Scapigliati campagnoli
Con il termine di "Scapigliatura" s'indica un gruppo d'intellettuali che, a metà dell'Ottocento (1860-1880), e principalmente nella città di Milano, si fecero promotori di una radicale contestazione della società e della cultura contemporanea. Il nome proviene da un romanzo pubblicato dallo scrittore Carlo Righetti (1830-1906), in cui vi era presentata una rivolta popolare, animata da un gruppo di giovani dalla vita ribelle, anticonformista, secondo il modello dell'artista "bohèmien", povero e ignoto, che vive alla giornata, trasandato, insofferente di freni, già presente nell'esperienza culturale francese.
Il movimento della Scapigliatura si sviluppa anche in altri campi artistici con lo scultore Giuseppe Grandi (1843-1894), i pittori Mosè Bianchi (1840-1904) e Tranquillo Cremona (1837-1878), e in campo musicale con Giacomo Puccini (1858-1924) il cui libretto d'opera della Bohème si ispirava al modello di vita trasgressiva.
Scapigliati campagnoli
Con il termine di "Scapigliatura" s'indica un gruppo d'intellettuali che, a metà dell'Ottocento (1860-1880), e principalmente nella città di Milano, si fecero promotori di una radicale contestazione della società e della cultura contemporanea. Il nome proviene da un romanzo pubblicato dallo scrittore Carlo Righetti (1830-1906), in cui vi era presentata una rivolta popolare, animata da un gruppo di giovani dalla vita ribelle, anticonformista, secondo il modello dell'artista "bohèmien", povero e ignoto, che vive alla giornata, trasandato, insofferente di freni, già presente nell'esperienza culturale francese.
Il movimento della Scapigliatura si sviluppa anche in altri campi artistici con lo scultore Giuseppe Grandi (1843-1894), i pittori Mosè Bianchi (1840-1904) e Tranquillo Cremona (1837-1878), e in campo musicale con Giacomo Puccini (1858-1924) il cui libretto d'opera della Bohème si ispirava al modello di vita trasgressiva.