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Docastei, Duecastelli, Dvigrad, Twocastles, Zweischlösser...

(...) La basilica di Santa Sofia, costruita nei secoli VII e VIII sopra le rovine di una chiesa più antica è nata a navata unica con tre absidi interne. Venne poi , ampliata, nel 1249, in tre navate, sempre entro un perimetro rettangolare, tsostenute da cinque colonne per lato e con tre absidi semicircolari, a somic glianza della coeva chiesa parrocchiale di San Lorenzo al Pasenatico. Altre iscrizioni riportano dati che ricordano la nobile famiglia polese dei De Castro, potenziali committenti e organizzatori dei cospicui lavori di riedificazione della basilica nel 1249. Lunga 25 metri e larga la metà, nel suo essenziale stile romanico, era stata costruita sopra una cavità naturale trasformata in cripta. La facciata era ornata da sei lesene e vi si accedeva lungo due scalinate ai lati della porta arcuata. Fu ricostruita nuovamente nel 1381 ed ora rimangono in piedi solo le pareti perimetrali con la scala d'accesso laterale. All'intemo della basilica si vedono rocchi di colonne, tombe scoperchiate con i bordi in pietra calcarea scolpiti e decorati. La quinta anteriore della navata destra, miracolosamente ancora in piedi con il suo grande arco, è pericolosamente inclinata; sarebbe necessario un pronto intervento di puntellazione per evitare il probabile crollo.

 

Il vescovo Tommasini di Cittanova, che la visitò nel XVII secolo, raccontò che nell'abside centrale vi era rappresentata Gerusalemme semidistrutta e un'armata navale composta da galere.Altre rappresentazioni affrescate mostravano scene dell'Antico Testamento con la passione di Cristo. La chiesa possedeva un pergamo, o pulpito esagonale, del XIII secolo, tutto in marmo istriano e che ricorda il primo periodo dell'arte gotica, con sei colonnine ed il parapetto decorato con sculture varie e l'insegna civica; una statua di Santa Sofia regge i due castelli turriti ed illeggìo a libro poggia su una colomba. Tutto ciò è oggi visibile nella chiesa parrocchiale di Canfanaro. In questa località venne traslato anche il fonte battesimale risalente all'anno 1249, con i nomi del gastaldione Facina e del diacono Enrico, ma quest'opera pregevole era scomparsa già nell'altro secolo. Nel suo ampio territorio erano soggette alla collegiata di Duecastelli ben 27 chiese, in parte scomparse, in parte inserite nei paesi che si formarono attorno a queste, talvolta assumendone il nome. (...)

Da "Istria" di Dario Alberi

 

 

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Uploaded on November 5, 2009
Taken on May 31, 2009