MTO

by monicavintagecamera

I catadiottrici sono degli obiettivi di lunga focale il cui schema costruttivo, simile a quello dei telescopi, comprende sia specchi che lenti. Gli specchi azzeranno le abberrazioni cromatiche ed aiutano a ridurre le dimensioni ed il peso dell'obiettivo grazie ad un gioco di fasci di luce incidenti che si riflettono e vengono rimbalzati da uno specchio all'altro. Le lenti in vetro invece servono per la correzione delle aberrazioni sferiche.
Gli obiettivi a specchio non dispongono di un diaframma variabile (questo obiettivo ha un'apertura fissa = 10), quindi per regolare la quantità di luce da far arrivare sul piano pellicola bisogna usare i classici filtri ND (a densità neutrale). Caratteristica di questi obiettivi è la trasformazione dei punti luminosi fuori fuoco dell'immagine in annelli che può conferire un'interpretazione artistica in un immagine altrimenti banale (veda foto di esempio sotto).
Questo catadiottrico non è certo un obiettivo tascabile, ma sicuramente è molto più leggero e compatto di uno convenzionale (a sole lenti) di pari focale. Oltre a permettere al fotografo di avvicinare soggetti distanti, impossibili da fotografare diversamente, questo obiettivo da la possibilità di interpretare "creativamente", cioè dalle solite distanze, inquadrature che altrimenti ci sarebbero sfuggite. L'area di messa a fuoco di questo catadiottrico va dai 4 metri all'infinito ma, grazie alla sua lunghezza focale da 1000mm (che possono diventare 1600mm se montato su una reflex digitale), già da questa distanza può restituire delle foto "macro".
Adoperare un catadiottrico "spinto" può essere un'esperienza davvero divertente, anche per un fotografo esperto. La qualità non è niente male, ed anche se la nitidezza ed il contrasto sono di poco inferiori a quelli ottenibili con le consuete ottiche a lenti (di costo "stratosferico"), sono comunque più che sufficienti per esigenze generiche. Si possono catturare foto altrimenti impensabili e anche se non si tratta certo di un obiettivo che useremo tutti i giorni, il catadiottrico può essere un valido stimolo per rimettere in moto una creatività magari un po' imballata e, più in generale, per aiutarci a (ri)scoprire il piacere di fotografare, proprio grazie alle sue particolarità. Con un adatatore aggiuntivo di facile reperibilità può essere trasformato in un potente telescopio di osservazione stellare, permettendoci anche di fotografare ciò che viene visualizzato nel mirino. L'obiettivo è contenuto nella sua valigetta di cuoio e corredato dal suo paraluce in metallo ed una serie di filtri (UV-1.4*, O-4*, YG-8*) che ne aumentano ulteriormente la versalità. L'obiettivo e' adattabile ad ogni tipo di macchina reflex (sia analogica che digitale), gli adattatori si trovano tranquillamente nei negozi specializzati. La sua lunghezza è di 21.00 cm, la lente frontale ha un diametro di 125 mm e pesa 2.3 Kg.
Catadiottrici russi della serie più moderna ("Rubinar") o di quella precedente (i famosi MTO) sono disponibili nelle focali 500mm (versione luminosa con f/5.6, versione compatta con f/8) e 300mm. Essendo degli obiettivi leggeri e compatti trovano frequentemente applicazione nella "caccia fotografica" specialmente quando di desidera fotografare animali sospettosi e difficili da avvicinare fisicamente. Ben si prestano in questo le versioni compatte da 500 e 300 mm che, a differenza della focale 1000mm, permettono anche un uso a mano libera (senza treppiede) avendo l'accortezza di adoperarli con pellicole sensibili (400/800 ASA). Seguono esempi di foto scattate con l'impiego dell'obiettivo catadiottrico 1000mm e del suo fratellino minore MTO 500mm f/8.

source
Il nido del Gabbiano

5 photos · 54 views