Con gli occhi del cuore - 4°capitolo
L'ETA' DI MEZZO
Foto 39 - mille lire Italiane, emesse dal 1969 al 1981.
Digitalizzazione anno 2018
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CACCIA MILLE LIRE O SON GUAI.
Un mondo di furbi permeava il tessuto urbano di San Giorgio ma ancor di più a Napoli.
La famosa arte dell'arrangiarsi, tra questa gente sorprendente, assumeva toni che sfioravano la leggenda.
Ho amato subito la città, con i suoi eccessi e le sue incongruenze.
Ci vedevo la mia infanzia, sempre spensierata e piena d'ottimismo.
Frasi come questa:
"oggi non c'è niente da mangiare, meglio così.
Di sicuro non mi verrà l'indigestione."
Questo modo di affrontare la vita,
la dice lunga sul sarcasmo quasi poetico dei Napoletani.
Non sono qui a fare un'analisi sociologica approfondita,
non ne sono capace, ne mi compete.
Ma di analogie ne vedevo di continuo.
Una sola grande differenza.
Qua sembrava un enorme "teatro" dove ognuno recitava la sua parte.
Chi non ricorda qualche film in merito ebbene quell'animo era in me.
Semplice, spontaneo, vispo.
Per questo tendevo a scusarli... a capirli.
Di aneddoti ne avrei a bizzeffe ma per ragioni di sintesi vi dirò solo la punta dell'iceberg di questa
grande commedia Napoletana.
Testuali parole dalla lettera n. 15 del 19 settembre 1976, domenica.
mercato dei quartieri Spagnoli. (NA)
___________________________
" Figurati che il mocciosetto di 10 anni nemmeno,
mi voleva vendere per 500 £ una bottiglietta contenente,
stai attenta a quel che dico... ARIA DI NAPOLI.
Figurati le risate quando me l'ha detto.
Veramente senza scrupoli, non ti pare?
Quel diavoletto mi voleva vendere una bottiglia completamente vuota,
pensa che i turisti, specialmente stranieri... la comprano veramente".
_____________________________
Credo non ci sia altro da dire.
Una buona sintesi.
A proposito di mocciosetti.
Sempre dalla solita lettera,
ma questa volta il ricordo era fissato indelebile nella mente.
La domenica, da poco tempo, si poteva uscire in abiti civili.
Con discrezione ne approfittavo, adducendo una fantomatica impossibilità a mettere la gloriosa divisa perché era in lavanderia.
Con occhi truci il maresciallo alla porta:
"Che non si ripeta più".
Quella domenica eravamo a passeggiare in zona mercati,
come vi avevo già detto.
D'improvviso si parano d'innanzi 3 o 4 ragazzotti,
lerci ed a piedi nudi.
Un'accerchiamento perfetto.
l'amico Rossi di Grosseto era in divisa.
Dopo alcuni secondi di silenzio, ecco puntuale la minaccia,
detta con un piglio da guerrigliero dal più grande di loro,
forse il capo.
In mano brandiva minaccioso un pomodoro maturo.
Caccia la 1000 £... o ti spuorc a divisa.
Voleva dire, minimo, una settimana senza poter uscire.
Un vero guaio.
Sapevo che poteva accadere, ne avevo sentito parlare.
Anche se pareva una leggenda,
per questo motivo mi ero defilato da una parte.
Il teppistello non si era accorto di me,
che in abiti civili non avevo dato nell'occhio.
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(comunico a tutti che da qualche mese si poteva uscire nei giorni festivi con abiti civili).
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Aggirandolo lo blocco, e con fare fulmineo,
gli rubo il pomodoro.
Appena mollata la presa sono spariti in un secondo.
Sembra una favola, eppure mi è successo davvero.
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© Il testo è di esclusiva proprietà dell'autore, Stefano Paradossi, che ne detiene i diritti e ne vieta qualsiasi utilizzo da parte di terzi. La foto fa parte dell'Archivio Fotografico della famiglia Paradossi.
© The text is of exclusive property of the author, Stefano Paradossi, who owns the rights and prohibits any use by third parties. The image is part of the Photo Archive of the Paradossi family.
Con gli occhi del cuore - 4°capitolo
L'ETA' DI MEZZO
Foto 39 - mille lire Italiane, emesse dal 1969 al 1981.
Digitalizzazione anno 2018
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CACCIA MILLE LIRE O SON GUAI.
Un mondo di furbi permeava il tessuto urbano di San Giorgio ma ancor di più a Napoli.
La famosa arte dell'arrangiarsi, tra questa gente sorprendente, assumeva toni che sfioravano la leggenda.
Ho amato subito la città, con i suoi eccessi e le sue incongruenze.
Ci vedevo la mia infanzia, sempre spensierata e piena d'ottimismo.
Frasi come questa:
"oggi non c'è niente da mangiare, meglio così.
Di sicuro non mi verrà l'indigestione."
Questo modo di affrontare la vita,
la dice lunga sul sarcasmo quasi poetico dei Napoletani.
Non sono qui a fare un'analisi sociologica approfondita,
non ne sono capace, ne mi compete.
Ma di analogie ne vedevo di continuo.
Una sola grande differenza.
Qua sembrava un enorme "teatro" dove ognuno recitava la sua parte.
Chi non ricorda qualche film in merito ebbene quell'animo era in me.
Semplice, spontaneo, vispo.
Per questo tendevo a scusarli... a capirli.
Di aneddoti ne avrei a bizzeffe ma per ragioni di sintesi vi dirò solo la punta dell'iceberg di questa
grande commedia Napoletana.
Testuali parole dalla lettera n. 15 del 19 settembre 1976, domenica.
mercato dei quartieri Spagnoli. (NA)
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" Figurati che il mocciosetto di 10 anni nemmeno,
mi voleva vendere per 500 £ una bottiglietta contenente,
stai attenta a quel che dico... ARIA DI NAPOLI.
Figurati le risate quando me l'ha detto.
Veramente senza scrupoli, non ti pare?
Quel diavoletto mi voleva vendere una bottiglia completamente vuota,
pensa che i turisti, specialmente stranieri... la comprano veramente".
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Credo non ci sia altro da dire.
Una buona sintesi.
A proposito di mocciosetti.
Sempre dalla solita lettera,
ma questa volta il ricordo era fissato indelebile nella mente.
La domenica, da poco tempo, si poteva uscire in abiti civili.
Con discrezione ne approfittavo, adducendo una fantomatica impossibilità a mettere la gloriosa divisa perché era in lavanderia.
Con occhi truci il maresciallo alla porta:
"Che non si ripeta più".
Quella domenica eravamo a passeggiare in zona mercati,
come vi avevo già detto.
D'improvviso si parano d'innanzi 3 o 4 ragazzotti,
lerci ed a piedi nudi.
Un'accerchiamento perfetto.
l'amico Rossi di Grosseto era in divisa.
Dopo alcuni secondi di silenzio, ecco puntuale la minaccia,
detta con un piglio da guerrigliero dal più grande di loro,
forse il capo.
In mano brandiva minaccioso un pomodoro maturo.
Caccia la 1000 £... o ti spuorc a divisa.
Voleva dire, minimo, una settimana senza poter uscire.
Un vero guaio.
Sapevo che poteva accadere, ne avevo sentito parlare.
Anche se pareva una leggenda,
per questo motivo mi ero defilato da una parte.
Il teppistello non si era accorto di me,
che in abiti civili non avevo dato nell'occhio.
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(comunico a tutti che da qualche mese si poteva uscire nei giorni festivi con abiti civili).
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Aggirandolo lo blocco, e con fare fulmineo,
gli rubo il pomodoro.
Appena mollata la presa sono spariti in un secondo.
Sembra una favola, eppure mi è successo davvero.
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© Il testo è di esclusiva proprietà dell'autore, Stefano Paradossi, che ne detiene i diritti e ne vieta qualsiasi utilizzo da parte di terzi. La foto fa parte dell'Archivio Fotografico della famiglia Paradossi.
© The text is of exclusive property of the author, Stefano Paradossi, who owns the rights and prohibits any use by third parties. The image is part of the Photo Archive of the Paradossi family.