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The insides of an 803 transmitting vacuum tube. The number n the center column is 96393. One of the leads is wrapped in what appears to be asbestos.
034/365 polyptych
Some shots from an abandoned refinery in CA. There are technically 4 photos in this image including the texture which was shot in the same location.
Prints available from lexmachine.etsy.com
Cristina D'Avena & Gem Boy
Carroponte - Sesto San Giovanni - Milano
11 Luglio 2013
© Mairo Cinquetti
© All rights reserved. Do not use my photos without my written permission. If you would like to buy or use this photo PLEASE message me or email me at mairo.cinquetti@gmail.com
Cristina D'Avena nasce a Bologna lunedì 6 luglio 1964 da Alfredo, medico, e da Ornella, casalinga. All'età di 3 anni e mezzo esordisce cantando "Il valzer del moscerino" alla decima edizione della rassegna canora per bambini Zecchino d'Oro; il brano si aggiudica il 3º posto. Dopo l'esperienza allo Zecchino d'Oro, rimane all'Antoniano come componente del Piccolo Coro fino al 1976, ma continuerà a frequentarlo per altri 5 anni accompagnando la sorella Clarissa, nata 10 anni dopo di lei e anche lei diventata nel frattempo componente del coro.
Nel 1981 Cristina è una diciassettenne studentessa di Liceo Classico che vede il canto solo come un hobby. In quel periodo, Alessandra Valeri Manera, l'allora responsabile della tv dei ragazzi della neonata Canale 5, era alla ricerca di una voce femminile che potesse interpretare la sigla della serie animata giapponese "Pinocchio": per questo motivo interpellò Augusto Martelli, direttore artistico-musicale della rete nonché figlio del maestro Giordano Bruno Martelli. Fu proprio Martelli padre, tramite il figlio, a segnalare a Valeri Manera il nome di Cristina D'Avena, avendo egli avuto modo di frequentarla fino a poco tempo prima presso il Piccolo Coro dell'Antoniano. Dopo essere stata sottoposta ad un provino discografico, Cristina, ancora minorenne, firma un contratto di esclusiva (a cui è legata ancora oggi) con l'etichetta discografica di Canale 5, la Five Record (in seguito ridenominata RTI Music, oggi inglobata in RTI s.p.a.), e diviene così l'interprete della canzone "Bambino Pinocchio" composta da Martelli figlio che di lei all'epoca disse: « Diventerà una grande cantante ». Il successo commerciale del relativo 45 giri diede effettivamente inizio alla carriera di Cristina: da allora non ha mai smesso di incidere e, grazie alla quantità di sigle da lei registrate, è l'unico personaggio dello spettacolo la cui voce è presente sulla tv italiana ininterrottamente dai primi anni '80 almeno una volta al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno.
Sempre da questo periodo inizia a pubblicare numerosi singoli ed album, che complessivamente venderanno un totale di circa 6 milioni di copie: nel 1983, infatti, Five Record dà vita a "Fivelandia", il primo volume di quella che diventerà una longeva collana destinata a contenere le sigle dei cartoni animati in onda sulle reti del biscione; un appuntamento fisso dell'autunno a cadenza annuale, a cui si aggiungerà, a partire dal febbraio 1987, la sua versione primaverile anch'essa a cadenza annuale dal titolo "Cristina D'Avena con i tuoi amici in tv". Tra le canzoni di maggior successo dei primi anni, particolare menzione per "Canzone dei Puffi" del 1982 (grazie alla quale verrà premiata con il suo primo Disco d'Oro per le oltre 500.000 copie vendute) e "Kiss me Licia" del 1985 (Disco di Platino per le oltre 100.000 copie vendute del relativo album): quest'ultima è la sigla a cui la cantante dichiarerà più volte di essere maggiormente legata.
A partire dal settembre 1986 raggiunge, tuttavia, una popolarità ulteriore a quella già acquisita in 5 anni con la sola interpretazione delle sigle, nonché una notevole visibilità, quando interpreta il ruolo di Licia nella prima di 4 serie di telefilm per ragazzi intitolata "Love me Licia": la serie è basata sulla protagonista e sui personaggi del cartone animato giapponese "Kiss me Licia" (che aveva fatto il suo debutto 12 mesi prima), del quale questa produzione italiana con attori in carne e ossa prosegue idealmente le vicende. È così che quella che fino a questo momento era quasi soltanto una voce (quel timbro così particolare che milioni di bambini italiani avevano già imparato a riconoscere) diventa di fatto un volto, il volto di una ragazza dall'aspetto più giovane dei suoi 22 anni che l'intero pubblico, anche quello più adulto, ora conosce e apprezza già. A "Love me Licia" seguiranno "Licia dolce Licia" nella primavera 1987, "Teneramente Licia" nell'autunno 1987 e "Balliamo e cantiamo con Licia" nella primavera 1988; le serie vengono trasmesse il lunedì, il mercoledì e il venerdì alle ore 20:00 su Italia Uno in diretta concorrenza coi telegiornali Rai e raggiungono insperati ascolti record.
Nel 1987, mentre i brani da lei incisi ammontano già ad un centinaio, Cristina registra un brano in lingua francese: si tratta della versione francofona della sigla italiana "Lovely Sara" (da lei già interpretata pochi mesi prima), destinata ad accompagnare la messa in onda di "Princesse Sarah" che sarà il primo cartone animato ad essere trasmesso su La Cinq, rete televisiva francese di proprietà di Silvio Berlusconi costruita sul modello di Canale 5. Grazie a questa sua incisione la cantante, che per la prima volta vide apparire il proprio nome sulla copertina di un disco pubblicato e distribuito esclusivamente all'estero, è conosciuta e ricordata ancora oggi dai bambini francesi degli anni '80.
Conclusasi la saga di Licia nella primavera 1988, dall'autunno Italia Uno decide di mettere in scena proprio Cristina e la sua realtà quotidiana, costantemente impegnata tra gli studi universitari alla Facoltà di Medicina e il lavoro di cantante. Non a caso, durante l'ultima puntata dei telefilm di Licia, Cristina D'Avena compare nel ruolo di se stessa annunciando la sua intenzione di metter su una band musicale. Pochi mesi dopo viene infatti trasmessa su Italia Uno "Arriva Cristina", a cui seguiranno "Cristina" nell'autunno 1989, "Cri Cri" nell'autunno 1990 e "Cristina, l'Europa siamo noi" nell'autunno 1991. "Cri Cri" si compone di due serie da 36 episodi l'una, mentre "Cristina, l'Europa siamo noi" viene trasmessa da Retequattro anziché da Italia Uno e alle ore 19:00 anziché al consueto orario delle 20:00. Come già avvenuto per le 4 serie di Licia, per ognuno di questi telefilm Five Record pubblica un disco contenente la sigla e tutti i brani cantati all'interno degli episodi: i primi tre album diventano Dischi di Platino.
Tra i suoi concerti più riusciti quelli realizzati nel novembre 1989 e 1990 al PalaTrussardi di Milano, a cui assistettero un totale di circa 20.000 spettatori, e quello del 1992 al FilaForum di Assago (13.000 persone in sala e 3.000 all'esterno) i cui incassi sono stati interamente devoluti alla Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Con alle spalle la stessa autrice-produttrice degli esordi ed una casa discografica che, grazie solamente alle sue canzoni, nel 1991 ottiene un fatturato di oltre 9 miliardi di lire, negli anni '90 la cantante prosegue, regolarmente e senza interruzioni, ad incidere nuove sigle e a pubblicare CD; numeri, i suoi, che tanti artisti blasonati, ancora oggi, le invidiano. Persino la cantante Mina, nel 1994, inciderà ed inserirà in uno dei suoi album una cover di una canzone di Cristina del 1988 dal titolo "Sempre attento al regolamento"; per l'occasione, testo e titolo furono modificati e la canzone divenne "Tu dimmi che città".
All'attività musicale e discografica si aggiunge l'attività di conduttrice e co-conduttrice televisiva (nonché radiofonica) iniziata già nel 1989 col varietà del sabato sera di Canale 5 "Sabato al circo", esperienza grazie alla quale Cristina, insieme a tutto il cast del programma, si aggiudicherà il Telegatto nella categoria "Programmi per ragazzi". Il programma andrà avanti per quattro anni, fino al 1992, quando cambia titolo, rete e giorno di programmazione e diventa "Il Grande Circo di Retequattro", in onda per 16 settimane da mercoledì 7 ottobre. Assieme a Gerry Scotti presenta per due anni lo speciale di Capodanno di Canale 5, in onda il 31 dicembre 1989 con il titolo "L'allegria fa 90" e il 31 dicembre 1990 con il titolo "Evviva l'allegria". Dall'8 novembre 1992 conduce su Italia Uno "Cantiamo con Cristina", la versione per bambini del "Karaoke" di Fiorello che va in onda alle ore 20:00 della domenica: in ogni puntata si affrontano due squadre che si sfidano sulle note delle sigle di Cristina. Nella stagione 1993/94 farà parte del cast della sesta edizione di "Buona Domenica", al fianco di Gerry Scotti e Gabriella Carlucci: qui, tra le altre cose, conduce la rubrica "Radio Cristina" dove commenta lettere e fax inviati dai più piccini e si esibisce in alcuni numeri musicali e di danza (in questi spazi avrà anche modo di eseguire le canzoni dell'album "Cristina canta Disney" fresco di pubblicazione). Avrà poi il ruolo di inviata speciale in giro per l'Italia nella quinta edizione di "La sai l'ultima?", in onda su Canale 5 nella stagione televisiva 1995/96 e condotta da Gerry Scotti assieme a Paola Barale. A partire dal 15 settembre 1996, invece, conduce per due anni di seguito, alternandosi settimanalmente col doppiatore ed amico Pietro Ubaldi, il contenitore di cartoni animati e giochi telefonici "Game Boat", in onda tutti i giorni nel preserale di Retequattro; in questo periodo, tra l'altro, viene pubblicato il quattordicesimo capitolo di "Fivelandia", premiato con il Disco di Platino per le oltre 100.000 copie vendute. Nel 1998, nel 1999 e nel 2000 ritorna allo Zecchino d'Oro in qualità di co-conduttrice al fianco di Cino Tortorella e Milly Carlucci. Nell'autunno 1998 è chiamata da Fabio Fazio per condurre con Andrea Pezzi il varietà del venerdì sera di Rai Due "Serenate", ideato dallo stesso Fazio che inizialmente doveva esserne il conduttore. Su Rai Uno, invece, condurrà il tradizionale "Concerto di Primavera", sia ad aprile 1999 che ad aprile 2000, oltre che lo special natalizio "Buon Natale a tutto il mondo" di cui sarà la presentatrice sia nell'edizione del 1999 che in quella del 2000.
Nel 1998 debutta anche al cinema, seppur con un cameo: interpreta infatti se stessa in una scena del film "Cucciolo" di Neri Parenti accanto a Massimo Boldi, con il quale aveva già lavorato ai tempi di "Sabato al circo".
Nel dicembre 2002 Cristina festeggia ufficialmente 20 anni di carriera (sebbene l'incisione di "Bambino Pinocchio", la sua prima sigla per un cartone animato, risalga al secondo semestre del 1981) con la pubblicazione di un doppio CD dal titolo "Cristina D'Avena: Greatest Hits" (ma il titolo inizialmente previsto è "Cristina D'Avena: Vent'anni"), che raccoglie i più grandi successi della cantante (il CD 1 è relativo agli anni 1981-1990, il CD 2 agli anni 1991-2002) e include una nuova versione, riarrangiata e reinterpretata per l'occasione, della sua prima sigla. Proprio nel giorno d'uscita del disco, il 6 dicembre, dall'auditorium di Cologno Monzese la rete televisiva satellitare Video Italia le dedica, in prima serata e in diretta contemporanea su Radio Italia, una puntata di oltre 2 ore della sua trasmissione "Serata con...", durante la quale la cantante esegue dal vivo gran parte dei brani dell'album, in quella che si rivela essere una vera e propria festa-concerto a cui prendono parte fan storici, amici e collaboratori di vecchia data.
Il suo nome per oltre 20 anni è stato professionalmente associato in modo indissolubile a quello di Alessandra Valeri Manera: responsabile dei programmi per ragazzi delle tv del biscione dal 1980 al 2001 e a conti fatti talent scout e creatrice del personaggio "Cristina D'Avena", Valeri Manera è stata anche ideatrice, autrice, direttrice artistica e produttrice di tutti i lavori della cantante alla quale è legata da una sincera amicizia, sebbene dal 2001 la sua attività si sia ridotta ad una composizione saltuaria dei testi di sigle. In coppia con Valeri Manera, nel 2002 Cristina firma per la prima volta come autrice una sua canzone dal titolo "I colori del cuore". Nel 2007 firma da sola il testo di una sua sigla per un cartone animato (il titolo del brano, e della serie, è "Dolce piccola Remì") e da allora, di tanto in tanto, alcune delle sigle da lei interpretate portano il suo nome come unica autrice delle parole.
Il 14 aprile 2007, al Roxy Bar di Bologna, Cristina celebra 25 anni di successi con un grande concerto, accompagnata dall'irriverente gruppo dei Gem Boy con il quale inaugura una collaborazione che dura ancora oggi. In questa occasione riceve da Red Ronnie il prestigioso riconoscimento "Gandhi 9.11", un totem luminoso creato dall'artista Marco Lodola e destinato a quei personaggi che si sono maggiormente distinti come portatori di pace. Nello stesso anno, poi, si verifica un vero e proprio record per la cantante: alla cifra di 1.210 euro si chiude l'asta online del CD del 1989 "Cristina D'Avena e... i tuoi amici in TV 3", venduto sul portale eBay il 10 settembre. La vendita viene resa nota e definita dalla divisione italiana del sito come « il primato mai raggiunto online da un CD in Italia »; non a caso, la versione CD dell'album è considerata uno tra i pezzi più rari nella produzione discografica della cantante, non tanto per le 14 sigle in esso contenute (reperibili comunque su altre pubblicazioni successive) ma poiché, nella sua versione digitale, venne stampato in un numero limitatissimo di copie rispetto ai classici formati utilizzati all'epoca (sebbene per ancora pochi anni), vale a dire l'LP e l'MC. Il record è stato addirittura superato il 10 novembre del 2011, quattro anni dopo, quando un'altra copia messa all'asta è stata venduta alla cifra di 3.010,00 euro.
In questa fase della sua carriera, nonostante da tempo non abbia più un programma tutto suo, la cantante continua a farsi vedere dal pubblico televisivo accettando l'invito di numerose trasmissioni Rai o Mediaset che la chiamano per intervistarla o per vederla esibirsi; nella puntata del 16 febbraio 2008 del programma di prima serata di Rai Uno "I Migliori Anni" si registrerà un picco di ascolti pari a 7.618.000 telespettatori proprio nel momento della sua partecipazione al programma in cui dal vivo canta la sigla di "Kiss me Licia". Nello stesso anno pubblica due libri per bambini, di cui la cantante è autrice e narratrice, dal titolo "Le fiabe di Fata Cri: Fata Cri e i draghetti pasticcioni" e "Le fiabe di Fata Cri: Fata Cri e il ballo degli scoiattoli": quest'ultimo venderà 37.500 copie.
Dopo aver scritto e interpretato la sigla della serie animata "Twin Princess - Principesse Gemelle" che diverrà il suo primo singolo ad essere commercializzato come download digitale, nel 2009 realizza un disco che si distacca dalle sigle tv per le quali è da sempre conosciuta: per la prima volta infatti si rivolge al grande pubblico, non solo a quello dell'infanzia, e lo fa con un album dal titolo "Magia di Natale", in cui reinterpreta 12 brani della tradizione natalizia, classici e moderni, tutti arrangiati dal maestro Valeriano Chiaravalle. Il disco è anche l'occasione, per la cantante, di incidere per la prima volta in lingua inglese. Nell'album figura anche una cover di "Childhood", brano di Michael Jackson con il quale l'artista ha voluto rendere omaggio al Re del Pop.
Da giovedì 21 gennaio 2010 torna a lavorare in tv: è nel cast della seconda edizione del programma di prima serata di Italia Uno "Matricole & Meteore". Nello show, composto da 8 puntate e condotto da Nicola Savino e Juliana Moreira, ha il doppio ruolo di ospite fisso e inviata speciale nei panni di una principessa alla ricerca del Principe Azzurro; nelle varie puntate si esibisce anche in alcuni medley di sigle fra le tante incise nel corso della sua carriera. Dal 28 febbraio dello stesso anno è testimonial di Intervita ONLUS, organizzazione umanitaria internazionale impegnata in progetti di sviluppo nel Terzo Mondo attraverso il sostegno a distanza, per la quale registrerà 15 messaggi promozionali trasmessi da Canale 5. A partire dal periodo autunnale, le serie di telefilm che la videro protagonista tra l'86 e il '91 riacquistano visibilità nonché rinnovata fortuna grazie alla loro riproposizione da parte del canale Hiro di Mediaset Premium e, poco tempo dopo, anche per mano di La5 che le trasmette, tutte le sere, allo stesso orario della prima messa in onda, vale a dire alle 20. Visto il grande successo riscosso (la fascia oraria in cui vengono trasmessi risulta essere la più seguita per la rete), la casa discografica della cantante decide di ristampare, per la prima volta su CD e dopo oltre due decadi di assenza dal mercato discografico, le colonne sonore di ciascuna delle 8 serie, raccogliendole in due box multidisco intitolati "Licia e i Bee Hive Story" e "Arriva Cristina Story", che appassionati vecchi e nuovi accoglieranno con straordinario entusiasmo.
Anche nel nuovo millennio la cantante ha continuato e continua a tenere concerti in tutta Italia, sia da sola che accompagnata dal gruppo dei Gem Boy; uno dei suoi ultimi concerti più fortunati è sicuramente quello tenuto ad Avellino nel maggio del 2010 dove, tra bambini e adulti, ha raccolto oltre 15.000 spettatori.
Nel gennaio 2011 incide una sigla per la prima volta in duetto con una voce femminile: quella di Alessia Volpicelli, piccola paziente del C.R.O. (Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano; il brano, di cui la D'Avena è anche autrice, si intitola "Emily della Luna Nuova". Nello stesso periodo firma anche il testo di una canzone per uno dei concorrenti del programma televisivo "Io Canto": si tratta del brano "Tutto quello che ho" incluso nell'album d'esordio di Simone Frulio dal titolo "Tredici".
L'anno successivo la cantante torna in tv e approda su Super!: per tutta l'estate è infatti la conduttrice di "Karaoke Super Show!", la prima produzione del canale televisivo per ragazzi edito da De Agostini. In onda nel week-end dalle più belle piazze della riviera romagnola, il programma prevede la partecipazione di due squadre composte da bambini, genitori e nonni che si sfidano interpretando i grandi tormentoni estivi, le canzoni dello Zecchino d'Oro più amate e naturalmente le più famose sigle dei cartoni animati di Cristina. Ma il 2012 è anche l'anno del 30º anniversario del debutto artistico di Cristina D'Avena: per festeggiare questa ricorrenza viene messa in atto una serie di celebrazioni a partire già dal dicembre 2011, quando apre il fanclub ufficiale della cantante che gli ammiratori chiedevano insistentemente da tempo. Ad aprile del 2012 i festeggiamenti proseguono con l'inaugurazione del suo negozio online, all'interno del quale è possibile trovare gran parte della sua sempre più abbondante produzione discografica oltre a tanti prodotti e gadget esclusivi, scelti e ideati direttamente da Cristina in persona. Le celebrazioni di questo importante traguardo si materializzano anche a livello discografico con la nascita di un grande progetto in due parti dal titolo "30 e poi...", che debutta nei negozi di dischi il 27 novembre 2012 con l'uscita del triplo CD "30 e poi... Parte Prima". L'album è composto da 3 CD che racchiudono un totale di ben 70 sigle originali dei cartoni animati più famosi degli anni '80, '90 e 2000; la scaletta è impreziosita dalla presenza di tre sigle inedite (una risalente al '95, una al '99 e un'altra ancora al 2009) qui pubblicate per la prima volta in assoluto e di una ora disponibile per la prima volta su CD, da una reinterpretazione di Cristina del classico natalizio "O Holy Night", da un megamix dei suoi storici successi anni '80 e infine da una cover del brano "L'anno che verrà" di Lucio Dalla, con la quale l'artista vuole rendere omaggio al cantautore suo concittadino. Il progetto "30 e poi..." prosegue quindi nel 2013 con una serie di iniziative a tema e si concluderà nell'autunno dello stesso anno con l'uscita di "30 e poi... Parte Seconda".
Title: Symmetrical Components Seminar
Digital Publisher: Digital: Cushing Memorial Library and Archives, Texas A&M University, College Station, Texas
Physical Publisher: Physical: Graphic Services, Texas A&M University
Date Issued: 2011-08-17
Date Created: 1968
Dimensions: 4 x 5 inches
Format Medium: Photographic negative
Type: image
Identifier: Photograph Location: Graphic Services Photos, Box 21, File 21-155
Rights: It is the users responsibility to secure permission from the copyright holders for publication of any materials. Permission must be obtained in writing prior to publication. Please contact the Cushing Memorial Library for further information
Water levels receded sufficiently along the Fraser River in mid-July to allow crews to install the mechanical and electrical components for the Whooshh Passage Portal on the West Beach portion of the Big Bar landslide site.
Learn more:
www.pac.dfo-mpo.gc.ca/pacific-smon-pacifique/big-bar-land...
www2.gov.bc.ca/gov/content?id=636BAFFB10A1492C964B5FE1E90...
Photo: Fisheries and Oceans Canada (DFO), July 16, 2020
Cristina D'Avena & Gem Boy
Carroponte - Sesto San Giovanni - Milano
11 Luglio 2013
© Mairo Cinquetti
© All rights reserved. Do not use my photos without my written permission. If you would like to buy or use this photo PLEASE message me or email me at mairo.cinquetti@gmail.com
Cristina D'Avena nasce a Bologna lunedì 6 luglio 1964 da Alfredo, medico, e da Ornella, casalinga. All'età di 3 anni e mezzo esordisce cantando "Il valzer del moscerino" alla decima edizione della rassegna canora per bambini Zecchino d'Oro; il brano si aggiudica il 3º posto. Dopo l'esperienza allo Zecchino d'Oro, rimane all'Antoniano come componente del Piccolo Coro fino al 1976, ma continuerà a frequentarlo per altri 5 anni accompagnando la sorella Clarissa, nata 10 anni dopo di lei e anche lei diventata nel frattempo componente del coro.
Nel 1981 Cristina è una diciassettenne studentessa di Liceo Classico che vede il canto solo come un hobby. In quel periodo, Alessandra Valeri Manera, l'allora responsabile della tv dei ragazzi della neonata Canale 5, era alla ricerca di una voce femminile che potesse interpretare la sigla della serie animata giapponese "Pinocchio": per questo motivo interpellò Augusto Martelli, direttore artistico-musicale della rete nonché figlio del maestro Giordano Bruno Martelli. Fu proprio Martelli padre, tramite il figlio, a segnalare a Valeri Manera il nome di Cristina D'Avena, avendo egli avuto modo di frequentarla fino a poco tempo prima presso il Piccolo Coro dell'Antoniano. Dopo essere stata sottoposta ad un provino discografico, Cristina, ancora minorenne, firma un contratto di esclusiva (a cui è legata ancora oggi) con l'etichetta discografica di Canale 5, la Five Record (in seguito ridenominata RTI Music, oggi inglobata in RTI s.p.a.), e diviene così l'interprete della canzone "Bambino Pinocchio" composta da Martelli figlio che di lei all'epoca disse: « Diventerà una grande cantante ». Il successo commerciale del relativo 45 giri diede effettivamente inizio alla carriera di Cristina: da allora non ha mai smesso di incidere e, grazie alla quantità di sigle da lei registrate, è l'unico personaggio dello spettacolo la cui voce è presente sulla tv italiana ininterrottamente dai primi anni '80 almeno una volta al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno.
Sempre da questo periodo inizia a pubblicare numerosi singoli ed album, che complessivamente venderanno un totale di circa 6 milioni di copie: nel 1983, infatti, Five Record dà vita a "Fivelandia", il primo volume di quella che diventerà una longeva collana destinata a contenere le sigle dei cartoni animati in onda sulle reti del biscione; un appuntamento fisso dell'autunno a cadenza annuale, a cui si aggiungerà, a partire dal febbraio 1987, la sua versione primaverile anch'essa a cadenza annuale dal titolo "Cristina D'Avena con i tuoi amici in tv". Tra le canzoni di maggior successo dei primi anni, particolare menzione per "Canzone dei Puffi" del 1982 (grazie alla quale verrà premiata con il suo primo Disco d'Oro per le oltre 500.000 copie vendute) e "Kiss me Licia" del 1985 (Disco di Platino per le oltre 100.000 copie vendute del relativo album): quest'ultima è la sigla a cui la cantante dichiarerà più volte di essere maggiormente legata.
A partire dal settembre 1986 raggiunge, tuttavia, una popolarità ulteriore a quella già acquisita in 5 anni con la sola interpretazione delle sigle, nonché una notevole visibilità, quando interpreta il ruolo di Licia nella prima di 4 serie di telefilm per ragazzi intitolata "Love me Licia": la serie è basata sulla protagonista e sui personaggi del cartone animato giapponese "Kiss me Licia" (che aveva fatto il suo debutto 12 mesi prima), del quale questa produzione italiana con attori in carne e ossa prosegue idealmente le vicende. È così che quella che fino a questo momento era quasi soltanto una voce (quel timbro così particolare che milioni di bambini italiani avevano già imparato a riconoscere) diventa di fatto un volto, il volto di una ragazza dall'aspetto più giovane dei suoi 22 anni che l'intero pubblico, anche quello più adulto, ora conosce e apprezza già. A "Love me Licia" seguiranno "Licia dolce Licia" nella primavera 1987, "Teneramente Licia" nell'autunno 1987 e "Balliamo e cantiamo con Licia" nella primavera 1988; le serie vengono trasmesse il lunedì, il mercoledì e il venerdì alle ore 20:00 su Italia Uno in diretta concorrenza coi telegiornali Rai e raggiungono insperati ascolti record.
Nel 1987, mentre i brani da lei incisi ammontano già ad un centinaio, Cristina registra un brano in lingua francese: si tratta della versione francofona della sigla italiana "Lovely Sara" (da lei già interpretata pochi mesi prima), destinata ad accompagnare la messa in onda di "Princesse Sarah" che sarà il primo cartone animato ad essere trasmesso su La Cinq, rete televisiva francese di proprietà di Silvio Berlusconi costruita sul modello di Canale 5. Grazie a questa sua incisione la cantante, che per la prima volta vide apparire il proprio nome sulla copertina di un disco pubblicato e distribuito esclusivamente all'estero, è conosciuta e ricordata ancora oggi dai bambini francesi degli anni '80.
Conclusasi la saga di Licia nella primavera 1988, dall'autunno Italia Uno decide di mettere in scena proprio Cristina e la sua realtà quotidiana, costantemente impegnata tra gli studi universitari alla Facoltà di Medicina e il lavoro di cantante. Non a caso, durante l'ultima puntata dei telefilm di Licia, Cristina D'Avena compare nel ruolo di se stessa annunciando la sua intenzione di metter su una band musicale. Pochi mesi dopo viene infatti trasmessa su Italia Uno "Arriva Cristina", a cui seguiranno "Cristina" nell'autunno 1989, "Cri Cri" nell'autunno 1990 e "Cristina, l'Europa siamo noi" nell'autunno 1991. "Cri Cri" si compone di due serie da 36 episodi l'una, mentre "Cristina, l'Europa siamo noi" viene trasmessa da Retequattro anziché da Italia Uno e alle ore 19:00 anziché al consueto orario delle 20:00. Come già avvenuto per le 4 serie di Licia, per ognuno di questi telefilm Five Record pubblica un disco contenente la sigla e tutti i brani cantati all'interno degli episodi: i primi tre album diventano Dischi di Platino.
Tra i suoi concerti più riusciti quelli realizzati nel novembre 1989 e 1990 al PalaTrussardi di Milano, a cui assistettero un totale di circa 20.000 spettatori, e quello del 1992 al FilaForum di Assago (13.000 persone in sala e 3.000 all'esterno) i cui incassi sono stati interamente devoluti alla Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Con alle spalle la stessa autrice-produttrice degli esordi ed una casa discografica che, grazie solamente alle sue canzoni, nel 1991 ottiene un fatturato di oltre 9 miliardi di lire, negli anni '90 la cantante prosegue, regolarmente e senza interruzioni, ad incidere nuove sigle e a pubblicare CD; numeri, i suoi, che tanti artisti blasonati, ancora oggi, le invidiano. Persino la cantante Mina, nel 1994, inciderà ed inserirà in uno dei suoi album una cover di una canzone di Cristina del 1988 dal titolo "Sempre attento al regolamento"; per l'occasione, testo e titolo furono modificati e la canzone divenne "Tu dimmi che città".
All'attività musicale e discografica si aggiunge l'attività di conduttrice e co-conduttrice televisiva (nonché radiofonica) iniziata già nel 1989 col varietà del sabato sera di Canale 5 "Sabato al circo", esperienza grazie alla quale Cristina, insieme a tutto il cast del programma, si aggiudicherà il Telegatto nella categoria "Programmi per ragazzi". Il programma andrà avanti per quattro anni, fino al 1992, quando cambia titolo, rete e giorno di programmazione e diventa "Il Grande Circo di Retequattro", in onda per 16 settimane da mercoledì 7 ottobre. Assieme a Gerry Scotti presenta per due anni lo speciale di Capodanno di Canale 5, in onda il 31 dicembre 1989 con il titolo "L'allegria fa 90" e il 31 dicembre 1990 con il titolo "Evviva l'allegria". Dall'8 novembre 1992 conduce su Italia Uno "Cantiamo con Cristina", la versione per bambini del "Karaoke" di Fiorello che va in onda alle ore 20:00 della domenica: in ogni puntata si affrontano due squadre che si sfidano sulle note delle sigle di Cristina. Nella stagione 1993/94 farà parte del cast della sesta edizione di "Buona Domenica", al fianco di Gerry Scotti e Gabriella Carlucci: qui, tra le altre cose, conduce la rubrica "Radio Cristina" dove commenta lettere e fax inviati dai più piccini e si esibisce in alcuni numeri musicali e di danza (in questi spazi avrà anche modo di eseguire le canzoni dell'album "Cristina canta Disney" fresco di pubblicazione). Avrà poi il ruolo di inviata speciale in giro per l'Italia nella quinta edizione di "La sai l'ultima?", in onda su Canale 5 nella stagione televisiva 1995/96 e condotta da Gerry Scotti assieme a Paola Barale. A partire dal 15 settembre 1996, invece, conduce per due anni di seguito, alternandosi settimanalmente col doppiatore ed amico Pietro Ubaldi, il contenitore di cartoni animati e giochi telefonici "Game Boat", in onda tutti i giorni nel preserale di Retequattro; in questo periodo, tra l'altro, viene pubblicato il quattordicesimo capitolo di "Fivelandia", premiato con il Disco di Platino per le oltre 100.000 copie vendute. Nel 1998, nel 1999 e nel 2000 ritorna allo Zecchino d'Oro in qualità di co-conduttrice al fianco di Cino Tortorella e Milly Carlucci. Nell'autunno 1998 è chiamata da Fabio Fazio per condurre con Andrea Pezzi il varietà del venerdì sera di Rai Due "Serenate", ideato dallo stesso Fazio che inizialmente doveva esserne il conduttore. Su Rai Uno, invece, condurrà il tradizionale "Concerto di Primavera", sia ad aprile 1999 che ad aprile 2000, oltre che lo special natalizio "Buon Natale a tutto il mondo" di cui sarà la presentatrice sia nell'edizione del 1999 che in quella del 2000.
Nel 1998 debutta anche al cinema, seppur con un cameo: interpreta infatti se stessa in una scena del film "Cucciolo" di Neri Parenti accanto a Massimo Boldi, con il quale aveva già lavorato ai tempi di "Sabato al circo".
Nel dicembre 2002 Cristina festeggia ufficialmente 20 anni di carriera (sebbene l'incisione di "Bambino Pinocchio", la sua prima sigla per un cartone animato, risalga al secondo semestre del 1981) con la pubblicazione di un doppio CD dal titolo "Cristina D'Avena: Greatest Hits" (ma il titolo inizialmente previsto è "Cristina D'Avena: Vent'anni"), che raccoglie i più grandi successi della cantante (il CD 1 è relativo agli anni 1981-1990, il CD 2 agli anni 1991-2002) e include una nuova versione, riarrangiata e reinterpretata per l'occasione, della sua prima sigla. Proprio nel giorno d'uscita del disco, il 6 dicembre, dall'auditorium di Cologno Monzese la rete televisiva satellitare Video Italia le dedica, in prima serata e in diretta contemporanea su Radio Italia, una puntata di oltre 2 ore della sua trasmissione "Serata con...", durante la quale la cantante esegue dal vivo gran parte dei brani dell'album, in quella che si rivela essere una vera e propria festa-concerto a cui prendono parte fan storici, amici e collaboratori di vecchia data.
Il suo nome per oltre 20 anni è stato professionalmente associato in modo indissolubile a quello di Alessandra Valeri Manera: responsabile dei programmi per ragazzi delle tv del biscione dal 1980 al 2001 e a conti fatti talent scout e creatrice del personaggio "Cristina D'Avena", Valeri Manera è stata anche ideatrice, autrice, direttrice artistica e produttrice di tutti i lavori della cantante alla quale è legata da una sincera amicizia, sebbene dal 2001 la sua attività si sia ridotta ad una composizione saltuaria dei testi di sigle. In coppia con Valeri Manera, nel 2002 Cristina firma per la prima volta come autrice una sua canzone dal titolo "I colori del cuore". Nel 2007 firma da sola il testo di una sua sigla per un cartone animato (il titolo del brano, e della serie, è "Dolce piccola Remì") e da allora, di tanto in tanto, alcune delle sigle da lei interpretate portano il suo nome come unica autrice delle parole.
Il 14 aprile 2007, al Roxy Bar di Bologna, Cristina celebra 25 anni di successi con un grande concerto, accompagnata dall'irriverente gruppo dei Gem Boy con il quale inaugura una collaborazione che dura ancora oggi. In questa occasione riceve da Red Ronnie il prestigioso riconoscimento "Gandhi 9.11", un totem luminoso creato dall'artista Marco Lodola e destinato a quei personaggi che si sono maggiormente distinti come portatori di pace. Nello stesso anno, poi, si verifica un vero e proprio record per la cantante: alla cifra di 1.210 euro si chiude l'asta online del CD del 1989 "Cristina D'Avena e... i tuoi amici in TV 3", venduto sul portale eBay il 10 settembre. La vendita viene resa nota e definita dalla divisione italiana del sito come « il primato mai raggiunto online da un CD in Italia »; non a caso, la versione CD dell'album è considerata uno tra i pezzi più rari nella produzione discografica della cantante, non tanto per le 14 sigle in esso contenute (reperibili comunque su altre pubblicazioni successive) ma poiché, nella sua versione digitale, venne stampato in un numero limitatissimo di copie rispetto ai classici formati utilizzati all'epoca (sebbene per ancora pochi anni), vale a dire l'LP e l'MC. Il record è stato addirittura superato il 10 novembre del 2011, quattro anni dopo, quando un'altra copia messa all'asta è stata venduta alla cifra di 3.010,00 euro.
In questa fase della sua carriera, nonostante da tempo non abbia più un programma tutto suo, la cantante continua a farsi vedere dal pubblico televisivo accettando l'invito di numerose trasmissioni Rai o Mediaset che la chiamano per intervistarla o per vederla esibirsi; nella puntata del 16 febbraio 2008 del programma di prima serata di Rai Uno "I Migliori Anni" si registrerà un picco di ascolti pari a 7.618.000 telespettatori proprio nel momento della sua partecipazione al programma in cui dal vivo canta la sigla di "Kiss me Licia". Nello stesso anno pubblica due libri per bambini, di cui la cantante è autrice e narratrice, dal titolo "Le fiabe di Fata Cri: Fata Cri e i draghetti pasticcioni" e "Le fiabe di Fata Cri: Fata Cri e il ballo degli scoiattoli": quest'ultimo venderà 37.500 copie.
Dopo aver scritto e interpretato la sigla della serie animata "Twin Princess - Principesse Gemelle" che diverrà il suo primo singolo ad essere commercializzato come download digitale, nel 2009 realizza un disco che si distacca dalle sigle tv per le quali è da sempre conosciuta: per la prima volta infatti si rivolge al grande pubblico, non solo a quello dell'infanzia, e lo fa con un album dal titolo "Magia di Natale", in cui reinterpreta 12 brani della tradizione natalizia, classici e moderni, tutti arrangiati dal maestro Valeriano Chiaravalle. Il disco è anche l'occasione, per la cantante, di incidere per la prima volta in lingua inglese. Nell'album figura anche una cover di "Childhood", brano di Michael Jackson con il quale l'artista ha voluto rendere omaggio al Re del Pop.
Da giovedì 21 gennaio 2010 torna a lavorare in tv: è nel cast della seconda edizione del programma di prima serata di Italia Uno "Matricole & Meteore". Nello show, composto da 8 puntate e condotto da Nicola Savino e Juliana Moreira, ha il doppio ruolo di ospite fisso e inviata speciale nei panni di una principessa alla ricerca del Principe Azzurro; nelle varie puntate si esibisce anche in alcuni medley di sigle fra le tante incise nel corso della sua carriera. Dal 28 febbraio dello stesso anno è testimonial di Intervita ONLUS, organizzazione umanitaria internazionale impegnata in progetti di sviluppo nel Terzo Mondo attraverso il sostegno a distanza, per la quale registrerà 15 messaggi promozionali trasmessi da Canale 5. A partire dal periodo autunnale, le serie di telefilm che la videro protagonista tra l'86 e il '91 riacquistano visibilità nonché rinnovata fortuna grazie alla loro riproposizione da parte del canale Hiro di Mediaset Premium e, poco tempo dopo, anche per mano di La5 che le trasmette, tutte le sere, allo stesso orario della prima messa in onda, vale a dire alle 20. Visto il grande successo riscosso (la fascia oraria in cui vengono trasmessi risulta essere la più seguita per la rete), la casa discografica della cantante decide di ristampare, per la prima volta su CD e dopo oltre due decadi di assenza dal mercato discografico, le colonne sonore di ciascuna delle 8 serie, raccogliendole in due box multidisco intitolati "Licia e i Bee Hive Story" e "Arriva Cristina Story", che appassionati vecchi e nuovi accoglieranno con straordinario entusiasmo.
Anche nel nuovo millennio la cantante ha continuato e continua a tenere concerti in tutta Italia, sia da sola che accompagnata dal gruppo dei Gem Boy; uno dei suoi ultimi concerti più fortunati è sicuramente quello tenuto ad Avellino nel maggio del 2010 dove, tra bambini e adulti, ha raccolto oltre 15.000 spettatori.
Nel gennaio 2011 incide una sigla per la prima volta in duetto con una voce femminile: quella di Alessia Volpicelli, piccola paziente del C.R.O. (Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano; il brano, di cui la D'Avena è anche autrice, si intitola "Emily della Luna Nuova". Nello stesso periodo firma anche il testo di una canzone per uno dei concorrenti del programma televisivo "Io Canto": si tratta del brano "Tutto quello che ho" incluso nell'album d'esordio di Simone Frulio dal titolo "Tredici".
L'anno successivo la cantante torna in tv e approda su Super!: per tutta l'estate è infatti la conduttrice di "Karaoke Super Show!", la prima produzione del canale televisivo per ragazzi edito da De Agostini. In onda nel week-end dalle più belle piazze della riviera romagnola, il programma prevede la partecipazione di due squadre composte da bambini, genitori e nonni che si sfidano interpretando i grandi tormentoni estivi, le canzoni dello Zecchino d'Oro più amate e naturalmente le più famose sigle dei cartoni animati di Cristina. Ma il 2012 è anche l'anno del 30º anniversario del debutto artistico di Cristina D'Avena: per festeggiare questa ricorrenza viene messa in atto una serie di celebrazioni a partire già dal dicembre 2011, quando apre il fanclub ufficiale della cantante che gli ammiratori chiedevano insistentemente da tempo. Ad aprile del 2012 i festeggiamenti proseguono con l'inaugurazione del suo negozio online, all'interno del quale è possibile trovare gran parte della sua sempre più abbondante produzione discografica oltre a tanti prodotti e gadget esclusivi, scelti e ideati direttamente da Cristina in persona. Le celebrazioni di questo importante traguardo si materializzano anche a livello discografico con la nascita di un grande progetto in due parti dal titolo "30 e poi...", che debutta nei negozi di dischi il 27 novembre 2012 con l'uscita del triplo CD "30 e poi... Parte Prima". L'album è composto da 3 CD che racchiudono un totale di ben 70 sigle originali dei cartoni animati più famosi degli anni '80, '90 e 2000; la scaletta è impreziosita dalla presenza di tre sigle inedite (una risalente al '95, una al '99 e un'altra ancora al 2009) qui pubblicate per la prima volta in assoluto e di una ora disponibile per la prima volta su CD, da una reinterpretazione di Cristina del classico natalizio "O Holy Night", da un megamix dei suoi storici successi anni '80 e infine da una cover del brano "L'anno che verrà" di Lucio Dalla, con la quale l'artista vuole rendere omaggio al cantautore suo concittadino. Il progetto "30 e poi..." prosegue quindi nel 2013 con una serie di iniziative a tema e si concluderà nell'autunno dello stesso anno con l'uscita di "30 e poi... Parte Seconda".
Bronze Persian horse statuette
About 2" high and long--rumored to be a portrait of Alexander the Great's horse Bucephalus.
Faux bronze with gilt highlights. all hand sculpted.
Ever seen this before...:?
PictionID:44025874 - Title:Atlas Component - Catalog:14_009129 - Filename:14_009129.TIF - - - - - Image from the Convair/General Dynamics Astronautics Atlas Negative Collection---Please Tag these images so that the information can be permanently stored with the digital file.---Repository: San Diego Air and Space Museum
Components of a PTB (below the knee prosthesis)
Socket with adjustable pylon.
Shaped cosmetic cover
Prosthetic foot
Cosmetic covering
components are:
light aluminum hood of a wok
convex mirror (death corner for trucks)
plastic food container
SB800 flash
Last time I used on of these guys was for painting lead soldiers. I guess history repeats itself, sort of...
motorcycle component mould,Motorcycle Side Cover mould,motorcycle accessories mould,electric motorcycle mould,battery truck mould,electropile mould,electromobile mould,custom motorcycle parts mould, Motorcycle parts Mould, electrombile mould, electrocar parts mould
One of the biggest and best Veterans Day parades this area has ever seen. More than 100 units with multiple components signed up to march or perform during this year's annual parade, hosted by the Hampton Roads Council of Veterans Organizations (HRCVO). The parade started at 9 a.m. at 16th Street and Atlantic Avenue, and ended at the Tidewater Veterans Memorial at 19th Street, across from the Virginia Beach Convention Center.
This year's Grand Marshal is CPL Johnny Johnson, USMC (Ret.) and MR1 William T. Jones, Jr., USN (Ret.) is this year's Co-Marshal. The parade will include, among others: Marching bands from the U. S. Army Training & Doctrine Command at Fort Eustis, Bayside, Green Run, Kellam, Landstown, Ocean Lakes, Salem and Tallwood High Schools, Honor Guards and/or Motorcycle and Mounted Units from Chesapeake, Portsmouth and Virginia Beach Police Departments and the Virginia Beach Sheriff's Office.
This year's parade is co-sponsored by the La Societe des Quarante Hommes et Huit Chevaux (40 & 8) Voiture Locale 86). It will include military units from the Army, Marine Corps, Navy, and Air Force that represent military installations across the region. Veterans from World War II, Korea, Vietnam, Desert Storm, Desert Shield, Operations Iraqi Freedom and Enduring Freedom will participate, as well as several Tidewater municipal and veterans support organizations, including Naval Junior ROTC Units and Boy Scout and Girl Scout Troops.
The Veterans Day Parade is sanctioned by the Department of Veterans Affairs National Veterans Day Committee and the Mayors of Chesapeake, Norfolk, Portsmouth, Suffolk and Virginia Beach who signed the Veterans Day Proclamation resolving that "citizens, businesses and organizations demonstrate due appreciation, admiration and respect for all veterans who have served our great nation."
Immediately following the parade, a formal ceremony was held at the Tidewater Veterans Memorial. This service included military and civilian honors to the Veterans. Afterwards, there was a luncheon at the DoubleTree Hotel.
Photography - Craig McClure
17076
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ALL Rights reserved by City of Virginia Beach.
Contact photo[at]vbgov.com for permission to use. Commercial use not allowed.
My personal bikes are always a testing ground for me, not only for parts but also frame tubing, forks, and frame building components.
This bike has modern carbon bars, seat post, which I have not ridden before, and a modern 1.0 Enve fork, so I wanted to see how they felt compared to the aluminum bars/post and steel (fork) that I have been riding recently.
The frame is also much stiffer than my traditional road bike with a 35 mm double oversized down tube and custom-tapered 28.6-31.7 mm seat and top tube. This allows for a standard 27.2 seat post, which is more common and comfortable than the odd 30.6 post the 31.7 seat tube requires. I have several custom tapered top tubes that are made by Reynolds with different wall thicknesses and butt lengths and opted for a thin-walled shorter-butt tube that gives me the lively ride I enjoy from a steel frame and that is always important for me to capture in the frames I design.
I have used the full uber/double oversized sets for larger riders and have given them test rides around the block and have found them to be a little too stiff for my taste
I used KVA stainless 22.2 round oval round chain stays, which I have on my track bike and are nice and stiff. I prefer the 22.2 mm chain stays for most builds over the 30-17 mm stays. I find them to have better lateral stiffness for power transfer while giving you more vertical compliance for comfort.
The seat stays are Dedacciai Zero Replica which I have been using for years; they bulge out to 18 mm but have a long 14 mm taper at the seat cluster, which gives them a good balance of stiffness and compliance that I look for in a seat stay.
I had been kicking around the idea of integrating a headset into the head lugs of a modern 1 1/8" frame for some time but was not sure how it would turn out. The OD of the lug and ID of a Columbus integrated cup were close but required some modification to get right. While it does not quite have the elegance of the 1949 Bianchi's that had integrated headsets, it has grown on me and has a clean transition to the carbon fork.
The textural components of life, in transition. Leica M6 TTL 50mm Summicron f2 lens Expired Kodak Proimage 35mm film.
Lockheed Martin technicians at Michoud Assembly Facility in Louisiana assemble and weld the components of Orion's pressure vessel for Artemis III.
Bini
I Bini sono un'antica famiglia patrizia di Firenze.
Storia familiare
Originari di Passignano in Val di Pesa, si stabilirono a Firenze nel Duecento, in via Romana. I primi esponenti notabili risalgono al XIV secolo, con alcuni suoi componenti che ricoprirono ruoli nelle magistrature della Repubblica fiorentina. Nel 1362 Pietro Bini fu il primo di quindici priori della famiglia.
Era dei Bini la casa che Cosimo il Vecchio acquistò per la vedova di Baccio d'Anghiari, Annalena, divenuta poi cota come casa di Annalena. Nel 1483 Lucrezia Bini andò in sposa a Giannozzo Pucci. In omaggio alla coppia Lorenzo il Magnifico regalò le quattro tavole come le storie di Nastagio degli Onesti commissionate appositamente a Sandro Botticelli. In una di queste è raffigurato un banchetto di nozze con gli stemmi Pucci e Bini.
Bernardo di Pietro Bini, che visse nel XVI secolo, fu tesoriere di papa Leone X: a sue spese venne rinnovato in Firenze lo spedalizzo di santo Spirito in via Romana, chiamato poi di San Sebastiano de' Bini. In quegli anni i Bini furono committenti di Filippino Lippi e Baccio d'Agnolo e, più tardi, del Maestro di Serumido, di Pier Francesco Boschi, di Giovanni Bilivert.
Suo figlio primogenito fu monsignore Tommaso Bini, autore di lettere apostoliche e proposto del Capitolo del Duomo di Firenze, che ricevette da Giulio II la commenda dell'ospedale di Santo Spirito in Saxia in Roma nel 1509. Per il papa la sua famiglia fu tesoriera e amministratrice dei fondi per la fabbrica di San Pietro in Vaticano e per il mausoleo del papa, a cui lavorava Michelangelo.
Secondogenito fu invece Giovan Battista (m. 1522), che si dedicò agli studi di legge, fino a diventare giureconsulto, arrivando a venire nominato Protonotario apostolico, Abbreviatore e Famigliare di Leone X. Dopo essere diventato reggente della Cancelleria apostolica, nel 1518 tornò a Firenze, dove ottenne la prepositura del Capitolo fiorentino e la nomina a cavaliere di San Pietro.
Nel XVII secolo visse il venerabile Pietro Bini (m. 1635), elemosiniere segreto di papa Urbano VIII dal 1624, e fondatore della prima Compagnia dei padri Filippini, sentiti l'arcivescovo di Firenze Pietro Niccolini e il granduca Ferdinando II de' Medici, nel 1633. La nuova congregazione venne approvata da Urbano VIII con bolla del 1637.
Bernardo di Lorenzo (1628-1686) fu un uomo politico con il titolo di cavaliere. Fu commissario di Arezzo, Volterra, Prato e Pistoia. Nel 1686 divenne senatore, un titolo nel granducato del tutto simbolico ma di altissimo valore onorifico.
Uno dei rami della famiglia si coniugò nel 1843 con la famiglia Smaghi di Montepulciano, che da allora prese il doppio cognome "Bini Smaghi".
Possedimenti
La famiglia Bini possedeva vari palazzi soprattutto nella zona di via Romana, dove si trova l'oratorio di San Sebastiano de' Bini, tra cui quello passato poi ai Torrigiani, dove oggi ha sede il Museo della Specola. Sulla collina di Fiesole essi avevano la villa La Torraccia.
Una cappella Bini si trova nella basilica di Santo Spirito, decorata ancora dall'originale pala quattrocentesca di Francesco Botticini.
Stemma
Lo stemma dei Bini era in campo azzurro allo scaglione dorato, accompagnato in capo da due rose dorate e in punta da un monte a sei cime.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
By Wikypedia
[it.wikipedia.org/wiki/Bini#mediaviewer/File:Villa_la_torr...]
Foto d'anonimo;
Raccolta Foto de Alvariis;
Matt Fouche (left) and Meg White, from Master Point Rope Access Solutions, high-five while scaling a wind turbine blade to attaching sensors to the end of the blade which will be used to sense impact, such as that from birds or bats, at the Foothills Campus of the National Renewable Energy Laboratory (NREL).
For more information or additional images, please contact 202-586-5251.
www.flickr.com/photos/departmentofenergy/collections/7215...
EnergyTechnologyVisualsCollectionETVC@hq.doe.gov
Vrijdag namiddag besteld, zelfde dag pakje aangekomen in Memphis om 12:03AM lokale tijd en maandag om 10h36 afgeleverd. Rapper moet dat niet gaan!
Handig is vooral de SMD box met 1400 capaciteiten 0805. Zo kan ik eenvoudiger optimaliseren, je moet nu eenmaal naar SMD overschakelen omdat bepaalde componenten niet meer beschikbaar zijn in DIL. Ook de afmetingen moeten kleiner.
Nu nog de SMD pcb tekenen. Doel is een nog betere IR detector te bouwen die heel gevoelig is, ook voor kleine donkere beestjes in volle vlucht, en dit overdag waarbij er ook nog veel zonlicht aanwezig is. Of het echt beter zal worden moeten we afwachten. Zodra er resultaten zijn komen er wel nieuwe beelden.
Here is a completed set of wine charms. Dig the "licorice allsorts" style capacitor on the lower right!
This is part of a DIY "solder your own wine charms" project; read more about it here.
I'm making a journal quilt each month this year. This one is 9" x 12". A color copy and description of the meaning of each component was sent to two partners on Swap-Bot.
Below are the major activities of the month and how they are symbolized in the quilt:
My Birthday: I turned 44 years old on June 29th. This is represented by the 4 pieces of purple fabric in the background (4 decades) and 4 flowers (4 years). There are 22 hand-stitched “V”s to represent the grass…or 44 stitches total. Since my birthdate is the 29th, I sewed 29 clear beads onto the purple fabric. My favorite colors are purple and green, so the background fabric is purple, and the grass, stems, and leaves are green.
Visit from a Previous Resident of the Home: On Monday, June 21st, an 82 year old gentleman who lived in this farm home came by for an unexpected visit.
Room by room, he went through the home recalling wonderful memories of a boy living with his aunt and uncle during the summer. (His parents were both working and when he was out of school during the summer, they didn’t want to leave him alone by himself. So, his aunt and uncle took care of him for many years during the Depression and early- to mid-1930s.)
There are 15 wavy lines on the quilt on the purple section. These represent the 15 years we’ve lived in this home.
A New Bike: As a child and teenager, I use to ride my bike quite a bit. I’m not sure what happened to that bike, but as an adult I have never had one. The last time I remember riding a bike was when I was in Beijing, China, adopting Sophia. There was a bike rental place near the hotel, and it looked like a fun thing to do. It was…and probably was one of the most comfortable and memorable bike rides I’ve ever had.
The wavy lines represent my hair blowing in the wind as we coast down hills while bike riding (the lines also represent the 15 years we lived in the house…as noted above).
Father’s Day: Father’s Day was June 20th. My dad has Alzheimer’s Disease, and it is definitely progressing each month. Last Father’s Day, he had just been diagnosed with middle-stage A.D. As a family, we didn’t know what this year would be like. I am incredibly thankful that my dad still knows who I am. In fact, a couple of days ago when I called him, he picked up the phone. “Hello?” “Hi, Dad. It’s Ann.” “ANN MARIE!” he exclaimed. “Dorothy, It’s Ann Marie!” I almost cried. Just to hear my name said with such enthusiasm. It’s a gift. A simple gift. But one that I am incredibly thankful for each time I hear it.
There are several elements that represent Father’s Day in this quilt: on each of the stems I’ve hand-written the following advice that our fathers gave us (I got my dad’s words from a book he wrote many years ago about his memories growing up as well as thoughts as an adult):
-“Be thrifty – save money and prepare for the future.” (This was advice my dad received from his dad.)
-“Do a job that you’ll enjoy, will be challenging, and give you the opportunity to make a difference.” (This was advice my dad gave me when I was offered my first “real” job out of college. The pay was very low, but I was given an opportunity to raise money for a multi-disciplinary arts organization that had a strong educational and performing focus.)
On the other two stems are favorite memories that we have of our fathers:
-“Times we’d relax, rest, and simply enjoy as a family time together. I remember times on a blanket in the yard at Springdale Farm.” (This was a memory my dad had of his family when he was a boy.)
-“Seeing how happy and moved he was when he watched the video ‘All I want is your love.’” (This was a video my sister and I made for him one Christmas while we were still in college. She and I drove to Illinois where he was born and lived during his childhood/teen years; videotaped relatives talking about memories they had as well as different homes that my dad lived in or visited. We then edited/created a video with the help of some of my friends at college. For years, all my dad would say when we asked him what he wanted for Christmas was, “All I want is your love.” So, that’s what we named the video. Needless to say, when we presented the gift and he watched it, it was a tremendously moving experience for everyone. My dad wrote about that gift many years ago and said, “…it was and will be a treasured gift. Despite college and a very busy schedule, you and Mary really did a super job of production, interviewing, and giving a very memorable gift.”)
Dad’s Eye Surgery: My dad had eye surgery in early June. I accompanied him to surgery since my aunt was being buried that day at Fort Snelling and my brother was taking her there.
During this time, he told me how proud he was of me and appreciated everything I have done for him. “Did you ever imagine that you would have to take care of your father like this?” he asked me. “No, but it has and will always be my pleasure to help you, Dad.”
Getting Ready for the County Fair: This month my daughters and I have spent a lot of time getting ready for the county fair. We enjoy making projects and entering them into the open class competition. We’ve been working quite a bit on handiwork projects this month – embroidery and sashiko (Japanese embroidery) mostly. After two months of working on doing the sashiko fabric (and over 13,600 stitches later), I’ve finally finished.
I represented the sashiko embroidery by the tiny straight stitches in the grass (the grass also represents my age as noted above).
Flowers are Blooming: The lupines, roses, yarrow, tiger-lilies, peonies, and bee balm are all in bloom now. There are purples, reds, pinks, whites, oranges, and magentas…so many rich, beautiful colors around the yard. The flowers on the quilt represent the bright colors and beauty that I see when I see the flowers in the front- and backyards.
Necklace made for the Art Jewelry Elements component of the month blog hop.
fulgorine.wordpress.com/2013/09/30/aje-september-seedpod/
Focal seed pod by Lesley Watts, polymer clay beads & necklace by me.
Taken with a Zorki 1 camera in week 226 of my 52 film cameras in 52 weeks project:
52cameras.blogspot.com/
www.flickr.com/photos/tony_kemplen/collections/7215762311...
Rollei RPX 400 film developed in Ilfosol 3 1:14 for 18 minutes at 20 deg C
I'm making a journal quilt each month this year. This one is 9" x 12". A color copy and description of the meaning of each component was sent to two partners on Swap-Bot.
Below are the major activities of the month and how they are symbolized in the quilt:
My Birthday: I turned 44 years old on June 29th. This is represented by the 4 pieces of purple fabric in the background (4 decades) and 4 flowers (4 years). There are 22 hand-stitched “V”s to represent the grass…or 44 stitches total. Since my birthdate is the 29th, I sewed 29 clear beads onto the purple fabric. My favorite colors are purple and green, so the background fabric is purple, and the grass, stems, and leaves are green.
Visit from a Previous Resident of the Home: On Monday, June 21st, an 82 year old gentleman who lived in this farm home came by for an unexpected visit.
Room by room, he went through the home recalling wonderful memories of a boy living with his aunt and uncle during the summer. (His parents were both working and when he was out of school during the summer, they didn’t want to leave him alone by himself. So, his aunt and uncle took care of him for many years during the Depression and early- to mid-1930s.)
There are 15 wavy lines on the quilt on the purple section. These represent the 15 years we’ve lived in this home.
A New Bike: As a child and teenager, I use to ride my bike quite a bit. I’m not sure what happened to that bike, but as an adult I have never had one. The last time I remember riding a bike was when I was in Beijing, China, adopting Sophia. There was a bike rental place near the hotel, and it looked like a fun thing to do. It was…and probably was one of the most comfortable and memorable bike rides I’ve ever had.
The wavy lines represent my hair blowing in the wind as we coast down hills while bike riding (the lines also represent the 15 years we lived in the house…as noted above).
Father’s Day: Father’s Day was June 20th. My dad has Alzheimer’s Disease, and it is definitely progressing each month. Last Father’s Day, he had just been diagnosed with middle-stage A.D. As a family, we didn’t know what this year would be like. I am incredibly thankful that my dad still knows who I am. In fact, a couple of days ago when I called him, he picked up the phone. “Hello?” “Hi, Dad. It’s Ann.” “ANN MARIE!” he exclaimed. “Dorothy, It’s Ann Marie!” I almost cried. Just to hear my name said with such enthusiasm. It’s a gift. A simple gift. But one that I am incredibly thankful for each time I hear it.
There are several elements that represent Father’s Day in this quilt: on each of the stems I’ve hand-written the following advice that our fathers gave us (I got my dad’s words from a book he wrote many years ago about his memories growing up as well as thoughts as an adult):
-“Be thrifty – save money and prepare for the future.” (This was advice my dad received from his dad.)
-“Do a job that you’ll enjoy, will be challenging, and give you the opportunity to make a difference.” (This was advice my dad gave me when I was offered my first “real” job out of college. The pay was very low, but I was given an opportunity to raise money for a multi-disciplinary arts organization that had a strong educational and performing focus.)
On the other two stems are favorite memories that we have of our fathers:
-“Times we’d relax, rest, and simply enjoy as a family time together. I remember times on a blanket in the yard at Springdale Farm.” (This was a memory my dad had of his family when he was a boy.)
-“Seeing how happy and moved he was when he watched the video ‘All I want is your love.’” (This was a video my sister and I made for him one Christmas while we were still in college. She and I drove to Illinois where he was born and lived during his childhood/teen years; videotaped relatives talking about memories they had as well as different homes that my dad lived in or visited. We then edited/created a video with the help of some of my friends at college. For years, all my dad would say when we asked him what he wanted for Christmas was, “All I want is your love.” So, that’s what we named the video. Needless to say, when we presented the gift and he watched it, it was a tremendously moving experience for everyone. My dad wrote about that gift many years ago and said, “…it was and will be a treasured gift. Despite college and a very busy schedule, you and Mary really did a super job of production, interviewing, and giving a very memorable gift.”)
Dad’s Eye Surgery: My dad had eye surgery in early June. I accompanied him to surgery since my aunt was being buried that day at Fort Snelling and my brother was taking her there.
During this time, he told me how proud he was of me and appreciated everything I have done for him. “Did you ever imagine that you would have to take care of your father like this?” he asked me. “No, but it has and will always be my pleasure to help you, Dad.”
Getting Ready for the County Fair: This month my daughters and I have spent a lot of time getting ready for the county fair. We enjoy making projects and entering them into the open class competition. We’ve been working quite a bit on handiwork projects this month – embroidery and sashiko (Japanese embroidery) mostly. After two months of working on doing the sashiko fabric (and over 13,600 stitches later), I’ve finally finished.
I represented the sashiko embroidery by the tiny straight stitches in the grass (the grass also represents my age as noted above).
Flowers are Blooming: The lupines, roses, yarrow, tiger-lilies, peonies, and bee balm are all in bloom now. There are purples, reds, pinks, whites, oranges, and magentas…so many rich, beautiful colors around the yard. The flowers on the quilt represent the bright colors and beauty that I see when I see the flowers in the front- and backyards.