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Gli aceri e la natura già vestiti d'autunno e baciati dal sole, disegnano arabeschi d'incanto contro il blu del lago e l'azzurro del cielo. Un invito ad entrare in questo mondo dei sogni...
"Se sognare un poco è pericoloso, la sua cura non è sognare meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo"
(Marcel Proust)
L'estate è finita, sui davanzali delle finestre delle case di pietra e legno, restano a fare bella mostra di sé ornamentali fiori multicolori.
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Thank you for your kind comments.
Gli scoiattoli del parco non hanno neanche bisogno di accantonare il cibo per l'inverno. Gli avventori non mancano mai di portare frutta secca che costituisce la loro dieta principale ... me compreso che con le noccioline li attiro per fotografarli.
Volano gli uccelli volano
Nello spazio tra le nuvole
Con le regole assegnate
A questa parte di universo
Al nostro sistema solare
Aprono le ali
Scendono in picchiata, atterrano
Meglio di aeroplani
Cambiano le prospettive al mondo
Voli imprevedibili ed ascese velocissime
Traiettorie impercettibili
Codici di geometria esistenziale
"Quando ormai si vola
non si può cadere più..."
Vasco Rossi - Gli Angeli
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Oggi, 21 novembre, è un'occasione per sensibilizzare le persone, per ricordare quanto gli alberi siano elementi fondamentali dell'ecosistema, delle città, nella lotta all'inquinamento e a migliorare la qualità della vita di tutti noi. Sono potenti gli alberi, molto più di quanto si immagini: una pianta di 30 centimetri di diametro può assorbire fino a 30 kg di CO2 all'anno, in pratica 20 alberi possono compensare le emissioni di un'auto, fornendo in cambio l'ossigeno necessario a 200 persone.
A Roma, tre statue del "Colosseo quadrato" guardano imperterrite davanti a loro. È mattino e fa freddo, non succede davvero niente.
Intanto a Veracruz in Messico, Rafael è tornato a casa dopo una serata di bagordi al bar con gli amici. Appena accende la luce sua moglie Daniela comincia a urlare e a colpirlo con una pentola. Rafa tenta di salvarsi dai colpi ma è troppo ubriaco e così si prende una decina di padellate sulla testa mentre cade in ginocchio.
Nello stesso momento poco distante da Tromsø in Norvegia, due auto stanno dietro a un camion che apre loro la strada verso il capoluogo: ieri notte ha nevicato un po' e le strade sono scivolose. Nessuno supera i 40 all'ora.
Intanto a Valona in Albania, degli operai stanno posando le lastre del marciapiede attorno alla provinciale, c'è ancora poco traffico. Quando passa un TIR, suona il clacson per salutarli. Il lavoro deve essere finito entro tre giorni, ma un carico di lastre è in ritardo e probabilmente bisognerà fare degli straordinari.
fate come gli alberi:
cambiate le foglie e conservate le radici
V. Hugo
21.11.2020 giornata mondiale degli alberi
Gli imperativi quotidiani di ogni animale selvatico sono due: procurarsi il cibo e rimanere in vita. Ambedue sono finalizzati alla continuità della specie, di ciascuna specie, si tratti di un leone o di una timida rana verde. Insidiare le proprie prede, dunque, non è meno importante che sfuggire ai propri predatori, che a loro volta sono costantemente in agguato per assolvere la propria missione di vita. Ben lo sa questa rana, che per sbirciare le intenzioni di un potenziale predatore, ha trovato rifugio sotto alcune foglie di ninfea ..... ..
Gli splendidi fiori che mi continua a regalare ormai da anni . Nonostante gli insetti...
Genova
'Ecco, io faccio una cosa nuova : proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?'
( Is 43, 18 - 19 )
See, I'm doing a new thing : now it springs up, do you not perceive it?
''...[Gli imprenditori] Correvano a tuffarsi in tutte le maledette aste senza badare al prezzo a cui se le aggiudicavano, senza accorgersi che a quel punto erano bell'e pronti per consegnarsi alle grandi aziende dell'abbigliamento mondiale così adorate dai giornalisti economici, quei titanici gruppi stranieri che vendono in tutto il mondo i loro cenci senz'anima e senza fantasia, e sono veri beneficiari della globalizzazione; ai padroni del nostro spaurito mondo globale, quelli che credono fermamente giusto che il prezzo ideale di un prodotto lo decida il mercato e solo il mercato, perché il mercato sono loro; quelli che promettono l'illusione della moda al prezzo più basso, Giorgio Armani al costo dell'Upim, che affidano la loro immagine a paginate di giornali e riviste popolate da ragazzini sorridenti e multietnici sprizzanti allegria e giovinezza e colore, i supergruppi di dimensione planetaria che sembrano onorare i nostri piccoli imprenditori coi loro grandi ordini e invece li sfruttano strozzandoli a morte sul prezzo; quelle titaniche aziende globali che si acquattano nei loro quartier generali nuovi e splendenti creati dai loro servi più fedeli, gli architetti di grido: monumenti diacci e sterili fatti d'acciaio e cemento e vetro che riflettono il cielo e le nuvole, dove lavorano solo dirigenti e impiegati perché la produzione dei capi avviene in un'altra parte del mondo, in fabbriche del tutto diverse - credetemi, le ho viste - e da persone del tutto diverse, che non solo non arrivano mai a comparire sulle pagine di una pubblicità, ma non hanno nemmeno i soldi per comprarsi una copia delle riviste su cui compaiono le réclame dei loro generosi datori di lavoro; quei giganti dell'abbigliamento, insomma, che sono quotati in tutte le Borse del pianeta e sono gestiti da mani ferme (e crudeli, quanto mi piacerebbe poter scrivere che hanno mani crudeli), che guadagnano centinaia di milioni di euro ogni anno mentre i loro fornitori italiani, cioè le aziende che producono i tessuti più belli del mondo, devono licenziare la gente e scrivere il falso per poter chiudere il bilancio in pareggio o le banche gli si getteranno addosso come iene.
E nessuno, nessuno, nessuno che spenda una parola per dire quanto sia sbagliato e falso e stupido che il tessuto - la componente di gran lunga più importante di ogni capo d'abbigliamento, la sua sostanza ed essenza, la sua materialità e la sua prima immagine, ciò che per primo si vede e si tocca, la ragione principe per cui si decide se comprare o no - sia così svilito da rappresentare solo una minima parte del costo del capo, mentre la parte di gran lunga preponderante è rappresentata dall'utile del confezionista dalle mani crudeli e dai costi della pubblicità dei ragazzini sorridenti!
È così che si entra nella fase terminale della storia della piccola imprenditoria tessile italiana, quando alla fisiologica concorrenza, alla sana lotta per il guadagno si sostituisce una furibonda battaglia per assicurarsi niente più che una sopravvivenza tiepida e sempre più stenta; quando gli imprenditori si sentono consolati dal solo fatto di poter continuare ogni giorno a dirsi e farsi chiamare industriali quando invece non fanno altro che scimmiottare il loro recente passato, senza accorgersi di avviare a somigliare agli zombi di Romero, quelli che da morti continuavano ad andare al supermercato perché si ricordavano d'aver fatto solo questo in vita...''
(Edoardo Nesi)
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Questa coppia di casarche, da quando frequento il parco (qualche anno) le ho sempre viste insieme, una coppia indissolubile.
Il maschietto si differisce dalla femmina per il collare nero, per il resto la livrea è praticamente uguale.
Silenziosi, assorti, guardavano dall'alto il teatro della vita... Aspettando di vivere
Verso Riomaggiore, Liguria
The spectators
Ormai confinati al di fuori della penisola in attesa della loro inesorabile estinzione, sono riuscito a fotografare per la mia prima volta in Sicilia questo meraviglioso esemplare alla testa dell'IC Siracusa-Roma.
Gli amici mi precedono nel nostro giro ad anello, mentre io mi soffermo estasiato da questo fantastico ambiente...