Mayastar
[Cartoline da Qui] La mia cucina a Marsiglia
-Si trascino' verso la cucina. Le imposte erano accostate.
Era tutto in ordine. Pulito. Accanto ai fornelli una caffettiera italiana,
un pacchetto di caffe', una zuccheriera, una tazza, un cucchiaino.
Il tubetto di aspirina. Il suo pacchetto di sigarette e l'accendino.
E un biglietto di Mariette. Bella calligrafia, larga, tondeggiante.
"Resta pure. Riposati. Ci vediamo piu' tardi".
Piu' sotto, "Bacioni", il nome e il numero di telefono del suo medico. "Non si sa mai...".
Quella casa dava un'impressione di pace e di dolcezza. Di felicita'.
Preparo' il caffe'.
In piazza dei ragazzini giocavano a pallone. Lo si indovinava dalle grida.
Mando' giu' due aspirine, un sorso d'acqua,
si riempi' di nuovo il bicchiere e innaffio' il basilico sul davanzale.
Immediatamente l'odore si diffuse nella stanza.
Quel profumo gli piaceva.
Faceva parte del quieto vivere. -
(Jean-Claude IZZO - Marinai Perduti)
[Cartoline da Qui] La mia cucina a Marsiglia
-Si trascino' verso la cucina. Le imposte erano accostate.
Era tutto in ordine. Pulito. Accanto ai fornelli una caffettiera italiana,
un pacchetto di caffe', una zuccheriera, una tazza, un cucchiaino.
Il tubetto di aspirina. Il suo pacchetto di sigarette e l'accendino.
E un biglietto di Mariette. Bella calligrafia, larga, tondeggiante.
"Resta pure. Riposati. Ci vediamo piu' tardi".
Piu' sotto, "Bacioni", il nome e il numero di telefono del suo medico. "Non si sa mai...".
Quella casa dava un'impressione di pace e di dolcezza. Di felicita'.
Preparo' il caffe'.
In piazza dei ragazzini giocavano a pallone. Lo si indovinava dalle grida.
Mando' giu' due aspirine, un sorso d'acqua,
si riempi' di nuovo il bicchiere e innaffio' il basilico sul davanzale.
Immediatamente l'odore si diffuse nella stanza.
Quel profumo gli piaceva.
Faceva parte del quieto vivere. -
(Jean-Claude IZZO - Marinai Perduti)