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Chiesa Tricolore
Carignano
Carignano is a comune (municipality) in the Province of Turin in the Italian region Piedmont, located about 20 km south of Turin. As of 31 December 2004, it had a population of 8,777 and an area of 50.2 km².[1]
Carignano borders the following municipalities: Moncalieri, Vinovo, La Loggia, Piobesi Torinese, Villastellone, Castagnole Piemonte, Osasio, Lombriasco, Carmagnola.
Carignano (Carignan in piemontese) è un comune di 9.005 abitanti della provincia di Torino. Si trova a circa venti chilometri a sud del capoluogo piemontese. È uno dei comuni piemontesi più antichi e ricchi di testimonianze storiche.
Nel centro storico della cittadina svetta il Duomo barocco dedicato ai S.S. Giovanni Battista e Remigio, progettato da Benedetto Alfieri e decorato da Paolo Gaidano. Si affaccia sull'antica piazza del mercato, proprio di fronte al Palazzo Civico oggi in disuso.
Duomo dei S.S. Giovanni Battista e Remigio, la facciata
Nel 1755, con una delibera del consiglio comunale, si decise di abbattere l'antica chiesa cittadina e di edificare un nuovo edificio su progetto di Benedetto Alfieri. Il cantiere si protrasse per sette anni: dal 1757, con la posa della prima pietra al 1764, anno della solenne consacrazione da parte del cardinale Carlo Vittorio Delle Lanze, periodo durante il quale l'Alfieri presentò un secondo progetto, divenuto poi definitivo.
Il Duomo di Carignano rovescia alcuni degli schemi abitualmente seguiti in architettura: anzitutto la convessità della facciata e la visuale offerta ai visitatori, entrando dalla porta principale si possono vedere contemporaneamente tutti gli altari. L'edificio, a navata unica, conta ben sei cappelle, tre a sinistra e tre a destra del presbiterio, ed è sovrastato da una monumentale volta anulare.
All'interno si possono ammirare alcuni arredi recuperati dalla vecchia parrocchiale gotica, tra i quali il contraltare ligneo (datato 1756), che raffigura uno scorcio della città vecchia e del castello poi abbattuto. Le decorazioni vere e proprie iniziarono prima della consacrazione e videro tra gli artisti impegnati Andrea Rossi, Francesco Bottinelli e Sant Bartolomeo.
Tra le opere d'arte che ornano il Duomo vanno segnalate l'altare maggiore in marmo, eseguito da Rossi e Bottinelli, le quattro grandi statue dei Dottori della Chiesa, realizzate nel 1764 da Carlo Giuseppe Bollina e la cassa dell'organo, intagliata nel 1771 dal carignanese Giuseppe Antonio Riva. Di particolare rilievo è l'altorilievo rappresentante il Padreterno Benedicente e i Santi patroni della Città, realizzato da Giovan Battista Bernero.
L'affresco degli interni fu affidato, solo nel 1879,al pittore Emanuele Appendini, autore del Giudizio Universale e dei dipinti sulle volte di alcune cappelle. Dopo la sua morte, avvenuta in quello stesso anno, fu chiamato Paolo Gaidano, che portò a termine l'opera, affrescando scene della vita di Giovanni Battista e Remigio.
Una citazione a parte la merita il campanile. Inizialmente fu eretto un piccolo campanile su cui fu posta la campanella di segnalazione. Nel 1833 furono raccolti fondi per l'innalzamento, ma senza risultato. Solo nel 1932 partì la costruzione del campanile, in stile neobarocco, così com'è ancora visibile oggi.
Chiesa Tricolore
Carignano
Carignano is a comune (municipality) in the Province of Turin in the Italian region Piedmont, located about 20 km south of Turin. As of 31 December 2004, it had a population of 8,777 and an area of 50.2 km².[1]
Carignano borders the following municipalities: Moncalieri, Vinovo, La Loggia, Piobesi Torinese, Villastellone, Castagnole Piemonte, Osasio, Lombriasco, Carmagnola.
Carignano (Carignan in piemontese) è un comune di 9.005 abitanti della provincia di Torino. Si trova a circa venti chilometri a sud del capoluogo piemontese. È uno dei comuni piemontesi più antichi e ricchi di testimonianze storiche.
Nel centro storico della cittadina svetta il Duomo barocco dedicato ai S.S. Giovanni Battista e Remigio, progettato da Benedetto Alfieri e decorato da Paolo Gaidano. Si affaccia sull'antica piazza del mercato, proprio di fronte al Palazzo Civico oggi in disuso.
Duomo dei S.S. Giovanni Battista e Remigio, la facciata
Nel 1755, con una delibera del consiglio comunale, si decise di abbattere l'antica chiesa cittadina e di edificare un nuovo edificio su progetto di Benedetto Alfieri. Il cantiere si protrasse per sette anni: dal 1757, con la posa della prima pietra al 1764, anno della solenne consacrazione da parte del cardinale Carlo Vittorio Delle Lanze, periodo durante il quale l'Alfieri presentò un secondo progetto, divenuto poi definitivo.
Il Duomo di Carignano rovescia alcuni degli schemi abitualmente seguiti in architettura: anzitutto la convessità della facciata e la visuale offerta ai visitatori, entrando dalla porta principale si possono vedere contemporaneamente tutti gli altari. L'edificio, a navata unica, conta ben sei cappelle, tre a sinistra e tre a destra del presbiterio, ed è sovrastato da una monumentale volta anulare.
All'interno si possono ammirare alcuni arredi recuperati dalla vecchia parrocchiale gotica, tra i quali il contraltare ligneo (datato 1756), che raffigura uno scorcio della città vecchia e del castello poi abbattuto. Le decorazioni vere e proprie iniziarono prima della consacrazione e videro tra gli artisti impegnati Andrea Rossi, Francesco Bottinelli e Sant Bartolomeo.
Tra le opere d'arte che ornano il Duomo vanno segnalate l'altare maggiore in marmo, eseguito da Rossi e Bottinelli, le quattro grandi statue dei Dottori della Chiesa, realizzate nel 1764 da Carlo Giuseppe Bollina e la cassa dell'organo, intagliata nel 1771 dal carignanese Giuseppe Antonio Riva. Di particolare rilievo è l'altorilievo rappresentante il Padreterno Benedicente e i Santi patroni della Città, realizzato da Giovan Battista Bernero.
L'affresco degli interni fu affidato, solo nel 1879,al pittore Emanuele Appendini, autore del Giudizio Universale e dei dipinti sulle volte di alcune cappelle. Dopo la sua morte, avvenuta in quello stesso anno, fu chiamato Paolo Gaidano, che portò a termine l'opera, affrescando scene della vita di Giovanni Battista e Remigio.
Una citazione a parte la merita il campanile. Inizialmente fu eretto un piccolo campanile su cui fu posta la campanella di segnalazione. Nel 1833 furono raccolti fondi per l'innalzamento, ma senza risultato. Solo nel 1932 partì la costruzione del campanile, in stile neobarocco, così com'è ancora visibile oggi.