Bologna: la Manifattura delle Arti
Bologna - Viale Pietramellara: i resti della cinta muraria.
Qui c'era il "Prato di Magone" ("magone" era l'attività del fabbro), una zona dell'antico porto rinascimentale costruito sul Canale Cavaticcio (progettato da Joacopo Barozzi da Vignola, 1507-1573) in cui si accatastavano i tronchi di legno provenienti di fuori dallo Stato Pontificio, in attesa di essere lavorati nelle segherie che si trovavano lungo il canale.
Nel 1900 fu anche la sede del macello comunale.
Sotto a queste mura, durate la costruzione del porto venne aperto la cosiddetta "Porta della Navi" che dava accesso alla zona portuale. Oltrepassata detta porta il Cavaticcio prendeva il nome di Canale Navile (cioè navigabile).
Il tratto del Canale di Reno che proseguiva oltre la derivazione del Cavaticcio si chiamava Canale "delle Moline", in quanto la forte pendenza dava una tale energia da azionare le numerose ruote idrauliche che facevano funzionare mulini, filatoi, gualchiere(per compattare tessuti e pelli) e mangani (per comprimere i filati).
Bologna: la Manifattura delle Arti
Bologna - Viale Pietramellara: i resti della cinta muraria.
Qui c'era il "Prato di Magone" ("magone" era l'attività del fabbro), una zona dell'antico porto rinascimentale costruito sul Canale Cavaticcio (progettato da Joacopo Barozzi da Vignola, 1507-1573) in cui si accatastavano i tronchi di legno provenienti di fuori dallo Stato Pontificio, in attesa di essere lavorati nelle segherie che si trovavano lungo il canale.
Nel 1900 fu anche la sede del macello comunale.
Sotto a queste mura, durate la costruzione del porto venne aperto la cosiddetta "Porta della Navi" che dava accesso alla zona portuale. Oltrepassata detta porta il Cavaticcio prendeva il nome di Canale Navile (cioè navigabile).
Il tratto del Canale di Reno che proseguiva oltre la derivazione del Cavaticcio si chiamava Canale "delle Moline", in quanto la forte pendenza dava una tale energia da azionare le numerose ruote idrauliche che facevano funzionare mulini, filatoi, gualchiere(per compattare tessuti e pelli) e mangani (per comprimere i filati).