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Con gli occhi del cuore - 4°capitolo

L'ETA' DI MEZZO

 

Foto 37- set fotografico, con gettoni telefonici e

porta pillole in metallo su cartolina d'epoca raffigurante il Castel Nuovo detto Maschio Angioino.

 

Foto anno 2018

 

 

LA GUERRA DEI GETTONI 1° parte

 

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Beato cellulare e qualcuno non sarà d'accordo.

Nel caso sarebbe stato solo un problema di soldi.

 

La cosa era così sentita, da livellare inesorabilmente tutti.

Poter telefonare a casa, era veramente difficile per chiunque.

 

A Salerno eravamo 4 compagnie,

per un totale di 1200 soldati.

A San Giorgio ben 10 compagnie, circa 3000 elementi,

senza considerare tutti coloro che facevano funzionare questa macchina perfetta.

 

C'era un solo metodo per diventare importante in caserma.

Possedere molti gettoni telefonici.

Erano così indispensabili, da superare il denaro stesso.

Poteva non esserci un fiorente mercato nero?

Me ne accorsi in fretta, già a Salerno avevo intuito qualcosa,

e senza che nessuno lo sapesse,

mi ero procurato il mio gruzzolo.

Misi al "lavoro" tutti i parenti.

Non voglio regali ne soldi, solo GETTONI.

 

Prima di andare alla scuola Trasmissioni,

andando in licenza, riuscii a farmi il mio tesoretto.

Ben 600 pezzi, custoditi in un sacchettino di stoffa,

fatto dalla mia dolce nonna Parisina.

 

Vediamo un po' a 50 £ l'uno fa 30.000 £ . Non c'è male.

Ma valevano molto di più credetemi.

Il problema era non dirlo a nessuno,

e ben zavorrato tornai in caserma.

Avere tanti gettoni era un bene,

ma non dovevi dare nell'occhio.

Questo non era per nulla facile.

 

Poi c'era l'altro problema, se non ricordo male,

solo 6 cabine telefoniche,

alle quali poter accedere in orari al di fuori degli impegni di studio e di servizio.

File interminabili sulle quali "aleggiavano" strani tipi che contrattavano gettoni.

Il clima si stava facendo pesante.

Le richieste?

Tra le più disparate.

 

Se mi dai 20 gettoni domani ti pago la cena a trattoria.

Poteva starci ma doveva finire lì.

Le cose che vedevo invece erano assai più brutte.

Ancora umiliazioni, ancora ingiustizie.

 

Mi mancava l'aria.

Accadeva anche di passare una serata in fila e proprio quando toccava a te dover rinunciare.

 

Suona il silenzio, tutti in branda.

 

 

Devo uscire.

Non sopporto questo clima da caccia alle streghe.

La guerra dei gettoni stava diventando un incubo.

 

Dopo circa 15 giorni mi avventurai fuori dalla caserma,

un mondo molto diverso dal mio piccolo quartiere di Pisa.

 

segue testo foto successiva

 

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© Il testo è di esclusiva proprietà dell'autore, Stefano Paradossi, che ne detiene i diritti e ne vieta qualsiasi utilizzo da parte di terzi. La foto fa parte dell'Archivio Fotografico della famiglia Paradossi.

 

© The text is of exclusive property of the author, Stefano Paradossi, who owns the rights and prohibits any use by third parties. The image is part of the Photo Archive of the Paradossi family.

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Uploaded on August 13, 2018
Taken on July 5, 2018