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Another graph that isn't done justice by the photo, Owen has created a very clear graph that shows the number of cyclists in summer, against the number of snowboarders in winter. It still needs a little work but it has some very neat details and good clear ideas.
Light-Graph, 2017
Fotografia informale
La parola fotografia deriva dall’unione di due parole greche luce (phôs) e grafia (graphis) che unite significano “scrivere/disegnare con la luce".
Il progetto nasce nel 2013 con la serie “Signs and Spots”. Si basa sullo studio del segno grafico, dall’incisione calcografica alla serigrafia, dalla pittura allo schizzo a carboncino, e degli eventuali metodi e mezzi per la riproduzione digitale di tali segni e tecniche. L’obiettivo di tale progetto è dunque quello di rimediare vecchie e nuove tecniche seguendo la teoria sociologica di Bolter e Grusin. I due autori parlano di “doppia logica della rimediazione”, proponendo da un lato la logica dell’immediatezza e dall’altro quella dell’ipermediazione. Con immediatezza gli autori intendono quelle pratiche mediali accomunate dalla “convinzione che esista un punto di contatto tra il medium e ciò che viene rappresentato”. Nella prospettiva di Leon Battista Alberti la logica dell’immediatezza si esprime tramite “la finestra” definita dalla cornice, attraverso la quale si può guardare la realtà, quale essa è; l’unica condizione posta è che non si guardi la cornice e che l’operazione artistica sia fedele imitatrice della natura. “Se la logica dell’immediatezza porta a cancellare o a rendere automatico l’atto di rappresentazione, la logica dell’ipermediazione riconosce l’esistenza di atti di rappresentazione multipli e li rende visibili” (Bolter e Grusin). L’ipermediazione ci spinge a guardare la cornice e l’atto di mediazione, non pretendendo di soddisfare il nostro desiderio di immediatezza, ma cercando di “riprodurre la ricchezza sensoriale dell’esperienza umana” . Immediatezza significa trasparenza e autenticità dell’esperienza (della realtà reale), ipermediazione invece significa opacità e autenticità dell’esperienza (della realtà mediale).
Con i media digitali, le due logiche agiscono e reagiscono contemporaneamente.
Bolter e Grusin propongono una dinamica complessa al punto da contenere al proprio interno la rimediazione dei vecchi media da parte dei nuovi, e viceversa.
L’artista basandosi su tale teoria, conduce il suo esperimento attraverso l’utilizzo della fotocamera digitale, giungendo al suo obiettivo.
Difatti in questa nuova serie “Light-Graph”, come nella serie precedente, i segni creano un’illusione, una confusione tra ciò che rappresentano e ciò che sono realmente. Sembra di osservare dei dipinti, delle pennellate di colore su tela, delle incisioni, tutto tranne che fotografie digitali.
Signs and Spots | flic.kr/s/aHskeZZSsD
Light-Graph, 2017
Fotografia informale
La parola fotografia deriva dall’unione di due parole greche luce (phôs) e grafia (graphis) che unite significano “scrivere/disegnare con la luce".
Il progetto nasce nel 2013 con la serie “Signs and Spots”. Si basa sullo studio del segno grafico, dall’incisione calcografica alla serigrafia, dalla pittura allo schizzo a carboncino, e degli eventuali metodi e mezzi per la riproduzione digitale di tali segni e tecniche. L’obiettivo di tale progetto è dunque quello di rimediare vecchie e nuove tecniche seguendo la teoria sociologica di Bolter e Grusin. I due autori parlano di “doppia logica della rimediazione”, proponendo da un lato la logica dell’immediatezza e dall’altro quella dell’ipermediazione. Con immediatezza gli autori intendono quelle pratiche mediali accomunate dalla “convinzione che esista un punto di contatto tra il medium e ciò che viene rappresentato”. Nella prospettiva di Leon Battista Alberti la logica dell’immediatezza si esprime tramite “la finestra” definita dalla cornice, attraverso la quale si può guardare la realtà, quale essa è; l’unica condizione posta è che non si guardi la cornice e che l’operazione artistica sia fedele imitatrice della natura. “Se la logica dell’immediatezza porta a cancellare o a rendere automatico l’atto di rappresentazione, la logica dell’ipermediazione riconosce l’esistenza di atti di rappresentazione multipli e li rende visibili” (Bolter e Grusin). L’ipermediazione ci spinge a guardare la cornice e l’atto di mediazione, non pretendendo di soddisfare il nostro desiderio di immediatezza, ma cercando di “riprodurre la ricchezza sensoriale dell’esperienza umana” . Immediatezza significa trasparenza e autenticità dell’esperienza (della realtà reale), ipermediazione invece significa opacità e autenticità dell’esperienza (della realtà mediale).
Con i media digitali, le due logiche agiscono e reagiscono contemporaneamente.
Bolter e Grusin propongono una dinamica complessa al punto da contenere al proprio interno la rimediazione dei vecchi media da parte dei nuovi, e viceversa.
L’artista basandosi su tale teoria, conduce il suo esperimento attraverso l’utilizzo della fotocamera digitale, giungendo al suo obiettivo.
Difatti in questa nuova serie “Light-Graph”, come nella serie precedente, i segni creano un’illusione, una confusione tra ciò che rappresentano e ciò che sono realmente. Sembra di osservare dei dipinti, delle pennellate di colore su tela, delle incisioni, tutto tranne che fotografie digitali.
Signs and Spots | flic.kr/s/aHskeZZSsD
Victoria has spent a lot of time carefully working on all of the lettering and the small details to produce a very clear graph related to the content.
The output from a site visualisation tool that displays a web page's content as a graph using the following key:
blue: for links (the A tag)
red: for tables (TABLE, TR and TD tags)
green: for the DIV tag
violet: for images (the IMG tag)
yellow: for forms (FORM, INPUT, TEXTAREA, SELECT and OPTION tags)
orange: for linebreaks and blockquotes (BR, P, and BLOCKQUOTE tags)
black: the HTML tag, the root node
gray: all other tags