, li avrebbe preferiti vivi, e con il tesoro recuperabile. Intanto non si cura del chiacchiericcio tra la taverniera e la schiava

 

[13:09] Veminium annuisce sorridendo verso Ibn "Certo che sono pronte, l'altra ragazza non le ha tirate fuori? Se non stanno qua sotto.. " si china appena sotto al bancone " vuol dire che sono rimaste ancora di là nella stanza adiacente "indica lo squarcio nel muro "valle a prendere tu e porgigliele."

 

[13:10] Delilah annuisce: posso prima portargli l'acqua, non vorrei si scaldasse *lo sguardo muta in puro terrore nello spostarsi sul mercante, atteggiamento di cui non riesce a fare a meno da che lui l'ha comprata per la città

 

[13:11] Ailin scute appena il capo ignorando in realtà la portata delle tempeste di sabbia in quella regione "Ma in questo modo saranno stati rallentati, potreste comunque tentare una spedizione per riavere il vostro carico...."

 

[13:11] Veminium afferra dalle mani della schiava la coppa "Gliela porto io, tu muoviti con quelle bote d'acqua..è da un ahn che le ha richieste!" poi avanza verso Ibn notando poi la donna con cui conversa "Tal mia Signora, benvenuta nella mia taverna, io sono Lady Veminium, la locandiera!"

 

[13:12] Veminium porge poi la coppa d'acqua all'uomo in bianco "Ecco la vostra coppa d'acqua mio Sir..dovete scusarci, non c'è mai un attimo di tregua in questa taverna ah ah ah!"

 

[13:12] Vika di Treve: tal all* saluta entrando in taverna con incedere lento, porta una mano alla gonna prima di dare uno sguardo ai presenti. Tutto è nuovo per lei in quel luogo.

 

[13:13] Snow cerca di valutare l'acustica della taverna. Si guarda intorno, cercando un posto le cui pareti siano divergenti, in modo da amplificare la sua musica. Sceglie un angolo in fondo alla taverna e vi stende il suo tappeto. Ci si siede e prende dalla sua sacca il suo strumento più piccolo, costruito da lui stesso. Ci soffia sù, cercando di togliere la polvere e poi comincia ad intonare qualche nota

 

[13:13] Ibn annuisce alla locandiera "Grazie Lady Veminium" voltandosi nota che l'uomo che ha salutato è un musico, prende la coppa di acqua dalle mani della locandiera e torna a rivolgersi ad Ailin "Veramente è meglio dire che sono stati seppelliti dalla sabbia...più che rallentati, almeno così ha detto l'unico sopravvisuto dalla carovana...povero Abdel..." soffre, più per il diamante che per Abdel, a dire il vero. "Tal Lady" dice sentendo una voce di donna

 

[13:13] Ailin mentre attende la risposta dell'uomo si volta verso la locandiera e le sorride "Tal a voi, il mio nome è Ailin, sono in questa città per affari"

 

[13:14] Vika di Treve l'uomo che sembra essere il musico attira la sua attenzione, vi posa dunque un occhio piu incuriosita, spera che l'uomo accompagnerà la musica con interessanti storie dei territori di gor e perchè no, anche della sua amata hs, per sapere notizie..

 

[13:15] Ailin: Tal Lady... *risponde in rimando al saluto rivolta alla donna in verde*Seppelliti? iIntendete dire come sotto una slavina?*

 

[13:15] Snow mentre intona una vecchia nostalgica melodia, osserva i presenti, buttando ogni tanto l'occhio sulla ciotola vuota davanti a lui

 

[13:15] Veminium: Lieta di conoscervi..vi lascio in ottime mani! " dice verso Ailin avanzando con passo claudicante verso la nuova giunta "Taal anche a voi mia Signora, benvenuta nella taverna di Lady Veminium, che sarei io ah ah ah!"

 

[13:15] Delilah annuisce alle parole della libera, si avvicina al luogo indicato e sposta alcuni recipienti prima di trovare quanto ordinato... raccoglie le bota per un laccio da tracolla, le regge tra due mani per sicurezza, mentre si avvicina con passo che tenta comunque di esser aggraziato all'uomo, a dimostrare che, terrore a parte, vuol esser il buon acquisto che si pensava.. le alza un poco in direzione del libero, più per mostrargliele che per porgergliele realmente, certa che dovrà portarle lei stessa

 

[13:16] Vika di Treve: tal lady Veminium, lieta di conoscervi..* accenna un sorriso che la locandiera non può vedere* io sonoVika da treve, green caste* non aggiunge altro su di sè.

 

[13:17] Veminium: Siete anche voi qui per affari? " domanda da ficcanasa, come le favorisce il suo stesso lavoro del resto.

 

[13:17] Snow suona il suo strumento, attendendo che la stanza si riempia per poter racontare le sue storie piu o meno credibili

 

[13:18] Ibn annuisce ad Ailin "Sotto la sabbia...sotto la sabbia..." ripete alla donna, poi posa una mano sulla testa di Delilah "Aspettami qui tu" e poi si rivolge alla donna libera "anche voi per favore Lady" va verso il musico e lascia 5 tarsk di bronzo nel posto delle offerte, la musica gli piace

 

[13:18] Dago Rhode entra dentro la tavernae si ferma un attimo "tal Free" saluta poi si dirige verso il banco delle bevande

 

[13:18] Vika di Treve: oh non direi, piu che altro un viaggio di piacere..*aggiunge mentre gli occhi seguono la scena che si svolge poco piu avanti.

 

[13:19] Snow ringrazia con un sorriso il gentiluomo * Grazie Sir.. che le vostre strade siano sempre sicure e vi portino alla meta che vi prefiggete...

 

[13:19] Lawrence aveva dormito piacevolmente tutta la notte. Ma nel giorno seguente non aveva osato mettere un solo piede fuori da quei cuscini. Non era abituato a tanti fasti e piacevoli comodità lui che veniva dal centro del deserto, liddove gli agi sono intesi in tutt'altro modo. Si era detto tutto il giorno che si sarebbe alzato solo quando la kajira da lui richiesta sarebbe giunta, ma non era arrivato nessuno... Ahn e Ahn a trastullarsi nel letto finchè era giunto il tramonto, l'ora di partire. Ed ecco che si era alzato dal letto, si era preparato di tutto punto, si era sciacquato del sudore appiccicato su tutto il corpo ed aveva deciso di uscire. Ed eccolo qui, ad ammirare il sole che precipita dietro le torri, meravigliato da una bellezza difficile da percepire per coloro che vivono all'interno delle mura

 

[13:19] Veminium: Tal a voi!" saluta verso l ultimo arrivato e poi afferrando la gonna con ambe due le mani, zoppicante si avvicina di fretta vedendo l'uomo avvicinarsi al bancone. "Desiderate qualcosa Sir? Ditemi pure!"

 

[13:20] Ailin si volta seguendo l'uomo poi lo sguardo cade sulla kajira che porge i recipienti colmi d'acqua, abituata a are da sé qualsiasi tipo di lavoro e osservando l'esile struttura della ragazza è tentata di aiutarla, la mao destra si muove come a prenderne un paio ma si ferma notando il ritorno del mercante

 

[13:20] Dago Rhode: cosa avete da bere qui? *domanda alla donna che si è avvicinata*

 

[13:21] Veminium: Che domande...abbiamo da bere le migliori bevande di Gor, mi pare ovvio.." dice allo scarlatto dal volto a lei sconosciuto "..volete forse che vi dica l'elenco completo?"

 

[13:21] Ibn annuisce al musicante e poi torna da Delilah ed Ailin, nel tragitto finisce la coppa d'acqua chiesta e la lascia sul bancone. Poi si avvicina alla donna "Seguitemi Lady per favore" e poi rivolto alla schiava "E tu Delilah portami le bote alla sede della Casta"

 

[13:21] Dago Rhode: bene allora del mead

 

[13:22] Lawrence è senza scorta. Il suo unico guerriero dentro le mura era in giro, da qualche parte, in concedo. Probabilmente buttato nelle terme o ubriaco in qualche taverna. "Meglio per lui...ma è giunta l'ora di partire"...borbotta a se stesso, mentre il passo deciso solca le strade cittadine, seguito solo della lunghissima ombra donatagli dal tramonto.

 

[13:22] Delilah saluta i nuovi arrivati, la voce timida mentre riporta le bota in grembo, resta in attesa del mercante non riuscendo a celare un brivido al suo tocco, scuote il capo, quasi a volersi liberare di una sensazione spiacevole, viscida.. annuisce alle sue parole al suo ritorno: si, subito pa-padrone

 

[13:22] Ailin annuisce ritraendo la mano fio a poco prima tesa verso le bote, nervosamente prende a giocare con l'anello che indossa ed annuisce all'uomo "Certo Sir, fate strada"

 

[13:22] Veminium: Sono 5 tarsk di bronzo.." dice con aria leggermente stizzita mentre avanza verso il bancone, rimasta adesso sprovvista di kajirae, a prender ciò che è stato richiesto.

 

[13:23] Emma nota una figura ammantata di bianco sul limitare della piazza, certamente uno straniero. lo segue con lo sguardo, incuriosita, per poi riportare gli occhi su argo. "Chi è quell'uomo?", domanda pensosa, avendo notato che era sceso dal Palazzo del Governo. le pareva di conoscerli tutti, i dignitari... sebbene fosse consapevole di possedere una memoria estremamente labile.

 

[13:23] Dago Rhode: cinque tarsk di bronzo?

 

[13:23] Vika di Treve rimane in piedi ad assaporare le chiacchere concitate della taverna mentre dona uno sguardo generale con i suoi occhi color della thassa.

 

[13:23] Ibn si avvia verso l'ufficio della Casta dei mercanti

 

[13:24] Veminium: Si Sir. "risponde secca verso lo scarlatto, scomparendo poi dalla sua vista per pochi ehn, per recuperare l'idromele dalla stanza del freddo, attraverso lo squarcio nel muro.

 

[13:24] Ibn guarda l'uomo nella piazzetta del bazaar e lo saluta con rispetto "Tal Signore" poi continua per la sua strada

 

[13:24] Ailin segue Ibn oltre la taverna e rivolge un saluto l'uomo fermo sotto il sole cocent della piazzetta "tal Sir..

 

[13:25] Delilah saluta il libero, la voce incrinata dal suo carico, per poi riprendere a seguire il mercante

 

[13:25] Ailin rimane interdetta un istante poi si affretta a seguire il mercante soprattutto incuriosita dai suoi modi

 

[13:25] Lawrence è stato 3-4 volte in questa città in tutta la sua lunga vita, ma di certo non è avvezzo a ricordare alcunchè. Un saluto al suo passaggio, al quale risponde, con lentezza, con un breve cenno del capo

 

[13:30] Delilah si sposta verso l'angolo, scosta una tenda e vi infila le botas, per poi guardarsi attorno, quasi a controllare che sia tutto in ordine per poter fuggire

 

[13:31] Ailin segue l'uomo e senza nemmeno attendere un invito varca la soglia osservando la stanza, studiandone i dettagli, si è trattenuta troppo a lungo e i suoi modi ben poco educati iniziano a farsi notare,

 

[13:31] Ibn torna nell'ufficio della Casta dei mercanti, asciugandosi leggermente la fronte imperlata di sudore ed annuisce nel vedere che la schiava sta sistemando le bote d'acqua "Accomodatevi Lady" e si sposta verso un cuscino

 

[13:33] Ailin annuisce e a malincuore resiste alla tentazione di vagare per la stanza curiosando, si siede sul cuscino indicatole e domanda senza mezzi termini ad Ibn "Come mai questo invito?"

 

[13:33] Delilah torna ad avvicinarsi al mercante, premurosa nonostante il timore nei suoi occhi, gli porge un fazzoletto ricamato perchè possa asciugarsi, la mano che trema

 

[13:35] Ibn prende il fazzoletto e poi si deterge la fronte guardando Ailin "Non volevo continuare a parlare della Quarta Luna per le strade Lady...meglio sepolta sotto la sabbia che nelle mani di qualcun altro, in fondo" guarda la schiava e le lancia un'occhiata di apprezzamento

 

[13:37] Ailin sorride annuendo, mentre la mano tasta il velo come d'abitudine "Capisco... In effetti la taverna cominciava a riempirsi.. Solo non capisco, è così remota la possibilità di ritrovare la carovana? Possibile che la sabbia inghiotta in quel modo un intero gruppo?"

 

[13:40] Delilah gli dona un sorriso tirato, il primo nella sua direzione da che i suoi occhi si son posati su di lei, alcune mani prima...si schiarisce la voce, apre la bocca come a voler parlare ma poi attende, non volendo disturbare

 

[13:41] Ibn si passa il fazzoletto portato da Delilah sul collo, e continua a parlare "Purtroppo le tempeste di sabbia non lasciano scampo, a volte...possono seppellire un'intera Kasbah se sono violente. Ad ogni modo pare che il manipolo di predoni stesse riposando nei pressi delle rovine della Kasbah di Todrah, quando la tempesta li avvolse"

 

[13:43] Ailin scuote la testa "spiacente ignoro quasi tutto di questa regione, non so dove si trovi la.. Kasbah che avete appena nominato, ma se avete degli indizi potreste sempre mandare qualcuno in avanscoperta..." insiste di nuovo, la curiosità e la voglia di poter osservare anche solo una volta una pietra del genere è troppa

 

[13:45] Delilah china il capo, nell'attesa si tormente il camisk, il bracciale che tintinna contro la cintura di castità, mentre attende di poter parlare o un congedo, troppo spaventata per allontanarsi anche solo con la scusa di sistemare un libro

 

[13:48] Ibn annuisce in modo grave "Sì Lady, avete ragione...quello che non vorrei fare è armare una spedizione e subire un altro assalto, perdere altri uomini e...altro denaro" sibila la parola stringendo il pungo

 

[13:51] Ailin aggrotta la fronte, stupidamente aveva sottovalutato quanto potesse costare approntare una carovana... "Perdonatemi, immagino che abbiate già valutato l'opportunità o meno di una spedizione... E' che vedere un tesoro tale...." mormora lasciando a mezz'aria la frase colpita dall'improvviso cambio d'umore dell'uomo

 

[13:54] Ibn sospira di amarezza al pensare a quel diamante "La quarta luna..." mormora tra i denti e poi si volta di scatto verso la schiava "Delilah, vai subito a nutrire i miei Kaiila! Har-ta!" sentenzia con tono severo e lo sguardo serio mentre la guarda

 

[13:57] Delilah trasale e fa quasi un salto indietro nel portarsi in piedi: su.-subito padrone *balbetta* che... che non vi manchi mai l'acqua *esclama, per poi correr verso l'uscita

 

[14:01] Ailin saluta la kajira che si allontana e portando una mano al cerchietto che sorregge il velo cerca un tono più accomodante nella voce "Devo porgervi le mie scuse Sir, ho risposto alla vostra disponibilità con insistenza portandovi a questo malumore, i miei modi purtroppo non sono dei migliori, ma sono certa che avrete modo di recuperare quel gioiello prima o poi..."

 

[14:04] Ibn agita il braccio e la mano con lentezza, in un gesto quasi ipnotico "In effetti Lady, non perdo la speranza, forse un giorno ci ritroveremo qui, io e voi, e ammireremo la Quarta Luna" chiude gli occhi sospirando, di nuovo affranto al pensiero del gioiello sepolto nel deserto, eppure le parole di Ailin gli hanno dato nuova fiducia

 

[14:07] Ailin osserva gli ampi gesti dell'uomo che ha di fronte, la mano destra si muove fino a raggiungere l'anello che indossa e come è sua abitudine fin dalla tenera età lo rigira attorno alla falange... Sposta poi lo sguardo ad osservare la runa che si presta maggiormente alla vista e mormora "Fehu..."

 

[14:07] Ailin: Credo che riuscirete davvero nella vostra impresa* aggiunge con un sorriso che le illumina appena lo sguardo

 

[14:08] Ibn riapre gli occhi e guarda la donna "Vi ringrazio...cosa dicevate Lady?...Feh..? non ho capito bene, perdonatemi..." commenta con tono pacato

 

[14:10] Ailin si lascia sfuggire una risata imbarazzata "perdonatemi Sir... un gioco che faccio da quando ero ragazzina, Fehu è la runa del successo, della creazione... il raccogliere i frutti del proprio lavoro" dicendo quelle parole allunga la mano verso l'uomo mostrando l'anello su cui sono incisi piccoli simboli rappresentanti le rune

 

[14:14] Ibn si piega in avanti a guardare l'anello con sopra i simboli runici "E' un gioiello di fine fattura Lady...incidere quelle rune nell'anello non deve essere stato semplice" fa una pausa e poi riprende a parlare "Spero quindi, che la runa del successo sia con me" dice quelle parole, senza ben sapere se siano quelle giuste, in fondo non è avvezzo alle usanze del nord estremo

 

[14:17] Ailin annuisce ritraendo la mano che torna a posarsi in grembo "Le rune non mentono mai, fin da piccola mi è stato insegnato che se consultate col giusto rispetto offrono sempre consigli preziosi, certo non è questo il metodo più classico, ma da sempre quest'anello mi ha guidata" la voce appare finalmente morbida, rilassata.. "se vorrete un giorno potrei usare le rune che ho con me per darvi qualche consiglio.."

 

[14:19] Ibn annuisce "Vorrei sì..." dice a bassa voce, piegando il capo in lento cenno di ringraziamento "Perdonatemi ora Lady, devo andare al porto...devo controllare il carico di una nave di sale che sta per salpare" la sua voce profonda si fa rammaricata, avrebbe voluto ancora parlare di quei simboli che non ha mai visto prima d'ora, le rune

 

[14:21] Ailin annuisce e si alza velocemente spostandosi a lato del tappeto "certo Sir , mi avete dedicato fin troppo tempo... Ed è bene che torni al lavoro o presto finirò anche i pochi soldi che mi rimangono"

 

[14:22] Ibn si alza e fa per uscire "Se vi servono soldi la Casta dei Mercanti di Kasra paga un buon prezzo monili di arte nordica" e detto quello si avvia

 

[14:23] Ailin: me ne ricorderò Sir...*replica seguendolo sulla porta ed uscendo dietro di lui.

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