Sebastiano Milardo Ph www.sebastianomilardo.it
...reading my romance...
...leggendo il mio romanzo...
La scalinata era un’ampia chiocciola, con una pedata
lunga e comoda, segno di una lungimiranza architettonica di
altri tempi. Il lucernario, posto nel mezzo del vano scala,
regalava una luce naturale chiara e debole.
Dietro ogni porta, che lasciavo sulla mia sinistra,
seguendo il senso orario della mia salita, si risvegliavano
lentamente le famiglie, o le solitudini, ancora assopite nel
freddo di quella stagione certo non generosa di calore.
Avevo cercato di contare i gradini, per tenere impegnata
la mia mente, frastornata dall’evolversi rapido ed imprevisto
delle ultime ore. Ma già dopo i primi passi la mia attenzione
cominciò a rimbalzare su ogni oggetto che potesse darmi una
qualche sensazione di familiarità.
Un uomo può accorgersi di essere solo, anche temendo
la banale diversità del passamano, della propria ringhiera da
quello del civico 13, che stava sfiorando con la mano destra.
-S.M.-
...reading my romance...
...leggendo il mio romanzo...
La scalinata era un’ampia chiocciola, con una pedata
lunga e comoda, segno di una lungimiranza architettonica di
altri tempi. Il lucernario, posto nel mezzo del vano scala,
regalava una luce naturale chiara e debole.
Dietro ogni porta, che lasciavo sulla mia sinistra,
seguendo il senso orario della mia salita, si risvegliavano
lentamente le famiglie, o le solitudini, ancora assopite nel
freddo di quella stagione certo non generosa di calore.
Avevo cercato di contare i gradini, per tenere impegnata
la mia mente, frastornata dall’evolversi rapido ed imprevisto
delle ultime ore. Ma già dopo i primi passi la mia attenzione
cominciò a rimbalzare su ogni oggetto che potesse darmi una
qualche sensazione di familiarità.
Un uomo può accorgersi di essere solo, anche temendo
la banale diversità del passamano, della propria ringhiera da
quello del civico 13, che stava sfiorando con la mano destra.
-S.M.-