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8645 Domani sarà il vostro giorno. Domani

Non ho mai avuta la curiosità di bere, né di fumare o di drogarmi...

Non perché abbia qualcosa in contrario contro chi lo fa; per la verità le compagnie che ho frequentato specie da ragazzo, sono sempre state rigogliose di avvinazzati totali o tossici di primo grado, ma anche di ragazzi come me che talvolta avevano semplicemente il desiderio di vedere il mondo un po’ più a colori o un po’ più in bianconero (dipende dai gusti... e tanto per rimanere in tema fotografico).

Non li ho mai giudicati, non mi permetterei mai.

Più spesso mi chiedevo invece come mai io non provassi lo stesso tipo di smania, finanche per sperimentare almeno una volta “cosa si prova”...

Chi è che non ha mai provato una sigaretta in vita sua?

Chi è che a cena con gli amici non si è sentito almeno una volta legittimato ad alzare un po’ il gomito?

Chi è che non si è mai chiesto cosa si provasse nel fumare una canna?

Mi sento un po’ “inadeguato” a volte... spesso per la verità, specie quando le persone che mi conoscono da poco e con le quali magari mi trovo a cena fuori, mi dicono “ma come? Bevi solo coca cola?”.

Mi sento in difficoltà perché mi sembra di essere quello “perbene” che non lo fa “per principio”, perché gli hanno insegnato che non è corretto, che “non si fa”, ma invece non è così.

È che proprio mi manca la curiosità, lo stimolo.

A parte per l’alcol che invece in qualche sporadica occasione ho provato (in minime quantità) e che proprio non mi piace come gusto...

Io che in genere nella vita sono sempre stato intrepido ed avventuriero, per sta cazzo di cosa qua non riesco a far sbocciare alcun tipo di interessamento.

E dire che di canne ne ho preparate davvero un’infinità: ero diventato sino più bravo dei “tossici francobollati” della mia classe, i quali mi si litigavano come compagno di camera quando andavamo in gita perché sostenevano che ero perfetto (non rompevo le palle se fumavano ed in più mentre loro potevano fare altre cose io gli rollavo le canne... “rollavo”… eh?).

Pare che un fulmine, quando colpisce una persona gli entri dentro attraverso le cavità del cranio (naso, occhi, bocca, orecchie), scorra poi attraverso il sangue e termini il suo transito scaricandosi a terra...

Il tutto in poco più di 400 miliardesimi di secondo: un vero fulmine!

Cuore e polmoni non reggono alla scossa e si arrestano.

Soltanto che, mentre il cuore è in grado di “ripartire” da solo, per i polmoni serve per forza un sollecito che può anche genuinamente essere una respirazione bocca a bocca...

Mica tanto difficoltoso...

Forse per “darmi una botta” di tanto in tanto, potrei provare a contattare la mia amica Margherita (pusher dei tempi della scuola) e dirle se, come io allora le prestavo la mia assistenza, non ha per caso voglia di venirmi a coadiuvare in questo scimunito esperimento.

 

Facciamo che mi vado a bere un bel bicchiere di porto e non se ne parla più va...

 

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Uploaded on January 30, 2011
Taken on October 25, 2010