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Noi che viviamo sicuri
Nelle nostre tiepide case;
Noi che troviamo tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:
Consideriamo se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no
Consideriamo se questa è una donna
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:
Meditiamo che questo è stato:
Ricordiamoci queste parole:
Scolpiamole nel nostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandoci alzandoci;
Ripetiamole ai nostri figli:
O ci si sfaccia la casa,
La malattia ci impedisca,
I nostri cari torcano il viso da noi.
Ho modificato il brano di Primo Levi, non sono degno di usare le parole sue stesse, ma ricordiamo se questo è un Uomo, Ebreo o Palestinese, Somalo, o Ruandese, Serbo o Sloveno, Salvadoreno o Boliviano, Pakistano o Tibetano, Ceceno o Cambogiano, Liberiano, Congolese, Balcanico,
memoria.....
La memoria è assoluto, la storia non conosce che il relativo...
Perchè dobbiamo ricordare?
Bisogna ricordare il Male nelle sue estreme efferatezze e conoscerlo bene anche quando si presenta in forme apparentemente innocue: quando si pensa che uno straniero, o un diverso da noi, è un Nemico si pongono le premesse di una catena al cui temine, scrive Levi, c’è il Lager, il campo di sterminio.
hola zomberos.....
mi sento questa.....e ricordo...
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impégno s. m. [der. di impegnare]. – 1. Obbligo, assunto nei riguardi di altre persone, con cui ci si impegna a fare, a consegnare, a corrispondere qualche cosa, a eseguire una prestazione, ecc.: assumere, prendere, contrarre un i.; avere un i., degli i.; ho dovuto rifiutare l’invito perché avevo già un precedente i.; spero di venire da te domani, ma avrei già un mezzo i.; essere libero da impegni; sciogliersi, liberarsi da un i.; senza impegno, quando si promette qualche cosa ma senza volersi obbligare, senza dare formale assicurazione di poter mantenere la promessa (oppure, senza sentirsi obbligato a fare qualcosa, e in partic. a fare acquisto: gli apparecchi si provano anche a domicilio, senza i. da parte del cliente); soddisfare gli o agli i. presi; mantenere, assolvere un i.; far fronte, mancare a un impegno. Nel linguaggio bancario, impegni a vista, gli obblighi delle banche di pagare a vista, cioè dietro semplice richiesta di depositanti o mutuatarî; in senso più ampio, impegni, anche nel linguaggio aziendale, il complesso dei debiti e delle passività. 2. a. Cura attenta e diligente, impiego di tutta la propria buona volontà e delle proprie forze nel fare qualche cosa: studiare, lavorare, scrivere con i.; mettersi con i. a una ricerca; giocare, lottare con i.; un affare d’i., serio, che richiede molto zelo. b. Più specificamente, adesione attiva di un intellettuale o di un artista (Treccani online)
"The Ghetto in Venice is an island in the Sestiere Cannaregio. It was the closed residential area for the Jewish population in Venice from the 16th century until its abolition in 1796 under Napoleon. The island is thus the namesake of all the ghettos of this era. In later centuries, the term is also applied to other institutions.
Until the end of the Republic in 1797, the Jews of Venice lived in cramped conditions separated from the rest of the population, but at the same time they enjoyed the protection of the Republic. Although they were taxed heavily, as was the case everywhere in Christian Europe, they were also granted protection in Venice from the Inquisition and the repressions that also occurred time and again in the lagoon city. Attacks by Christians against Jews were punished. Likewise, the responsible officials in the cities of the terra ferma, as Venice's territories on the adjoining Italian mainland were called, were punished if they tolerated attacks against Jewish inhabitants and did not sanction them on their own initiative. Venice's Jews thus enjoyed a legal security unique in Europe from the 16th century to the beginning of the 19th century. The Serenissima and its population did not participate in pogroms against its Jewish population.
The island of Gheto (Gheto Novo) is 105 meters long and 93 meters wide. The surface area is just under one hectare. It is surrounded by much larger islands of the Sestiere Cannaregio and separated from them by canals of different widths, over which three bridges pass."
Translated with www.DeepL.com/Translator (free version) and quoted from de.wikipedia.org/wiki/Ghetto_(Venedig)
Explanations for the origin of the name Ghetto are all speculative and very diverse. You can read about it not only in the cited German Wikipedia article, but also in the corresponding English article: en.wikipedia.org/wiki/Venetian_Ghetto
Rio di San Lio (Canal of St. Leo) a canal in Castello, one of the six sestieri of Venice, Veneto, Italy.
It has a length of 89 meters extending the Rio de la Fava at its junction with the Rio del Fontego dei Tedeschi to the north-east to extend itself into the Rio dei Miracoli. The name comes from the church San Lio (Saint Léon) nearby.
Information Source:
L'ebraismo poteva racchiudersi in una parola sola: isolamento. Quando non li racchiudevano in un ghetto, gli ebrei se ne creavano uno di loro volontà; quando non li costringevano a portare il segno giallo, si vestivano in un modo che ai loro vicini sembrava stravagante. (Isaac Singer)
Verso l’alba il vento si placò. Al mattino, ancora scossi dalla nottata difficile, i primi cominciavano ad affacciarsi alle finestre, a guardare verso la laguna.
E c’era calma, con le acque quasi ferme e solo qualche striscia di nuvole all’orizzonte verso Murano.
Si guardava con apprensione e sollievo allo stesso tempo, alla laguna. «Speriamo non abbia fatto danni», si diceva nelle case, sottovoce, pensando alla nottata terribile. Intanto si aspettavano notizie. Si chiedeva per strada, qualcuno già sapeva e rassicurava: «Non ha fatto niente. Solo qualche tegola è venuta giù al Ghetto e qualche vetro rotto a un hotel. Ma per il resto niente, è andata bene dai».
Ma c’era chi continuava a guardare verso la laguna, a scrutare il cielo, a cercare i segni premonitori di un nuovo disastro, con la faccia preoccupata e la bocca serrata.
Quando, verso San Michele, si videro volare stormi di uccelli bianchi si ebbe la certezza che il tempo sarebbe stato bello e il vento non sarebbe ricominciato.
- Sto vivendo la dittatura del tempo. Nel chiedere scusa, vorrei ringraziare anticipatamente di cuore tutti quelli che guarderanno, sceglieranno e commenteranno le mie immagini.
Spero di poter tonare al più presto alla "normalità".
- I am experiencing the dictatorship of the time. In apologizing, I would therefore like to thank in advance all those who will look at, choose and comment on my images.
I hope to be able to return to "normalcy" as soon as possible.
Fu l’imperatore Leopoldo I d’Asburgo a istituire il ghetto a Trieste, nel 1693. Le prime libertà vennero con le Patenti di Tolleranza del 1781-82 emanate dall’imperatore Giuseppe II; il ghetto fu definitivamente abolito nel 1785. La zona dove sorgeva si stende dietro Piazza Unità d'Italia, un "balcone" sul mare tra i più grandi e suggestivi al mondo.
Del Ghetto storico non rimane quasi più nulla, essendo stato demolito nel rinnovamento urbanistico che interessò il centro cittadino negli anni Trenta.
Oggi di quel quartiere resta un intrico di strette stradine piene di antiquari, botteghe di libri usati e piccoli ristoranti.
ANCIENT JEWISH GHETTO
It was Emperor Leopold I of Habsburg who established the ghetto in Trieste in 1693. The first freedoms came with the Patents of Tolerance of 1781-82 issued by Emperor Joseph II; the ghetto was definitively abolished in 1785. The area where it stood lies behind Piazza Unità d'Italia, one of the largest and most evocative "balconies" overlooking the sea in the world.
Almost nothing remains of the historic Ghetto, having been demolished in the urban renewal that affected the city center in the 1930s.
Today what remains of that neighborhood is a tangle of narrow streets full of antique dealers, used book shops and small restaurants.
ANCIEN GHETTO JUIF
C'est l'empereur Léopold Ier de Habsbourg qui fonda le ghetto de Trieste en 1693. Les premières libertés vinrent avec les brevets de tolérance de 1781-82 délivrés par l'empereur Joseph II ; le ghetto a été définitivement aboli en 1785. La zone où il se trouvait se trouve derrière la Piazza Unità d'Italia, l'un des « balcons » sur la mer les plus grands et les plus évocateurs au monde.
Il ne reste presque rien du ghetto historique, démoli lors de la rénovation urbaine qui a touché le centre-ville dans les années 1930.
Aujourd'hui, ce qui reste de ce quartier est un enchevêtrement de rues étroites pleines d'antiquaires, de librairies d'occasion et de petits restaurants.
TRIESTE
ITALIA
Il Ghetto era il quartiere di Venezia dove gli ebrei erano obbligati a risiedere durante il periodo della Repubblica di Venezia, a partire dal 1516. Si trova nel sestiere di Cannaregio, ed è rimasto ancora oggi il fulcro della comunità ebraica di Venezia.
Per ovviare alla scarsità di spazio, vennero costruiti edifici a scopo abitativo molto più alti di quelli che normalmente si trovano a Venezia.
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The Ghetto was the district of Venice (Italy) where Jews were forced to reside during the period of the Republic of Venice, starting in 1516. It is located in the Cannaregio district, and has remained the hub of the Jewish community in Venice to this day. To overcome the lack of space, residential buildings were built that were much taller than those normally found in Venice.
En passant la porte Faugères , à notre droite la rue Emile Zola et à notre gauche l'entrée du quartier juif, le Ghetto. L'entrée du ghetto donne rue de la Juiverie qui croise la rue des Litanies.
Già dall'anno 800 alcuni scritti testimoniano la presenza di alcuni Ebrei ad Asti. Ma solo nel XIV sec si riscontra una comunità in questo territorio.
Nel 1723 lo Stato Sabaudo istitui' il Ghetto : la via era sbarrata da un cancello.
C'erano molte botteghe, magazzini ed anche una scuola. Le case erano collegate tra loro con passaggi tra i cortili e i ballatoi. Gli abitanti generalmente erano commercianti o banchieri.
Dopo il 1848, con la loro emancipazione, molti cittadini Ebrei ricoprirono importanti incarichi nella vita pubblica.
Durante il Nazismo i 400 abitanti del Ghetto furono deportati nei Campi di concentramento. Tornarono solo in 5.
La guida ci raccontava che proprio in questi giorni è morta l'ultima testimone di quel tragico periodo . Maria de Benedetti, 95 anni, era una psicologa e pedagogista, figura di spicco nella città.
Oggi ad Asti non ci sono più Ebrei e la Sinagoga e il Museo sono chiusi.
Asti, Piemonte
Asti, Jewish Ghetto
- Sto vivendo la dittatura del tempo. Nel chiedere scusa, vorrei ringraziare anticipatamente di cuore tutti quelli che guarderanno, sceglieranno e commenteranno le mie immagini.
Spero di poter tonare al più presto alla "normalità".
- I am experiencing the dictatorship of the time. In apologizing, I would therefore like to thank in advance all those who will look at, choose and comment on my images.
I hope to be able to return to "normalcy" as soon as possible.
....."a seguito della Guerra dei Cambrai molti ebrei giunsero a Venezia dalla terraferma. Il Senato decise di non espellerli: gli ebrei erano fondamentali per l’economia della Serenissima in quanto unici “banchieri” dell’isola, però furono confinati nell’isola del Ghetto Nuovo".....
www.vivovenetia.com/blog/it/alla-scoperta-del-ghetto-di-v...
"Oh no, I look like a fly girl!!!"
...but now, I have my own flickr-account - please have a look!?!
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