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La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.
(Hermann Hesse)
Essere misterioso e indipendente, pigro e sfuggente, elettrico e carezzevole, tra tutti gli animali il gatto è la figura più presente nella letteratura. Fonte inesauribile di ispirazione per diversi poeti,il gatto è stato è protagonista di tanti libri, favole e storie di ogni epoca.
Being mysterious and independent, lazy and elusive, electric and caressing, among all animals the cat is the most present figure in literature. An inexhaustible source of inspiration for various poets, the cat has been the protagonist of many books, fables and stories from every era.
Via Indipendenza is the main street of Bologna. It starts from Piazza Maggiore and ends at the railway station. It has been completed in 1890 when the city became an important railway junction.
Trujillo,chiamata dai suii abitanti "Città dell' eterna primavera" per il suo clima gradevole durante tuttol'arco dell'anno, è La Capitale del Dipartimento de La Libertad, nella parte NordOvest del Perù ed è la terza città per numero di abitnti.
Fondata nel 1534 fu anche la Capitale provvisoria del Perù durante la sua indipendenza.
In epoca coloniale, si vantava di essere il maggior centro commerciale e culturale di tutto il Nord e conserva ancora belle case coloniali dai patios ombreggiati e dalle faccate ornate dai tipici balconi spagnoli.
Camporomano è la denominazione di un altipiano ai piedi di Montecatini Val di Cecina, dove nel 298 a.C. si accamparono le legioni romane al comando di Lucio Scipione Barbato, in procinto di conquistare Volterra.
La sconfitta, cui fece seguito un periodo di parziale indipendenza, decretò in pratica la fine della Lucumonia etrusca di Volterra (ossia "Velathri") che verso la metà del III secolo a.C. fu costretta a riconoscere la supremazia di Roma e ad entrare nella confederazione italica, assumendo il nome latino "Volaterrae".
E di Roma seguì quindi le vicissitudini…
Nella foto si intravede, in alto, parte del castello medievale di Montecatini Val di Cecina su cui si erge l'imponente Torre, edificata intorno alla metà del Milletrecento dalla famiglia Belforti che in quel periodo deteneva la Signoria della città di Volterra.
www.youtube.com/watch?v=UY-ajsCr6sg
Tesori miei
Nella speranza che le correnti prima o poi permettano a questa lettera di raggiungervi sulla spiaggia dei vostri cuori scrivo questi pensieri affinchè quel giorno possiate leggere, e ricordare.
Vi ho amato teneramente ancor prima di concepirvi…
ho amato l’idea di stringervi, di annusare la vostra pelle profumata di vita nuova e di destarmi nel bel mezzo della notte per venire al vostro fianco, assalito da una sciocca ansia, per accertarmi che il vostro sonno fosse sereno.
Vi ho aspettato con trepidazione fuori dalla sala parto (anzi, per te Lollo, al suo interno, aiutando i medici a dare inizio alla tua primavera).
Vi ho ho portato a cavalluccio sulle spalle, felice di quel peso e di quelle manine che mi stringevano i pollici.
Ho avuto paura, Bepi, arrivando a dimenticare chi io fossi e come ero cresciuto, che le brutture e le cattiverie del mondo ferissero la tua dolcezza e la tua sensibilità …
Per questo ho cercato di fortificarti, non rendendomi conto che quanto io ti chiedevo avrebbe snaturato la tua (e la mia) anima, mite e gentile.
Troppo tardi ho capito il mio errore e, per fortuna e nonostante me, tu sei rimasto te stesso.
Dopo le varie peripezie della mia adolescenza difficile, ho capito che non si può essere se non se stessi e che non si deve avere il timore di mostrarsi per quello che si è, anche a costo di subire torti, protervie ed ingiustizie … o di dare dolore. Questa consapevolezza, con te, per alcuni anni, l’ho dimenticata, nel tentativo di farti da scudo e di proteggerti.
Ti chiedo perdono per questo, per la mia rudezza - a volte - nel parlarti, per non aver capito che amare e proteggere non significa imporre il proprio punto di vista seppur nella convinzione (sbagliata, te l’ho già detto) di farlo a fin di bene.
Vederti al piano è per me ogni volta un’emozione grande, e meravigliosa.
Sei quanto di meglio io abbia "fatto" nella mia vita.
Se ti riesce (credo succederà, col tempo) esplora la possibilità di vivere con più leggerezza quello che ti succede… non prendertela troppo e non abbatterti di fronte a torti o a rovesci del destino.
Scoprirai che il senso vero e profondo di quello che ci accade, dopo pochi giorni, non sarà più uno scatto in bianco e nero ma una fotografia con migliaia e migliaia di sfumature e colori.
Sii te stesso,
e quindi, resta generoso e altruista …
ed ama, senza paura.
Soprattutto, credi in te … non aver paura delle sfide o delle difficoltà che ti sembrano insormontabili… nulla ti manca per poter realizzare i tuoi sogni.
Un ultima cosa…. scegli la compagna della tua vita con il cuore;
in questo caso Lei sarà al tuo fianco per tutto il viaggio…
e, forse, un giorno, anche tu ti ritroverai a scrivere una lettera ai tuoi figli…
Ti voglio bene.
Lollo
Il solo pensarti mi fa sorridere
Promettimi di non perdere mai quella tua vena di spensierata e allegra follia che tanto ci rende simili.
Non sarà sempre semplice, soprattutto quando dovrai adattarti ai paletti di un lavoro e di un ambiente entro il quale muoverti ed interagire con altri…
Spero ti sia di aiuto sapere che io sono rimasto me stesso, così, anche in un ambiente lavorativo particolare e difficile, dove la forma e le regole sono parte importante di quello che sono chiamato a fare.
Sii meno aspro nelle tue reazioni e non aver paura di dire a tuo fratello che gli vuoi bene. Bepi ne ha bisogno e tu ancor di più…
Aiuta chi è in difficoltà … non tutti hanno avuto la fortuna di essere venuti al mondo in luoghi dove mangiare e bere non sono una conquista quotidiana.
Ripaga con tutte le tue forze questo dono grande che hai ricevuto regalando tutte le tue energie e la tua passione a chi ne ha bisogno.
Non aver paura di far affiorare i tuoi sentimenti, non nasconderli dietro la scorza e la corazza che ti piace mostrare… quelle cose che hai dentro sono Lorenzo; non devi nasconderle dietro uno schermo …
La vita ti darà gioie e dolori, ma la avrai vissuta pienamente quando non avrai paura di mostrarti per quello che sei e non per quello che pensi sia più utile perché ti rende meno vulnerabile.
Continua ad abbellire il mondo con il tuo canto ed i tuoi colori.
E, quando sarai preso dai dubbi o indeciso, ascolta il tuo cuore, lui non ti tradirà.
Ti voglio bene cucciolo.
A entrambi dico: ascoltate la mamma. E’ saggia e vi ama tantissimo; saprà darvi sempre, in ogni occasione, i giusti consigli e mai verrà a mancarvi il suo sostegno.
Difendete con convinzione il vostro punto di vista ma ponderate ed abbiate rispetto delle opinioni degli altri.
Non abbiate paura dei momenti difficili, che pure verranno.
Diceva Forrest Gump che la vita è una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita; ma se sarete onesti,
e puri di cuore, potrete guardare senza alcun timore le onde del mare in tempesta che vi si porranno di fronte.
Non abbiate paura di commuovervi … io non l’ho fatto, mai.
Non quando Algren e Katsumoto hanno condotto insieme la loro ultima carica e nemmeno guardando Philadelphia, One Day o Sette Anime; non ho ha avuto paura delle lacrime leggendo di Jean Valjean e ascoltando le musiche di Morricone … commuovervi ha un solo significato:
che siete vivi,
e che la vostra anima è colma di bellezza e di luce.
Si,
siate portatori di luce.
Lo so, sembra una paternale ( o lo è ? ), ma sentivo il bisogno di dirvi queste cose e di farvi sbirciare nel mio cuore visto che, tra il mio lavoro e il mio senso di indipendenza degno di un marinaio fenicio, di colpo vi ritrovo adolescenti ….e mi sembra di aver sciupato in malo modo il mio tempo con voi…
Un giorno, prima o poi, dovrete fare i conti con il mio non esserci…
Nonostante i 10 anni di malattia che mi avrebbero dovuto preparare, la morte di vostro nonno per me ha segnato un punto cruciale della mia esistenza.
Devo rivelarvi che io non lo cerco, come altri, nelle fotografie o nel luogo in cui riposano le sue spoglie …
E’ dentro di me.
E’ nei suoi racconti, nelle sue buffe cadute all’interno della barca quando insieme all’alba si andava a pescare, è nelle poesie che mi ha insegnato con pazienza e nell’amore che mi ha regalato, senza che io me ne accorgessi, per l’arte e per i viaggi.
E’ nelle nuvole panciute e sbarazzine che mi salutano;
è nella musica, portata a sprazzi dal vento, che mi raggiunge da lontano quando, da solo, in luoghi meravigliosi che anche lui avrebbe amato, cerco - senza riuscirci - di fermare quell’attimo con una fotografia.
Lui è in me quando leggo “La pioggia nel pineto” o quando penso all’Ulisse di Dante o ad Ettore che affronta il suo destino;
è nell’intermezzo della Cavalleria Rusticana …
lui è in questo brano che gli ho dedicato quando era al termine del suo viaggio.
E Voi, quando sarà,
cercate la mia anima negli scritti che ho lasciato.
Cercatemi nelle note del piano suonate per voi quando eravate ancora nel pancione della mamma;
scopritemi nella fresca brezza di mare che porta sollievo al termine delle torride giornate di agosto.
Sorridetemi quando saremo insieme, senza saperlo,
al Limides e alla Cinque Torri.
Siete i fiori più belli su cui io abbia potuto volgere il mio sguardo.
Con tutto il mio amore,
Papà
Regno Unito, Norfolk, Happisburgh, Estate 2012
Il faro di Happisburgh nella costa nord del Norfolk è stato costruito nel 1790. E 'stato elettrificato nel 1947. La torre è alta 25,9 metri, e la lanterna si trova a 40,8 metri sul livello del mare.Nel 1987 Happisburgh era uno dei cinque fari dichiarato inutili dalla Trinity House e la sua disattivazione era prevista per giugno 1988. Gli abitanti del villaggio organizzarono allora una petizione per opporsi alla chiusura, e Happisburgh è diventato l'unico faro di gestione indipendente, operativa in Gran Bretagna.
Happisburgh Lighthouse in Happisburgh on the North Norfolk coast was constructed in 1790. It was electrified in 1947. The tower is 25.9 metres tall, putting the lantern at 40.8 metres above sea level.In 1987 Happisburgh was one of five lighthouses declared redundant by Trinity House and deactivation was planned for June 1988. Villagers organised a petition to oppose the closure, and Happisburgh became the only independently run operational lighthouse in Great Britain.
Questa immagine non rappresenta una vera donna, ma può essere adoperata come sua metafora. Si tratta di uno di quei manichini che non hanno bisogno delle gambe e del bacino (in quanto essi saranno coperti dal vestito) per dare luogo al concetto di femminilità . Rappresenta quindi una donna a metà, che possiede solo quelle parti che servono agli altri per identificarla. Parti che, mancandole , le negano la possibilità di muoversi ed essere indipendente. Inoltre essa proietta di sé un’immagine distorta. Mi è sembrata una corretta analogia rappresentativa di una donna che vive le sue difficoltà in funzione dell’immagine che il mondo vuole di lei. Il percorso è ancora lungo, amiche. Auguri.
Regno Unito, Norfolk, Happisburgh, Estate 2012
Il faro di Happisburgh nella costa nord del Norfolk è stato costruito nel 1790. E 'stato elettrificato nel 1947. La torre è alta 25,9 metri, e la lanterna si trova a 40,8 metri sul livello del mare.Nel 1987 Happisburgh era uno dei cinque fari dichiarato inutili dalla Trinity House e la sua disattivazione era prevista per giugno 1988. Gli abitanti del villaggio organizzarono allora una petizione per opporsi alla chiusura, e Happisburgh è diventato l'unico faro di gestione indipendente, operativa in Gran Bretagna.
Happisburgh Lighthouse in Happisburgh on the North Norfolk coast was constructed in 1790. It was electrified in 1947. The tower is 25.9 metres tall, putting the lantern at 40.8 metres above sea level.In 1987 Happisburgh was one of five lighthouses declared redundant by Trinity House and deactivation was planned for June 1988. Villagers organised a petition to oppose the closure, and Happisburgh became the only independently run operational lighthouse in Great Britain.
A seconda dell'ambiente in cui si trova Il Geco comune cambia colore per mimetizzarsi, scurendosi o schiarendosi.
Questo fenomeno è dovuto alla particolarità delle cellule della sua pelle, in grado di percepire luci e colori indipendentemente dagli occhi.
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Freddo, tanto freddo...
Nessuna mosca in giro.
Metodo di conservazione delle carni.
Siamo al mercato di MAKHACHKALA in Daghestan.
La Collina delle Croci si trova nei pressi della città lituana di Šiauliai. Non si sa quale sia il numero esatto delle croci ma si stima che ospiti più di 200.000 croci di ogni dimensione e materiale.
Le croci furono lasciate per commemorare le vittime della popolazione lituana, che protestava contro le vessazioni del regime zarista, negli scontri del 1831 e 1863. Da allora, l'abitudine di piantare croci ha preso via via consistenza nonostante la distruzione ad opera del regime sovietico negli anni sessanta e settanta.
Dal 1991 la Lituania è una repubblica indipendente e la Collina delle Croci, oltre che simbolo religioso, è diventata simbolo dell'identità nazionale lituana, un posto suggestivo indipendentemente dal credo.
Qui non si sono combattute battaglie, ma si è sostenuta una lotta sottile e tenace per affermare il diritto di espressione di un popolo.
Chignolo Po
Il Circuito Internazionale "Le colline" include ben cinque piste, distinte ed indipendenti, studiate per soddisfare le caratteristiche particolari di ogni categoria
Kartdromo
Motodromo/autodromo
Motocross
Enduro
Grazie mille per i gentili commenti.
25 Novembre, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Una giornata di riflessione, per far sentire alle donne che non sono sole e per una società migliore, con meno violenza.
In Italia una ragazza su cinque ha subito degli abusi. Ma non tutte denunciano, per varie ragioni : c'è ancora una realtà terribile che deve essere scoperta.
Ci sono varie forme di violenza, in famiglia, sul lavoro, nel rapporto di coppia, ma il meccanismo è sempre lo stesso : il senso di possesso e la mancanza di rispetto per la persona e la libertà altrui. . Una situazione sempre più drammatica che richiede leggi più severe ed incisive, protezione e tutela ( questo mentre ci sono tagli ai finanziamenti per le case di accoglienza), ma soprattutto un'azione culturale che richiederà molto tempo.
Una forma di aiuto alle donne è il loro diritto al lavoro, per una indipendenza economica e una giustizia sociale che le aiuterà nel loro rapporto con gli uomini..
Questa è anche la giornata dei bambini, maschi e femmine, che hanno subito situazioni di enorme sofferenza in famiglia , che li segnerà a vita, o che sono rimasti orfani in seguito a una violenza cieca e vigliacca.
A flower for the voiceless
Stop violence against women. November 25th,, World Day
Chiesa di San Nicolò di Capodimonte
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'antica chiesa romanica è situata lungo il sentiero che conduce dalla chiesa parrocchiale di San Rocco verso la costa fino alla zona geografica denominata Punta Chiappa. L'edificazione del tempio romanico è risalente al XII secolo ad opera dei monaci di san Rufo, sul luogo dove - secondo la tradizione locale - sorgeva una cappella intitolata a san Romolo.
Secondo alcuni studi effettuati nell'antico luogo di culto, pare che qui vi fosse costituito un piccolo nucleo abitativo - quasi indipendente dal borgo camogliese - annesso all'adiacente monastero.
A causa delle violente scorrerie dei pirati Saraceni l'intero complesso fu abbandonato nel corso del XV secolo, diventando quindi sede dei più diversi usi civili e religiosi.
Nel 1870 la chiesa fu riaperta al culto religioso e posta a delicati restauri tra il 1925 e il 1926, quali la facciata in pietra viva e decorata con archetti a vista. L'interno del tempio - ad unica navata e con pianta a forma di T - è costituita interamente in pietra nera o ardesia presentando ancora oggi resti di antichi affreschi del Medioevo.
''...Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici...''
(Kahlil Gibran)
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''...Quello che più mi piace, mi sa, è che nel tempo tutto si risolve, si aggiusta, si cicatrizza, indipendentemente da quel che penso o faccio...''
(Charles Bukowski)
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Ieri è morta nuovamente una giovane donna di 21 anni per mano di un uomo che le ha sparato.
Fino a poco tempo fa la media era di un femminicidio ogni 3 giorni. Ora ogni giorno c'è la notizia della morte violenta di una donna.
Una mattanza ignobile, preoccupante, anche perché non c'è paragone di forza e questi vigliacchi sono armati. E se la cavano con pochi anni di carcere. Qualche volta si suicidano, non senza prima aver privato della vita un'altra persona.
I giornalisti sottolineano che 'lei lo aveva lasciato....'
Ma quanti stronzi dovremmo uccidere noi donne ? Sono davvero arrabbiata.
La soluzione? Oltre ad un inasprimento delle pene, credo stia nell'educazione dei bambini.
Bisogna cambiare una mentalità radicata nell'uomo, per cui ogni donna è a suo servizio, non può avere una sua vita indipendente , personalità, capacità, non può contraddirlo, né tanto meno lasciarlo. Spesso questa mentalità è accompagnata da violenza psicologica. verbale e fisica. Ecco perché le donne molte volte lasciano i compagni, per salvare la loro dignità.
Bisogna insegnare ai bambini, maschi e femmine, ad amare, il valore della vita, di cui non siamo i padroni, a rispettare l'altro, la sua libertà, anche di andarsene.
Bisogna insegnare anche a perdonare
. È difficile anche questo, ma togliere, togliersi la vita non è certo la soluzione per guarire il proprio dolore
Verso il Monte Santa Croce, sopra San Bernardo (Sori) , Liguria. Un giorno d'inverno e di pioggia
Sad letter
Against femicide , more and more frequent
Chiesa romanica della prima metà del XII secolo, San Platano costituisce un esempio di architettura sacra medievale di notevole valore artistico e storico. E’ un edificio a due navate con ingressi indipendenti, separate da colonne, e due absidi di forma semicircolare. L’esterno della chiesa è contraddistinto da pregevoli elementi architettonici con curiose e irregolari decorazioni nella facciata principale. In particolare si ammira un bassorilievo in marmo bianco con cornice a intreccio in stile bizantino, murato al centro, fra i due portoni d’ingresso. Su uno dei lati della chiesa è ricavata una scalinata in pietra che consentiva di accedere al campanile direttamente dall’esterno.
FS 17.5.23
Il Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell'Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano. Al primo piano del palazzo sorge la Cappella Palatina.
È uno dei monumenti più visitati nell'isola[4]. I servizi aggiuntivi turistici sono curati dalla Fondazione Federico II; l'ingresso principale è su piazza del Parlamento, quello turistico e quello carraio sono su piazza Indipendenza.
Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito del sito seriale "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale". (Wikipedia)
Grazie a tutti! Un affettuoso saluto
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"Inaugurata nel 1929, è costituita da quattro imponenti gruppi di statue che si richiamano alle quattro stagioni. Fu voluta dal sindaco Riccardo Cattaneo su progetto dello scultore Giovanni Riva, soprattutto grazie al finanziamento per legato testamentario del ministro Paolo Bajnotti (1842-1919), e prese così il nome di sua madre Angelica Cugiani Bajnotti. Inizialmente si pensò di posizionare la fontana davanti al Duomo, in piazza San Giovanni, ma poi venne scelta piazza Solferino per l'opposizione della Chiesa. Le figure delle quattro stagioni avrebbero infatti molteplici valenze simboliche massoniche e mitologiche:
- Primavera: statua femminile sul lato inferiore orientale esterno, rappresenta l'amore sacro, la virtù, con in grembo un nido di uccellini e un bimbo che lancia in aria uno stormo di rondini.
- Estate: statua femminile sul lato inferiore occidentale esterno, rappresenta l'amore profano, il vizio, e tiene in grembo delle spighe, con un bimbo che tiene una ghirlanda di frutti.
- Autunno: statua maschile a oriente ma che guarda verso occidente, rappresenta Boaz, uno dei sostenitori delle Colonne d'Ercole.
- Inverno: statua centrale a occidente ma che guarda verso oriente, rappresenta Jaquim, l'altro sostenitore delle Colonne d'Ercole.
Piazza Solferino è una piazza del centro storico di Torino; limitata da via Pietro Micca, via Santa Teresa e via Cernaia da una parte, e da via dell'Arcivescovado dall'altra; piuttosto stretta e lunga, rappresenta il punto d'inizio di corso Re Umberto. Prende il nome dal comune di Solferino in provincia di Mantova, dove avvenne un'importante battaglia il 24 giugno 1859, che vide la vittoria delle truppe franco-piemontesi contro gli austriaci durante la seconda guerra di indipendenza."
da: it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Solferino_(Torino)#Fontana_Angelica
Diogene il "cinico"
[...] Molti aneddoti su Diogene riportano i suoi comportamenti paragonabili a quelli di un cane, e i suoi elogi per le virtù del cane. Non è noto se Diogene sia stato insultato con l'epiteto "cinico" (da kynikos, l'aggettivo derivante da kyon, cane) ed abbia scelto di considerarlo un elogio, o se sia stato lo stesso filosofo a sceglierlo per sé.
Diogene riteneva che gli esseri umani vivessero in modo artificiale e ipocrita e che dovessero studiare gli atteggiamenti del cane. Oltre a praticare in pubblico le fisiologiche funzioni corporee senza essere a disagio, un cane mangerà di tutto, e non si preoccuperà di dove dorme. I cani vivono nel presente senza ansietà, e non si occupano di filosofia astratta. Inoltre, sanno istintivamente chi è amico e chi è nemico. Al contrario degli uomini, che o ingannano o sono ingannati, i cani riconoscono la verità.
Diogene aveva scelto di comportarsi come "critico" pubblico: la sua missione era quella di dimostrare agli antichi Greci che la civiltà è regressiva, e di dimostrare con l'esempio che la saggezza e la felicità appartengono all'uomo che è indipendente dalla società. Diogene si fece beffe non solo della famiglia e dell'ordine politico e sociale, ma anche delle idee sulla proprietà e sulla buona reputazione. Uno degli aspetti più clamorosi della sua filosofia era il suo rifiuto delle normali concezioni sulla decenza. Secondo gli aneddoti, Diogene mangiava in pubblico, viveva in una botte, defecava nell'anfiteatro e non esitava ad insultare apertamente i suoi interlocutori. I suoi ammiratori lo consideravano un uomo devoto alla ragione e di onestà esemplare. Per i suoi detrattori era un folle fastidioso e maleducato.
Nonostante il suo aperto disprezzo per Platone e la sua filosofia astratta, Diogene ha una certa somiglianza con la personalità di Socrate, con il quale condivideva la missione di migliorare moralmente la società. Secondo Diogene Laerzio, Platone definì Diogene "un Socrate impazzito".
(wikipedia)
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Symi detta Syme nell'antichità, è un'isola greca di circa 58 Kmq di superficie che fa parte dell'arcipelago del Dodecaneso è situata 41 km a nord dalle coste dell'isola di Rodi e in prossimità delle coste turche.
Dal punto di vista storico, l'isola insieme con il resto del Dodecaneso, cambiò più volte dominazione nel corso del XX secolo: nel 1912 il Dodecaneso dichiarò la propria indipendenza dall'Impero Ottomano, ma quasi immediatamente venne occupato dall'Italia. L'isola venne formalmente ceduta all'Italia nel 1923 e nel 1943 fu occupata dai nazisti. Alla fine della Seconda guerra mondiale, la resa delle forze tedesche nella regione, comportò l'occupazione da parte degli inglesi. Symi venne infine ceduta definitivamente alla Grecia nel 1948.
Symi, che costituisce la perla del Dodecanneso, viene spesso definita la Portofino greca per il meraviglioso porto naturale circondato di case neoclassiche dai colori pastello, è frequentata da vip da tutto il mondo che arrivano con yacht e navette o acquistano le caratteristiche case a tempietto, protette dalle Belle Arti greche.
Amico
sei la mia ombra
la proiezione di me in un altro essere.
sei una scelta
che brilla nell'oscurità
del comune cammino
Indipendentemente dal loro ruolo ecologico: se siano cioé pronubi o mangiatori di foglie e di fiori, gli insetti appaiono spesso all'osservatore umano come minuscoli gioielli collocati casualmente sui fiori per enfatizzarne la bellezza. E' ciò che si riscontra anche in questo caso, dove un piccolo Chryptocephalus di color smeraldo brillante sembra mettere in risalto la bellezza dei fiori dell'erba viperina (Echium vulgare). A conferma che le meraviglie si nasconsono ovunque ..... ..
Over 300,000 American soldiers, from Independence War to Afghanistan War, are buried in Arlington Cemetery, Virginia. A place to reflect.
Oltre 300 mila soldati americani,dalla Guerra di Indipendenza al conflitto in Afghanistan, sono seppelliiti ad Arlington, Virginia. Un luogo per riflettere.
oggi mi sono fatta questa promessa.
basta piangersi addosso, basta pensare al passato, a ciò che ormai è perso, a chi c'era e non c'è più (o non c'è mai stato fino in fondo), basta aspettare di avere la compagnia per uscire, girare...sono una donna indipendente, ho la patente, una macchina, dei soldi in tasca e una vita davanti....magari non sarà bello far tutto da sola, ma di sicuro ho il vantaggio di non dover rendere conto a nessuno....e allora sapete che c'è? che quasi quasi IMPARO A VIVERE PER ME!!! ;)
San Candido: a Charming Blend of Art and Compelling Nature at the Dolomites' Doorstep
San Candido – Innichen in German – is the main centre of the Alta Val Pusteria (Hochpustertal) and it is also an historical market town, ideally located in a position which allows easy access to the Dolomites, lying just to the south.
It is situated just on the other side of the “Sella di Dobbiaco” – an important watershed located just west of town. San Candido and its basin are crossed by the Drava (Drau), a river which flows into the Danube and eventually drains into the Black Sea – a geographical peculiarity in the whole of Italy, shared only by the neighbouring municipality of Sesto/Sexten, and partly by Dobbiaco itself.
San Candido/Innichen was founded as a religious centre at the highest point of what is known today as Val Pusteria/Pustertal – a valley with two branches coming from the Italian (Rienza/Rienz) and the Austrian side (Drava/Drau; region Osttirol) at once.
The centre developed around a monastery that was wanted by Duke Tassilone III of Bavaria in 769, and then constructed by the Bishop of Frisingen to contrast the Slavs – at the time still Pagan people. In fact, for centuries the locality has remained dependent on the Diocese of Frisingen – the most ancient in Bavaria – and the links with this town have led to a twinning between the two centres (in 2007).
Around the middle of the 14th century, an attempt to turn San Candido into a market town along the important route connecting Cadore with Carinthia was contrasted by the Counts of Gorizia, as they did not wish to initiate an economic rivalry with the nearby market town of Lienz. San Candido therefore remained mainly a religious centre, gravitating around the “Chiesa Collegiata” – the Collegiate Church, which since its foundation has attracted many pilgrims over the centuries. Still today the town centre is characterized by the presence of many religious buildings (chapels and churches), as well as noble examples of houses for the local gentry, dating mainly to the 18th and 19th centuries.
At the partition of Tyrol between Austria and Italy in 1918, San Candido – given its history and geography – should in theory have remained in Austria, being situated beyond the main Alpine watershed, but for what were then purely military reasons it was assigned to Italy instead; on that occasion, two huge barrack compounds were built, and the town – given its proximity to the border – has remained an important military outpost ever since (now, with the opening of the frontiers within Europe, this aspect has been somewhat relaxed).
Breve cenno sulla storia di San Candido:
Verso il 1000 a.C. la zona dell'odierna San Candido venne attraversata da popolazioni illiriche provenienti da sud-est. Dato che queste tribù vivevano come nomadi ed allevatori di bestiame, esse hanno lasciato solo poche tracce.
Nel 4° secolo a.C. in quella zona si sono insediate tribù celtiche; esse accanto all'allevamento di bestiame praticavano anche l'agricoltura ed hanno fondato un piccolo villaggio fortificato.
Nel 15 a.C. le province della Rezia e del Norico (quindi anche la regione di San Candido) vennero conquistate dai romani. Dato che la strada romana (via Claudia Augusta) che collegava l'Aquileia con Augusta (Augusta Vindelicorum) attraversava quella zona, i romani con grande probabilità fondarono qui una stazione militare denominata "Littamum" (ca. 500 abitanti).
Alla fine del 6° secolo d.C. gli slavi che avanzavano da est e le popolazioni baiuvariche provenienti da nord nella zona dell'alta Pusteria diedero luogo a gravi scontri. L'odierna San Candido venne distrutta, non è chiaro se a conseguenza di avvenimenti bellici o di una inondazione o a causa di un grande incendio.
Nel 769 il Duca bavarese Tassilo III° concesse all'abate Atto von Scharnitz un tratto di terra che andava dall'attuale Monguelfo ad ovest fino all'attuale Abfaltersbach ad est, a condizione che nel "campus gelau" (=terra gelata) venisse fondato un convento di Frati benedettini, onde cristianizzare i pagani slavi; da qui nacque l'attuale San Candido. San Candido dunque è il più antico monastero ed è uno degli insediamenti più antichi di tutto il Tirolo.
Nel 783 l'abate Atto von Scharnitz divenne Vescovo di Freising. Da allora San Candido appartenne, tranne una breve interruzione, al principato di Freising fino alla secolarizzazione dell'anno 1803. Da qui scaturisce anche il "Moro", distintivo del principato di Freising, raffigurato sullo stemma comunale. In occasione della festa per il giubileo dei 1200 anni (1969) sono stati intrapresi nuovi rapporti di amicizia con la città di Freising, i quali negli ultimi anni si sono approfonditi. Questi contatti da un lato riguardano gli organi politici, dall'altra però anche diverse associazioni di entrambi i comuni.
Nel 965 l'Imperatore Otto il Grande (1°) concesse al dominio di San Candido l'immunità, questo significa che la marca di San Candido divenne "indipendente dal regno"; Signore di San Candido rimase comunque il Vescovo principale di Freising.
Verso il 1140 il monastero benedettino venne trasformato in una collegiata di tipo occidentale, al posto dei Frati benedettini si insediarono ora ecclesiastici "occidentali" e canonici.
Il dominio di San Candido nel tardo medioevo, quindi nel 12° e 13° secolo, raggiunse il suo massimo splendore. Il suo territorio spaziava da Monguelfo ad ovest e Abfaltersbach ad est, fino ad arrivare alla pianura veneziana (Cadore). Nel 13° secolo alcune famiglie di agricoltori della regione di San Candido colonizzarono alcune zone dell'attuale Tolmin (Slovenia) ed ivi fondarono sei comuni.
Il 15 luglio 1303 Re Albrecht I° concesse alla marca di San Candido il diritto al mercato.
Dal tardo medioevo i Giudici (Conti di Gorizia, successivamente Conti del Tirolo), che in realtà sarebbero stati incaricati di tutelare il dominio di Freising, strapparono a questo quasi tutti i territori, così che alla fine (1803) del dominio iniziale rimase solo una parte del paese di San Candido.
Dopo la prima guerra mondiale anche San Candido (e Sesto), sebbene questo non fosse previsto dall'accordo di Londra, venne accorpata all'Italia (in realtà il futuro confine tra Italia ed Austria doveva essere lo spartiacque presso Dobbiaco).