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Turquoise Sparkler

Evelyn Weaverton, Turquoise Sparkler

 

A distanza di più di 20 giorni, sono riuscito tirare fuori dalla scatola e a fotografare questa bellissima bambola: settimane deliranti e fine settimana densi di impegni tra cui il primo anniversario di unione civile, evviva! 😀

 

Mi sembrava doveroso un reportage dettagliato, dopo il post di analisi che ho fatto il 3/10.

 

Confermo gran parte delle impressioni che ho avuto appena la bambola è arrivata a casa. Tantissimi aspetti sono ineccepibili sebbene altri invece mi abbiano lasciato perplesso. Non ho potuto mettere a Evelyn i guanti in dotazione perché sono troppo aderenti, quindi per paura di rovinare la meravigliosa manicure non ho insistito.

E' stato quasi impossibile chiudere la collana, al quarto tentavo ha perso alcuni dei tondini di smalto; esperienza terribile perché ho messo tutta la delicatezza che ho potuto, sì capisco che la bellezza di un gioiello in miniatura vada maneggiata con cura ma è pur sempre inteso come un giocattolo e un minimo di praticità deve concederlo, anche per le mani abili di un adulto che non deve impiegare 20 minuti per chiudere la collana di una bambola e rovinarla pure.

Bellissimo l'abito del quale però continuo a non comprendere perché siano stati usati tre turchesi differenti: nel broccato, nella fodera, nella coda, sì sì so che è una fissa. 😀

Ecco poi la borsetta, ehm una volta aperta non si è più chiusa; nella precedente "recensione" evidenziavo un certo gusto amatoriale nello stile della borsetta che confermo e anzi, le mie borsette si aprono e si chiudono senza problemi... 😂😂😂

 

Come d'abitudine ho provato il suo abito ad altre modelle di casa, sia per comprendere come è stato effettivamente pensato l'abito sia per decretare quale altra bambola potrebbe essere la più meritevole a ricevere in prestito o in eredità l'abito. La scelta è ardua e al momento l'ho rimandata a data da stabilire.

Ho giocato un po' d'ironia, prendendo una Barbie del 1961, una Lilli Lalka che riproduce le fattezze delle bambole pin-up di metà anni '50 e una Barbie Silkstone dal corpo classico che concettualmente si avvicina a Evelyn Weaverton.

Gli anni '50 e '60 veri e presunti visti con occhi diversi che valore aggiunto danno o tolgono a questo impeccabile lavoro, e per ciascuno dei designer implicati?

 

La modella più anziana, la Barbie del '61, ancora sa indossare un abito d'alta moda, rende giustizia al tessuto prezioso e si comprende quanto il team di designer IT conosca e abbia studiato per bene lo stile degli anni '50 e '60, l'ampiezza della gonna assume un significato ancora più intenso e teatrale in questa signorina d'altri tempi. Il suo seno è indubbiamente molto abbondande ma fa nulla se l'ultimo gancetto dietro all'abito non si chiuda, il resto è splendido, scarpine comprese che tecnicamente sono più grandi dei suoi piedini da Cenerentola. Nota, i guanti bianchi di Evelyn le vanno aderenti aderenti ma lunghi lunghi.

La Lilli Lalka racconta tutta un'altra storia con questo abito, esce dalla piccola sartoria sotto casa o dell'abito amatoriale cucito in casa ed entra nell'Haute Couture di Parigi, lei è la vera rivelazione del servizio fotografico, perfetto l'accostamento dei colori (abito, gioielli, incarnato, trucco), perfetti o quasi i lunghissimi guanti bianchi. Ammetto però che amo talmente tanto questa Lilli Lalka che se anche le mettessi addosso della carta igienica arrotolata, continuerei a pendere dalle sue labbra... 😂❤️

Sul corpo Silkstone classico, come immaginavo, i guanti sono sempre troppo lunghi e iper aderenti ma nel complesso bambola, abito e accessori comunicano bene tra loro e ci raccontano quanto la nostra epoca sia nostalgica, sebbene vista da due produttori con intenzioni seppur simili, diverse.

 

Tornando a Evelyn, continuo a non trovarm in in sintonia con il suo volto, sebbene abbia uno zigomo ben disegnato e una bocca adorabile, le linee del volto più morbide sono maggiormente di mio gradimento.

 

La scatola merita un capitolo a parte, è stupenda sotto tutti i punti di vista sebbene abbia delle fragilità, esattamente come la collana e, lancio lì l'ultima frase con un po' di provocazione: è vero che noi collezioniti siamo adutli ma siamo principalmente bambini nell'animo e un prodotto da collezione o collezionabile rimane tale anche se è funzionale... 😉☺️☺️☺️

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Uploaded on October 29, 2018
Taken on October 28, 2018