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Nós já fomos muito felizes. Você se lembra? Antes das brigas, dos problemas, antes de tudo. Fomos sim. Hoje em dia nossas memórias desfilam em minha mente como um filme antigo. Eu me lembro de como começou, de algumas cenas importantes e daquele final trágico. É tão estranho pensar que aquele casal que tanto se gostou, tanto fez planos, agora não passa de meros desconhecidos. Nós passamos por todas as fases de um término de relacionamento. Primeiro aquele momento quase insuportável de ter que colocar fim em algo que planejamos ser pra sempre. Não é fácil lutar contra o misto de sentimento de posse, carência e saudade. Depois a gente tentou de novo. E de novo. E de novo. Tentamos porque sempre existe aquela esperança de que o outro vai mudar. É como quem gira duas peças de partes distantes de um quebra-cabeça para encontrar uma forma delas se encaixarem. Não acontece. Nunca mais será como antes, mas a gente demorou um bom tempo até nos darmos conta disso. Depois vem aquela apunhalada no peito a primeira vez que um descobre que o outro está saindo com alguém. Essa parte dói. A gente finge que não, mas dói. Machuca. Mas aí o tempo passa e transformar tudo em aprendizado. A gente amadurece e percebe o quanto existem possibilidades por aí. O quanto a vida é boa de se viver. A gente descobre que novos amores e novas histórias nos esperam a cada esquina. Descobre que os capítulos acabam, mas que o livro continua. Os ombros voltam a ser leves e a gente volta a sorrir. Hoje me lembrei de nós, quis te escrever, mas não desejo que as minhas palavras levem nenhum tipo de rancor. Dessa vez não. Eu já não preciso fingir que não lembro. Não preciso tentar provar que você não foi importante. Claro que foi. Mas, passou. Deixou marcas, deixou lições, mas, como quase tudo nesta vida, passou. Receba este abraço em forma de texto de alguém que te quer bem. Não, essa não é uma carta “volta para mim”. É apenas um “lembrei de você! Obrigado pelos bons momentos.” E só. Tudo bem assim? Espero que termine de ler com aquele sorriso que já me fez sorrir tantas vezes.

 

Rafael Magalhães

Il giorno più bello? conoscerti. L’ostacolo più grande? La paura. La cosa più facile? Sbagliarsi. L’errore più grande? Rinunciare. La felicità più grande? Essere utili. Il sentimento più brutto? Il rancore. Il regalo più bello? Il perdono.

Pesantezza e leggerezza. Forza e fragilità.

 

L'incudine pesa cinque chilogrammi, la rosa pochi grammi. L'incudine è Efesto, il fabbro prodigioso; la rosa è Afrodite, la dea al cui cospetto la natura si ricopre di fresca rugiada, nascono fiori, erbe, amori. Animali ed esseri umani non resistono al desiderio che essa infonde in ognuno. È la dea alla cui vista dèi e mortali si rallegrano e vorrebbero possederla. Essere visitati da Afrodite vuol dire sentirsi pienamente in sintonia con il mondo, sentire la forza dell'amore che scatena la passione e l'impulso incontenibile di unirsi con l'altro da sé.

Efesto è l'unico dio che lavora, dalla sua fucina nascono gioielli ed armi stupefacenti, egli costruisce sontuosi palazzi per i suoi fratelli olimpici e ancelle d'oro per sé, meravigliosi automi che lo aiutano nel suo difficile incedere di dio ferito; sotto il massiccio torace e le braccia muscolose egli si regge a malapena su gambette esili e storte, ma nell'Odissea la sua sposa è Afrodite, la dea della bellezza, della generazione, dell'istinto vitale. In diverse varianti del mito Efesto l'ha ottenuta in sposa da sua madre, la crudele Era che alla nascita, inorridita dal suo aspetto gracile e dalle dita dei piedi rivolte all'indietro, lo ha scaraventato giù dall'Olimpo. Il fabbro prodigioso da adulto prenderà la sua rivincita incatenando la madre ad un trono d'oro, ingegnosamente costruito e dotato di magiche catene che scattano non appena la dea si siede orgogliosa sul dono sfavillante, ignara dell'insidia che esso cela. Inutili saranno le suppliche di lei e degli altri dei rivolte al figlio rancoroso: “Io non ho una madre” egli dirà; affermazione, questa, di quanto egli si sia sentito deprivato di cure materne e depotenziato nell'anima.

Infine sarà Dioniso, il dio dell'ebrezza, che dopo averlo fatto ubriacare lo convince a sciogliere le catene d'oro che imprigionano la dea al trono; in compenso il fabbro portentoso chiederà, e otterrà, di sposare l'aurea Afrodite.

Dunque la forza di Efesto e la leggerezza della dea - bella tra le belle, secondo il giudizio del troiano Paride - si uniranno a formare un connubio su cui molto si discuterà nei secoli a venire: che cosa è l'opera d'arte? come la si può definire? quali caratteristiche deve avere? Io credo che l'opera d'arte debba avere proprio l'unione degli attributi essenziali dei due dei: deve esprimere energia e nello stesso tempo emanare leggiadria, deve contenere eros, essere pervasa di sentimento e soprattutto deve “significare”. E il significato sta molto spesso nel dolore dell'artista che riesce a trasferire nell'opera il suo tormento; ogni opera d'arte suscita un sentimento acuto di bellezza e di sofferenza, ci riporta al nostro essere mortali, alla nostalgia di tutto ciò che amiamo e che un giorno saremo costretti a lasciare.

Il matrimonio tra il fabbro divino e la divina Afrodite sarà costellato dai tradimenti di lei. Forse il mito vuole raccontarci di quanto sia difficile - quando si è rifiutati dalla propria madre o da chi ne fa le veci - scegliere la persona che si metta in sintonia con il nostro cuore, poiché in colei o in colui che di volta in volta scegliamo si cerca la figura idealizzata che ci risarcisca di tutto ciò che non abbiamo avuto a suo tempo.

Ma una figura come quella di Afrodite - che come in tante versioni del mito - alla nascita nel mare viene accolta festosamente da un corteo di ninfe che la vestono e la adornano con serti di rose accompagnandola prima nell'isola di Citera poi a Cipro, non può e naturalmente non vuole essere una figura sostitutiva. Essa è la grande dea della generazione, da lei viene tutta la ricchezza dei viventi, così come l'hanno cantata poeti greci e latini e prima ancora i poeti del Vicino Oriente. Così, fatalmente, Efesto è destinato ad essere ferito di nuovo da una figura femminile.

La foto della rosa poggiata sull'incudine vuole rievocare la storia tormentata del fabbro divino, creatore di capolavori ineguagliabili come lo scudo di Achille, la storia di un dio che ha tutti gli attributi di un mortale: lavora, è imperfetto, è destinato a soffrire.

Leley Noronha © All rights reserved.

 

Agora que vc ja se libertou da corrente. Voe free. Voe para um ano novo com muita alegria. Que voce possa voar sem magoas sem rancor, Que o seu 2007 seje um ano dos mais lindos com muita a esperanca que que a paz um dia com certeza vai tomar conta de nossos coracoes.

Beijos forte e estralantes como os fogos que vao estourar por ai a noite.

 

Viva muito , viva tudo.

Felicidades.....

Life is so short that there is no time for quarrels, rancor and war. There is only time to love and it only lasts a moment.

(Mark Twain)

Chegou do mar e traía:

os brazos cansos,

a mirada desleigada,

un aturuxo na gorxa,

rancor, e ... melancolía.

 

Deixou a súa barca esnaquizada

ancorada aló nalgunha praia,

o sol nas súas táboas

parecían tremer.

 

homesdepedraenbarcosdepau.lacoctelera.net/post/2010/08/16...

Stari Most - Ponte di Pietra

 

Lo Stari Most (Ponte di pietra) collega la parte cristiana a quella musulmana della città di Mostar e tutt'ora viene rispettata questa separazione tra gli abitanti. Inoltre rappresenta il simbolo della città.

Venne commissionato dal sultano Solimano il Magnifico nel 1557 per rimpiazzare un vecchio ponte sospeso di legno, piuttosto instabile. Della costruzione del ponte si sa poco o nulla, tutto ciò che resta si confonde nelle leggende locali; si conosce però il nome del costruttore, un certo Mimar Hayruddin, un discepolo del celebre architetto ottomano Sinan

Si ritiene comunemente che lo Stari Most fosse il ponte a singolo arco più grande del suo tempo, il che lo rende uno dei capolavori architettonici dell'umanità.

Fu distrutto il 9 novembre 1993, durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina. Venne ricostruito sotto l’egida dell’UNESCO ed incluso, recentemente, nell’elenco dei patrimoni storici dell’umanità. Le sue 1.088 pietre vennero lavorate secondo le tecniche medievali; il lavoro di ricostruzione è costato circa 12 milioni di euro.

Lo Stari Most è stato riaperto il 22 luglio 2004, con cerimonie basate sull'idea di una riconciliazione fra le comunità bosniache dopo gli orrori della guerra, anche se il rancore e la diffidenza restano evidenti.

Per i giovani della città di Mostar il salto nel fiume Narenta, dalla cima del ponte è una radicata tradizione, anche se estremamente rischiosa a causa dell'altezza e della temperatura bassissima dell'acqua del fiume. Il primo a tuffarsi dopo la riapertura del ponte è stato un certo Enej Kelecija, ora emigrato negli Stati Uniti.

 

Ódio e rancor.

Sevilla, España, 2018

 

Imagem de capa do meu livro "Sombras de paz e solidão"

Cover image of my book "Peace and solitude shadows"

 

Livro / Book:

www.yuribittar.com/new/index.php/livros-books/sombras-de-...

 

A luz do sul da Ibéria é única, pelo menos eu achei. E um efeito peculiar é o das sombras, acho que por ser inverno, sol baixo, e cidades antigas de vielas estreitas, as sobras intensas eram presença constante, ocultado e revelando, esfriando... pareciam sombras de outros tempos, são lugares onde se vive há muito tempo, trazem a solidão do velho mundo, de incontáveis guerras travadas, de rancores, de solidão, mas também paz, tranquilidade, um ritmo diferente da metrópole onde vivo, com sua pressa e produtividade desesperadas, ritmo ao qual me acostumei, mais ainda, ritmo dentro do qual me formei. Sombras de tristeza e paz, sombras antigas, sombras caprichosas que parecem saber esconder.

 

"antes fosses, ó triste sombra minha,

como a sombra pacífica os montes;

sombra profunda e grave, que se alonga,

conforme o sol declina, e se avizinha

a noite dos sombrios horizontes,

num alvorar de paz e solidão..."

A minha sombra, Teixeira de Pascoaes

(extraído de Por tierras de portugal y España, de Unamuno)

 

My Instagram account: www.instagram.com/yuribittar/

Una sera un anziano capo Cherokee raccontò al nipote la battaglia che avviene dentro di noi.

Gli disse:

“Figlio mio la battaglia è fra due lupi che vivono dentro di noi.

 

Uno è il male, é rabbia, paura, preoccupazione, gelosia, invidia, dispiacere, autocommiserazione, rimpianto, rancore, avidità, falsità, senso d’inferiorità.

 

L’altro è il bene, gioia, amore, pace, speranza, serenità, umiltà, gentilezza, benevolenza, empatia, generosità, verità, compassione, fiducia.

 

… il piccolo ci pensò su un minuto e poi chiese: “Quale lupo vince?”

 

L’anziano Cherokee rispose semplicemente: “Quello a cui dai da mangiare”.

DETTO INDIANO

''...Che si fa di solito per strada? Si sogna. Si sogna di cose più o meno precise, ci si lascia trascinare dalle ambizioni, dai rancori, dal passato. È uno dei luoghi più meditativi della nostra epoca, è il nostro santuario moderno, la Strada...''

(Louis-Ferdinand Céline)

 

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Soundtrack

Marcy Wear :

 

♥ Entwined Hair Alison ( edited )

 

♥ Bauhaus Movement - Ella - Hat/Goggles / Anti-Pollen GUN / Dust Bullet - Shiny Shabby - NEW*

 

♥ GizzA - Studded Embellishments Set - @Black Fair - NEW*

   

A lack of any feeling about self or other, a mind-state that gives rise to boredom, rancor, apathy, and a passive, inert, or sluggish behaviour. Physically, acedia is fundamentally with a cessation of motion and an indifference to work; it finds expression in laziness, idleness, and indolence.

 

♩ ♪ ♫ ♬ ♫ ♪ ♩

 

Sloth | Seven Deadly Sins Series: 4/7

 

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CREDITS

[BB] Knee Socks

Black Cats Poses - Bored in Space 2

*Bolson / Tattoo - Russel

Izzie's - LeLutka - Insomnia Frown Lines 75%

[ kunst ] - Anuket Septum Ring

[ kunst ] - Juniper necklace

[ kunst ] - Nose plaster

[omnis] BlackWidow/2 - ML - Right

Spoiled - Lewdy Gamer Shirt

TF: Machinist (F) :: Face : With Hollow

Sono stato a lungo in dubbio se cancellare il nome sulla prua della nave prima di postare questa foto. Non voglio farle pubblicità. Perché, sapete, non ho un gran feeling con la Costa Crociere.

Dopo numerosi e lunghi imbarchi su petroliere di una compagnia di pirati dove si rischiava la vita tutti i giorni, ma dove mi sono formato come capitano e uomo di mare, ho avuto la fortuna di guidare splendidi vascelli della "Princess Cruises" ed anche il più bel veliero in attività, il 5 alberi "Royal Clipper"

Con la "Costa" invece solo rancore per aver dato il comando ad un uomo chiamato Schettino, che 5 anni fa, quasi 6 ormai, ha portato vergogna a tutta la Marina Italiana.

Lo scorso giugno il contatto col capitano della Costa Magica (che è tutto meno che magica) non ha cambiato il mio giudizio su questa compagnia e sui suoi comandanti. Pertanto, se qualcuno di voi avesse intenzione di fare una crociera, scelga una nave della Princess, della Star Clipper od anche della MSC, ma lasci perdere la Costa

  

Il mio colore è nero, lo so, nero come la notte e come quest'ultima, sono misterioso e affascinante al tempo stesso, come puoi dunque giudicarmi dal colore del mio pelo? non dovresti, infatti, la natura me l' ha regalato per avere l'opportunità di brillare ,come le stelle nel letto oscuro di quel firmamento stellato che tanto ti affascina.

Io giudico forse te da tuo colore, dall'etnia a cui appartieni o da ciò che pensi? se il tuo cuore è sincero io sarò tuo amico per sempre, indipendentemente da quel che sei, perchè per me conta solo il tuo amore incondizionato.

 

( Pensieri di un micio )

 

Ida

03 Anos de Jabuticaba

 

Para quem não sabe o apelido da minha Camera é Jabuticaba e hoje fazem tres anos que a cegonha chamada correios entregou ela aqui em casa

 

Como ela foi minha primeira camera, hoje então fazem 03 anos que comecei neste mundo de fotografia.

 

Nunca tive pretensões maiores que um simples passatempo e fazer da fotografia um maneira de fazer novos amigos e conhecer novas pessoas, nunca me considerei um fotografo, apesar de muitas vezes ser julgado como tal, mas assim como em outras situações, eu simplesmente não dava confiança para julgamentos, pois sabia que a grande parte deles eram movidos por despeito, odio, rancor e inveja de algo que ate hoje não descobri.

 

Lembrando da Velha historia da Tartaruga e a Lebre, apartir do momento que a lebre talvez por insegurança, inveja, amor ou seja lá o nome que vocês possam dar para descrever seu comportamento, enlouquecida e desesperada se coloca numa posição de competiçao com uma tartaruga em uma corrida que só existe dentro da cabeça dela, so neste fato de uma lebre querer competir com uma tartaruga, ja acaba provando que ela perdeu mesmo sem ter começado a corrida, ela perdeu para o seu proprio Ego.

 

Ate porque a tartaruga não esta nem ai para a tal competição, ela simplesmente segue seu caminho sem se importar com a vida da Lebre, E meus amigos neste tres anos o que mais eu sou é uma Tartaruga.

 

A mensagem da foto principal é que independente do padrão de cores que possa estar ao seu redor ou que alguns lhe cobrem, faça aquilo que voce se sente bem em fazer...

No universo do Flickr se eu gosto de uma foto, não me interessa que ela não tem a qualidade de um grande profissional, deixo isto para aqueles que o são. o que me interessa é que Eu Gostei e Pronto.

 

Todas as pequenas fotos da sequencia estão ABERTAS, pois ja foram postadas anteriormente e elas trazem o que realmente para mim TEM VALOR.

 

Cada foto tem uma historia, um sorriso, uma gargalhada, uma conversa jogada fora, um almoço, um café da manha, uma manha ensolarada, uma tarde nublada, um por do sol, uma vida.

E é isto que a move a Tartaruga, não é competir mas interagir...

 

Foto: Parque da Cidade - Niteroi - Rio de Janeiro - Brasil

 

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Zambucca states her intentions.

[...]

 

"Ma adesso che viene la sera ed il buio

mi toglie il dolore dagli occhi

e scivola il sole al di là delle dune

a violentare altre notti:

io nel vedere quest'uomo che muore,

madre, io provo dolore

Nella pietà che non cede al rancore,

madre, ho imparato l'amore".

 

Fabrizio De Andrè, Il Testamento di Tito

In the past, soccer was played between two teams, but the opposite fans used to applaud when either of them scored a goal. Good times, everyone in the stadium were there only to be in peace. Living is an experience in which we have the chance to go back, to correct a mistake also to apologize. And to accept apologies without rancor. Maybe that's the true meaning of Christmas. I hope there is still time to go back and start living in community like the old times in soccer games. Cheering for the other's team, as if the objective of each match was just to get together and be happy taking care of the precious ball. I believe that life is hard enough for everyone, although for many it is almost unbearable. It looks nonsense, I know. But nowadays the most beautiful things I see are invisible to the eyes. But makes sense to the heart.

 

Eva Cassidy - Kathy's Song youtu.be/kRK-M_3fVbY?si=s3ZydBBX5sU8SzqU

Ancora adesso la prima cosa che mi ritorna in mente è la cupola in fondo alla strada in un pomeriggio d'estate. Con la via calma: solo qualche turista e qualche ciclista lento. Nessun rumore, nessuno che parla davvero, nessuna macchina o moto a rovinarne il silenzio.

Un quadretto in bianco e nero che mi fa sentire calmo e abbracciato, da quella che è stata la mia città per tutta l'infanzia.

Mi ci rifugio ogni volta che l'attuale mi sovrasta: non c'è Lia nella mia cartolina fiorentina. Non c'è il suo sguardo d'odio puntato verso di me mentre sbraita parole altrettanto orribili. Non ci sono i figli che non mi parlano più, con un rapporto che durante gli anni è scivolato via come sabbia tra le dita. Non ci sono sofferenze o delusioni. Non ci sono rancori o odio.

Ci sono solo io. A volte adulto, a volte bambino in mezzo alla strada a guardare la cupola, nell'ombra calda dell'estate fiorentina.

Se ci penso, mi pare sia l'unica cosa davvero preziosa che sono riuscito a portarmi dietro da sempre.

Neste DIA DOS NAMORADOS:

 

Que o AMOR permaneça em nossos corações,

Esquecendo as mágoas, os rancores, as diferenças...

Não só hoje, SEMPRE!

Que o AMOR não seja apenas um AMOR de momento...seja ETERNO...seja INFINITO...DURE PARA SEMPRE...

O AMOR transforma, aquece, perdoa.....AMA!!!

FELIZ DIA DOS NAMORADOS

FELIZ DIA DO AMOR

FELIZ SEMPRE!

 

é o que eu realmente desejo a cada pessoa que eu conheço e que eu não conheço, que posso um dia conhecer, que posso nunca encontrar, que pode nunca falar comigo, que pode apenas me olhar, mas que pode sempre saber que o AMOR comigo está! E ELE move a minha vida...

 

Obrigada, Ana Monteiro, por nos fazer unidas sempre, e sempre em prol do AMOR!!!!

Amo-te!

 

Campanha pelo dia do Amor: www.blythe.com.br

 

www.youtube.com/watch?v=YgT2rYuV5QI

 

Capita alle volte che.....

 

mantenere in vita risentimenti e rancori,comporta un notevole dispendio di energie.................

oltre ad essere una cosa insensata.

infatti oltre a non portare da nessuna parte ............crea maggiori distanze ..........

fortunatamente il tempo ..ridimensiona cose che sembravano insuperabili.......(alle volte)

altre volte invece....laddove vince l'ego si innalzano muri sempre più alti....e....

Così si chiama , secondo la tradizione italiana, il lunedì dopo Pasqua

Gli angeli, creature di luce che annunciano la resurrezione, la vita...

Un annuncio che stride in questi giorni di oscurità, in cui infuriano i bombardamenti.

Persino a Gerusalemme ci sono stati scontri tra Palestinesi e forze di polizia israeliane.

Sembra davvero che il male trionfi e che l'uomo sia impazzito e faccia di tutto per distruggere la bella Terra che gli è stata donata.

Si usa tanto la parola pace. La pace spesso è difficile e richiede qualche rinuncia e anche non rispondere all'ostlita' con azioni violente, che richiamano altra violenza. .

In questi giorni di corsa agli armamenti , di armi sempre più letali, risuona la parola del Cristo vivente :' Vi dò la pace, la MIA PACE,.... Gioite...'

Se l'uomo volgesse lo sguardo al cielo e ascoltasse. O semplicemente ascoltasse la voce della ragione, di un cuore che non sia diventato di pietra e pieno di sé e di rancore

 

Sull' Alpesisa, Liguria

 

Easter Monday, or 'Monday of the angels' , as we say in Italy

Oggi, 4 febbraio, la Giornata mondiale contro il cancro.

Ho messo questa immagine di una scala ( una scala antica, ma modificata e stilizzata ), perché, dal momento in cui si scopre di avere questa malattia è una salita dura, faticosa, terribile.

Ma alla fine bella. Posso dire che quello è stato il momento più intenso e bello della mia vita : una rinascita, una seconda nascita. Soprattutto un percorso interiore : da uno smarrimento iniziale, l'angoscia, la disperazione, la rabbia. Poi l'accettazione, la scoperta di quanto è bella e preziosa la vita che stai per lasciare, l'importanza dei tuoi affetti, il viverla intensamente attimo per attimo. E poi l'accettazione, la serenità. Io c'ero arrivata. Non saprei se sarei più capace di farlo.

C'è gente che non riesce e muore nella rabbia, nel rancore, magari perché erano brave persone e sentono tutto questo terribile e ingiusto.

Io sono guarita ( ho accantonato tutta quella esperienza purtroppo ) e ne parlo per sottolineare l'importanza della prevenzione. Il mio cancro era dei più gravi ed aggressivi, mi sono salvata solo perché l'ho preso in tempo. L'importanza dei controlli preventivi, perché quando ci sono i sintomi talvolta è troppo tardi.

È ancora una malattia brutta, subdola, ma la bella notizia è che, se presa in tempo, si guarisce.

Il come l'ho scoperto lo racconterò un'altra volta. Lo racconterò, anche se mi costa ricordare e parlare di quei momenti, perché ha qualcosa di miracoloso. Chiamalo caso, chiamalo fortuna, molta fortuna, come mi è stato detto dai medici . Forse destino.

Naturalmente il discorso della prevenzione vale anche per me, perché, anche se sono passati cinque anni e sono completamente guarita la malattia si può ripresentare, come per tutti.

Ora è ancora presto, mi rimetto a dormire. Ho scritto di getto

Buona giornata

 

La scala di un palazzo antico di via Lomellini, Genova

 

Today World Cancer Day.🎀 The importance of prevention

 

Ascent

Star Wars Jedi: Fallen Order

 

Freecam by Otis & Skall_Edit

Universal UE4 Unlocker by Otis

 

A remote planet, Dathomir is drenched in blood-red light from its central star. The planet has continents overrun by twisted vegetation, with forests of bent trees burdened by large, cocoon-like fruit. Bordering dense swamplands is the massive stone fortresses of the Nightsisters, a witch clan.

 

Dathomir, nicknamed the "Rancor planet", was a remote, neutral planet in the Quelli sector and the home of the Nightsisters.

 

The planet, lit red by its central star, had numerous continents that were overrun with vegetation, forests, and swamplands. The dark side of the Force had an immensely strong presence on Dathomir, which allowed for the nurturing of many malevolent Force wielders native to the planet.

 

The Nightsisters, also known as the Dathomir witches, made their home in the swamps, and wielded magicks fueled by Dathomir's own power. Dathomir was also home to the Nightbrothers, Zabraks who were ruled by the Nightsisters.

 

During the Clone Wars, Dathomir would come under attack multiple times due to the machinations of Mother Talzin and her rival Darth Sidious, leading to the destruction of most of the Nightsisters and settlements on the planet by the Confederacy of Independent Systems after conquering it.

 

Asajj Ventress, a Nightsister trained by Count Dooku, returned to Mother Talzin after her master betrayed her. This drew Dooku's attention to Dathomir, resulting in the slaughter of the Nightsisters. This left Talzin, Ventress, Merrin and Shelish as the only known survivors.

 

In 2 BBY, Maul returned to Dathomir with the Jedi rebel Ezra Bridger to conduct a ritual that involved summoning the spirits of fallen Nightsisters in order to reveal fragments of a holocron vision.

 

As a result, Maul and Ezra learned that the Jedi Master Obi-Wan Kenobi held the key to destroying the Sith and that he resided on a planet with twin suns.

.... ancora più piccoli...

 

Foto della sonda Cassini, da Saturno

 

We are that small dot over there

 

Mi è venuto in mrnte il pensiero che noi siamo un punto di un punto.... E come tutto diventa relativo rispetto a questo : le nostre proprietà, egoismi, rancori, passioni.... Tutto diventa così piccolo..

Ma noi siamo anche un mondo. Ciascuno di noi è un mondo irripetibile e immenso

youtu.be/B7Gx2gsjPUU Ci hanno visti nuotare

In acque alte fino alle ginocchia

Ed inchinarci alle zanzare

Pregandole di non mescolare

Il nostro sangue a quello dei topi

Arrivati in massa con le maree

Le porte aperte, i porti chiusi

E sorrisi agli sconosciuti

Che ci guardano attoniti mentre ci baciamo

Da uomo a uomo, mano nella mano

Una sigaretta non lo racconta

Ci vuole forse una vita intera

O una canzone non certo questa

Altri maestri, altri genitori

Che non rinfacciano quello che sei

Quello che vuoi e quello che eri

Esistere è giusto un momento

Chi vive nel tempo muore contento

E sì, ci hanno visti contare le pietre

Di questo deserto, pazienza

Perdere tempo con il cielo

Farlo di lavoro

Pagati per immaginare qualcosa che non puoi fotografare

Mi spiego meglio

Senza nascondermi dietro a cazzate

Scritte per caso in questa palestra dell'orrore

Ecco la pietra, ecco il peccato

Un cane pastore lo fa per amore

Non per denaro, non per rancore

Non per la lana esiste il gregge

Né per la legge

Siamo delle antenne, dei televisori

Emettiamo storie che fanno rumore

Cerchiamo la donna della vita

O l'uomo della morte

Strade interrotte, eterni sorrisi

Figli, sangue del nostro lavoro

Non ci somiglieranno, figli ormai del mondo intero

E perdere la monotonia

Di quando tutto era al suo posto

I topi cacciati, debellati

Mostri tutti sotto al letto

E lasciar volare via

Quell'abbraccio conosciuto

Di chi in nome del tuo bene ha distrutto il tuo passato

Quando arrivi tu se ne vanno gli altri

Sai che non va bene, ma ti piace arrangiarti

Come fanno in quei paesi

Che non sappiamo pronunciare

Ma che ci piace addomesticare a parole

Ero presente al momento dei fatti

Il fatto non sussiste

Mettetelo agli atti

Ma non hai paura di nessuno

Se non della tua statura

Hai la democrazia dentro al cuore

Ma l'amore è una dittatura

Fatta di imperativi categorici

Ma nessuna esecuzione

Mentre invece l'anarchia

La trovi dentro ogni emozione

Tu stammi vicino

Anzi lontano abbastanza

Per guardarti il viso

Dalla stanza dei miei occhi

Aperti o chiusi, non importa

Sono occhi

Quindi comunque una porta aperta

Il tempo passa lo senti da questo orologio

Mentre lavori dentro un bar

Ad una pressa o in un ufficio

E speri ancora che qualcuno sia lì fuori ad aspettarti

Non per chiederti dei soldi

Neanche per derubarti

Non per venderti la droga

E soffiarti il posto di lavoro

Ma per urlarti in faccia

Che sei l'unica, sei il solo

Sei l'unica, sei il solo

Sei l'unica, sei il solo

“... Por que choras, umbu, na tarde quente,

de braços abertos, rumo ao poente?

Será que guardas um rancor, uma ferida,

mágoa escondida dos olhos de nossa gente?

Por que choras, umbu, se aqui no pago

és um símbolo leal do nosso afago?

Pinheiro e figueira são amantes,

são gigantes, mas tu és o nosso mago ...”

 

Fragmento de “Árvore do Pampa”, de Mario Eleú Silva

Bagé, Rio Grande do Sul, Brasil

Proseguono i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, in una guerra senza fine. : 50 bombardamenti in 40 minuti, in seguito a numerosi razzi lanciati da Gaza.

130 le vittime palestinesi finora , di cui 35 bambini e 20 donne, con un migliaio di feriti. 8 i morti israeliani.

Sembra che non ci sia possibilità di convivenza pacifica in questa terra martoriata.

E se si rispettassero i diritti umani? Se si provasse a parlare senza rancore?

La terribile esperienza della Shoah non ha insegnato nulla agli Ebrei ?

 

Prumule e orchidee selvatiche nel Parco Naturale dell'Antola, Liguria

 

It is possible to live together in peace

L'autunno non è stagione rancorosa;

l'ultima gratitudine per l'effusione effimera dei suoi fogliami d'oro porta subito al raccoglimento:

solo quando una foglia cade se ne possono apprezzare le nervature.

Sembrano tentacoli che si allungano, contorti, mostruosi, come braccia scomposte che strozzano, uccidono. Nascono come piccolo germe da un rancore represso, da un desiderio nascosto di potenza. Si allungano in silenzio, con un rantolo sordo, fino ad oscurare il cielo.

 

Verso Erli, tra Piemonte e Liguria.

Un 'agave verso i resti di un' antica chiesa abbandonata. Mi ha fatto venire in mente l'immagine della guerra. Una guerra sempre più crudele, assurda, che sembra non finire e invade i nostri pensieri, immensa piovra che mangia le vite, paralizza i cuori

 

Tentacles

 

The image of the war?

Il giorno più bello ? Oggi

L'ostacolo più grande? La paura

La cosa più facile ? Sbagliarsi

L'errore più grande ? Rinunciare

La radice di tutti i mali ? L'egoismo

La distrazione migliore ? Il lavoro

La sconfitta peggiore ? Lo scoraggiamento

I migliori professionisti ? I bambini

Il primo bisogno ? Comunicare

La felicità più grande? Essere utili agli altri

Il mistero più grande? La morte

Il difetto peggiore? il malumore

La persona più pericolosa? Quella che mente

Il sentimento più brutto ? Il rancore

Il regalo più bello? Il perdono

Quello indispensabili ? La famiglia

La rotta migliore ? La via giusta

La sensazione più piacevole ? La pace

l'accoglienza migliore ? Il sorriso

La soddisfazione più grande ? Il dovere compiuto

La cosa più bella del mondo ? L' Amore

 

( Madre Teresa di Calcutta )

 

Answers

Aria Sulla IV Corda - Johann Sebastian Bach

 

In certi momenti e...in certi luoghi, sarà che gli occhi, assetati, bevono avidamente il paesaggio.

Sarà che il sole del pomeriggio, si intenerisce al sopraggiungere della sera, sua eterna amante, e accende i colori del mondo.

Sarà la sintonia con chi ti è vicino e che, senza emettere suono ti descrive la bellezza e guida il tuo sguardo.

In certi momenti e...in certi luoghi senti di essere in pace col mondo, senza rancori, dolori, meschinità.

E soltanto allora, ti accorgi che il mondo è tutto nel tuo cuore.

 

Agoralex

Il Vecchietto se ne va...ci abbandona dopo averci qualche volta coccolati e qualche volta strapazzati...Un nuovo anno è alle porte ...Spero che tutti noi ci impegniamo per avere un clima migliore nel 2016; distruggere il deserto della solitudine e asciugare le lacrime del dolore, mettendo da parte l'odio ed il rancore sarebbe già un buon proposito!

A tutti gli amici di Flickr vorrei augurare di vivere ogni giorno del nuovo anno con entusiasmo, non permettendo di essere contagiati dalla tristezza, di viverlo intensamente con la pace nel cuore.... La più grande ricchezza!!!!

  

 

Peace, a desire of the heart that we will only succeed leaving behind the

rancor, opening new paths, educating with enthusiasm, filling the new hearts

with respect, appreciation and love.

Peace, a new challenge that with strength and union day by day we will

achieve with solidarity, fighting for a better world.

 

The Children of the World Project 2017 is on benefit of

www.warchild.org.uk/

 

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La gente porta rancore, la notte porta consiglio, la mamma porta pazienza, qualcuno porti le birre!!!

Poesia

 

Poesia é beleza,

riqueza sem fim.

Faz nascer à ternura

e sentir a doçura

da flor de jasmim.

  

No deserto da vida

e na escuridão,

é paz renascida,

é luz oferecida

em comunhão.

  

No silêncio do mundo,

é firme expressão.

Não busca vaidades

mas busca a verdade

e a retidão.

  

Poesia é dom,

infância encantada,

alegria sentida

na senda perdida

e reencontrada.

  

Nascem as palavras,

sementes de amor,

que voam nos ares

e vogam nos mares

em ondas de cor.

  

São pobres os homens

que gritam rancor

e vivem na ânsia,

na cega ganância,

semeando dor.

  

Ignoram os homens

que a simplicidade

os abre à beleza,

à grande riqueza

da fraternidade.

  

Poesia é sonho,

é pássaro, luz,

arco-íris de sons.

Mensagem de paz

e voz que nos traz,

do fundo das cinzas,

a esperança perdida

na vida e seus dons.

Questa copia in gesso di Amore e Psiche fu ricavata nei primi anni del 1800 dall'originale in marmo scolpito da Antonio Canova intorno al 1797. Ho avuto la fortuna di fotografarla in occasione della mostra “Canova, eterna bellezza” tenutasi in Roma nel 2019; occasione unica perché a gennaio del 2023 il gesso è stato venduto all'asta, per una cifra esorbitante, a uno sconosciuto collezionista. La vendita dell'opera, di proprietà della Veneto Banca di Montebelluna, è servita a ripianare i debiti dell'istituto trevigiano.

Così la vicenda dei due amanti, in modo del tutto inaspettato e per vie traverse si è ritrovata al centro dell'attenzione mediatica. A distanza di molti secoli da quando la storia fu inventata, Canova la reinterpreta, qui, togliendo le ali a Cupido e materializzando l'idea platonica di anima in forma di farfalla; i due innamorati, nudi entrambi, salvo che per un leggero drappo che avvolge Psiche sui fianchi, si scambiano dolcemente il dono delle loro anime.

Nel corso degli anni, passando di mano in mano, di mente in mente, assecondando i cambiamenti sociali la favola si è arricchita di ulteriori sfumature: l'unione fisica può essere, anzi, dovrebbe essere un incontro d'anima, e sia in questo gruppo scultoreo, denominato “Amore e Psiche stanti”, cioè in piedi, sia nell'altro famosissimo gruppo di “Amore e Psiche giacenti” scorgiamo nel marmo erotismo e spiritualità, caratteri apparentemente inconciliabili che Canova è riuscito a fondere con grazia e delicatezza.

La materialità del corpo e il piacere dell'unione; l'immaterialità dell'anima e la gioia di essere compresi e amati, solo così può essere raggiunta la completezza. Traguardo impervio, forse impossibile, ma Apuleio dice che se fossimo coraggiosi e anche un po' trasgressivi ognuno di noi potrebbe tentare l'impresa.

Ma come sono arrivati i due giovani a raggiungere questo momento magico?

La favola mostra che le cose non sono così facili, bisogna lavorare molto per depurarsi dai sentimenti negativi e incontrare l'altro senza risentimenti, gelosie, pretese. Le cronache sono piene di episodi drammatici: incapacità di capire, di stare da soli, necessità di possesso, confusione sulla propria identità, molte sono le ragioni alla base dei conflitti che sfociano a volte nel delitto; spesso, più banalmente e quotidianamente, rancori, incomprensioni, ripicche in una triste solitudine affollata di presenze.

Rientrando nel racconto di Apuleio troviamo Psiche mentre affronta la prova più rischiosa di tutte, ora sta chiedendo alla regina dell'Oltretomba di riempire un piccola scatola con un po' della sua bellezza, necessaria alla dea Venere che ha consumato la sua affannandosi per curare il figlio. In disparte Proserpina riempie la pisside, porgendola poi a Psiche che si affretta a riguadagnare l'uscita stando attenta ad eseguire le istruzioni della torre.

Quando ormai è riemersa dalle tenebre, alla luce del sole la fanciulla si sofferma a pensare: in questo vasetto è contenuta la bellezza della regina sotterranea alla quale la stessa Venere ha chiesto aiuto per diventare più seducente, se mi adornassi anch'io con questo divino unguento potrei piacere di più al mio sposo. E così dicendo apre la scatolina facendo appena in tempo a constatare che è vuota, salvo “un sonno infernale che appena liberato dal coperchio la assalì”.

Avvolta da una densa nebbia di incoscienza Psiche cade a terra e lì giace come morta.

 

Come mai Psiche questa volta ha disobbedito alle raccomandazioni della saggia torre? Ella volontariamente ha osato decidere con la sua testa, seguendo il desiderio. Sa di rischiare decidendo di trasgredire, anche se gli avvertimenti sono stati chiari:” …Un'ultima raccomandazione, ed è la più importante: non aprire e non guardare dentro al vasetto che porterai, e comunque non essere troppo curiosa riguardo al tesoro di divina bellezza che è nascosto lì dentro”.

 

Ecco il suggerimento di Apuleio: non bisogna prendere alla lettera tutto quello che ci viene comandato, non fermatevi all'evidenza, abbiate il coraggio della curiosità, di esplorare l'ignoto.

Psiche con questa trasgressione solleciterà indirettamente Amore a venire in suo aiuto, così come Lucio, protagonista delle Metamorfosi, trasformato in asino a causa della sua curiosità, di avventura in avventura, approderà all'incontro con Iside.

Magnifica l'invocazione che Lucio farà a Iside nella parte finale del romanzo, dove si capisce che egli sta parlando del mistero della vita e dell'immensità del tutto di cui la dea è personificazione e somma rappresentante :

“...Tu per mare e per terra proteggi gli uomini, allontani le tempeste della vita e porgi con la tua destra la salvezza, tu sempre con la tua mano sciogli le fila che il destino aggroviglia in nodi inestricabili, tu calmi le bufere della Fortuna e poni un freno alle funeste rivoluzioni delle stelle. Te onorano gli dei del cielo e rispettano quelli dell'Inferno, tu fai ruotare la terra, dai la luce al sole, governi l'universo, calchi col tuo piede il Tartaro. A te obbediscono le stelle, per te ritornano le stagioni, di te si rallegrano i numi, a te servono gli elementi. Al tuo cenno spirano i venti, offrono il nutrimento le nubi, germogliano i semi... La tua maestà temono gli uccelli vaganti nel cielo, le fiere erranti nei monti, i rettili celati nel terreno, i mostri che nuotano nel mare...”

 

A photo of Captain Banshee's Rancor Squad of the Imperial Sith Military on Byss

Porque você fez isso comigo! Me deletou, exclui de todas as redes, apagou as músicas, as frases, as mensagens, o cheiro, o gosto, as lembranças, as memórias, os sonhos, os planos, o passado e o futuro.Porque este vazio este silêncio tudo é prá me ferir, me machucar, não quero mais chorar já sofri demais.. O que mais eu sinto foi perder uma jóia preciosa que era tua amizade, não guarde odio , rancor. Eu aceitou tua amizade de volta sem ressentimento ... Porque desde o dia que te conheci você mora no meu coração. Pense...

 

A amizade é um amor que nunca morre.

   

Instead of rancor, I will keep distance.🌛🌛🌛

Le mie parole sono sassi

precisi aguzzi pronti da scagliare

su facce vulnerabili e indifese

sono nuvole sospese

gonfie di sottointesi

che accendono negli occhi infinite attese

sono gocce preziose indimenticate

a lungo spasimate e poi centellinate, sono frecce infuocate che il vento o la fortuna sanno indirizzare

Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato

un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato

sono foglie cadute

promesse dovute

che il tempo ti perdoni per averle pronunciate

sono note stonate

sul foglio capitate per sbaglio

tracciate e poi dimenticate

le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire

lo ammetto

strette tra i denti

passate, ricorrenti

inaspettate, sentite o sognate...

Le mie parole son capriole

palle di neve al sole

razzi incandescenti prima di scoppiare

sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare

piccoli divieti a cui disobbedire

sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo

che non mi riesce di spiegare

fanno come gli pare

si perdono al buio per poi ritornare

Sono notti interminate, scoppi di risate

facce sopraesposte per il troppo sole

sono questo le parole

dolci o rancorose

piene di rispetto oppure indecorose

Sono mio padre e mia madre

un bacio a testa prima del sonno

un altro prima di partire

le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire...

strette tra i denti

risparmiano i presenti

immaginate, sentite o sognate

spade, fendenti

al buio sospirate, perdonate

da un palmo soffiate

 

voglio scappare..

voglio andare dove tutto è magico...

Si...sull'isola che non c'è..!

 

dove posso tornare bambino

dove le mie immaginazioni

si possono tramutare in realtà...!

 

dove tutti ci prendiamo per mano

e ci possiamo guardare negli occhi

senza rabbia o rancore...!

 

dove chi fa la cosa giusta viene lodato

e chi fa quella sbagliata viene aiutato

SERIAMENTE..a non farla più...!

 

insomma voglio un sogno

voglio la libertà da questi demoni

che ogni giorno mi tengono legato

alle loro catene...

 

voglio smettere di immaginare tutto

voglio vivere REALMENTE...!

tu fatina mi puoi aiutare..?

 

Starks...

 

Wisely, Step 10 does not emphasize a moral inventory, which becomes too self-absorbed and self-critical, but speaks instead of a “personal inventory.” In other words, just watch yourself objectively, calmly, and compassionately. You will be able to do this from your new viewing platform and perspective as a grounded child of God. “The Spirit will help us in our weakness” (Romans 8:26). From this most positive and dignified position, we can let go of, and even easily admit, our wrongs. We are being held so strongly and so deeply that we can stop holding onto, or defending, ourselves. God forever sees and loves Christ in us; it is only we who doubt our divine identity as children of God.

 

We now have an implanted position and power whereby we can see ourselves calmly and compassionately, without endless digging, labeling, judging, or the rancor that we usually have toward our own imperfection. Don’t judge, just look can be our motto— and now, with the very eyes of God. That will awaken consciousness, and then things will usually take care of themselves, with even the least bit of honesty and courage. A wonderful Indian Jesuit, Anthony de Mello (1931–1987), used to say, “Awareness, awareness, awareness!”…

 

… To be fully conscious would be to love everything, on some level and in some way—even our mistakes. To love is to fall into full consciousness, which is contemplative, non-dualistic, and includes everything—even “the last enemy to be destroyed, which is death itself” (1 Corinthians 15:26). That is why we must, absolutely must, love!

-BREATHING UNDER WATER SPIRITUALITY AND THE TWELVE STEPS, RICHARD ROHR

Quanti esseri ti avranno guardata, osservata o talvolta ammirata, cantata, pregata o implorata, disegnata o dipinta, a spicchi o intera, amata e odiata, studiata ed esplorata. Regalata, rubata, scritta o letta, copiata o fotografata e tu imperturbabile, sempre li a girare e rigirare senza mai stancarti, senza ansie o frenesie, senza paure o rancori, a volte calante, altre volte crescente; se ti nascondi come per scherzo e non ti fai vedere neppure se il cielo è sereno, ogni volta come per incanto, ti imponi o meglio ti proponi splendente come stasera, e ti doni con immensa bellezza e con molta umiltà, a farci rammentare che di luce propria è assai difficile brillare. Solo chi ti ha posta dove sei è più grande di te.

Nel contenitore della tua vita sostituisci il rancore con qualcosa di meglio: amore, amicizia, affetto e comprensione, ad esempio. Anche la tua vita sarà migliore...:-)))

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