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Piccione domestico (Columba livia domestica). Uccello bellissimo ma purtroppo tanto odiato nell'ambito urbano
Domestic pigeon (Columba livia domestica). A beautiful and unfortunately much-hated bird in urban areas
03/04/2025 - Marano Lagunare
Petit-duc maculé | Eastern Screech Owl | Megascops asio
Sublime rencontre...
Depuis que j'ai constaté l'existence du nouveau couple lundi dernier, je suis retourné à chaque jour dans l'espoir de croiser le rouquin, Shannon. Bien sûr à part un certain 14 mars — ais-je besoin de l'expliquer? Mercredi lors d'une randonnée en raquette où j'ai ouvert les sentiers avec mon fils, nous avons seulement pu observé Amandine dans le trou no 2, celui habité par Victor la plupart du temps. Victor a peut-être pris la relève de la nichée, bien sûr si nichée il y a! J'y suis retourné en fin d'après-midi hier. Et bien quelle chance, c'était uniquement Shannon, le rouquin, qui était au trou d'odi, le 7. La lumière était mauvaise, j'ai donc décidé, avant de diffuser, de tenter ma chance ce matin avec ce soleil et ce ciel d'un bleu des plus pur... L’improbable est arrivé pendant une courte minute, pendant que je captais Odi, Shannon s'est pointé tout juste à coté afin de regarder les petits oiseaux d'hiver qui tournaient autour du trou... Le rouquin s'est donc présenté en ce matin de la Saint-Patrick!!! Magique! Sublime! Doux moment!
Même Victor et Amandine étaient à leur trou respectif! La totale! Pour la première fois de ma vie j'ai pu observer au même moment quatre Petit-ducs maculés! D'autres images à venir dans les prochains jours...
"Originario dell’Asia Minore, l’albero del noce, appartiene alla famiglia delle Juglandacee, dal termine latino “Iovis glans”, ghianda di Giove, a testimonianza della sacralità e del legame con la divinità, probabilmente grazie alla sua maestosità ed alla peculiarità di crescere in luoghi isolati, lontani da altre specie arboree. Quest’ultima caratteristica, si deve alla presenza di una sostanza tossica, la juglandina, secreta dalle radici e dalle foglie, che provoca la morte delle altre piante nelle vicinanze. L’albero del noce è stato importato prima in Grecia e poi a Roma, attorno al 100 a.C, e si è diffuso, successivamente, in tutta Europa grazie alle proprietà nutrizionali dei suoi frutti, molto calorici (ben 650 calorie per 100 grammi), ma ricchi di vitamina B, sali minerali, potassio, fosforo, calcio, ferro e magnesio. Tutte caratteristiche ideali, che ne hanno fatto alimento principe dell’alimentazione rurale, soprattutto nei lunghi periodi di carestia. Testimonianze dell’uso delle noci nell’alimentazione dei romani sono state rinvenute durante gli scavi di Ercolano, grazie al ritrovamento di alcuni frutti carbonizzati, mentre nei dipinti della Villa dei Misteri di Pompei sono raffigurati alcuni frutti. Proprio nell’area vesuviana e sulla costiera Sorrentina, vengono ancora prodotte le Noci di Sorrento, una delle specie più pregiate, di cui esistono due varietà certificate: una più allungata e leggermente appuntita da un lato e smussata alla base ed una seconda, più piccola e tondeggiante.
Versatili, oleose e dal sapore sfizioso e gradevole, le noci sono state usate, e lo sono ancora oggi, come ingredienti per la preparazione di gustose ricette, dagli antipasti, ai primi piatti ai dolci, senza dimenticare il pregiato liquore, il Nocino, o Nocello, che si ricava dai malli acerbi, raccolti, come tradizione vuole, il 24 giugno, la Notte di San Giovanni, che coincide con il Solstizio d’Estate. Tuttavia, fin dai tempi più antichi, il noce ed i suoi frutti sono stati oggetto di storie e leggende, che, nei secoli, hanno contribuito ad attribuire a questo albero ed ai suoi frutti una nomea più o meno sinistra, al punto che, ancora oggi, si usa il termine “nocivo” per indicare qualcosa di dannoso per la salute. In particolare, l’albero del noce è legato all’elemento femminile ed alle storie nate attorno alle streghe. Ma come si è arrivati a questa fama sinistra? Indubbiamente, fin dai tempi più antichi, il noce è stato amato ed odiato: indispensabile dal punto di vista alimentare, da un lato, temuto per le leggende nate attorno alle sue fronde, dall’altro."
Dal libro : " Ti do una noce! Storia, leggende e ricette
del frutto più magico" di
Manuela Fiorini
Diabazontas - Akougontas: Kariotaki - Polidouri - Kabafi.
Kati fores den xeris an ena poiima i ena melopiimeno poiima se kanei na 'xanese'...epidi ego kapou berdeutika eipa na dimiourgiso kati meta apo poli kairo...kathos i empneusi mou (isos kai ego mazi) briksete kapou sti lithi.
Thermous xeretismous se olous tous filous...euxome na eiste oloi kala.
Prima foto (di tre) di una collaborazione con il mio geme Fabio Panichi, questa è la sua foto.
First photo (of three) from a collaboration with my twinny Fabio Panichi, this is his own take.
Odi et amo.
Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Odio e amo.
Perché io faccia questo, forse domandi.
Non lo so. Ma sento che accade e mi tormento.
I hate and I love.
Why do I do this, perhaps you ask?
I know not, but I feel it happening and I am tortured.
Catullo, Carme 85
E io vado in farmacia e ti vedo. Non mi sembra corretto che il destino si rivolti contro di me cosi. Finché stavo male perché non volevi parlarmi non riuscivo mai ad incontrarti, nemmeno un secondo. Ora invece che sto cercando di raggiungere la pace, ti vedo. Mentre vado in farmacia. Ti vedo mentre lavori ma tu non vedi me. Anche questa mi sembra una bella punizione. Di solito avresti alzato la testa e come al solito mi avresti vista passare un po’ arrabbiata con te. Dopo cinque minuti mi avresti mandato un messaggio con scritto: “potevi fermarti un attimo, ti ho vista passare”. Io ti avrei risposto di passare a trovarmi quando ti andava per fare due chiacchiere. Ci saremmo visti anche solo nella pausa pranzo, per dieci minuti, avremmo scherzato e ci sarebbe stato quello strano clima che c’è quando non ci vediamo da un po’. Un po’ come non conoscersi più ma sapere che ci conosciamo troppo bene per fingere che sia imbarazzante. In quei momenti dimentico tutte le liti, quel clima mi fa scordare tutto. È da tanto che non mi dava i brividi, vederti. E invece oggi mi ha dato una sensazione di serenità. Mi sentivo appagata, perché ho visto quella persona che diceva e dimostrava di volermi cosi bene, al di là dei miei errori. Quella persona che diceva che ero stata in grado di fargli nascere dentro tante cose. Che sappiamo solo noi. O forse sai solo tu. Adesso però qualcosa è cambiato. Tu mi hai fatto vedere un lato di te che non conoscevo. Che avrei fatto a meno di conoscere. Non so se perdonerò mai l’esistenza di questo lato. Ma tu, per quanto tempo puoi continuare a punirmi?
Odi Ami
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Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Odi Ami
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U.D.R. - Odiadores Vão Odiar – ftrc.me/pZmreF
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em homenagem a música nova da U.D.R., resolvi criar esse belíssimo wallpaper para ajudar você a contar a todos seu desprezo ao starbucks. sim, existem pessoas que desprezam o starbucks.