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Sguardi vagamente felini.

Torino.

Ottobre 2012.

I miei ragazzi.

 

Ode al gatto

di Pablo Neruda.

 

Gli animali furono

imperfetti lunghi

di coda, plumbei

di testa.

Piano piano si misero

In ordine

Divennero paesaggio,

acquistarono nèi, grazia, volo.

Il gatto,

soltanto il gatto

apparve completo

e orgoglioso:

nacque completamente rifinito,

cammina solo e sa quello che vuole.

 

L’uomo vuol essere pesce e uccello,

il serpente vorrebbe avere ali,

il cane è un leone spaesato,

l’ingegnere vuole essere poeta,

la mosca studia per rondine,

il poeta cerca d’imitare la mosca,

ma il gatto

vuole essere gatto

ed ogni gatto

dai baffi alla coda,

dal fiuto al topo vivo

dalla notte fino ai suoi occhi d’oro.

...

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Uploaded on October 2, 2012
Taken on September 30, 2012