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Campanula portenschlagiana

Dalmatieklokje

Dalmatian bellflower Campanula portenschlagiana has creeping to ascending, limp stems that are often short haired and richly leafed. The scattered leaves are multiform and can grow round, heart, kidney to ovate, with a leaf margin that is often irregular and coarsely toothed, but can also be serrate, serrated or even nearly intact. Different leaf shapes can occur on a single plant.

 

Nella descrizione dei giganti dolomitici la scienza geologica e geomorfologica impiega una interessante e multiforme terminologia. La stessa è fatta propria dagli ardimentosi conquistatori dell'inutile, che scalano le stesse pareti. Così in questa visione laterale del Pelmetto si possono osservare spigoli, diedri, guglie, pilastri, stratificazioni, specchi di frana, torrioni e altro ancora. Il tutto messo in risalto dalla splendida luce che impatta sulla montagna ..... ..

'Eppure, ve lo assicura la Follia in persona, uno è tanto più felice quanto più la sua Follia è multiforme.'

"Misteriose e segrete figure femminili, le Krivapete sfuggono a monolitiche interpretazioni. Sono donne d'erbe, maghe, streghe, dee, eretiche, benandanti, donne sacre, o semplicemente donne selvatiche. In questo studio, che unisce credo leggerezza poetica e rigore scientifico, ho scomposto e ricomposto l'affascinante e multiforme identità delle Krivapete, dalla sacralità dell'archetipo femminile nella cultura della Immanente Dea Madre del Neolitico, alla svalutazione d'essere donna, e 'diversa', nella cultura post-pagana del Trascendente Dio Padre. Anche il nome, di lingua slovena, ha diversi significati (la potenza del numinoso è sempre duale) il più interessante è 'donna con i piedi per dietro' e 'donna che va contro le regole sociali'..."

 

Le Krivapete delle Valli del Natisone - un'altra storia" -

Autrice Aldina De Stefano. Collaborazione delle donne delle Valli.

'Eppure, ve lo assicura la Follia in persona, uno è tanto più felice quanto più la sua Follia è multiforme.'

Casi nunca añado ningún extra a mis fotografías.

Me gustan desnudas, sin marco ni nada que distraiga la atención de lo que realmente quiero transmitir. La fuerza de la imagen y la historia que intenta contar deben ser el único contenido, atractivo o no.

Pero hoy es una ocasión especial. Y lo es porque con esta panorámica compuesta por seis imágenes verticales, quiero empezar una nueva serie. En ella intentaré mostrar mi visión personal, casi me atrevería a decir íntima de las mil Barcelonas que existen. Con ella quiero rendir un homenaje a la ciudad que amo, a la que me vió crecer, en la que he vivido los acontecimientos más importantes de mi existencia.

No nací en Barcelona. No vivo en Barcelona desde que tenía veintiseis años. Quizá ni siquiera moriré en ella.

Pero ha sido, es y siempre reinará en mi corazón como "mi ciudad".

Y precisamente por eso, porque ella es una ciudad compuesta por miles de ciudades diferentes, con miles de ambientes, paisajes, personas y personajes multiformes y multicolores, he querido que la serie de imágenes que le dedico, se titule así...

 

MIS BARCELONAS

 

Imagen reeditada y muy mejorada por un amigo: Miquel Fabré

 

Música recomendada: "Barcelona". Montserrat Caballé & Freddy Mercury.

nell'alta Valle della Prosa in Val Bedretto (canton Ticino) il caotico paesaggio creato dalla multiforme costituzione geologica è ingraziosito dalla presenza di numerosi laghetti senza nome.

 

best in large

 

Capitolo 6

  

Album completo: Cuba 6: Verso Trinidad

 

L'ANIMA E' RIMASTA IN AFRICA...

 

Non c'è dubbio, Cuba, è un'insieme multiforme di etnie, succedutesi nei secoli, dall'avvento degli Spagnoli in poi...

Un'ampia porzione di questo popolo, così particolare,

sono gli afrocubani.

Con l'avvento della massiccia produzione di tabacco,

cotone e canna da zucchero, le braccia,

in epoca preindustriale, non bastavano mai...

Ed ecco comparire, la piaga dello schiavismo,

il più bieco e crudele, che si possa conoscere.

 

La storia, la sapete tutti, ed è zeppa di dolore...

Quel dolore che ora,

sembra non affiorare,

sul sorridente volto di questa bella ragazza.

Il suo nome, era tutto un programma...

ESPERANZA...

 

Così la madre la chiamò, in ricordo dei nonni suoi,

che morirono di stenti e percosse,

sui campi assolati dell'isola.

L'augurio, era, appunto, la speranza che questo,

non accadesse mai più....

 

Il volto, così luminoso, si velò di pacata tristezza...

Poi, la voce, come un sussurrar alla luna...

Mi raccontò una storia, così commovente,

che non riuscii a trattenere le lacrime...

 

Nelle notti lontane di Cuba, tra gli schiavi,

un solo pensiero... l'Africa...

E la sua savana sconfinata...

Dove, le anime degli avi,

vagavano libere da ogni costrizione...

Nessuna catena, a cingere le caviglie...

Tra le piantagioni la pietà, non albergava per niente,

i corpi dei morti, straziati e offesi,

venivano seppelliti in fretta e furia...

Non c'era tempo per le lacrime... ne per i ricordi...

Lentamente, quel dolore, divenne un canto che cominciò a volare tra i campi...

Permeando l'aria di dolcissime melodie.

Più che un canto, sembrava un lamento... languido... soave... struggente...

Gli schiavi, lo intonavano nella loro lingua madre,

in ricordo dell'amata terra.

E le giornate... sembravano meno faticose...

 

Uno stralcio da un testo, più o meno, diceva così:

 

" o dolce luna, cullami nelle tue notti argentate, così che la mia anima, possa addormentarsi serena..."

 

Esperanza, prima di andare... concludendo mi confessò:

 

" La mia anima è in Africa... è laggiù che voglio andare...

Prima o poi.

 

Come... non augurarglielo...

  

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© La foto è di esclusiva proprietà dell'autore Stefano Paradossi che ne detiene i diritti e ne vieta qualsiasi utilizzo da parte di terzi.

 

© The photo is of exclusive property of the author Stefano Paradossi who owns the rights and prohibits any use by third parties.

 

At sunset here, where the last cultivated fields share immense natural spaces with an intact and multiform spontaneous vegetation.

Here along the ridge between two valleys, a procession of low clouds travels east-southeast, towards the Ligurian Sea, while at high altitude the winds play with the clouds, drawing a beautiful sky.

 

Qui gli ultimi campi coltivati condividono spazi naturali immensi con una natura intatta e multiforme sotto l'aspetto vegetale.

Qui lungo il crinale tra Valtrebbia e Valnure, una processione di nuvole basse viaggia in direzione Est Sud Est, verso il mar Ligure, mentre in alta quota i venti giocano con le nuvole, disegnando un cielo bellissimo.

 

Enlarged view

  

All rights reserved © Nick Outdoor Photography

Die Schachblume (Fritillaria meleagris), auch Schachbrettblume oder Kiebitzei genannt, ist eine Pflanzenart aus der Familie der Liliengewächse(Liliaceae) und ist geschützt.Die Schachblume wird in der Roten Liste der gefährdeten Arten als "stark gefährdet" eingestuft. Schachblumen gedeihen auf feuchten Wiesen.

Die Blütezeit reicht von April bis Mai. Die meist einzelnen, selten zu zweit stehenden Blüten sind nickend[3] bis nach unten hängend. Die zwittrigen, dreizähligen Blüten sind fast geruchlos und breit glockenförmig. Die sechs gleichgestaltigen, etwa 4 Zentimeter langen Perigonblätter, deren stumpfe Spitze meist etwas umgebogen ist, sind schachbrettartig purpurrot-weiß oder grünlich-weiß gefleckt. Selbst bei der völlig weißen Form Fritillaria meleagris f. alba ist die namensgebende Musterung noch schwach zu erkennen.

 

Fritillaria meleagris is a Eurasian species of flowering plant in the lily family.[2][3][4] Its common names include snake's head fritillary, snake's head (the original English name), chess flower, frog-cup, guinea-hen flower, guinea flower, leper lily.in Germany it is under nature protection

The flowering period runs from April to May. The mostly single, rarely in pairs standing flowers are nodding [3] to hanging down. The hermaphrodite, threefold flowers are almost odorless and wide bell-shaped. The six equal multiform, about 4 centimeters long tepals whose blunt tip is usually somewhat bent, are checkerboard mottled purple-white or greenish-white. Even with the completely white form Fritillaria meleagris f. Alba the eponymous patterning is barely recognizable.

 

(Wikipedia)

 

Noon multiformat pinhole camera. Fomapan 200 Creative. Rodinal 1:50. GIMP, NIK

ZeroImage Zero 618B Infinite Multi-Format Pinhole Camera | Fujifilm ACROS 100 B&W

All rights reserved - copyright © Stefano Scarselli

 

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Una delle attrazioni turistiche più curiose ed affascinanti di Vienna è la casa "Hundertwasserhaus" costruita dall'architetto e pittore austriaco Friedensreich Hundertwasser.

 

E' nata come casa “popolare” per 50 famiglie povere delle capitale austriaca. Per queste famiglie l’architetto ha voluto creare un ambiente che fosse come la vita, non lineare, non razionale, colorata e multiforme, qualcosa di molto diverso dallo stile classico della Vienna imperiale

 

Ad oggi la struttura è interamente gestita dal comune di Vienna che mette in affitto i 50 interni al prezzo di 5 euro al metro quadro. Il comune, previ controlli, verifica la reale necessità della famiglia e predilige quei nuclei in cui è presente un individuo particolarmente interessato ed attivo nel mondo artistico contemporaneo.

 

All rights reserved - copyright © Stefano Scarselli

La Palma

 

Pinhole Zero 612 F Multiformat

Fuji Superia 400

Scan vom Negativ mit Braun FS120

La Palma

 

Pinhole Zero 612 F Multiformat

Fuji Superia 400

Scan vom Negativ mit Braun FS120

Noon Pinhole 612 Multiformat.

Multiple exposures.

Fuji Neopan Acros 100.

Rodinal.

Sidney Lanier, Georgia poet, 1842-1881

 

The Marshes of Glynn, as seen from Jekyll Island.

 

"The Marshes of Glynn" is one of Sidney Lanier's poems featured in Hymns of the Marshes, an unfinished set of lyrical nature poems that describe the open salt marshes of Glynn County in coastal Georgia."

 

Excerpt from the poem...

 

" GLOOMS of the live-oaks, beautiful-braided and woven With intricate shades of the vines that myriad-cloven Clamber the forks of the multiform boughs,—

Emerald twilights,— Virginal shy lights,* *Wrought of the leaves to allure to the whisper of vows,

When lovers pace timidly down through the green colonnades Of the dim sweet woods, of the dear dark woods, Of the heavenly woods and glades, That run to the radiant marginal sand-beach within. "

Noon Pinhole 612 Multiformat.

Multiple exposures.

Fuji Neopan Acros 100.

Rodinal.

Un'immagine festosa per augurare a tutti una Serena Domenica! - Il Cassaro- Palermo

 

Scatto effettuato i primi di Giugno in occasione della Manifestazione "Una Marina di Libri" che in otto edizioni è diventato il maggiore appuntamento letterario della regione e del Sud Italia, ha conquistato un posto centrale nel panorama culturale italiano e ha consolidato la sua posizione tra le fiere dedicate al mondo del libro e soprattutto nel cuore del pubblico.

La rassegna ha ospitato, negli anni, migliaia di visitatori – 30.000 nell’ultima edizione – più di 130 case editrici da tutta Italia, scrittori nazionali e internazionali, musicisti, artisti e operatori culturali di grande fama, per una vera e propria festa della lettura e della parola.

Con il suo ampio ventaglio di eventi – dibattiti, reading, presentazioni, concerti, letture animate per i più piccoli, laboratori didattici e ludici, proiezioni, anteprime – dedicati a tutti i tipi di pubblico, dai bambini – con un programma junior interamente dedicato a loro – agli universitari, per i quali sono pensati i workshop mattutini, dai giovani agli adulti, dai cinefili agli esperti di musica, il festival è riuscito nell’intento di offrire una proposta culturale quanto più possibile varia e multiforme, ma soprattutto vicina ai gusti e alle esigenze di tutti.

Perché Una marina di libri?

perché siamo convinti che i libri aiutino a vivere meglio;

perché la lettura può essere appagante e divertente, se le proposte culturali sono innovative e originali;

perché un uomo che legge ne vale due;

perché leggere vuol dire viaggiare con la mente, scoprire mondi nuovi, vivere vite diverse dalla propria;

perché Mantova, Pordenone, Milano, Torino, Roma, Bologna, Modena dimostrano che l’interesse per i festival letterari è in continuo aumento;

perché vogliamo diventare il terzo polo del libro in Italia, dopo Torino e Roma;

perché Palermo è una piazza di grande fascino e attrattiva per autori e realtà editoriali nazionali;

perché la cultura può essere volano dell’economia del territorio;

perché un evento di alto profilo culturale con risonanza nazionale incrementa i flussi turistici.(da letteratutidenews)

 

Grazie a tutti per la vostra gentilezza! Un caro saluto

Noon Pinhole 612 Multiformat.

Multiple exposures.

Fuji Neopan Acros 100.

Rodinal.

*

* (s3 P) (xy w Y) (Zo) (BNy7) (Pfos)

 

"...No comprendo a los ríos. Con prisa errante pasan

desde la fuente al mar, en ocio atareado,

llenos de su importancia, bien fabril o agrícola;

la fuente, que es promesa, el mar sólo la cumple,

el multiforme mar, incierto y sempiterno..."

 

(LUIS CERNUDA. Como quien espera el alba.)

L'orgue est un instrument à vent multiforme dont la caractéristique est de produire les sons à l’aide d’ensembles de tuyaux sonores accordés suivant une gamme définie et alimentés par une soufflerie.

I marvel at the proclivity of shorebirds, none more than the Brown Pelican, traveling innately through all states of matter, whether air, water, or over earth. They can soar at great heights but just as easily glide just inches above the ocean’s surface and, without as much as a wingbeat, use air currents to glide up over a wave and drop back behind it. From loftiness they dive, with a splash, into the sea to capture a fish below the surface, easily crossing boundaries insurmountable by the multiform minions. In wildlife photography there is a general premise that subjects in a photo should not cross boundaries- like horizons. In the case of the pelican it is a tenet seemingly at best misplaced for this majesty of crossing boundaries. #BrownPelican #Sunrise

 

World is varicolored, dissimilar, diversified, mottled, multicolored, multiform....

we have our own color in this colorful world! :))

........Cependant, dans l’expansion de sa joie, la Lune remplissait toute la chambre comme une atmosphère phosphorique, comme un poison lumineux ; et toute cette lumière vivante pensait et disait : « Tu subiras éternellement l’influence de mon baiser. Tu seras belle à ma manière. Tu aimeras ce que j’aime et ce qui m’aime : l’eau, les nuages, le silence et la nuit ; la mer immense et verte ; l’eau uniforme et multiforme ; le lieu où tu ne seras pas ; l’amant que tu ne connaîtras pas ; les fleurs monstrueuses ; les parfums qui font délirer ; les chats qui se pâment sur les pianos et qui gémissent comme les femmes, d’une voix rauque et douce!.... [Les Bienfaites de la Lune - Charles Baudelaire]

Magmatic rocks lie on high meadows that were once millions of years ago, an ocean disappeared as land uplift created mountains all over the planet.

An ambiance incredible in its multiform beauty.

Merge of two photos.

 

Massi neri e foglie gialle

Pietre magmatiche giacciono su alti prati appenninici che milioni di anni fa erano sul fondo di un oceano, poi sparito per il sollevamento geologico della crosta terrestre.

Un ambiente incredibile nella sua multiforme bellezza.

Combinazione di due foto.

 

Full Size panorama

 

All rights reserved © Nick Outdoor Photography

2023 05 04 1D0A8618-R5

Ophrys fuciflora

Late Spider Orchid

Ces orchidées sont multiformes principalement le labelle

China ink & watercolors on paper, 1993

(32.5 x 48 cm / 12.8 x 18.9 in)

 

Alexandre was an illegal immigrant, he worked in the docks of a big city as longshoreman. A private detective, Patrick Raftery, took him as a help. The day the detective was killed, leaving his six years old daughter in Alexsandre’s care, he found himself in a gigantic plot, monsters, serial killers, dealers and a secret laboratories, gangs and corrupted politicians. Confused and full of phobias he faced a multiform entity. Alexandre wasn't the hero, he wasn't prepared for all this... it's better not EVER to be a hero.

 

The main character of a comic book I made in 1993.

Non si conosce l’originaria collocazione della tavola, che pervenne in Galleria nel 1995 a seguito dell’acquisto da parte del Ministero dalla casa d’aste Finarte di Milano. Già attribuito a Simone Martini, il dipinto nel 1909 passò dalla collezione Ferroni a quella Tavazzi, per essere venduto presso la Galleria Sangiorgi. Nel 1982 riapparve ad un’asta Sotheby’s e nel 1995 venne presentato dalla casa d’aste Finarte di Milano per poi essere acquistato dal Ministero per i Beni Culturali. Parte di un perduto polittico, la tavola si caratterizza per l’attenzione rivolta alla pittura senese e tardogiottesca, tratto tipico della produzione artistica dell’Umbria meridionale alla fine del Trecento. Il Maestro della Dormitio di Terni, a cui è attribuita l’opera, prende il nome da un affresco con la Dormitio Virginis nella chiesa di san Pietro a Terni. Tra gli ultimi due decenni del XIV secolo e i primi anni del Quattrocento, divenne uno dei protagonisti indiscussi del linguaggio affermatosi nel Ducato di Spoleto dove elementi tratti dalla tradizione locale (Ugolino di Prete Ilario, Cola Petruccioli, Giovanni di Corraduccio) e dai grandi esempi martiniani e giotteschi, vennero rielaborati alla luce del più moderno stile tardogotico; quest'ultimo contributo fa il punto sulla storia attributiva, a partire da Zeri che fu il primo ad accorpare attorno alla figura del Maestro un nutrito di opere caratterizzate da un linguaggio multiforme, allargandolo ad "apporti molteplici, che vanno dalla pittura di area adriatica a quella senese" visti però attraverso l'interpretazione dei pittori della "grande stagione orvietana. Sono state proposte diverse possibili identificazioni dell'anonimo pittore: Francesco di Antonio da Ancona o Domenico da Miranda. L'area molto ampia di azione dell'artista coincide con l'ampio arco cronologico di attività che viene definito a partire dal 1369 (se si riconosce nel Maestro il nome di Domenico da Miranda, documentato in quell'anno presso il papa Urbano V) sino ai primi anni del XV secolo, periodo in cui ricadrebbe la tavola della Galleria vicina per le "figure esili, i profili affilati, le minute decorazioni" a un affresco pressoché sconosciuto del coro della chiesa di Santa Caterina delle Vergini a Foligno raffigurante Santa Caterina d'Alessandria, considerata tra le ultime opere del Maestro.

La Palma

 

Pinhole Zero 612 F Multiformat

Fuji Superia 400

Scan vom Negativ mit Braun FS120

2023 05 04 1D0A8636-R5

Ophrys fuciflora

Late Spider Orchid

Ces orchidées sont multiformes principalement le labelle

Pinhole Zero 612 F Multiformat

Fuji 100 Acros in Kodak D-76

Print auf Agfa MCC

Eisenblautonung MT7

Basilica di San Nicola, Bari

Questo capolavoro del romanico pugliese fu costruito dal 1087 al 1125 per riporre le ossa del Santo vescovo. La struttura, edificata in età normanna, si appoggia al preesistente palazzo bizantino del Catapano (governatore bizantino), e raccoglie numerosi materiali di spoglio. La chiesa ha una pianta a croce latina, è caratterizzata da un ampio transetto, due poderose torri in facciata e profondi arconi sul lato meridionale a cui si sovrappone la galleria dell'esaforato. Sotto la chiesa principale vi è la cripta (davvero da non perdere), con una selva di colonne con capitelli multiformi e la tomba di San Nicola. Qui si celebra secondo il rito greco, trovarsi mentre un sacerdote legge (canta) la liturgia è qualcosa di straordinario. Nella chiesa superiore vi sono splendidi mosaici pavimentali, un trono vescovile di superba fattura, un soffitto ligneo dipinto nel Seicento da Carlo Rosa e, in una saletta, il tesoro. All'esterno c'è ancora una ricca fioritura di sculture, alcune estremamente originali come la sfinge che sovrasta il portale principale.

 

This masterpiece of the Romanesque of Puglia had been built since 1087 to 1125 to put back the bones of the Saint bishop. The structure, built in Norman age, it supports him to the preexisting Byzantine building of the Catapano (Byzantine governor), and it picks up numerous materials of bare. The church has a plant to Latin cross, it is characterized by an ample "transetto", two mighty towers in façade and depths arch on the southern side to which overlaps the gallery of the "esaforato". Under the principal church there is the crypt (indeed not to lose), with a forest of columns with multiform capitals and the grave of St. Nicola. Here it is celebrated according to the Greek rite, to be in while a priest reads (he sings) the liturgy is something of extraordinary. In the superior church there are splendid mosaics pave them, an Episcopalian throne of superb invoice, a ceiling wooden painting in Six hundred from Charles Rosa and, in a hall, the treasure. To the outside there is still a rich flowering of sculptures, some extremely original ones as the sphinx that overhangs the principal portal.

Created with fd's Flickr Toys.

Altri particolari: Ciborio, Portale principale

 

In sintesi, l'eclettico è chi ha un ingegno multiforme e vivace, e che, nonostante rivolga la propria attenzione e il proprio interesse in molte direzioni, non ha mai la superficialità del capriccioso e del mutevole - tendendo invece, con la sua composita ricerca, ad un disegno unitario armonico.

see my album galicia: vimeo.com/295219198

 

El cabo Ortegal

es un cabo situado en la costa atlántica española, dentro del municipio de Cariño, en la provincia de La Coruña, comunidad autónoma de Galicia.

El cabo Ortegal es el segundo cabo más septentrional de la península Ibérica, solo superado por el cabo de la Estaca de Bares.

 

Forma parte de la ría de Ortigueira, uno de los estuarios más importantes del norte de España. La localidad más próxima es Cariño, puerto pesquero de importancia y lugar desde el que dirigirse a visitar el cabo Ortegal y su faro. Para ello, desde el centro de la villa, se asciende entre casas multiformes y multicolores. La carrera gana altitud a medida que se aleja de la villa y discurre paralela al mar. A la derecha se extiende la ría de Ortigueira con sus tramos acantilados. Los más altos de la Europa continental.

 

Cape Ortegal

is a cape located on the Spanish Atlantic coast, within the municipality of Cariño, in the province of La Coruña, autonomous community of Galicia.

Cape Ortegal is the second northernmost point of the Iberian Peninsula, surpassed only by the Cape of the Stake of Bars.

 

It is part of the estuary of Ortigueira, one of the most important estuaries in northern Spain. The nearest town is Cariño, important fishing port and place to go to visit Cape Ortegal and its lighthouse. To do this, from the center of the village, you climb between multi-colored and multi-colored houses. The race gains altitude as it moves away from the village and runs parallel to the sea. To the right extends the estuary of Ortigueira with its cliff sections. The highest in continental Europe.

Fotografia Tomada desde el Cerro del Obispado

SAN LUIS GONZÁGA

Construida desde el año 1898 hasta el año 1923 y ubicada donde anteriormente se encontraba el Seminario de Monterrey, en la calle Hidalgo esquina con Av. Cuauhtémoc. Construcción de bellísima arquitectura neogótica en donde la decoración interior exhibe multiformes molduras doradas que enmarcan los muros que maravillan a todos sus visitantes.

  

BASÍLICA LA PURÍSIMA CONCEPCIÓN DE MARÍA

La construcción de esta iglesia data desde 1719, cuando era solo una pequeña capilla. El 19 de mayo de 1942 comienza la última reconstrucción de este templo y finaliza el 14 de febrero de 1946. El templo es obra de Enrique de la Mora que gana el Premio Nacional de Arquitectura con el proyecto de construcción del templo. Se encuentra en la calle Serafín Peña esquina con Hidalgo, frente a la plaza La Purísima. La construcción de la fachada es de corte moderno y en su interior destacan sus piezas de arte sacro, así como sus vitrales.

Pinhole Zero 612 F Multiformat

Fuji 100 Acros in Kodak D-76

Print auf Agfa MCC

Eisenblautonung MT7

"Multiform gear"

2023 05 04 1D0A8684-R5

Ophrys fuciflora

Late Spider Orchid

Ces orchidées sont multiformes principalement le labelle

  

Lacks constraints

Multiform process

Preceding manifestation

La Palma

 

Pinhole Zero 612 F Multiformat

Fuji Superia 400

Scan vom Negativ mit Braun FS120

Pinhole Zero 612 F Multiformat

Fuji 100 Acros in Kodak D-76

Print auf Agfa MCC

Eisenblautonung MT7

Musa,quell'uom di multiforme ingegno dimmi

che molto erro'....

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