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Arrivati sulla Piazza Rossa con alle spalle la Basilica di San Basilio e sulla sinistra le mura del Kremlino ci troviamo sulla spianata dove i numerosi turisti hanno sostituito le sfilate di missili e carri armati della guerra fredda.
Di fronte sullo sfondo si vede il museo statale di storia, edificio bellissimo.
Renato Pizzutti's photos on Flickriver
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Amo profondamente il deserto quanto comincia ad aprirsi intorno a me,
quando i colori della sabbia prendono il sopravvento con le loro infinite sfumature.
Oppure quando la luce si fa cosí intensa che cancella le forme, spegne i colori e spiana i rilievi.
Amo la grandiosità del deserto nelle linee,
amo il vuoto dello spazio,
la nuditá del terreno.
Amo il suo silenzio sconfinato.
Amo le distese di sabbia finissima, da clessidra o i suoi ciotoli dalle mille forme.
Amo le dune che hanno la forma di falci di luna, con i margini appuntiti, affilati dal vento.
Amo la notte nel deserto con il nastro scintillante di stelle che sberluccica vivido nell’oscuritá totale.
Amo questo luogo dove tutti i cambiamenti siano giá avvenuti, dove tutto è giá passato e dove resta l’eternitá.
Qui, proprio qui, la felicitá mi sommerge come una piena che sgorga da ogni angolo del mio essere.
*Elle*
La textura y la belleza de un hibiscus rosa bajo las últimas y doradas luces de un cálido día de verano.
Roche - Cádiz - Andaluciía - España / Spain.
Per accedere alla cascata occorre percorrere la strada comunale di Minderrì, che dall’abitato di San Vito costeggia nel primo tratto il corso del Flumini Uri. Successivamente la strada, che presenta nel frattempo il fondo in cemento, si impenna notevolmente ; giunti sulla sommità del rilievo la strada spiana e il fondo diventa sterrato, salvo nei tratti più ripidi dove è stato realizzato in cemento. Dopo alcuni km sulla sinistra, in uno scenario fantastico, si osserva la bella cascata.
in quella panetteria consiglio i rubatà !
I rubatà (o robatà, ma sempre pronunciato come il primo) sono uno dei due tipi di grissino nati secoli fa in Piemonte. Il termine "rubatà" in piemontese significa "caduto", "ruzzolato" ed è probabilmente riferito al gesto che il fornaio compie lasciando cadere le strisce di pasta sul tavolo dove saranno arrotolate.
Si tratta di bastoncini di pasta di pane dalla forma irregolare, lavorata con compressione manuale sul tavolo di lavoro in modo da assumere una forma allungata, dai 30 ai 60 cm. Sono prodotti quindi per arrotolamento, tutto rigorosamente a mano.
(Il termine rubatà potrebbe anche derivare da "robat", attrezzo agricolo d'un tempo, munito di un grosso cilindro di legno che, trainato sul terreno lavorato, lo spianava per compressione.)
La ricchezza di gusto dei grissini si spiega facilmente con l'alta superficie esposta a cottura, e quindi soggetta alle trasformazioni degli amidi che portano a composti bruni e profumati.
Sorry, to me is very difficult to visit people that always only leave a fav without commenting...
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A vederle così, accostate nin una immagine di paesaggio, gli eterei comuli e i castelli di Dolomia fanno impressione. Tanto seno leggeri e inconsistenti i primi, quanto sono solide e compatti i secondi. Eppure, pensandoci un attimo, viene il sospetto che le nuvole sopravvivano alle Dolomiti. Quando infatti i castelli di roccia saranno spianati e dispersi dall'erosione, quelli di nuvole saranno ancora uguali; e ancora saranno presenti a decorare i cieli e a veleggiare verso orizzonti lontani ..... ..
L’insenatura si trova al confine dei territori comunali di Iglesias e Buggerru. L’area si caratterizza per la presenza di un’ampia profonda insenatura che a sud viene dominata dalla seicentesca torre di avvistamento spagnola. Per accedere a quest’ultima bisogna percorrere un sentiero che si imbocca nei pressi di un edificio minerario in rovina, sito nella parte sud-occidentale della spiaggia. Il sentiero panoramico nel primo tratto presenta una pendenza notevole mentre nell’ultima parte, invece, spiana decisamente; dopo 400 metri si raggiunge l’antico edificio. Un sentiero che si snoda sulla destra della torre, infine, consente al visitatore di godere di una vasta panoramica sulla parte terminale dell’insenatura di Cala Domestica.
E' una bellissima spianata, circondata da monti e vulcani, lambita ancora da lingue di neve. Qui è la base di partenza per centinaia di escursionisti che si avventurano in lunghi trekking.
Questa spianata, situata a 600 mt s.l.m., offre panorami incredibili. Se non fosse per l'acqua, che qui scorre copiosa, e per le lingue di neve che scendono dalle alture, sembrerebbe un panorama lunare. La temperatura è di pochi gradi sopra lo zero.
«Stia a sentire. Proprio in fondo a via Garibaldi, all'angolo che via Garibaldi fa con la Spianata, a un certo punto sento gridare: "Vampa!". Era un garzone di fornaio, un ragazzetto bruno, in bicicletta. La cagna gli si butta subito addosso, e non le dico l'altro, che abbracci e che baci. Insomma, grandi feste reciproche. E poi via, insieme, lui in bicicletta e lei dietro.»
«Le vede le donne?», scherzai.
«Eh, un poco sì!», sospirò. «Era già lontana, stavano quasi per imboccare via Piangipane, e si è voltata a guardarmi, ci crede?, come per dire: "Scusa se ti pianto, vecchio signore, ma debbo proprio andare con questo ragazzo qui, abbi pazienza!".» Rise da solo, niente affatto amareggiato.
Giorgio Bassani - "Gli occhiali d'oro"
Il buio calava rapidamente, ma il sole illuminò il cielo, in un ultimo sussulto di luce intensa, con un bagliore rosso, quasi disperato.
E il mare si coloro' di rosa, di un rosa splendente
Il porto di Genova, con la Lanterna e il Matitone, visti da Spianata Castelletto
Quando ho visto i magnifici colori del tramonto, sono corsa per fotografarlo. Un unico scatto ( il secondo mosso), poi il sole si inabisso' all 'orizzonte.
.... And the sea turned pink
'Costruito nel ‘500 insieme alle mura dalla famiglia D’Avalos, governatori dell’isola fino al ‘700. Nel 1830 l’edificio fu trasformato in carcere e fu chiuso definitivamente solo nel 1988.
Fu Palazzo Signorile e successivamente Palazzo Reale dei Borbone che, nel 1815 lo trasformarono in scuola militare e poi in carcere del Regno con successivi ampliamenti. Il complesso Monumentale è costituito dal Palazzo D’avalos, il cortile, la Caserma delle guardie, l’Edificio delle Celle singole, Edificio dei veterani, la Medicheria, la Casa del Direttore, il tenimento agricolo Spianata.'
2nd place in Elite Contest #38: "Shades of Autumn" - Macro Elite Group
La P. piluliformis ha un cappello all’inizio globoso, poi campanulato o convesso, infine piano-convesso o spianato e più o meno ondulato, con diametro di 2-5 cm. Il colore è bruno-rossastro nel giovane, mentre nel fungo adulto è marrone-aranciato o ocra-marrtone con tempo umido, sbiadisce a partire dal centro divenendo ocra-biancastro con tempo secco. Le lamelle sono fitte, inizialmente biancastre poi marroncine ed infine sepia-violacee fino a nerastre. Il gambo è cilindrico, spesso flessuoso, cavo e fragile, con lunghezza di 3-8 cm e spessore di 0,2-0,9 cm, di colore bianco, un po’ sfumata di brunastro con l’età, a fibrillature longitudinali.
Cresce in gruppi su ceppi o tronchi morti di latifoglie o tutt’ intorno ad essi, in Estate-Autunno, fino a stagione inoltrata.
Specie molto comune e diffusa, almeno nelle mie zone di ricerca.
NON COMMESTIBILE
Siempre me llaman la atención estos barcos en la orilla, fuera del agua, como en el un lugar equivocado.
Cambados - Rias Baixas - Pontevedra - Galicia - España / Spain.
Cambados
Sampierdarena, col 'Matitone' , la sopraelevata, il porto e le navi illuminate, viste da Spianata Castelletto.
In realtà non era notte, ma solo le 17, 30.
La foto è confusa, ma credo che con uno smart phone da lontana e al buio non possa venire meglio. C'era anche una pioggia sottile e molte nubi.
Tra gli agenti naturali che concorrono a scolpire e a modellare il paesaggio alpino ce n'è uno che solitamente non viene considerato. Si tratta della forza di gravità, che trascina verso il basso i materiali litici staccati dalle pareti dolomitiche. Con acqua, ghiaccio e vento, essa assume pertanto una importanza primaria nell'eterno processo di spianamento dei rilievi. I fiumi verticali dell'immagine sono pertanto dovuti a lei ..... ..
"Vento e nuvola e cielo; comuni denominatori della perfezione, eterni. Puoi cambiare la terra. Estirpare l'erba, spianare le colline, versare su tutto questo una città. Ma puoi estirpare il vento? Seppellire una nuvola nel cemento? Deformare il cielo per adattarlo all'immagine che l'uomo se ne fa? Mai." (Richard Bach)
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» ...Sólo un día más ♪♪♫♪♪♪♫
Le luci illuminano la notte di Genova. Il porto antico e la Lanterna da Spianata Castelletto. Fusione di 7 scatti tramite maschere di luminanza
Corte Ca' Sorio. Comune di San Giovanni Lupatoto. Il 28 agosto 1233 la spianata di Sorio ospitò la Pace di Paquara fra le signorie del Veneto.
Generale, il tuo carro armato è una macchina potente,
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto :
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente
vola più rapido di una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto :
ha bisogno di un pilota.
Generale, l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto :
può pensare.
Bertold Brecht, General, dein Tank ist
ein starker Wagen
Oggi, 5 aprile, la strage di Bucha : uomini, donne, bambini, uccisi barbaramente, a caso, da un esercito in fuga.
È la prima volta che, grazie al coraggio dei reporters (ne sono già morti otto in un mese) possiamo vedere queste scene di guerra. Scene terribili, che dovrebbero cambiare il nostro modo di vedere.
Ci si può ribellare all'assurdita' della guerra, della violenza a servizio del potere, all'orrore : abbiamo un'intelligenza e una ragione
Genova Voltri
Winds of war
Splendida giornata di sole sulla larga spianata sommitale del Jbel Toubkal , in lingua Berbera "la vetta da cui si vede tutto".
Con i suoi 4.167 metri, è la montagna più alta del Marocco, della catena montuosa dell'Atlante e di tutto il Nord Africa
Armenia : Production LAVASH bread : The Elderly lady lay flat bread on ( a stuffed straw cushion covered with a white cloth )
Una delle più imponenti e sorprendenti residenze del mondo antico, patrimonio mondiale dell’Umanità, sorge a pochi chilometri da Roma, tra le armoniose e verdi vallate di Tivoli.
Costruita tra il 121 e il 137 d.C., la Villa rappresentava per l’imperatore Adriano un vero e proprio rifugio dal caos di Roma. In seguito alla sua morte fu progressivamente abbandonata e durante il Medioevo divenne terreno agricolo, cava di materiali edili di pregio e riserva di pietra da cui estrarre calce.
Al 1560 risale la prima rilevazione topografica della Villa ad opera di Pirro Ligorio e dal XIV al XIX secolo le attività di scavo si sono moltiplicate portando alla luce una buona porzione della villa originaria.
IL TRICLINIO DEL CANOPO
Assieme al Teatro Marittimo, il Canopo è l’edificio più fotografato e famoso di Villa Adriana.
È preceduto da un lungo bacino d’acqua detto Euripo, lungo 111 metri e largo 18 che è stato scavato nel banco di tufo.
Sul lato ovest è delimitato dalle Sostruzioni ovest del Canopo, mentre su quello est si vede il grande muro di contenimento della Spianata del Pretorio, con contrafforti a pettine.
In fondo all’Euripo è il cosiddetto Serapeo, che ha una sala principale coperta da una grandiosa cupola, circondata da ninfei e vari ambienti. Era uno spettacolare triclinio estivo, destinato ai banchetti ufficiali dell’imperatore, che si svolgevano di sera, al fresco, con le suggestive fiamme delle torce che si riflettevano nel bacino d’acqua antistante.
E' una bellissima spianata, circondata da monti e vulcani, lambita ancora da lingue di neve. Qui è la base di partenza per centinaia di escursionisti che di avventurano in lunghi trekking.
Decine di tende rallegrano di colori la valle.
La Chiesa di N.S. del Soccorso sorge presso la confluenza della Vara con la Magra, sopra un colle dove si hanno tracce di antiche fortificazioni. Alcuni vogliono sia di origine romana. È ricordato in un documento del 963 come luogo già esistente ed organizzato da tempo. La Chiesa parrocchiale, inizialmente dedicata a San Siro, si trova su una spianata incantevole per bellezza di panorama. Ad essa fu trasferita la parrocchialità della vecchia Pieve di S. Maria e San Prospero di Corongiola, che si trovava presso Bottagna ed aveva soggette le Parrocchie di Valeriano, Polverara, Carnea e Beverino. La Chiesa possiede una croce astile processionale in lamiera d’argento del secolo XVI, altra del secolo XVII, lavoro di oreficeria genovese; un ternario a fondo oro con la figura di San Prospero, del secolo XVII, tre ternari e un piviale del secolo XVIII; un incunabulo contenente l’edizione di Tucidide fatta da Lorenzo Valla databile dal 1475 al 1480.
Fonte: www.diocesilaspezia.it
La Chiesa di S. Siro, attestata nel XII secolo, è giunta in forme tardo-gotiche fino al 1880, quando venne abbattuta per la costruzione della strada carrozzabile per Buonviaggio. Era a tre navate, terminanti con abside piana, divise da archi ogivali in mattoni, di cui rimane traccia nel contiguo campanile, cui si accedeva dalla chiesa stessa. Un frammento di affresco con 'Annunciazione' (inizi sec. XVI) è oggi ricoverato nel Santuario di N. S. del Soccorso. L’architrave rappresentante 'Sant’Antonio Abate fra due disciplinanti' (1514), murato nell’attiguo oratorio, proviene da quello dedicato al santo, presso Santa Maria in Vezzano Basso, diruto per la costruzione del cimitero moderno.
Fonte: Wikipedia
Da Ceresole Reale un sentiero sale a serpentina in un bel bosco di larici fino alla spianata del colle Sia, da cui si gode una splendida vista su tutta la conca dominata dalle aguzze Levanne, in fondo al centro.
Una veduta di Genova da Spianata Castelletto, sulle alture. A sinistra si può vedere la Lanterna, simbolo della città, il Matitone, la sopraelevata, e, in basso parte delle case di via Pre', che costeggia il Porto.
In primo piano, la nave Costa Firenze, ,di fronte alla quale i traghetti sembrano giocattoli.
È lunga 324 m, larga 38, può ospitare 5300 persone ( circa gli abitanti di una cittadina come Ceriale o Albissola Marina), con 2120 cabine.
L'inquinamento di queste grandi navi è notevole : l'inquinamento di una di queste navi equivale a quello di più di un milione di auto, dieci volte superiore a quello delle auto di tutta la città.
Di fronte , con i muri rosa e contornata da un grande parco, si riesce forse a vedere Villa Rosazza : è dove avevo frequentato i tre anni di Scuola Media. Avevo scelto questa scuola, statale, anche se era abbastanza lontana da casa ( circa 3 km, ma andavo sempre da sola, spesso a piedi ), perché l'aveva frequentata una mia vicina di casa, che io consideravo come una sorella maggiore per cui stravedevo, e perché aveva la fama di essere una buona scuola.
È una villa nobiliare del '500. Le famiglie, prima i Di Negro, poi Durazzo ed infine Rosazza vi avevano abitato fino al 1929, quando la Villa fu venduta al Comune e venne adibita a scuola, la Scuola statale G. Carducci, la' mia ' scuola. Forse fino all' 800, si estendeva sino al mare. In seguito il giardino fu attraversato dalla ferrovia, tagliato dalla strada, dal Porto
All'interno la ricordo come magnifica : scaloni di marmo, soffitti dipinti, statue..
E poi il panorama.... La mia aula era all' ultimo piano e il mio posto vicino alla finestra. Io ero abbastanza brava in Italiano, ma ricordo ancora che nel componimento 'la mia scuola' ero andata fuori tema, e me ne ero poi resa conto. In pratica descrivevo quasi esclusivamente la meraviglia che vedevo dalla finestra : il via vai delle navi, dei gabbiani, il colore del mare, del cielo... Mi incantavo, ascoltavo poco le lezioni...
Ci sono ritornata forse due anni fa, in occasione delle Giornate del Fai, ma non ero riuscita ad entrare, c'era troppa gente. Ho visto però che è stata purtroppo affittata a una Scuola russa di balletto
A city in the city,
the cruise ship Florence
Genova
ERICE
(Monte San Giuliano fino al 1934, Èrici o U Munti in siciliano) è un comune italiano di 27 874 abitanti della provincia di Trapani in Sicilia.
Nel centro cittadino che è posto sulla vetta dell'omonimo Monte Erice, sono residenti solo 512 abitanti (popolazione che si decuplica nel periodo estivo), mentre la maggior parte della popolazione si concentra a Valle, nell'abitato di Casa Santa, contiguo alla città di Trapani. Il nome di Erice deriva da Erix, un personaggio mitologico, figlio di Afrodite e di Bute, ucciso da Eracle. Dal 1167 al 1934 ebbe il nome di Monte San Giuliano. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia in qualità di ospite onorario.
da: it.wikipedia.org/wiki/Erice
Il Giardino e le Torri del Balio
Dopo il definitivo decadimento dal ruolo di fortezza del castello, delle antiche torri normanne restavano soltanto ruderi e la spianata su cui i cartaginesi avevano eretto le prime fortificazioni era abbandonata all'incuria. Sul finire dell'Ottocento, il conte Agostino Pepoli concluse con l'amministrazione della città un accordo secondo il quale avrebbe bonificato a proprie spese l'intera area e ricostruito le torri, che sarebbero rimaste di sua proprietà. Risultati dell'intraprendenza del ricco e colto mecenate furono, dunque, la riedificazione della torre pentagonale, distrutta nel XV secolo, e della cortina merlata a protezione dell'area interna, nonché la realizzazione del giardino pubblico "all'inglese" del Balio. Quest'ultimo, insieme alla torretta che Pepoli fece costruire sul versante di nord-ovest della rupe del castello, - oggi, dopo anni di abbandono, in corso di restauro e destinata alla nuova funzionalità di "Osservatorio per la Pace" - è indiscutibilmente, uno dei simboli di Erice.
La ruota illuminata, i Magazzini del cotone nel Porto Antico e la Lanterna che, ogni dieci secondi, illumina la città
Vista da Spianata Castelletto dopo il tramonto
Genoa dressed up.
The Old Harbour
Ieri lunga passeggiata nelle campagne attorno a San Salvatore Monferrato, circa 10 km. sotto il sole cocente e con 32° assieme ad un gruppo di amici di Avventure nel Mondo.
Campi di girasole si alternano a spianate di grano nel classico panorama monferrino.
il rio di Buscagna scorre lento e sinuoso nella spianata dell'omonima valle a 2000 m. donando allo sguardo affascinanti sensazioni...
Stefanie Werger (* 1951) is an Austrian musician, authoress, actress.
"i wü di g'spian " is a love song full of heart and feeling and I think it´s her best song.
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