Viburnus
Dolo - Villa Ferretti Angeli_2004
La Villa Ferretti-Angeli fu costruita nel 1608 su progetto di Vincenzo Scamozzi. Da alcune incisioni del Costa o nella stampa eseguita per Voikamer, la parte esterna del complesso immobiliare non appare molto diversa da come doveva essere nel '700: la facciata scandita dall'ordine gigante ionico, il pianterreno caratterizzato da un bugnato rustico, i pinnacoli dei camini lungo il prospetto nord. Si sono conservati i cancelli originari, con i pilastri cilindrici che portano anfore del primo Seicento, nel timpano a sud, gli angeli reggiscudo sono ancora quelli scolpiti, si presume, da Francesco Albanese contemporaneo allo Scamozzi. E' del tutto scomparso il giardino all'italiana con le sue aiuole, che compare ancora nella stampa della raccolta Voikamer. Già il Costa - e siamo a metà '700, quindi pochi decenni dopo - ci mostra il prato che ne ha preso il posto. Non abbiamo più, un giardino all'italiana ma un piccolo parco di gusto romantico, con collinetta artificiale, percorsi tortuosi appena accennati, ed alberi ad alto fusto che si sviluppano sulla superficie di quello che era stato il frutteto della proprietà. L'orto antico, "il bruoietto", sul confine est, non esiste più e così pure la strada che portava alla Brenta. I cambiamenti più rilevanti riguardano però la distribuzione intema: rispettando il salone (vestibolo) centrale a doppia altezza, la più recente destinazione d'uso ha imposto la creazione di corridoi, per disobbligare le aule ricavate da una suddivisione degli spazi originari. Di eventuali decorazioni interne rimane una lunetta affrescata raffigurante una matemità, ora visibile in una delle stanze. Gli affreschi eseguiti dal pittore Giuseppe Spolaor qualche decennio fa e che decoravano parte dei soffitti sono stati rimossi. La zona padronale era completata dalla Barchessa porticata, aggiunta alla fine del Settecento, dalle cantine e dalle stalle; una graziosa cappella gentilizia è ancora oggi annessa alla costruzione.
dal sito della provincia di Venezia
Dolo - Villa Ferretti Angeli_2004
La Villa Ferretti-Angeli fu costruita nel 1608 su progetto di Vincenzo Scamozzi. Da alcune incisioni del Costa o nella stampa eseguita per Voikamer, la parte esterna del complesso immobiliare non appare molto diversa da come doveva essere nel '700: la facciata scandita dall'ordine gigante ionico, il pianterreno caratterizzato da un bugnato rustico, i pinnacoli dei camini lungo il prospetto nord. Si sono conservati i cancelli originari, con i pilastri cilindrici che portano anfore del primo Seicento, nel timpano a sud, gli angeli reggiscudo sono ancora quelli scolpiti, si presume, da Francesco Albanese contemporaneo allo Scamozzi. E' del tutto scomparso il giardino all'italiana con le sue aiuole, che compare ancora nella stampa della raccolta Voikamer. Già il Costa - e siamo a metà '700, quindi pochi decenni dopo - ci mostra il prato che ne ha preso il posto. Non abbiamo più, un giardino all'italiana ma un piccolo parco di gusto romantico, con collinetta artificiale, percorsi tortuosi appena accennati, ed alberi ad alto fusto che si sviluppano sulla superficie di quello che era stato il frutteto della proprietà. L'orto antico, "il bruoietto", sul confine est, non esiste più e così pure la strada che portava alla Brenta. I cambiamenti più rilevanti riguardano però la distribuzione intema: rispettando il salone (vestibolo) centrale a doppia altezza, la più recente destinazione d'uso ha imposto la creazione di corridoi, per disobbligare le aule ricavate da una suddivisione degli spazi originari. Di eventuali decorazioni interne rimane una lunetta affrescata raffigurante una matemità, ora visibile in una delle stanze. Gli affreschi eseguiti dal pittore Giuseppe Spolaor qualche decennio fa e che decoravano parte dei soffitti sono stati rimossi. La zona padronale era completata dalla Barchessa porticata, aggiunta alla fine del Settecento, dalle cantine e dalle stalle; una graziosa cappella gentilizia è ancora oggi annessa alla costruzione.
dal sito della provincia di Venezia