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abbracciare la terra con lo sguardo

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Veronica persica (Poiret)

( = Veronica buxbaumii Tenore, Veronica tournefortii Gmelin, Veronica hospita Mertens et Koch.)

Veronica comune.

Forma biologica: T scap (Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie)

Descrizione: Pianta annua, erbacea infestante, pelosa, con fusti prostrati spesso radicanti; altezza 5÷50 cm.

Le foglie semplici, da ellittiche ad ovali con margine fortemente dentato, le basali sono opposte, le cauline sono alterne.

I fiori nascono all’ascella delle foglie, sono portati da lunghi peduncoli ,hanno corolle azzurre, con fauce giallognola. I fiori rimangono chiusi nelle giornate nuvolose con poca luce.

I frutti sono capsule compresse biloculari cuoriformi, con nervbi sposrgenti e talora peli ghiandolari; contengono da 4 a 8 semi per lobo.

Antesi: Gennaio÷Dicembre

Tipo corologico: W÷Asiat. divenuta Subcosmop.

Distribuzione in Italia: Presente in tutto il territorio

Habitat: Comune infestante dei luoghi erbosi, pascoli, orti, incolti, colture sarchiate; da 0 a 1.800 m.

Etimologia: Il nome del genere, fissato nel XVIII secolo da Linneo, già adottato in Inghilterra (1527) e in Francia (1545), dal nome dell’italiana Santa Veronica (1445-1497). Alcune fonti ritengono invece che il nome derivi da Betonica per traslitterazione da V a B, nome che appartiene ad un genere della famiglia delle Labiate, altri vedono una radice in "verus" ed "unicus",o in una fantasiosa unione fra"vires" latino e "nike" greco, ipotizzando “forze vittoriose”.

Ciò che appare improbabile è che il nome del genere in questione, abbia a che fare con la Veronica che, per pietà, asciugò con un panno il volto di Cristo sulla via del Calvario, la figura della “santa” Veronica, che appare nella sesta stazione della Via Crucis, non è presente nei quattro Vangeli. Popolare nelle sacre rappresentazioni alla fine del Medio Evo, potrebbe derivare il nome dalla storpiatura di "vera ikona",la "vera immagine".

Il panno, detto “ sudario della Veronica” fu conservato a Roma in San Pietro dal secolo VIII e fu oggetto di culto fino alla Controriforma. Nel 1527 col sacco di Roma di Carlo V., sparì, fu ritrovato solo nel XVII secolo, inserito in un pilastro della volta della Basilica vaticana, con l’immagine molto sbiadita.

Alla santa, molto stimata alla fine del Medio Evo, è legato il nome di Santa Veronica da Binasco (1445-1497), Papa Leone X ne approvò il culto nel 1517.

Il nome specifico fa riferimento al luogo di origine della pianta: la Persia .

Proprietà: Ha proprietà toniche ed espettoranti.

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Uploaded on March 3, 2009
Taken on February 28, 2009