Mexico... in volo tra i sogni - Cap. II
Foto 5: Addette alla pulizia del fico d'india
Foto del 2009
_______________________________________________
IL FICO D'INDIA
Questa pianta grassa è originaria del Messico ed il suo nome s'intreccia con l'Italia in modo indissolubile.
C'è da dire che, il fico d'India,
oggi lo si trova nelle zone temperate di tutti i continenti.
L'origine del nome deriva come spesso accade,
da un equivoco madornale fatto da Cristoforo Colombo che,
è noto, pensava di aver scoperto le Indie orientali.
Nei suoi viaggi per mare ne caricava a bordo una gran quantità,
perché essendo ricco di vitamina C lo dava in pasto ai marinai come verdura.
Un metodo efficace per prevenire lo scorbuto.
Noi lo conosciamo solo per il suo succoso frutto.
Vi rammento che invece tutta la pianta è commestibile.
Comprese le caratteristiche pale dalla forma ovale con la base appuntita ed irta di spine.
Predilige il clima mite e gli ambienti rocciosi.
I fiori, di colore giallo, portati alla sommità dei frutti, spuntano a fine primavera.
Come dicevo, anche le "pale" si possono cucinare e questo lo sono venuto a sapere solo durante questo viaggio.
Non c'è mai fine alla conoscenza. ricordiamocelo sempre.
Il Messico è il maggior produttore al mondo, ma al secondo posto e ne siamo felici,
c'è la nostra cara Italia con la splendida Sicilia.
____________________
Concludo con alcune ricette di cucina trovate in rete.
Buon appetito.
I frutti del fico d’india oltre ad essere prelibati sono ricchi di calcio, vitamina C, fosforo, zuccheri ed acidi organici.
I frutti si possono consumare al naturale o farne marmellate,
mentre le pale, purché vengano raccolte giovani,
sono ottime tagliate a pezzettini da cuocere con la loro stessa acqua, debitamente spinate.
Amici sulla rete mi hanno dato anche questa ricetta.
Le pale pastellate:
Pulire le pale tenere del fico d’india dalle spine,
sbucciarle (togliere la pellicina esterna), ridurle a fette,
pastellarle e farle fritte.
Una vera leccornia!
In Messico invece, le pale vengono tagliate a striscioline ed usate come ripieno delle tortillas,
con riso ed altre verdure.
I petali dei fiori sono anche essi commestibili e si prestano in insalate, decorazioni e confetture.
I semi possono essere seccati e macinati nelle farine,
acquisteranno un sentore dal sapore nocciolato.
Fonte wikipedia
_______________________________________________
© Il testo e la foto sono di esclusiva proprietà dell'autore, Stefano Paradossi, che ne detiene i diritti e ne vieta qualsiasi utilizzo da parte di terzi. La foto fa parte dell'Archivio Fotografico della famiglia Paradossi.
© The text and the picture are of exclusive property of the author, Stefano Paradossi, who owns the rights and prohibits any use by third parties. The image is part of the Photo Archive of the Paradossi family.
Mexico... in volo tra i sogni - Cap. II
Foto 5: Addette alla pulizia del fico d'india
Foto del 2009
_______________________________________________
IL FICO D'INDIA
Questa pianta grassa è originaria del Messico ed il suo nome s'intreccia con l'Italia in modo indissolubile.
C'è da dire che, il fico d'India,
oggi lo si trova nelle zone temperate di tutti i continenti.
L'origine del nome deriva come spesso accade,
da un equivoco madornale fatto da Cristoforo Colombo che,
è noto, pensava di aver scoperto le Indie orientali.
Nei suoi viaggi per mare ne caricava a bordo una gran quantità,
perché essendo ricco di vitamina C lo dava in pasto ai marinai come verdura.
Un metodo efficace per prevenire lo scorbuto.
Noi lo conosciamo solo per il suo succoso frutto.
Vi rammento che invece tutta la pianta è commestibile.
Comprese le caratteristiche pale dalla forma ovale con la base appuntita ed irta di spine.
Predilige il clima mite e gli ambienti rocciosi.
I fiori, di colore giallo, portati alla sommità dei frutti, spuntano a fine primavera.
Come dicevo, anche le "pale" si possono cucinare e questo lo sono venuto a sapere solo durante questo viaggio.
Non c'è mai fine alla conoscenza. ricordiamocelo sempre.
Il Messico è il maggior produttore al mondo, ma al secondo posto e ne siamo felici,
c'è la nostra cara Italia con la splendida Sicilia.
____________________
Concludo con alcune ricette di cucina trovate in rete.
Buon appetito.
I frutti del fico d’india oltre ad essere prelibati sono ricchi di calcio, vitamina C, fosforo, zuccheri ed acidi organici.
I frutti si possono consumare al naturale o farne marmellate,
mentre le pale, purché vengano raccolte giovani,
sono ottime tagliate a pezzettini da cuocere con la loro stessa acqua, debitamente spinate.
Amici sulla rete mi hanno dato anche questa ricetta.
Le pale pastellate:
Pulire le pale tenere del fico d’india dalle spine,
sbucciarle (togliere la pellicina esterna), ridurle a fette,
pastellarle e farle fritte.
Una vera leccornia!
In Messico invece, le pale vengono tagliate a striscioline ed usate come ripieno delle tortillas,
con riso ed altre verdure.
I petali dei fiori sono anche essi commestibili e si prestano in insalate, decorazioni e confetture.
I semi possono essere seccati e macinati nelle farine,
acquisteranno un sentore dal sapore nocciolato.
Fonte wikipedia
_______________________________________________
© Il testo e la foto sono di esclusiva proprietà dell'autore, Stefano Paradossi, che ne detiene i diritti e ne vieta qualsiasi utilizzo da parte di terzi. La foto fa parte dell'Archivio Fotografico della famiglia Paradossi.
© The text and the picture are of exclusive property of the author, Stefano Paradossi, who owns the rights and prohibits any use by third parties. The image is part of the Photo Archive of the Paradossi family.