pollu_it
Eternal
1) Regola numero uno. Almeno, se non hai voglia di leggere, cliccati e goditi la canzone (e il video)
2) credo di non aver mai associato testo e foto così bene. Woooooow (ps del solo punto 2: è un caso, per chi mi crede)
Venerdì visto.... Eternal Sunshine of the Spotless Mind (ini taliano: Se mi lasci ti cancello). Film ambizioso, coraggioso, non recente, nuovo.
Me lo consigliarono mesi fa', se non ricordo male, proprio qui su flickr. Alessandro?
All'epoca mi limitai ad ascoltare la colonna sonora, guardai il video oggi linkato, godei della trama e mi piacque. Però accantonai tutto in attesa che, pigro come sono, il film venisse a me. E non viceversa.
Passarono molti mesi ma in realtà non passò tempo giacché di quel film (come di chissà quante altre cose) me ne dimenticai quasi subito.
La settimana scorsa però vidi il titolo sulla programmazione di sky ed io, illuminato dal ricordo, lo registrai. E, infine, venerdì sera lo vidi.
(Ok, basta con 'sti tempi remoti e vetusti. Da ora li cambio. Intesi? Posso? No? Si! Decido io. Grazie. Niente)
Tralasciando la traduzione in italiano del titolo, che suona come una brutta copia dell'orrida banalità "Se scappi ti sposo", questa pellicola tratta un tema veramente importante. Son sincero, mi ha colpito molto: mi ha suscitato e ricordato tante cose in cui credo. Al termine del film mi sono sentito parecchio riflessivo, tutto stimolato, toccato, come sempre auspico di sorprendermi a guardare i titoli di coda, tutto avvolto in un morbido sottofondo musicale. I titoli scendevano dall'alto ma più lenti del loro peso; io, davanti, li guardavo cadere senza la minima preoccupazione. Sebbene li fissassi, non mi curavo del loro scomparire come di qualsiasi altra cosa accadesse in quel momento, in quanto ero completamente immerso nel pensiero del film appena concluso.
Il film è un film d'amore.
Ma si concentra su quell'infinita antitesi che c'è fra l'innamoramento e la fase matura di un rapporto. O almeno questo è ciò che ho colto io. E' un film che si basa su una finzione, cioè la possibilità di cancellare dalla memoria una data persona. Così, i due grandissimi amanti che delusi dal logorio di un rapporto scelgono la strada dell'abbandono reciproco, decidono di cancellarsi entrambi dalla memoria di ciascuno. Prima lei, poi lui.
Nella parte in cui si assiste alla cancellazione della memoria di un grande Jim Carrey (ecco... forse questa fase del film è un pelino troppo lunga), si assiste ad un fuga, o meglio ad una lotta, che i due amanti intraprendono dentro il ricordo di lui: è evidente che il dolce Joel volesse interrompere quell'irreversibile processo a cui aveva deciso di sottoporsi. I due tentano di resistere affinché non vada persa la memoria di ciò che erano, e ciò fino alle scene finali, quando il processo di cancellazione è oramai al termine, e quando loro ...
Il film è un film d'amore,
quello che è al di sopra di ogni aspetto pratico, di ogni convinzione sull'altro che crediamo vera solo perché ci viviamo accanto. L'amore oltre ogni difetto insopportabile dell'amato, difetto insopportabile per tutti tranne che per l'amante.
A mio avviso Il film tratta dell'inenarrabile. Quello che c'è. Punto. Esiste e ne è corteccia. Quello che si esprime con la ricerca. Un qualcosa che c'era, c'è e ci sarà.
E non può esistere cancellazione di memoria che regga...ammesso che ci si possa rincontrare.
E quando si rincontrano, attraverso un'analoga storia figlia della potenza dell'amore, capiscono quello che hanno fatto, e si autorivelano nei motivi che li hanno entrambi spinti a cancellarsi dalla memoria. E così, si riscoprono nuovamente delusi l'uno dell'altra. Delusi del fatto che ciascuno rivendicava e si lamentava dell'altro di cose non vere, o di piccoli e grandi aspetti comunque solo pratici che a mio avviso impallidivano davanti all'immensità del sentimento che appariva davanti. Di questa scena mi è rimasta impressa una frase di lei su di un accusa di lui a cui risponde: "Io non sono così". E lo dice lentamente, quasi scandendo, in un modo talmente "vero" che se non fosse "finto"... ché il lettore termini la frase perché a me non mi vene. (grazie).
Lei è Kate Winslet, che in questo film l'ho vista... bellissima. Avea (ops, scusate ma in questo periodo sto ascoltando l'audiolibro di guerra e pace) dicevo, aveVa i capelli arancioni, viola, blu, gialli e verdi. Era trasandata, schizzata, fragile. Proprio bella, davvero.
Quando la incontrai in Titanic o in Revolutionary Road, non mi colpì più di tanto. In questo film, invece, mi è apparsa fantastica. E ho pensato che qualche anno fa' forse non avevo la maturità di intercettare una bellezza "classica" del genere. Oppure, evidentemente in me, alcuni aspetti della bellezza necessitano di tempo. Oppure, dentro di me Kate Winlsate doveva essere così per farmela apprezzare.
Questo film mi ha dato una certa consapevolezza sul mio pensiero e sul mio rapporto d'amore. Mi ha lasciato dei bei pensieri. Ho così ricordato i primi giorni con Sara, e ho maturato quella mia convinzione che se non fossimo insieme, o se non fossimo più insieme, io comunque la cercherei e lei cercherebbe me. Perché sono reali tutte le nostre finte o vere piccole discussioni, comuni a tutte le coppie del mondo, ma alla corteccia, alla fine... è Montauk, una sabbia innevata, una corsa felice, uno sguardo che non può essere altrimenti, un cercarsi, un timore, un appartenere, nel bene o nel male.
La fine viene volutamente lasciata aperta a più soluzioni, anche se dal mio punto di vista, una volta ritrovati è imprescindibile che tornino insieme.
La fine aperta viene lasciata solo perché sarebbe più tosto e duro proporre una conclusione senza lieto fine, e non escludo che la sua intenzione finale fosse quella, ma forse neanche il regista ha potuto sottrarsi a questa forza narrata nell'ora e mezza che anticipa "The end".
Per questo io ho interpretato così l'ultima scena: quando lei ricorda a lui che dopo poco tempo comunque ci saranno cose che non andranno bene l'uno dell'altro, a mio avviso nulla viene aggiunto o tolto a quel sentimento raccontato per tutto il film.
Joel risponde "ok". E sembra un "ok" che vuol dire: "va bene, accettiamo di lasciarci."
Ma chi è stato innamorato sa che l'ok finale con cui il film congeda lo spettatore, equivale ad una mail, ad una telefonata, ad incontro "casuale", insomma equivalga a qualiasi cosa che li faccia rincontrare.
ecco, questo è successo venerdì sera.
poi la neve
il bob
il freddo
bla bla bla
fino a
ieri sera, in cui,
girando su canali sconosciuti di sky, (tipo axn o robe del genere) mi sono imbattuto su Rambo II la vendetta. Fenomenale, non ridevo così tanto da tempo.
Ma questa è tutta un'altra storia. E che storia...
Eternal
1) Regola numero uno. Almeno, se non hai voglia di leggere, cliccati e goditi la canzone (e il video)
2) credo di non aver mai associato testo e foto così bene. Woooooow (ps del solo punto 2: è un caso, per chi mi crede)
Venerdì visto.... Eternal Sunshine of the Spotless Mind (ini taliano: Se mi lasci ti cancello). Film ambizioso, coraggioso, non recente, nuovo.
Me lo consigliarono mesi fa', se non ricordo male, proprio qui su flickr. Alessandro?
All'epoca mi limitai ad ascoltare la colonna sonora, guardai il video oggi linkato, godei della trama e mi piacque. Però accantonai tutto in attesa che, pigro come sono, il film venisse a me. E non viceversa.
Passarono molti mesi ma in realtà non passò tempo giacché di quel film (come di chissà quante altre cose) me ne dimenticai quasi subito.
La settimana scorsa però vidi il titolo sulla programmazione di sky ed io, illuminato dal ricordo, lo registrai. E, infine, venerdì sera lo vidi.
(Ok, basta con 'sti tempi remoti e vetusti. Da ora li cambio. Intesi? Posso? No? Si! Decido io. Grazie. Niente)
Tralasciando la traduzione in italiano del titolo, che suona come una brutta copia dell'orrida banalità "Se scappi ti sposo", questa pellicola tratta un tema veramente importante. Son sincero, mi ha colpito molto: mi ha suscitato e ricordato tante cose in cui credo. Al termine del film mi sono sentito parecchio riflessivo, tutto stimolato, toccato, come sempre auspico di sorprendermi a guardare i titoli di coda, tutto avvolto in un morbido sottofondo musicale. I titoli scendevano dall'alto ma più lenti del loro peso; io, davanti, li guardavo cadere senza la minima preoccupazione. Sebbene li fissassi, non mi curavo del loro scomparire come di qualsiasi altra cosa accadesse in quel momento, in quanto ero completamente immerso nel pensiero del film appena concluso.
Il film è un film d'amore.
Ma si concentra su quell'infinita antitesi che c'è fra l'innamoramento e la fase matura di un rapporto. O almeno questo è ciò che ho colto io. E' un film che si basa su una finzione, cioè la possibilità di cancellare dalla memoria una data persona. Così, i due grandissimi amanti che delusi dal logorio di un rapporto scelgono la strada dell'abbandono reciproco, decidono di cancellarsi entrambi dalla memoria di ciascuno. Prima lei, poi lui.
Nella parte in cui si assiste alla cancellazione della memoria di un grande Jim Carrey (ecco... forse questa fase del film è un pelino troppo lunga), si assiste ad un fuga, o meglio ad una lotta, che i due amanti intraprendono dentro il ricordo di lui: è evidente che il dolce Joel volesse interrompere quell'irreversibile processo a cui aveva deciso di sottoporsi. I due tentano di resistere affinché non vada persa la memoria di ciò che erano, e ciò fino alle scene finali, quando il processo di cancellazione è oramai al termine, e quando loro ...
Il film è un film d'amore,
quello che è al di sopra di ogni aspetto pratico, di ogni convinzione sull'altro che crediamo vera solo perché ci viviamo accanto. L'amore oltre ogni difetto insopportabile dell'amato, difetto insopportabile per tutti tranne che per l'amante.
A mio avviso Il film tratta dell'inenarrabile. Quello che c'è. Punto. Esiste e ne è corteccia. Quello che si esprime con la ricerca. Un qualcosa che c'era, c'è e ci sarà.
E non può esistere cancellazione di memoria che regga...ammesso che ci si possa rincontrare.
E quando si rincontrano, attraverso un'analoga storia figlia della potenza dell'amore, capiscono quello che hanno fatto, e si autorivelano nei motivi che li hanno entrambi spinti a cancellarsi dalla memoria. E così, si riscoprono nuovamente delusi l'uno dell'altra. Delusi del fatto che ciascuno rivendicava e si lamentava dell'altro di cose non vere, o di piccoli e grandi aspetti comunque solo pratici che a mio avviso impallidivano davanti all'immensità del sentimento che appariva davanti. Di questa scena mi è rimasta impressa una frase di lei su di un accusa di lui a cui risponde: "Io non sono così". E lo dice lentamente, quasi scandendo, in un modo talmente "vero" che se non fosse "finto"... ché il lettore termini la frase perché a me non mi vene. (grazie).
Lei è Kate Winslet, che in questo film l'ho vista... bellissima. Avea (ops, scusate ma in questo periodo sto ascoltando l'audiolibro di guerra e pace) dicevo, aveVa i capelli arancioni, viola, blu, gialli e verdi. Era trasandata, schizzata, fragile. Proprio bella, davvero.
Quando la incontrai in Titanic o in Revolutionary Road, non mi colpì più di tanto. In questo film, invece, mi è apparsa fantastica. E ho pensato che qualche anno fa' forse non avevo la maturità di intercettare una bellezza "classica" del genere. Oppure, evidentemente in me, alcuni aspetti della bellezza necessitano di tempo. Oppure, dentro di me Kate Winlsate doveva essere così per farmela apprezzare.
Questo film mi ha dato una certa consapevolezza sul mio pensiero e sul mio rapporto d'amore. Mi ha lasciato dei bei pensieri. Ho così ricordato i primi giorni con Sara, e ho maturato quella mia convinzione che se non fossimo insieme, o se non fossimo più insieme, io comunque la cercherei e lei cercherebbe me. Perché sono reali tutte le nostre finte o vere piccole discussioni, comuni a tutte le coppie del mondo, ma alla corteccia, alla fine... è Montauk, una sabbia innevata, una corsa felice, uno sguardo che non può essere altrimenti, un cercarsi, un timore, un appartenere, nel bene o nel male.
La fine viene volutamente lasciata aperta a più soluzioni, anche se dal mio punto di vista, una volta ritrovati è imprescindibile che tornino insieme.
La fine aperta viene lasciata solo perché sarebbe più tosto e duro proporre una conclusione senza lieto fine, e non escludo che la sua intenzione finale fosse quella, ma forse neanche il regista ha potuto sottrarsi a questa forza narrata nell'ora e mezza che anticipa "The end".
Per questo io ho interpretato così l'ultima scena: quando lei ricorda a lui che dopo poco tempo comunque ci saranno cose che non andranno bene l'uno dell'altro, a mio avviso nulla viene aggiunto o tolto a quel sentimento raccontato per tutto il film.
Joel risponde "ok". E sembra un "ok" che vuol dire: "va bene, accettiamo di lasciarci."
Ma chi è stato innamorato sa che l'ok finale con cui il film congeda lo spettatore, equivale ad una mail, ad una telefonata, ad incontro "casuale", insomma equivalga a qualiasi cosa che li faccia rincontrare.
ecco, questo è successo venerdì sera.
poi la neve
il bob
il freddo
bla bla bla
fino a
ieri sera, in cui,
girando su canali sconosciuti di sky, (tipo axn o robe del genere) mi sono imbattuto su Rambo II la vendetta. Fenomenale, non ridevo così tanto da tempo.
Ma questa è tutta un'altra storia. E che storia...